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Autore: lmpaoli94    12/04/2021    3 recensioni
Troppo tempo sono rimasto lontano da voi.
I pericoli e le avversità della mia vita mi hanno allontanato da un destino che credevo che per noi due fosse già scritto.
Ormai giunto di ritorno nella mia terra, attendo ancora una volta di rivedervi per poter coronare quel sogno d’ammore che ci eravamo prefissi quando eravamo soltanto ragazzi.
Non so ancora che cosa succederà quando io vi rivedrò.
Ormai manca poco al mio ritorno.
Sorprese , dolori e ferite si riapriranno senza che io possa fare niente per evitarlo.
Voglio solo essere felice in un mondo che ha saputo regalarmi altre strade sul mio cammino.
Ma dopo essermi voltato indietro per paura di fare altri errori che mi sarebbero costati cari, spero che voi avrete atteso il mio ritorno.
Con affetto
Il vostro cavaliere
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Jackson Hunt, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Castello Scaligero


Il sole illuminava il mio cammino verso quello che avrei potuto ritrovare al mio ritorno.
E guardandomi intorno, capii che non era cambiato proprio niente.
Anche se ero stato via per un anno intero, la gente e tutto il popolo continuava a trascorrere le loro vite tra difficoltà e buoni propositi.
Potevo anche vedere come la spensieratezza dei bambini che giocavano tra di loro fosse un presagio che nei dintorni di Sirmione, nulla era mutato.
Ma la prova più dura sarebbe giunta quando mi sarei ritrovato dinanzi alla mia famiglia e a lei, Kate.
Non volevo togliermela dalla testa e speravo ancora che la sua delusione si sarebbe trasformata in gioia e felicità.
Mentre avanzavo all’interno del castello dopo che le guardie mi avevano dato il bentornato, ebbi la foga di abbracciare tutta la servitù che incrociavo sul mio cammino: dallo stalliere fino alla cameriera.
Il maggiordomo invece, un uomo dalla carnagione colorata a causa della sua natalità in Messico, fu il più serio di tutti.
< Javier, non vi scomponete in nessuna occasione > feci smorzando un sorriso.
> E perché dovrei, Signore? È il mio lavoro. Vostra madre vi sta aspettando nella sala da thè. È ansiosa di vedervi. >
< E mia figlia Alexis? >
< E’ l’ora della sua passeggiata mattutina. E visto che è una bella giornata, molto probabilmente si è fermata in qualche luogo segreto a leggere o a scrivere come facevate voi in gioventù. >
< E come faccio tutt’ora, Javier. Non sono poi così vecchio. >
< Certo che no, Signore. Ma gli anni passano per tutti. >
< Vi prego. Non me ne parlate… E di Kate? Cosa mi dite? >
Sapevo che quella domanda fastidiosa sarebbe stata fuori luogo, ma se qualcuno sapeva la minima cosa sul suo conto, la dovevo scoprire a qualunque costo.
< Quando voi siete partito in guerra, la Signorina Beckett non è mai più presentata qui. Sapete meglio di me l’astio che corre tra lei e la vostra famiglia. >
< Un astio inutile e privo di fondamento. A meno da parte di mia madre. >
< Vostra madre è una donna molto orgogliosa e tutta d’un pezzo. Ma vuole solo il meglio per voi. >
< Orgogliosa? O solo puntigliosa? Datemi retta Javier, ma più passano gli anni, più si peggiora. >
< Peccato che questo non riguardi me. >
La voce di mia madre, risuonando in corridoio, mi fecero capire che dovevo tenermi quel pensiero.
< Madre! > gridai smorzando la situazione < Sono davvero felice di vedervi. >
< Potrei dire la stessa cosa di te se non mi parlassi dietro le spalle con il maggiordomo. >
< Vi prego di perdonarmi, mia Signora. Non volevo… >
< So che non volevi offendermi, Javier > replicò piccata la donna < In fondo le vostre parole sono giuste… Tornate pure a lucidare l’argenteria nella sala degli specchi. Stasera ci sarà una grande cena per il ritorno di mio figlio. >
< Provvedo subito, Signora. >
Rimanendo da solo con mia madre, mi domandò immediatamente come mi fossi trovato sul campo di battaglia lontano dai miei doveri di Signore di Sirmione e con il pensiero fisso di essere tra la vita e la morte.
< I primi giorni è stato molto difficoltoso > cominciai a raccontare < Ma poi facendo amicizia con i soldati, ho potuto passare giornate migliori dimenticandomi della solitudine che mi attanagliava. >
< Solitudine? La tua amicizia con i soldati sembra quasi un pretesto per una vacanza appena passata. Hai almeno combattuto? >
< Certo che sì, madre! Che cosa vi viene in mente! >
< Eppure avevo espresso il desiderio al Capitano di fanteria di non farti combattere. Non potevo pensare che tu saresti potuto… >
> Madre, non dovevate farlo. >
< Vedo però che non mi ha ascoltato > replicò inorridita la donna < Ma l’importante adesso è che tu ti trovi qui con me e insieme alla tua famiglia. >
< Certo… Ma credo che non mi tratterrò per molto tempo. >
< Che cosa? Ma sei appena tornato! Almeno aspetta tuo padre e tua figlia Alexis. >
< Presumo che mio padre sia a caccia con i suoi compagni, mentre Alexis leggerà spensierata uno dei romanzi che ho scritto o che si trovano in biblioteca. >
< Già… Tu e la tua voglia di scrivere. Chissà da che avrai preso mai questa passione senza ritegno. >
< Madre, non sto facendo niente di male. >
< Io e vostro padre abbiamo acconsentito a questa scelta di vita, ma prima o poi ti dovrai occupare di tutta la tenuta e di quello che ne concerne. Non puoi fare lo scrittore per sempre. I libri non portano l’onore e il pane sulla tavola. >
< Perché mi dite questo? >
< Perché dopo il fallimento del tuo matrimonio, mi aspetto che riconquistiate la fiducia degli altri nobili. Non capisci che hai fatto uno scandalo in piena regola? >
< So molto bene che i tempi che corrono sono molto duri per tutti > mormorai cercando di sviare la situazione < Ma addirittura dire che ho fatto scandalo. >
< Il matrimonio con quella donna di cui non ricordo il nome, ha portato prosperità a noi e alla sua famiglia. Ma quando tutto è finito, i problemi sono sorti come un fiume in piena. >
< Ottima similitudine, madre. >
< Smettila di scherzare, Richard. Qui ne va del tuo futuro. La devi smettere di pensare a frivolezze senza significato. >
< Se state pensando a Lady Kate, vi comunicò che lei non è una frivolezza di poco conto. È l’amore della mia vita.
Arrivando al punto della situazione, dallo sguardo di mia madre capii che mi avrebbe voluto dare volentieri uno schiaffo così forte che me ne sarei ricordato tutta la vita.
< Ti prego di avere la decenza di non parlare di lei in mia presenza. >
< Eppure in passato tenevate molto a lei… >
< Certo! Fino a quando ho scoperto che voi due avevate una tresca! >
< Madre, vi prego di non definirla così. >
< Che cosa dovrei dire, secondo te? La tua relazione è bandita da chiunque io conosca. E tuo padre… >
< Madre, vi prego di non farmi la paternale. Non potrei sopportarlo ora che sono appena tornato. >
< Se non vuoi parlare di lei, ti consiglio di non menzionarla e di dimenticarla alla svelta. Devi sposarti con un ottimo partito. Mi hai capito? >
< Accidenti > replicai sconsolato < Odio il XVI secolo. Avrei voluto nascere secoli e secoli più avanti. Sono convinto che il futuro sia più grandioso del mio presente. >
< Certo. Tu e le tue dannate fantasie da scrittore… Vedi di mettere la testa apposto prima che sia troppo tardi. >
< Madre, sapete meglio di me che ciò non succederà. >
< Che cosa?! >
< Adesso devo andare > risposi fuggendo da lei < Arrivederci, madre.>
< Spero che almeno sarai puntuale per questa cena importante. Lo vuoi capire o no che l’ho organizzata per te? >
< Non dovevate madre, ma sarò puntuale. Non vi preoccupate. >
< Lo spero bene. >


Uscendo dal castello dopo aver incrociato mia madre e le sue dannate domande, ecco che vidi Alexis impegnata a fissare la darsena del castello.
< Credevo che tu fossi impegnata a leggere o a scrivere. Eppure quando vedo il tuo riflesso sull’acqua, capisco quanto sei bellissima. >
< Padre! >
Abbracciandomi come non aveva mai fatto prima d’ora, capii che almeno a qualcuno ero mancato veramente.
< Sono felice di rivedervi! > esclamò estasiata < Che cosa mi raccontate della guerra? Avete sofferto moltissimo? >
< Più che altro ho sofferto la lontananza della mia famiglia. La guerra non è affar mio. >
< E la lontananza di Lady Beckett, vero padre? >
< Tu sì che sai capirmi, figlia mia. >
< Lo so. Ma padre, vedete… Dovete sapere una cosa che potrebbe sconvolgervi incredibilmente. >
Conoscevo molto bene lo sguardo di mia figlia.
Incalzavo i suoi occhi pieni di dolore e di rimorso per non aver fatto il massimo per evitare il peggio.
Ma quella situazione che si sarebbe presto rivelata, comprendeva me e il mio futuro.
< Parla, Alexis. Che cos’è successo? Kate sta bene? >
< Lei sì… Ma durante la vostra assenza, ha deciso bene di sposarsi con un uomo molto facoltoso per colmare il vuoto lasciato dalla vostra assenza. >
Quella rivelazione posò su di me come un macigno che non avrei potuto evitare.
< Cosa? Kate si è fidanzata? No, è impossibile… Smettila, Alexis. A te piace sempre scherzare. >
< Padre, mi piacerebbe tanto. Anche se so molto bene che sarebbe uno scherzo di cattivo gusto. >
< Infatti. Smettila di dire sciocchezze. Kate non potrebbe mai… >
< Era troppo addolorata per il vostro improvviso addio. E per non aver trovato il coraggio di dirgli che voi sareste partito. >
< E’ successo tutto troppo in fretta > cercai di scusarmi alle prime parole che mi vennero in mente < Dovevo partire l’indomani la mattina presto e non sono riuscito a parlargli. Sai molto bene che la nostra relazione era segreta. Non potevo espormi senza prima avere un piano. >
< Non è una scusa plausibile, padre. Voi avreste fatto qualsiasi cosa per lei. >
< Certo! E lo continuerò a fare adesso e in futuro! Non doveva… perché mi ha fatto questo? >
< In fondo Lady Beckett non ha colpe, padre. È in età da marito. Non poteva aspettare oltre… Soprattutto dopo che ha scoperto la vostra mancanza di rispetto e di coraggio. >
< Ancora questa storia! Dannata guerra! Se non fossi partito, non sarebbe mai successo… Ma non potevo nemmeno rischiare la diserzione. Sarei morto fucilato. A quel punto Kate sarebbe stata fiera di me? >
< Non riusciva più a sopportare la vostra relazione segreta. Forse è stato anche questo l’ennesimo pretesto che l’ha portata a quella fatidica decisione… Era consapevole che voi non sareste mai tornato. Per questo ha deciso di fidanzarsi con un uomo. E molto più rispettabile di voi, visto che siete stato sposato con mia madre e… >
< Adesso basta > la interruppe con veemenza < Non voglio star più ad ascoltare queste sciocchezze. >
< Ma padre. È questa la vostra vita. >
< Il matrimonio con tua madre è un capitolo chiuso della mia vita. È inutile rivangarlo. >
< Ma non è chiuso per Beckett e i miei nonni. Per loro rimarrà sempre una ferita aperta. >
< Una ferita che si deve cicatrizzare. A qualsiasi costo… Ma prima devo parlare con Kate. >
< No, padre. Non è una buona idea. Potrebbe essere in compagnia di quell’uomo o… >
< Meglio! Così gli rifilerò un bel pugno per aver messo le sue sporche mani sulla mia amata. >
Ero come fuori di me.
Non potevo sopportare che Kate potesse amare un altro uomo che non fossi io.
Dovevo far chiudere quella relazione al più presto prima che si potesse sposare.
< Sai dove si trova? Certo che no. Perché me lo dovresti dire? >
< Padre, farei qualsiasi cosa per il vostro bene… Ma dovete dimenticarla. Subito. >
< Non avrei mai pensato che con il passare del tempo saresti diventato come tua nonna… E adesso che non posso più contare su di te, il mio amore per lei non ti riguarda più. Ho perso una fedele alleata oltre che al rispetto di mia figlia. >
< Padre, non siate ingiusto con me. >
< Perché tu lo sei con me?! > gridai irritato < Dovevi evitarlo! O almeno scrivermi in guerra per raccontarmi tutto questo. Sarei fuggito per inseguire il mio sogno d’amore. >
< Ma padre, la vostra diserzione… >
< Al diavolo! Avrei fatto qualsiasi cosa per amore di Kate! Ma invece ai suoi occhi sono solo un codardo. E questo non lo posso sopportare. >


Cavalcando verso una meta imprecisa dopo aver lasciato mia figlia sconcertata e in preda ai pensieri che sarei potuto finire in guai molto seri, riuscii ad intravedere Kate mentre cavalcava senza nessuno al seguito tra le vie della città di Brescia.
Mi trovavo nei pressi del Castello Bonoris, sua dimora poco fuori la città.
Il mio cuore mancò un battito appena la vidi e la forza che mi spingeva a combattere la mia codardia e la mia paura se non fosse andato tutto bene, andò ben oltre i miei pensieri più oscuri.
Scesi dal mio cavallo appena fece lo stesso pure lei e avvicinandomi con passo deciso, vidi quanto potesse essere ancora più bella anche dopo un anno che non ci vedevamo.
Contemplai la sua presenza con occhi languidi e pieni di passione e mentre il vento sferzava il mio viso, Kate alzò la testa dietro di lei, incrociando così il mio sguardo.
Sapevo che anche il suo cuore aveva mancato un battito appena mi vide, ma la sua felicità sarebbe stata messa a dura prova ancora una volta, con un ritorno al passato diventato scomodo per lei e che doveva dimenticare alla svelta per non dover più soffrire come un tempo.
   
 
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