Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: piglet    18/04/2021    2 recensioni
Inghilterra di fine ‘700, regno incontrastato dei pirati.
Una serie di coincidenze porterà nientepopodimeno che Daphne Greengrass, la figlia del potentissimo commodoro e la sua fidata dama da compagnia Hermione Granger a bordo de La Fenice, il Galeone pirata più famoso dei mari del nord. Resisteranno le due belle fanciulle in balia dei terribili pirati? E com’è che a Capitan Malfoy quella ragazza così saccente e petulante sembra tanto familiare?
Mappe del tesoro, battaglie all'ultimo sangue e canti pirateschi caratterizzeranno un’avventura che li trascinerà per tutti gli oceani.
[Pairing: Draco Malfoy/Hermione Granger; Blaise Zabini/Daphne Greengrass]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Unexpected guests

– Ospiti inaspettati –


Quella mattina il risveglio fu particolarmente piacevole.
I dubbi e le paure della sera prima erano stati sapientemente smantellati uno ad uno dalle parole, dai baci e dalle carezze del Capitano ed Hermione si sentiva terribilmente e incondizionatamente felice.
“Buongiorno” la salutò una voce vicinissima al suo orecchio.
“Buongiorno” rispose lei girandosi, e trovandosi di fronte il sorriso smagliante di Malfoy, che la stordì per qualche istante.
“Dormito bene?” domandò lui, sempre col sorriso a increspargli le labbra.
“Benissimo grazie, e tu?”
“Mhhh si…anche se preferivo di gran lunga quello che stavo facendo prima di addormentarmi” rispose il biondo avvicinandosi ancora e facendola arrossire violentemente, cosa che fece allargare ulteriormente il suo sorriso.
“Ah guarda, non avevo dubbi” rispose Hermione.
“Bè, da quel che ricordo neanche a te dovrebbe essere dispiaciuto troppo” commentò il ragazzo. Se possibile, le guance di Hermione si arrossarono ancora di più.
Un bacio.
“No, effetti no”
Un altro.
“Ah ecco, mi sembrava”
Draco la strinse forte a sé, continuando a baciarla e accarezzandole con una mano la pelle morbida della coscia.
Il Capitano si stava già pregustando una mattinata di completo relax, passata a rotolarsi fra le lenzuola con la Granger – ma come diavolo gli era uscita un’espressione del genere? Sembrava quasi Theo, che da qualche tempo a quella parte doveva essere andato a lezione da Zabini – quando qualcuno bussò alla porta della stanza.
“A meno che la nave non stia affondando, ripassa tra un paio d’ore” disse a gran voce il capitano, facendo scoppiare a ridere Hermione, a chiunque avesse avuto la brillante idea di tentare di rovinare la sua mattinata.
“Siamo ancora saldamente ancorati in porto, non preoccuparti” rispose Daphne da dietro la porta ancora chiusa “volevo solo assicurarmi che Hermione stesse bene” continuò.
“Mai stata meglio” replicò il Capitano.
“Non avevo dubbi” commentò allegro Blaise ridacchiando. Malfoy non si stupì minimamente di riconoscere la voce del suo comandante “Del resto ti avevo detto che l’avevamo lasciata in ottime mani, no?” continuò Zabini con la voce che si affievoliva, chiaro segno che si stava allontanando dalla stanza. Draco sperò che si fosse trascinato dietro anche al Turner, sulla quale l’assidua frequentazione col comandante stava palesemente avendo una pessima influenza.
 
A mattinata inoltrata, quando il sole era alto nel cielo ormai da tempo, Hermione e il capitano uscirono sul ponte.
“Ma guarda un po’ chi si vede” li salutò allegro Blaise vedendoli arrivare “e io che pensavo che prima di sera non vi avremmo visti” aggiunse malizioso. Draco, che non diede segno di averlo sentito, gli rivolse subito una domanda “Avete visto Theo? Eravamo d’accordo che saremmo andati da Albus prima di pranzo”
“Mi è sembrato di vederlo passeggiare giù al porto poco fa. Forse è passato a salutare le amiche di Blaise…” rispose Daphne tenendo lo sguardo fisso sul comandante, del tutto intenzionata a lasciargli intendere che non si sarebbe dimenticata tanto presto certe sue vecchie frequentazioni.
Zabini in tutta risposta allungò il collo verso la banchina dove in quel momento, come invocato, era apparso proprio Theodore Nott, che non aveva di certo l’aria di uno che era appena stato in dolce compagnia.
“Parli del diavolo…” commentò il ragazzo.
“Sai Daphne, non credo fosse in compagnia delle sue amiche.” Disse il Capitano col pollice a puntare il comandante. “Di certo non avrebbe quel muso lungo che si ritrova” aggiunse osservando meglio Theo che si avvicinava alla nave.
“Ehi Theo! Tutto bene?” Gridò Blaise all’amico.
Quest’ultimo camminava taciturno lungo la banchina a pochi passi dal mare. Era completamente immerso nei propri pensieri, tanto che quando sentì il suo nome chiamato a gran voce perse quasi l’equilibrio, rischiando di finire nelle gelide – e putride –acque del porto. Alzato lo sguardo verso la voce riconobbe il Capitano e il comandante, accompagnati come ormai di consueto da Daphne e Hermione.
“Ragazzi, ciao” li salutò ancora un po’ stranito.
“Ti eri perso, Nott?” chiese Malfoy beffardo.
“Cosa? Ah no no, ho semplicemente qualche…grillo per la testa e non mi ero accorto di essere già alla Fenice” rispose lui divertito.
Il Capitano lo guardò stranito. Non era da lui avere la testa da altre parti. Forse era andato davvero a fare visita alle amiche di Zabini, che lo avevano stremato a tal punto da rincitrullirlo…
“Grilli o non grilli dobbiamo muoverci, Albus ci aspetta prima di pranzo” gli ricordò il biondo con aria seria.
“Certo, certo” rispose Theo dalla banchina “lasciatemi sistemare un attimo e ci sono. Voi incamminatevi pure” continuò indicando un punto non meglio definito alle sue spalle in direzione del castello.
 
“Capitano che dici, allora andiamo?” domandò Zabini a Malfoy.
“Sì, noi incamminiamoci, Theo ci raggiungerà” rispose il biondo “Ragazze, a più tardi” salutarono in coro ragazzi dirigendosi verso la passerella per scendere dal galeone.
“A più tardi” risposero loro.
“Fate pure con calma, sono certa che io e Hermione troveremo moltissime cose interessanti da fare, o di cui parlare” aggiunse Daphne con un ghigno da serpe che fece preoccupare non poco l’amica. Adesso che il suo adorato Capitano era sceso a terra, Hermione non aveva scuse. Avrebbero parlato della rivelazione fatta dal vecchio pirata solamente il giorno prima, e soprattutto l’avrebbe aggiornata sulla sua frequentazione con Malfoy e Daphne era certa ci fossero interessanti aggiornamenti di cui pretendeva di essere messa al corrente.
 
Era decisamente stato dalle amiche di Zabini, pensò Malfoy passando accanto a Theo sulla passerella, notando l’aria ancora stralunata dell’amico. I sensi del capitano erano all’erta. Non riusciva a spiegarsi come quella scena, nella sua semplicità, avesse qualcosa di strano, qualcosa che avrebbe definito fuori posto.
Doveva tranquillizzarsi, stava diventando paranoico si disse il ragazzo. Doveva essere stata la chiacchierata del giorno prima con Sirius. Per quanto certe ipotesi del cugino fossero a dir poco assurde, su un aspetto Draco concordava pienamente con lui: il Jolly non li aveva trovati per un semplice colpo di fortuna. Qualcuno li aveva traditi, non c’erano altre spiegazioni. Sapere – perché ormai ne era certo – che qualcuno dei suoi li avessi traditi oltre che ad allarmarlo terribilmente, fece riaffiorare gli spiacevoli ricordi di diversi anni prima, quando Malocchio era stato tradito da quello che pensava fosse uno dei suoi uomini più leali. Che la storia stesse per ripetersi? Non poteva sopportarlo. Ma chi poteva essere stato? Erano giorni che passava in rassegna uno ad uno i nomi della sua ciurma, provando a ricordare qualche comportamento strano, qualcosa che gli fosse sembrato fuori posto, ma ogni volta faceva un buco nell’acqua. Il nome che gli era ronzato maggiormente in testa era quello di Anthony, ma sapeva anche lui che la recente antipatia per il suo stratega era nata esclusivamente a causa di Hermione. Adesso non lo vedeva più come una possibile minaccia, anche se sapeva che è meglio non abbassare troppo la guardia, soprattutto quando in mezzo ci sono delle donne. Poteva essere stato Neville? Non vedeva assolutamente come. Del resto, i suoi genitori erano stati torturati fino alla pazzia dagli uomini di Riddle, era impossibile che il ragazzo si fosse alleato con lui, non lo avrebbe mai fatto. I Weasley tanto meno, erano tra le persone più leali che conoscesse. Aveva pensato anche a Blaise e Theo, ma era a dir poco impossibile. Anche se lo strano comportamento di Theo di quella mattina…No semplicemente assurdo. Ma allora chi era stato a tradirli? E soprattutto, quale sarebbe stata la sua prossima mossa? Dovevano parlare al più presto con Albus e Sirius per elaborare un piano da seguire.
 
“So cosa stai pensando” disse Zabini dopo poco che camminavano in silenzio verso il castello “Qualcuno ha cantato. Non c’è altra spiegazione. Però mi riesce davvero difficile immaginare chi”. Questa cosa che il comandante sembrasse avere libero accesso ai suoi pensieri iniziava decisamente a infastidire il Capitano, anche se doveva ammettere che sotto certi aspetti poteva tornare utile.
“Sono assolutamente d’accordo. La questione rimane capire chi sia stato. Figurati che ieri Sirius ipotizzava potessero essere Daphne o Hermione” gli rivelò. Per quanto certo che si trattasse di un’assurdità, voleva sentire l’opinione del suo comandante in merito, sperando di venire rassicurato.
In tutta risposta Zabini scoppiò a ridere sguaiatamente “Daphne e Hermione? È più probabile che la talpa sia io!” rispose divertito
“È la stessa cosa che gli ho detto io” rispose Draco decisamente più tranquillo.
“Magari ripercorrendo la battaglia e gli ultimi giorni passati su La Fenice avremo un’illuminazione e riusciremo trovare il tassello mancante per capire come ci hanno trovati” propose il comandante carico di entusiasmo.
“Passi decisamente troppo tempo con la Turner” commentò Capitan Malfoy ricordando l’illuminazione che aveva avuto la ragazza nel trovare le lettere incise sui medaglioni “ma non sembra affatto una cattiva idea” aggiunse.
“E quando mai ho cattive idee, io?” rispose sarcastico Zabini ponendo fine alla loro chiacchierata.
 
Sul ponte della Fenice Daphne Greengrass guardava annoiata la banchina di Griffyndor Bay. Possibile che Hermione fosse diventata così lenta a prepararsi? Dovevano solo andare a fare una passeggiata nei dintorni del porto, mica andare a una sfilata. Ok, in effetti forse non erano neanche passati tre minuti da quando l’amica era scesa a cambiarsi, ma lei fremeva per sapere come stesse dopo le incredibili rivelazioni della sera prima, e quei pochi minuti le erano già sembrati un tempo esageratamente lungo.
Quando ormai stufa stava per scendere sottocoperta a chiamare Hermione, vide qualcosa – o meglio qualcuno – che attirò la sua attenzione. Theodore Nott si aggirava con fare circospetto per le stradine del porto. Oltre all’espressione seria e preoccupata del ragazzo, che aveva tutta l’aria di uno che non volesse essere visto o tanto meno seguito, ad attirare l’attenzione di Daphne fu la direzione che prese: esattamente opposta a quella di Draco e Blaise. Del tutto presa dalla scena che stava osservando, Daphne si accorse solo all’ultimo dell’arrivo di Hermione. “Ma Theodore non doveva raggiungere Blaise e Malfoy al castello?” le chiese non appena la vide “Hem sì, avevo capito così, perché?” domandò confusa l’amica “Perché mi sa proprio che il nostro caro Theo stia andando da tutt’altra parte.” Le rispose continuando a guardare il porto per essere certa di non perdere di vista il ragazzo “E noi due scopriremo dove” aggiunse prendendo il braccio di Hermione e trascinandola verso la passerella per scendere dalla nave non appena lo vide sparire dietro un angolo.
Hermione era a dir poco perplessa. Dove diavolo la stava portando Daphne? E perché mai dovevano seguire Theo? “Daphne si può sapere cosa sta succedendo?” provò a chiedere “perché stiamo seguendo Theo?” domandò ancora non avendo ricevuto risposta.
“Precisamente non lo so, ma c’è qualcosa che non mi convince” spiegò la bionda “non ti sembra strano che invece di raggiungere gli altri si aggiri per il porto attento a non farsi vedere? Ha palesemente qualcosa da nascondere. E voglio scoprire cosa”.
Hermione sapeva che quando Daphne si metteva in testa qualcosa era inutile cercare di farle cambiare idea, e suo malgrado si mise a seguire l’amica. Le due ragazze, attente a non farsi notare, seguirono il pirata che si muoveva veloce per le strette stradine nei dintorni del porto. Voltarono un angolo e fecero giusto in tempo a vedere Theo infilarsi dentro un vecchio palazzo dall’aria abbandonata. Sempre più attente a non farsi scoprire, le due ragazze entrarono nel palazzo. Chiusero con attenzione il pesante portone cigolante e sentendo delle voci in lontananza cominciarono a salire le scale in direzione del vociare che si faceva sempre più fitto. Sempre attente a non fare il minimo rumore, Hermione e Daphne si avvicinarono a una porta socchiusa, ormai trattenendo il fiato. Se fino all’ultimo erano state in dubbio sulle intenzioni di Theo, le due ragazze riconobbero una voce che non diede adito a fraintendimenti, quella di Rabastan Lestrange, uno dei pirati del Jolly Roger che li aveva attaccati.
“Nott, ne abbiamo abbastanza delle tue sciocchezze. Dicci dove siete diretti e avrai la tua ricompensa come pattuito”
“…Lestrange, ve l’ho già detto stamattina, sto provando a convincere Draco e Blaise che l’incontro con voi sia stato solo un gran colpo di sfortuna, ma non sono stupidi”
“Detesto ammetterlo ma devo darti ragione, il vostro Capitano è tutto fuorché stupido. Ecco perché sarà ancora più bello fregargli il tesoro da sotto il naso. Del resto, come il buon vecchio Moody ha il brutto vizio di fidarsi delle persone sbagliate” rise divertito il pirata.
“Adesso rimane solo la questione del sangue e potremmo finalmente mettere le mani sul tesoro” aggiunse una sagoma che le ragazze riconobbero essere Frenir, un altro dei pirati del Jolly Roger.
“E qui Greyback ti sbagli, ieri quella vecchia carampana di Silente ci ha rivelato il tassello mancante: una delle due ragazze che avete visto a bordo della Fenice è nientepopodimeno che la figlia di Moody in persona” al di là della porta si alzarono diverse esclamazioni e risate di vittoria.
“Basterà mettere le mani su di lei prima di partire e il gioco è fatto. Così finalmente Malocchio potrà riabbracciare la sua amata figlioletta” a parlare fu una voce roca che fece gelare il sangue nelle vene a Daphne e Hermione. Entrambe capirono senza bisogno di ulteriori spiegazioni che doveva trattarsi di Riddle in persona.
Le due amiche si scambiarono uno sguardo preoccupato. Dovevano andarsene immediatamente e avvisare Draco e Blaise. Poi accadde tutto molto velocemente. Nel tentativo di allontanarsi dalla porta, le ragazze iniziarono a indietreggiare, ma il piede di Daphne si incastrò in una delle assi sconnesse del pavimento facendole perdere l’equilibrio e cadere addosso a Hermione che si trovava tra lei e la porta che le separava dal gruppo di pirati. Con un gran baccano le due ragazze si ritrovarono in terra all’interno della stanza che avevano spiato fino a quel momento, con diverse paia di occhi spietati puntate addosso.
Stavolta erano davvero nei guai. E per loro sfortuna non c’era Blaise pronto a salvarle.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: piglet