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Autore: lmpaoli94    20/04/2021    2 recensioni
Troppo tempo sono rimasto lontano da voi.
I pericoli e le avversità della mia vita mi hanno allontanato da un destino che credevo che per noi due fosse già scritto.
Ormai giunto di ritorno nella mia terra, attendo ancora una volta di rivedervi per poter coronare quel sogno d’ammore che ci eravamo prefissi quando eravamo soltanto ragazzi.
Non so ancora che cosa succederà quando io vi rivedrò.
Ormai manca poco al mio ritorno.
Sorprese , dolori e ferite si riapriranno senza che io possa fare niente per evitarlo.
Voglio solo essere felice in un mondo che ha saputo regalarmi altre strade sul mio cammino.
Ma dopo essermi voltato indietro per paura di fare altri errori che mi sarebbero costati cari, spero che voi avrete atteso il mio ritorno.
Con affetto
Il vostro cavaliere
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Jackson Hunt, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Andando in camera mia riuscendo ad evitare mia madre e mio padre che stavano discutendo come una coppia felice quali non sono mai stati, io mi rinchiudevo in me stesso prima di ricordarmi che i miei pensieri e i miei desideri passati erano trascritti su alcuni fogli di carta che raccontavano la mia vita.
In un batter d’occhio, ritrovai il mio sorriso. E la mia spensieratezza di un tempo.
“Fortunatamente mia madre non è riuscita a trovare questi miei vecchi ricordi che ho deciso di trascrivere, altrimenti li avrebbe distrutti per sempre.”
Rileggevo attentamente una parte della mia vita che mi aveva fatto felice.
Di quella festa che mi aveva lasciato un ricordo dentro il mio cuore:


La vedevo danzare come se stesse volteggiando sulle note di quella melodia così perfetta per lei.
Il suo cavaliere era solo un lontano parente di cui non ricordo il nome.
Ma la cosa più importante per me era poterla vedere quanto potesse essere felice e spensierata.
Quella giovane donna, così gioiosa e sicura di sé mi aveva fatto capire quanto amore sarebbe stato sincero nel suo cuore e che quanta fortuna sarebbe stato il suo amato a poterlo possedere.
Mi ero subito chiesto che potevo essere io il fortunato… Ed è in quel modo che decisi di cogliere il momento mentre il suo cavaliere si allontanava.
< Lady Beckett. >
Il suo nome risuonava nelle mie orecchie come un dolce suono flebile.
< Lord Castle. Davvero una bellissima festa. I miei complimenti. >
< Vi ringrazio… Ma tutto ciò non sarebbe stato perfetto se non fosse stato per la vostra presenza. >
< Lord Castle, io… >
< Siete voi che illuminate questa festa con la vostra presenza. E ancora oggi non riesco a capire come non mi sono mai deciso di invitarvi a ballare con me… Spero che il vostro cavaliere non sia geloso se vi invito proprio adesso. >
Inizialmente Beckett mi fissò con sguardo stralunato come se avessi detto un’eresia priva di fondamento e delle scempiaggini che avrebbero dovuto essere dimenticate.
Ma quello sguardo enigmatico e il suo tocco lieve, mi fecero capire che accettò di buon grado il mio invito.
Volteggiamo sul valzer di un noto compositore di cui non riesco a ricordarmi (i nomi dei più famosi compositori del secolo non sono il mio forte), ballando come non avevo mai fatto prima d’ora.
Sapevo molto bene di avere gli occhi addosso di tutti e appena le note smisero dopo un tempo che sembrava infinito, un lungo applauso riempì tutta la sala.
Ero molto fiero di me per quello che io e quella donna bellissima potevamo costruire assieme.
La sua presenza mi aveva ridato il buon’umore dopo momenti bui e senza significato per me.
Avevo perso anche la mia voglia di scrivere e i miei pensieri si erano fermati al momento della nascita di mia figlia.
Sì, perché se avevo iniziato a scrivere quando ero molto giovane, occuparmi di una figlia senza l’aiuto di mia moglie mi aveva spinto a dimenticare la mia passione segreta e preferita in assoluto: scrivere un romanza.
Ma adesso, con l’aiuto di un amore che sarebbe potuto nascere da un momento all’altro, io i sarei goduto quella serata in sua compagnia. Fino in fondo.
< Volteggiate magnificamente, Lady Beckett. >
< Il tutto grazie a voi, Lord Castle > replicò distogliendo lo sguardo da me < Ed io che pensavo di non venire nemmeno a questa festa per paura di non avere un cavaliere… Ma grazie a mio cugino che è riuscito a convincermi, eccomi qui in vostra compagnia. >
< Allora dopo questa festa non dovrò far altro che ringraziare quell’uomo. >
< Ahahah ci saranno occasioni, non vi preoccupate. >
La sua sincerità e la sua naturalezza erano davvero disarmanti.
E fu in quel momento che il mio coraggio crebbe ancora di più.
< Lady Beckett, cosa ne dite di continuare la nostra conversazione fuori in giardino? È una bellissima serata calda e tranquilla. Sarebbe un peccato rimanere rinchiusi in mezzo a questa gente poco interessante. >
< Poco interessante, avete detto? >
< Avete ragione: per niente interessante. >
< Lord Castle, siete affascinante quanto divertente > replicò Kate mentre mi abbagliava con i suoi occhi < Ed è per questo che accetterò la vostra richiesta sfacciata. >
< Ma io non volevo essere sfacciato. >
< Invece lo volevate eccome. >
Il suo tono flebile e sensuale mi lasciò andare ad una scossa che la mia anima sembrò quasi avere vita propria.
Adesso potevo sognare ad occhi aperti. Solo io e lei.



Leggere quelle frasi e quei sentimenti risvegliarono in me al voglia di vivere.
Lei era così perfetta per me ed io che avevo rovinato tutto.
“Come ho potuto essere così egoista e stupido?!”
Disperandomi lanciando per terra quei ricordi, ecco che Alexis cercò di risollevarmi un morale che non sarebbe stato più lo stesso quella sera.
> L’avete saputo, vero padre? >
Il mio sguardo serio fu tutto un programma per lei, che capì subito il mio stato d’animo.
> Mi dispiace davvero. Non avrei voluto che lo sapesse… >
< Va tutto bene Alexis. Una mazzata che dovevo assaporare a malincuore sulla mia pelle. >
< Già… Cercate di ritrovare il sorriso leggendo i vostri racconti? >
< Temo che tutto ciò sia impossibile, Alexis. Quei ricordi non torneranno mai più. Ne sono consapevole. >
< Voi non potete farvi abbattere in questo modo, padre. Adesso siete qui e potete riconquistarla. >
< Mi piacerebbe sapere come visto che Kate non vuole più saperne di me. >
< E’ arrabbiata e ferita. È plausibile che lei si senta in questo stato. >
< Sì, hai ragione… Ma sarà meglio che io esca definitivamente dalla sua vita per tutto il tempo necessario. >
< Ma padre, così la perderete per sempre! >
< Ti prego di non farmi cambiare idea, Alexis. Ormai ho deciso. >
Ero tremendamente rassegnato.
Non riuscivo a reagire a quella rottura insanabile che aveva colpito il mio stato d’animo.
E Alexis, quale donna orgogliosa di me nonostante i miei errori, si appoggiò sulla mia palla per darmi tutto il conforto necessario e quel calore che per tanto tempo mi era mancato.


Il momento della cena stava per giungere e il calore di mia figlia fu interrotto nientepopodimeno che da mia madre.
“Arriva sempre nei momenti giusti” pensai sarcastico.
< Figliolo. Ti sembra il caso di addormentarti a questo momento della sera? Devi ancora prepararti e sei tutto in disordine! >
Mia madre non perdeva tempo di essere puntigliosa e già non riuscivo più a sopportarla.
< Madre, per questa sera non me la sento di far parte della cena. Sono molto stanco. >
< Che cosa? Non dirai sul serio. >
< Mai stato più serio in vita mia. >
Dovevo togliermela di mezzo il prima possibile, ma sapevo che quella donna era molto più tenace di quello che si poteva credere.
< Tuo padre sta ritornando dalla caccia ed è assolutamente felice che il suo unico figlio abbia fatto ritorno a casa. E tu non puoi presentarti solo perché sei scosso per una donna. È inaudito. >
< Madre, voi non dovreste impicciarvi della mia vita privata > ribattei a denti stretti.
< Sono tua madre e di te faccio quello che voglio. Ti devo ricordare chi è la Signora di questo posto? >
< Potete dare ordini alla servitù, ma non a me. Sono abbastanza grande per badare a me stesso. >
< Non troppo visto che ti comporti come un bambino. >
< Adesso basta, ne ho abbastanza. >
Alexis, che al contrario di me avrebbe voluto in ogni caso evitare qualsiasi scontro, fu lei che riuscì alla fine a convincermi a partecipare a quella cena per il bene di tutti.
< Mio nonno sarà molto contento di vedervi. Non dategli questo dispiacere. >
< Alexis, ti rendi conto che mia madre… >
< Continuerà a fare cose spiacevoli in eterno, padre > mormorò con voce ferma < E non vi dovete fare abbattere. Le vostre ragioni sono ai suoi occhi i vostri capricci. >
< Ma Alexis… >
< Penseremo a domani, padre. Vi prometto che faremo di tutto… >
< Quante volte vi devo dire che non voglio più sentire quel nome in questa casa? >
Alexis non ebbe il coraggio di squadrare mia madre con sguardo malevolo, ma la presenza di quella donna mi rendeva davvero la vita impossibile.
< Sto solo cercando di aiutarvi, nonna. >
< Non ce n’è bisogno, cara… Tuo padre sarà dei nostri. Che vi piaccia o no. >
< Ah, davvero? Come pensate di costringermi? >
< Ho fatto molte cose che hanno fatto cambiare idea molte persone, Richard. Non spingermi a cacciarvi in malomodo da questo castello. Sirmione può benissimo fare a meno di te. >
< Non posso credere che vi lo stiate dicendo. >
< Parteciperai a questa cena che ho organizzato per te > mormorò ancora mia madre con tono perentorio < E adesso basta di pensare all’amore e a tutte quelle frivolezze che ti circolano in mente. Credi davvero che io non sappia delle tue passioni di scrivere? Vedi di comportarti come un Lord che si rispetta, altrimenti i provvedimenti saranno molto gravi per te. >
< Non oserete mai. >
> Allora comportati bene. Mi hai capito? >
< Nonna, adesso basta. >
Alexis non riusciva a sopportare tutto questo, tanto che uscì dalla mia stanza trascinandola contro la sua volontà.
< Verrà alla cena. Punto e basta. >
Rimanendo da solo in mezzo alla disperazione, cercai il miglior abito da sera di cui possedevo.
Ma anche quell’abito rievocava in me ricordi che non avrei potuto dimenticare.


la passeggiata nel parco del mio castello fu davvero un momento di grande passione che non avrei mai potuto dimenticare.
Kate si stringeva a me come a chiedere una protezione che solo io avrei potuto dare.
Parlava della sua vita e dei suoi problemi con una facilità spiazzante che io non potei fare altro che ascoltarla.
Ma il momento delle parole doveva finire alla svelta.
Appena i nostri volti furono riflessi nella darsena del castello, la luna quella sera fu molto più brillante del solito e sapere che il mio cuore veniva scaldato ogni secondo di più, mi rendeva ancora più coraggioso di quello che potevo essere.
< Lady Kate, non riesco ancora a credere che voi siate qui in mia compagnia > cominciai a dire guardandola dritto negli occhi < Ho atteso questo momento da tanto tempo e finalmente che adesso ci siamo ritrovati… >
< Credo che desideriate adnare dritto al punto, Lord Castle > replicò Kate interrompendomi < Le vostre belle parole sono piene di conforto e di ammirazione. Ma qui non si tratta di scrivere uno dei vostri romanzi. >
< Ma voi… come lo sapete? >
< Io e Alexis ci siamo tenute molto in contatto in questo periodo e non ha fatto altro che parlarmi di voi e delle vostre passioni. >
< Sul serio? Io non credevo… >
Mi si rompeva la voce in gola.
Per la prima volta non sapevo davvero che cosa dire.
< Spero davvero che non abbia detto sul mio conto troppe cose spiacevoli. >
< Assolutamente no > replicò Kate con il suo solito sorriso < Piuttosto mi ha fatto piacere scoprire una vostra passione che avreste gradito fosse una sorpresa. Ma in questo momento che cosa importa? >
Capendo subito di cosa si potesse trattare, Kate si cinse a me baciandomi s0tto al chiaro di luna mentre gli invitati di quella noiosa festa erano ignari di quello che poteva accadere non molto lontano da loro.
Non riuscivo a non pensare a niente a causa del vortice di felicità e di incredulità in cui ero caduto.
Non mi sarei mai voluto risvegliare quella volta e sentire le sue labbra erano per me una sorta di nuovo inizio in una vita che mi stava regalando continue sorprese.



Ricordi che andavano a mischiarsi con momenti di nostalgia che non avrei potuto evitare in nessun modo.
Ma mentre i miei pensieri venivano continuamente interrotti da quell’inetta di mia madre, non avrei mai creduto che Alexis potesse fare tanto per me.
Quella giovane ragazza che era mia figlia mi stava difendendo in tutto e per tutto, cercando di regalarmi momenti di felicità che pensavo aver dimentiato per sempre dopo la giornata distruttiva di oggi.
“Alexis… Se non ci fossi tu, a quest’ora non sarei lo stesso. Ti voglio bene e ti ringrazio per quello che mi fai essere: me stesso.”
   
 
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