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Autore: Felpie    20/04/2021    3 recensioni
Come si riconosce un eroe?
Certo per i figli dei Salvatori del Mondo Magico non deve essere facile reggere il confronto.
Possono definirsi eroi?
Alle prese con la Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo, genitori oppressivi quanto distanti, amori adolescenziali, segreti e tradimenti, anche la loro vita non è poi così facile. Però non c'è nessuna guerra, almeno non di quelle con incantesimi e morti.
Come possono trovare la loro strada senza rimanere nell'ombra dei genitori, i figli degli eroi?
[Long che fa parte della serie "I Figli degli Eroi"]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I figli degli eroi'
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Donne, tu du du
Pianeti dispersi
Per tutti gli uomini così diversi
Donne, tu du du
Amiche di sempre
Donne alla moda, donne contro corrente
Negli occhi hanno gli aeroplani
Per volare ad alta quota
Dove si respira l'aria
E la vita non è vuota
(Donne - Zucchero)






Lily ricomincia entusiasta la settimana ed è convinta di aver fatto la cosa giusta con Scorpius. Si è sentita orgogliosa di se stessa, quand’è uscita dalla Guferia, e se n’è tornata in Sala Comune contenta e pronta alla festa; Danielle era già lì che la aspettava, con un gran sorriso e la maglia dei Grifondoro, mentre Irene si era occupata di pitturarle un po’ il viso, e poi si erano potute dare alla pazza gioia.

Lily si è sentita molto adulta per come si è comportata quindi si è lasciata convincere da Roxanne a provare un po’ di Acquaviola, mentre James era distratto da altro, insieme a Hugo – che si è guardato intorno circospetto, impaurito dalla sorella. La Battitrice della squadra è scoppiata a ridere quando li ha visti entrambi preoccupati dei propri fratelli maggiori e li ha coperti, dando un gran sorso di Acquaallegra e ridendo ancora di più subito dopo.

“Te lo meriti, Hugo, hai fatto una partita eccezionale. Però non devi adagiarti troppo sul Tranello del Diavolo, la prossima sarà contro i Serpeverde e non possiamo permetterci di perdere.”

E così Hugo si è trovato con il morale sotto i piedi, mentre Lily scoppiava a ridere divertita.

“Mi sembri un po’ troppo allegra oggi” ha sbuffato l’amico “Che ti è successo?”

“Abbiamo vinto e il mio migliore amico ha giocato una splendida partita, non basta?”

“No” ha risposto sospettoso Hugo, ma l’altra l’ha ignorato e l’ha trascinato in pista a ballare.

Così si è conclusa la domenica di Lily Luna Potter, che è partita il lunedì con una carica in più, che le è bastata anche per i giorni successivi.

Non ha ancora ricevuto una nuova lettera da Scorpius, ma in quel momento non se ne preoccupa, sia perché domenica c’è l’ultima partita del primo girone di campionato e si immagina il capitano Serpeverde metterlo sotto con allenamenti a tutto spiano, sia perché pensa possa avere dei compiti arretrati, visto che la scuola sta per finire, e sia, alla fine ma non per ultimo, perché sospetta che stia pensando a cosa scriverle. E la cosa la fa sorridere ancora di più.

Non si sarebbe mai aspettata che Scorpius fosse il suo ammiratore segreto e, passata la rabbia nei suoi confronti, si ritrova ad esserne lusingata e ancora più entusiasta della cosa. Pensare che un ragazzo come Scorpius, così sempre preciso e razionale, le abbia scritto certe cose personali e certi bigliettini dolci la fa sentire davvero speciale. E poi il Serpeverde è un bel ragazzo, alla piccola Potter piacciono i suoi capelli biondi e i suoi occhi, che sono di un colore così particolare; e poi l’ha fatta sempre molto ridere e se è il migliore amico di Albus vuol dire che è una persona spiritosa o non sarebbe mai riuscito a scambiare più di due parole con suo fratello.

Con tutta quell’euforia si è anche quasi dimenticata del litigio con sua cugina, facendolo passare come semplice divergenza di opinioni; ma Rose non si è più avvicinata a lei e Lily la conosce abbastanza bene da sapere che non lo farà se non sarà lei a fare il primo passo. Sua cugina ha un concetto di “stare lontana dalle persone che ha fatto arrabbiare” un po’ troppo forte e non è la tipa che fa il primo passo, soprattutto se è convinta di essere dalla parte della ragione. Forse dovrebbe andare lei a parlare con Rose, dopotutto sua cugina è fatta così, mette le cose razionali prima dei sentimenti. E forse, spesso e volentieri, Lily le darebbe ragione, se non fosse che in quel caso lei è parte in causa.

L’occasione per parlarle ce l’ha il pomeriggio di giovedì, quando la trova in Sala Comune intenta a tradurre un tema di Antiche Rune; Lily è appena tornata da Cura delle Creature Magiche, dove ha rischiato di essere morsa da uno Kneazle tanto era distratta dal pensiero di Scorpius. Ci sta pensando davvero troppo e Danielle continua a prenderla in giro perché la rimprovera di avere la testa ancora più tra le nuvole del solito.

Sta ancora giocherellando con il cerotto che le ha dato Lorcan, quando si avvicina al tavolo, dove Rose ha disseminato intorno a sé dizionari, appunti, quaderni e libri e ha le mani tutte sporche di inchiostro: a quanto pare non è proprio la più facile delle traduzioni, quella in cui si è imbattuta. Lily si chiede se sia il caso di disturbarla in un momento così, ma prima che possa fare qualsiasi cosa la cugina alza lo sguardo e le fa un sorriso.

“Ehi.”

“Ciao, Rose.”

“Vieni, siediti” le dice l’altra, spostando qualche libro – non senza una certa difficoltà “Ti serve qualcosa?”

Lily scuote la testa “No, ero venuta a…”

“… scusarti?”

“Adesso non esageriamo” precisa subito Lily, con un sorriso “Ma ora ho sistemato le cose con Scorpius e quindi volevo sistemarle anche con te.”

Rose sorride, spostandosi i capelli da una spalla all’altra “Con me non devi sistemare niente: io non sono arrabbiata con te.”

“No?”

“Perché dovrei? Io ti ho tenuto nascoste delle cose e, anche se lo rifarei, il diritto di arrabbiarti ce lo avevi tutto. Siamo cugine, no? Il Codice delle Cugine prima di tutto.”

Lily stira le labbra in un bel sorriso, dolce e l’altra aggiunge “Allora? Mi racconti di Malfoy?”

“Che vuoi sapere?”

“Qualsiasi cosa, per Godric, Malfoy innamorato è tipo… non lo so, la più grande notizia del mondo! Penso che ora vorrò anche sapere se prende il caffè con il latte o con lo zucchero! Come siete rimasti?


Lily ridacchia “In realtà non è che io l’abbia capito… gli ho solo chiesto di continuare a scrivermi perché mi faceva piacere… e poi innamorato, adesso non esagerare! Mi ha detto che gli piaccio e che mi trova carina…”

“Anche a me piaci e ti trovo carina, ma non ti mando lettere d’amore.”

“Io ti piaccio perché entrambe abbiamo i capelli rossi, gli occhi verdi e le lentiggini e in pratica ci scambiano per sorelle” le fa notare la piccola Potter e la maggiore fa un gesto noncurante con la mano.

“Comunque, ti ha scritto?”

Lily scuote la testa “Non ancora.”

Rose sembra pensarci su a queste parole, ma poi alza le spalle “Questa volta posso giustificarlo solo con il tema di Babbanologia che sono convinta che non abbia ancora nemmeno iniziato.”

“E con la partita che abbiamo contro di loro domenica” aggiunge la cugina.

“E tu per chi tiferai?” sogghigna la maggiore e Lily alza gli occhi al cielo.

“Rose, sul Quidditch non si scherza. Noi siamo Grifondoro e tiferemo Grifondoro fino alla fine dei tempi. Anche se Grifondoro non giocasse, si deve tifare per Grifondoro.”

“Lasciatelo dire, Lils, certe volte mi fai quasi più paura di James quando parli del Quidditch.”

E sentendo la risata cristallina di Lily risuonare per tutta la Sala Comune, Thomas, rientrato in quel momento dall’allenamento, si avvicina curioso alle due cugine.

“Merveilles” le saluta “Les Runes Anciennes sono davvero così spassose? Forse dovrei riconsiderare i corsi liberi che j’ai choisi.”

“Ciao Thomas, che ci fai da queste parti?” risponde Lily, dopo essere riuscita a smettere di ridere, e l’altro mostra la scopa bagnata di neve che tiene in mano.

“Tuo fratello è fou. Ci ha fatto allenare due ore sotto la bufera, in pratica: ci ho messo venti minuti in più a costringermi auscire dallo spogliatoio per tornare qui e sono completamente infreddolito. Almeno adesso nevica lievemente, prima c’era una vera e propria tormenta!”

A quelle parole, è il turno di Rose di scoppiare in una sonora e fragorosa risata.

“Thomas, devi capire che nessuno si può mettere tra James Potter e il Quidditch.”

“Oui, je l’ai eu. Mais, per Merlino, abbiamo vinto contro i Corvonero, sono loro i nostri principali avversari… e invece ora sembra che ci voglia far allenare tripler” esclama sfinito il francese e le due cugine si guardano divertite, scuotendo la testa.

“Quante cose non sai di James, Thomas…” inizia Rose “Proprio perché avete vinto…”

“… dovete allenarvi il quintuplo per vincere anche la prossima!” conclude l’altra, con enfasi “È l’ABC della vittoria, capito?”

“Pour être honnête non, je ne comprends pas” commenta sconsolato il ragazzo scuotendo la testa “Fortunatamente la scuola sta per finire… je ne peux pas attendre l’ultimo dell’anno e il matrimonio!”

“Hai invitato qualcuno al matrimonio di Victoire?” domanda Rose e Thomas scuote la testa.

“Avevo invitato una persona ma… non ha funzionato. E tu? Porterai un cavaliere?”

Rose scuote la testa “Nessuno.”

“Perché non ci andate insieme?” interviene Lily con un sorriso ed entrambi si girano a guardarla.

“Senti, Lils, solo perché tu vivi nel pianeta Upendi non c’è bisogno che…”

“Pianeta cosa?” domanda confuso Thomas.

“No, tranquillo Thomas, non sei tu che non conosci una parola d’inglese, è Rose che ogni tanto è fin troppo babbanofila e intercala le sue frasi con parole sconosciute ai più” lo rassicura Lily “E poi nessuno dovrebbe andare da solo ad un matrimonio.”

“Pour moi si può fare. Sempre che a te vada bene, Rosie” dichiara il ragazzo, guardando la Prefetto, che in un attimo diventa rossa come i suoi capelli.

“Va bene… comunque nessuno mi chiama Rosie da quando ho cinque anni… se non James quando vuole qualcosa e Lily per prendermi in giro.”

“Pouquoi? C’est un beau nom” commenta Thomas, con un sorriso luminoso, e a quelle parole Rose diventa, se possibile, ancora più rossa “Comunque, devo avvertirti… non sono un gran ballerino. Cioè mi piace, par charité, mais je suis un peu… incapace.”

Rose scuote la mano “Non preoccuparti, non ti obbligherò a ballare con me. Ma su Lily non giurerei.”

La più piccola fa un sorriso malandrino degno del fratello e alza le spalle, con fare angelico; Thomas scoppia a ridere, prima di salutare le due cugine e lasciarle da sole alla loro conversazione.

“Tu sei totalmente pazza” la rimprovera Rose “Ma come ti è venuto in mente?”

“Prego, Rose” risponde l’altra con un sorrisetto.

“Ma quale prego! Ora mi toccherà essere una compagnia simpatica e piacevole, vestirmi carina e decisamente non mettermi delle scarpe da tennis sotto il vestito.”

“Perché no?”

“Perché Thomas sarà uscito con ragazze più eleganti e raffinate di me, non penso sia educato andare ad un matrimonio vestita sportiva” protesta Rose.

“Guarda che il matrimonio è nel giardino della Tana, le scarpe da tennis sono quasi fondamentali se vuoi sperare di muoverti dal tendone alla casa” le fa notare Lily, senza riuscire a smettere di ridere.

“Preferivo quando dispensavi cioccolata e non consigli d’amore” borbotta la maggiore e la piccola Potter scoppia nuovamente a ridere, proprio mentre una furia decisamente meno tranquilla di Thomas entra in Sala Comune.

“Lils!” esclama Hugo, prima di accorgersi che c’è anche sua sorella “Oh, ciao Rose.”

“Ciao, fratellino, anche io sono molto contenta di vederti” borbotta la ragazza, ancora probabilmente offesa con Lily per averla incastrata con un compagno al matrimonio.

“Devo dirti una cosa, Lils, non immaginerai mai!”

“Che cosa?” domanda curiosa la ragazza: odia quando Hugo fa tutti questi giri di parole prima di andare al punto, le fa salire l’ansia.

“Lo sai che tuo fratello passeggiava allegramente sotto la neve?”

“James?”

“No, macché James! Albus!”

“Che? Impossibile” commenta Lily.

“Perché?”

“Albus odia la neve ed è il ragazzo più freddoloso del castello. Saranno – 3° di fuori, non sarebbe mai uscito dalle coperte, figuriamoci passeggiare sotto la neve.”

“Ti dico che era lui, passeggiava con la sua amica.”

“Jodie?”

“Lei.”

Lily si gira per chiedere spiegazioni a Rose, che invece si limita a rispondere con un sorrisetto malizioso e a commentare “Oh… il caro Albus.”

“Che vuoi dire?” domanda confusa la piccola Potter.

Rose fa un gesto di non curanza con la mano e raccoglie i suoi libri, richiudendoli con ordine e tappando la boccetta d’inchiostro – probabilmente spaventata che il suo maldestro fratello possa fare danni irreparabili al poco lavoro che è riuscita a portare a termine.

Lily la guarda sistemare le sue cose e mormora “Mi sa che ti ho solo fatto confusione…”

“Non importa, la traduzione non stava comunque riuscendo” sospira Rose “Ci riproverò domani, è per la settimana prossima.”

“Cioè in pratica te l’ha data oggi la professoressa?”

“Esatto.”

“Tu sei totalmente pazza. E studi davvero troppo” Lily guarda verso Hugo e commenta “Ma lui è davvero tuo fratello?”

“Non una parola, Lils. Io quel tema l’ho fatto, davvero.”

“Quale tema?” si informa Rose.

“Quello di Cura delle Creature Magiche che era da fare per oggi. Hugo ha convinto il professor Hagrid che il Fiammagranchio glielo avesse bruciato e carbonizzato un istante prima.”

Hugo le rifila un’occhiataccia “Quale parte di “non una parola” non ti era molto chiara, cugina?”

Rose, invece, guarda male il fratello “Hugo sei il peggior bugiardo sulla faccia della terra, è incredibile che tu abbia anche solo provato a mentire.”

“Il professor Hagrid ci ha creduto” puntualizza il ragazzo, stringendo la scopa tra le mani “E io adesso me ne vado, prima che Lily si scordi del suo tanto decantato “Codice dei Migliori Amici” e spifferi qualsiasi cosa su di me.”

La ragazza scoppia a ridere, salutando il cugino e rimanendo ancora un po’ a chiacchierare con la Prefetto, prima di cena.

Con l’avvicinarsi della partita contro i Serpeverde, oltre a vedere un Hugo sempre più stremato e un James sempre più carico e con gli occhi ardenti del fuoco della passione e dell’amore per il Quidditch, Lily ha anche capito che non le arriverà la lettera di Scorpius: tutte le occhiate lanciate al tavolo di Serpeverde le hanno rivelato un ragazzo talmente stremato da limitarsi ad ascoltare le conversazioni con gli amici, incapace di fare anche il più misero sorriso dalla stanchezza. Evidentemente non c’è solo James tra i capitani che non sanno imporre un limite ai loro allenamenti, pur di vincere. E, anche se le dispiace per Scorpius, la piccola Potter è assolutamente convinta che quella partita la vinceranno i Grifondoro e suo fratello porterà la sua squadra al successo, quella domenica.

È ciò che prova a comunicare con il suo sorriso, quando incrocia Scorpius in direzione del campo; lui è con la sua squadra e Jodie lo sta intontendo con le chiacchiere sugli schemi, mentre Lily è con Danielle e Irene. È solo un fugace sguardo quello che si scambiano, degli angoli delle labbra sollevati con dolcezza, ma a Lily va bene così: avrà tempo per pretendere la sua lettera dopo quella partita – sperando che Logan non lo uccida, in caso di sconfitta.

“Giusto per essere sicuri… per che squadra tiferai, oggi?”

Lily è distolta dai suoi pensieri e guarda Danielle come se avesse detto che la Terra è triangolare o che la cioccolata fa male.

“Io sono una Grifondoro e tiferò per la mia squadra per tutta la vita, non capisco nemmeno il motivo di questa domanda.”

“Oh, sai… se Scorpius prendesse il Boccino e te lo venisse a regalare… come gesto romantico, capito? Poi tu potresti salire dietro di lui sulla scopa, volare nel cielo e…”

“E rischiare di far prendere un infarto a James, così oltre al colpo della sconfitta gli assesto anche quello finale su un mio possibile ragazzo?” conclude per lei Lily, ridacchiando “In ogni caso, non c’è pericolo: James vincerà oggi e Scorpius non prenderà mai il Boccino. E se questo non bastasse, Scorpius è solo un ragazzo, Grifondoro è la mia Casa, non c’è confronto.”

Le tre ragazze vanno nella tribuna rosso – oro, dove già i loro compagni di casa sono schierati e pronti a fare un tifo sfrenato per l’ultima partita di andata, e poco dopo Sam Jordan prende parola ed inizia ad elencare i giocatori. Ovviamente, da bravo Grifondoro qual è e da giudice poco imparziale, riceve complimenti e urla entusiaste da parte dei grifoni e fischi e proteste da parte dei Serpeverde, ma un attimo dopo la partita fin da subito scoppiettante inizia e distrae tutti i tifosi, catturando la loro attenzione e facendoli urlare di gioia o di dispiacere per ogni azione ben riuscita o inconclusa. La squadra di James quel giorno sembra implacabile, i tre Cacciatori non fanno che attaccare a ripetizione e Roxanne e Fred li difendono con le unghie e con i denti, ma anche la squadra di Logan non è da meno, intenzionata a vincere la partita e a recuperare qualche punto in classifica. Né Colin né Scorpius sembrano aver ancora avvistato il Boccino, mentre entrambi girano per il campo, facendo di tutto per stare lontani tra di loro: nessuno dei due ha intenzione di essere accusato di aver trovato il Boccino grazie all’altro e stanno entrambi scandagliando lo spazio intorno per cercare di cogliere anche il più piccolo baluginio al sole.

La partita è serrata e i gol si susseguono, uno dopo l’altro e da parte di entrambe le squadre: James è in splendida forma e Lily è orgogliosa di suo fratello, ma non riesce a non guardare anche Scorpius, di tanto in tanto; lo guarda mentre cerca il Boccino, con un’espressione che si immagina corrucciata e attenta, e poco dopo si rimprovera, dicendosi che deve tenere gli occhi puntati su suo fratello e suo cugino, che sta giocando una splendida partita. Dopo la prima sconfitta contro i Tassorosso Hugo si era allenato a lungo e quel giorno era entrato in campo con un altro spirito e tutta l’intenzione di dimostrare che di King Weasley ne era arrivato un altro al castello.

Il punto di svolta nell’intera partita avviene quando Roxanne, per difendere James da un attacco di un Bolide, colpisce forte con la mazza: il Bolide cambia direzione e prima che Jodie possa intervenire, colpisce la coda della scopa di Scorpius, che perde l’equilibrio e rimane appeso alla scopa con solo una mano; grida dalla tribuna Serpeverde provano ad incoraggiare il biondo a rimettersi in sella, ma la scopa perde rapidamente quota a causa dell’impatto con il Bolide. In tutto quel movimento sconclusionato, Scorpius non riesce a risalire e, a qualche metro dal terreno, si lascia cadere sulla sabbia, dove dopo qualche istante viene raggiunto dalla sua scopa, le setole rovinate e un pezzo di legno scheggiato. In quel momento Colin afferra il Boccino e mette fine all’ultima partita del girone.

La tribuna rosso – oro esplode in un urlo accorato di gioia e di trionfo e si riversa in campo alla velocità della luce, mentre James viene portato in trionfo; anche Lily e le sue amiche scendono in campo, andando a congratularsi con la squadra e a festeggiare per la grande e bellissima vittoria che hanno portato a casa dopo due ore di combattimento senza riserve.

Lily abbraccia prima Hugo – che è così contento che ha perfino gli occhi sorridenti, a momenti raggiunti dagli angoli delle labbra, tant’è grande il suo sorriso – e, quando vede che anche Louis è lì per congratularsi con lui, passa a salutare suo fratello. Mentre Danielle sta parlando con Hugo e Irene sta scherzando insieme a Thomas, Lily scorge i capelli biondi di Scorpius che si avviano verso gli spogliatoi e, d’impulso, lo segue.

“Malfoy!” lo richiama.

Il Serpeverde si gira, con un’espressione sorpresa, prima che un ghigno si dipinga sulle sue labbra “Sei venuta a gongolare per la vostra vittoria?”

“No” ribatte Lily, prima di ammettere “O meglio, sì. Ma non solo: prima voglio dirti che hai giocato una splendida partita e che se il Bolide non ti avesse colpito la scopa probabilmente l’incontro non sarebbe ancora finito. Ma poi sì, voglio gongolare un po’ perché la mia squadra ha vinto. Con Albus non c’è gusto, sembra sempre che non gli interessi…”

“Ma quanto parli, piccola Potter?” si lamenta Scorpius, ma senza cattiveria.

Lily sorride “Ti sei fatto male? Intendo quando ti sei lanciato?”

Il biondo fa una smorfia “Mi fa un po' male la spalla, ma passerà.”

“Stai cercando di fare il grande, Scorpius?” ridacchia la ragazza.

“Ci sto riuscendo?”

“No.”

“Peccato, speravo di trovare un’infermiera personale.”

“Ti direi di chiedere a Jodie, ma forse è meglio Albus, anche se l’idea di vederlo con una gonna bianca mi fa rabbrividire.”

Scorpius finge di tremare “Ti prego, non dirlo mai più.”

“Scorpius!” lo chiama Jodie “Muoviti, Logan ci vuole tutti nello spogliatoio.”

Il tono arrabbiato della ragazza non sfugge a Lily, così come lo sbuffo del ragazzo accanto a lei.

“Logan sta pianificando il tuo omicidio?” sussurra, per non rischiare di farsi sentire.

“Credo più il suo suicidio. Raoul e John lo staranno trattenendo dal fare mosse avventate” commenta Scorpius, scompigliandosi i capelli sudati, che tornano subito al loro posto “Però immagino che mi toccherà iniziare ad allenarmi da domani per la partita dell’anno prossimo.”

“Nonno Arthur fa sempre battute a Capodanno sul fatto che il 31 dicembre gli sembra l’anno scorso o cose del genere” dichiara sconsolata Lily, proprio mentre Albus la supera velocemente senza nemmeno notarla per correre dietro a Jodie; la piccola Potter lo segue con lo sguardo e Scorpius lo intercetta alla perfezione.

“Tutto bene?”

“Ma mio fratello… ieri è uscito con Jodie, per caso?”

“Non posso rivelarti certe informazioni, piccola Potter” sogghigna Scorpius.

“È mio fratello.”

“Appunto.”

“Scorpius!” lo richiama Jodie dallo spogliatoio, con un tono più arrabbiato, e Lily e il Serpeverde si scambiano uno sguardo.

“Mi sa che tu devi andare a sorbirti il discorso post – partita” ridacchia divertita la piccola Potter e Scorpius sbuffa, scuotendo la testa.

“Se per caso non mi vedi in Sala Grande preoccupati, d’accordo?”

“Se vuoi ti aspetto” dichiara tutto d’un fiato Lily ed è probabilmente più stupita lei dell’espressione che il Serpeverde mette su: non sa perché glielo ha chiesto, ma ha voglia di parlare con lui dopo tutta la settimana passata nel silenzio.

“Davvero?”

La Grifondoro annuisce.

“Perché no? Manca ancora un po’ all’ora di pranzo. E spero di ricevere informazioni sulla vita sentimentale di mio fratello” aggiunge, per smorzare un po’ la tensione.

“Su quelle non ci sperare troppo” replica Scorpius, prima di alzare un angolo delle labbra “Ma se hai voglia di aspettarmi… però ti avviso, potrei metterci un po’. Sai, il discorso…”

Lily fa un cenno verso la folla ancora esultante dei Grifondoro e sorride “Credo che ne avranno per le lunghe, qualcosa da fare posso trovare.”

Scorpius fa un ghigno, prima di portarsi due dita alla fronte, allontanandole poi subito dopo e girandosi per raggiungere in fretta gli spogliatoi; Lily lo guarda allontanarsi, prima di accorgersi di sospirare più profondamente, come se avesse bisogno di riprendere fiato. Rimane ad osservare la figura ben proporzionata del ragazzo con la divisa verde e argento e con un numero sette enorme sulla schiena finché non entra nello spogliatoio e solo allora la voce di Irene la raggiunge e la distoglie dai suoi pensieri.

“Ma che stai facendo qui tutta sola, Lils?”

“Niente, niente” risponde in fretta la ragazza “Volevo salutare Scorpius e…”

“Non aggiungere altro” la blocca l’amica, con un sorrisetto malizioso sulle labbra “Ho già capito tutto.”

“Sì? E cosa?” ridacchia Lily.

“Volevi gongolare. E ricordargli che esisti.”

La piccola Potter sorride “Qualcosa del genere, sì.”

Irene scoppia a ridere “Questa faccenda dell’amore sta sfuggendo di mano a tutto il castello e mancano ancora due mesi a San Valentino!”

“Ma di che parli?”

“Oh, sai, tu e Scorpius, Fred e Lindsay, tuo fratello ed Elizabeth, ho saputo che Alex e Dominique stanno uscendo insieme, l’altro tuo fratello che misteriosamente gira con Jodie Parkinson, Danielle e Hugo…”

“Danielle e Hugo cosa?!”

“Suvvia, Potter, tuo cugino non è proprio il massimo della discrezione” le fa notare Irene “E io osservo, al contrario di Danielle che ha gli occhi foderati di pudding.”

Lily alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

“In ogni caso l’amore sta prendendo il sopravvento ad Hogwarts e il giorno in cui anche Rose si fidanzerà io capirò che sarà il momento giusto per urlare.”

“Quando sei così cinica mi sembri Danielle, Iri” ridacchia la piccola Potter “E credo che sarai davvero una grande giornalista.”

“Sono cresciuta tra gli articoli di papà, il fatto che io sia diventata cinica è la minore delle conseguenza” replica la ragazza “Comunque, aspetterai che Scorpius esca e farete una lunga passeggiata romantica o vieni a festeggiare con la tua squadra?”

“Non posso fare entrambe le cose?”

“Sì, certo. Era solo per sapere quanto posso ridacchiare con Danielle della faccenda.”

“Siete perfide, a volte. Danielle non è finita a Serpeverde solo perché è una Nata Babbana mentre tu… tu perché non sei finita a Serpeverde, esattamente?”

“Non è carino pensare che solo perché ogni tanto io e Danielle ridacchiamo di te siamo perfide e saremmo dovute finire in Serpeverde” ridacchia Irene “Soprattutto perché il tuo fidanzato è in Serpeverde.”

“Scorpius non è il mio fidanzato” protesta Lily.

“No? Perché sta venendo verso di noi in questo momento con l’espressione raggiante, degna di un fidanzato.”

“Ci hai provato, Scorpius Malfoy non verrebbe mai qui con un sorriso raggiante” replica la ragazza, ma getta comunque una piccola occhiata alle sue spalle: sa che il Serpeverde non è un tipo del genere ma… non si sa mai, no? Ovviamente dietro di lei non c’è nessuno e Lily si ritrova a guardare male la sua migliore amica.

“Non ti sopporto.”

“No? E io che volevo farti compagnia finché Malfoy non torna.”

“Non ce n’è bisogno, se vuoi andare a festeggiare va’ pure. Io vi raggiungo tra poco e oggi pomeriggio faremo festa in Sala Comune.”

“So che Danielle ha già scelto i nostri outfit” commenta Irene, sconsolata “A proposito, vado a raggiungerla prima che tuo cugino la intontisca di chiacchiere. A dopo, allora.”

“Ciao Iri.”

La piccola Potter non deve però aspettare a lungo perché poco dopo il Serpeverde esce dallo spogliatoio in fretta e con il borsone tenuto malamente – ma comunque con eleganza – sulla spalla; il primo aggettivo che a Lily viene in mente per descrivere Scorpius è proprio quello: elegante. Scorpius Malfoy è elegante e sempre in ordine, anche indossando una divisa sudata e sporca e con un borsone in mano. Per certi versi, le ricorda molto zia Fleur e la sua grazia innata, che ha trasmesso a Victoire, Dominique e Louis. Ma se lì il merito è anche forse del sangue Veela, nel Serpeverde tutto è dovuto ad un ordine e ad un rigore impartito negli anni, a niente di ereditato.

“Ti sei incantata?”

La voce di Scorpius la risveglia dai suoi pensieri e Lily se lo ritrova molto più vicino di quanto si aspettasse: come al solito la sua mente aveva vagato e si era persa in strade complicate.

“Sai di essere davvero antipatico, a volte?” sbuffa la ragazzina, mettendosi le mani sui fianchi; Scorpius ridacchia.

“Sì. Ho molte…”

“… sfaccettature?”

“Stavo per dire qualità. Tra le quali la modestia e l’antipatia. Camminiamo verso il Castello?”

Si iniziano a muovere, camminando fianco a fianco e Lily ci tiene a sottolineare “L’antipatia non è una qualità.”

“Dipende, se tiene lontane le persone indesiderate lo è.”

“Stai cercando di tenermi lontana?” domanda Lily, con un sorrisetto sfrontato.

“No” ammette il ragazzo “Ma a volte l’antipatia mi prende un po’ la mano e mi risulta più facile.”

“E quindi la usi.”

“Certo, dovrei forse scegliere la strada più difficile?” sogghigna Scorpius “E, ti prego, non fare un commento sulla mia Casa, ormai le conosco tutte le battutine.”

“Non lo avrei fatto” ribatte Lily, stupita dall’affermazione del ragazzo “Ma farò una battutina sul fatto che aspetto ancora una tua lettera.”

“Hai ragione. E sono contento di star parlando con te e non con tua cugina e sottolineerebbe che lei ha sempre ragione. Cosa non vera peraltro.”

“Il 98% delle volte, sì” replica Lily “Vogliamo star qui tutto il tempo a parlare di battutine e argomenti inutili?”

“Alternative?”

“Le vorrei leggere in una lettera.”

E Lily non ha intenzione di far cadere quell’argomento, perché quella lettera l’aspetta sul serio e quella settimana non avrebbe accettato la scusa della partita.

“Deve arrivarti a sorpresa, se me la chiedi che gusto c’è?” risponde rapido Scorpius, dando poi un’occhiata all’orologio.

“Devi andare?” domanda Lily, dispiaciuta.

“Quasi” ammette il ragazzo “Ma volevo farti una domanda, prima.”

“Quale?”

“Mi concederai un vero appuntamento?”

Lily si trattiene dall’impulso di sgranare gli occhi e di spalancare la bocca perché è convinta che Scorpius glielo abbia chiesto così di getto proprio per coglierla di sorpresa e vederle un’espressione stupida dipinta sulla faccia, ma non vuole dargli quella soddisfazione: lei non è la tipa che possa farsi sorprendere così facilmente. Così prova a mettere su l’espressione più maliziosa che riesce a fare, come a volte ha visto fare a Rose o a Dominique, appoggia una mano sul fianco e dichiara “Forse. Tu scrivimi.”

Cerca di non dirlo troppo velocemente, per non far trapelare l’entusiasmo e per far sì che sia Scorpius quello a sgranare gli occhi, ma non ottiene proprio l’effetto desiderato, perché il Serpeverde è sicuramente uno che sa celare bene le sue emozioni; il ragazzo sogghigna e si ferma di scatto.

“Siamo arrivati al castello, piccola Potter. Goditi i festeggiamenti per la vittoria, non dureranno a lungo: l’anno prossimo non avrete chance.”

“Pensa agli allenamenti tremendi a cui verrai sottoposto dal tuo Capitano, prima” ridacchia la ragazza “E festeggiare una vittoria a Quidditch è sempre bello quindi stai tranquillo, ci tengo a farlo al meglio.”

“Ciao, piccola Potter.”

“Ciao, Scorpius.”

E con quelle parole e con un ultimo sorriso, i due si separano.

Lily torna in fretta in Sala Comune per raggiungere le sue amiche, che nel frattempo si sono tolte il trucco dalla faccia e si stanno preparando per pranzare; nella Torre dei Grifondoro c’è già movimento per la festa di quel pomeriggio e le tre ragazze sono eccitate all’idea di partecipare: James è euforico e Fred non è da meno, quindi nessuno ha dubbi che organizzeranno una festa meravigliosa. Infatti Lily non si stupisce quando non li vede in Sala Grande, né quando vede la Sala Comune già super pronta nonostante manchino ancora un paio d’ore alla festa.

È proprio dopo essersi preparata, mentre Daniella ha già una mano sulla maniglia per scendere in Sala Comune, che un fruscio d’ali richiama l’attenzione delle tre ragazze ed un gufo batte il becco sulla finestra.

“Mi sa che è per te, Potter” ridacchia Danielle, immaginando di chi sia la lettera che l’animale porta.

“E sicuramente non è da parte di Albus” si aggiunge Irene.

“Siete insopportabili quando vi coalizzate contro di me” sbuffa Lily, andando verso la finestra.

“Noi scendiamo” dichiara Danielle “Tu fai pure con calma.”

“Sappiate che dopo non vi racconterò niente.”

“Sì, certo, come no” replica Irene “Come se non scenderai levitando a tre metri da terra anche senza mangiare Api Frizzole.”

“A buon intenditore…”

E scoppiando a ridere le due ragazze escono dalla stanza e lasciano la piccola Potter da sola, con una lettera su cui capeggia il suo nome in bella calligrafia. Lily si prende anche un attimo per osservare il modo di scrivere di Scorpius: si aspettava che scrivesse molto bene, perché le sembra un tipo troppo ordinato per non farlo, ma non si immaginava quella scrittura così allungata. Fa molto aristocratico, in realtà, e Lily si chiede chi gli abbia insegnato a scrivere in quel modo, forse Astoria.

Impaziente, apre la lettera.



Ciao Lily,
è un po’ strana questa lettera, ora sai chi sono e non devo fingere o rivelare troppo di me. Posso addirittura firmarmi con il mio nome, anche se non penso che lo farò, X mi piace di più ed è più misterioso…
Hai detto che ti dovevo scrivere, quindi eccomi qui, come da te richiesto.
Non so se sei già in Sala Comune a festeggiare o stai aspettando che tuo fratello organizzi una festa quantomeno decente, ma in ogni caso spero che tu ti diverta/ ti sia divertita. Certo, sarei stato più contento se la vostra vittoria fosse stata contro qualcun altro e non contro la mia squadra, ma credo che anche noi festeggeremo. Questa sarà la nostra ultima settimana al castello prima di Natale e alcuni Serpeverde hanno pensato che sarebbe stata una buona idea.
Immagino che tu tornerai a casa per Natale, come me. Magari… sì, cioè, se ne hai voglia potremmo vederci in un giorno delle vacanze. Credo sia più… tranquillo e riservato rispetto ad un’uscita ad Hogsmeade, no? Spero che non sarà un problema per te trovare una scusa per uscire di casa (lo ammetto, ho paura che tuo fratello ci pedini. Non Albus, è troppo innocuo e come spia non vale granché, ma James… James mi sembra un’altra storia).
Ammetto che ho pensato a lungo a questa lettera, ma non riuscivo a trovare niente di particolare da dire: è strano, era più facile parlarti quando non sapevi chi fossi. Che cosa patetica. Che so che tu troverai adorabile, invece. Io invece la trovo un po’ patetica e mi fa strano pensare che tu sappia che sono io X. Ma questo è un discorso che non può avere una conclusione, quindi lo interromperò qui.
Sto un po’ cercando di allungarla, questa lettera, perché le ultime sono state scarne e me ne dispiaccio. Avrei voluto raccontarti più cose, ma chissà, se accetterai il mio invito te le potrò raccontare dal vivo, magari. Ti chiedo solo di non… dirlo a nessuno, per quanto possibile. Immagino che non potrai rinunciare a dirlo a Hugo e a Rose, così come alle tue amiche, ma non vorrei che la cosa arrivasse alle orecchie di Albus: anche se è un pessimo fratello maggiore per quanto riguarda il campo sentimentale, non sa niente di questa storia e vorrei che non lo scoprisse subito. Né che glielo dica qualcuno di estraneo come semplice pettegolezzo.
So che mi risponderai che dovrò continuare a scriverti se voglio uscire con te e lo farò, per quanto mi sarà possibile. Il Gufo di casa Malfoy è spesso in giro, durante il Natale, per degli auguri probabilmente falsi e di convenienza: il mio tono è un po’ arrogante, probabilmente, ma è quello che succede.
Ti auguro di passare un bel Natale.
Scorp X




Lily sorride, stringendo la lettera tra le dita; la legge due volte, prima di appoggiarla sul comodino ed andare alla festa, facendo due scalini alla volta: sente i piedi leggeri e una gran voglia di sorridere e di ballare e l’idea di un’uscita con Scorpius la rende allegra ed entusiasta. Gli risponderà dopo: vuole prima rileggere la lettera – ancora e ancora – e pensare ad una bella risposta originale. Se c’è una cosa che non vuole è che Scorpius pensi che lei sia una ragazza banale e come tutte le altre, ma lei non è così e tirerà fuori tutte le sue scintille per dimostrarglielo.






Felpie's Corner
Ci tengo solo a dire che avevo riletto il capitolo, corretto tutti gli errori e riscritto frasi in un italiano più decente ed ero davvero soddisfatta di averlo fatto in poco tempo perché avevo da fare, quando ovviamente Word ha deciso di chiudersi e tanti saluti a tutte le correzioni. Le ho rifatte, più o meno, spero di aver visto tutti gli errori, ma sono molto di corsa (che strano) quindi spero non mi sia sfuggito nulla. In caso, fatemelo sapere. Scusate per le prime frasi piene di tempi verbali strani, anche quelle le avevo sistemate ma, ahimé, non era destino, quindi le lascio com'erano originariamente. 
Volevo mettere un capitolo leggero per tutti, dopo la serie di litigate, scazzottate e chi più ne ha più ne metta.
No, Rose e Thomas non sono l'ennesima sottotrama, anche loro non riuscirei a reggerli, però mi piaceva vedere Rose in difficoltà per una volta.
Il pianeta Upendi è una citazione del Re Leone 2 ("Upendi significa amore, non è vero?" - cit.), dopotutto a Rose piace qualsiasi aspetto della cultura babbana, anche i cartoni animati.
"Ronald Weasley è il nostro Re, ogni due ne para tre" è forse la cosa che mi ha fatto sempre più ridere del sesto libro, quindi dovevo mettere Hugo nuovo King dei Grifondoro.
Sebastian? Sebastian chi? Qualcuno ha detto Sebastian? Scorpius lo ha bellamente ignorato (bravo Scorpius, così si fa) e anche Rose sembra aver temporaneamente sorvolato sul fatto che non era Malfoy l'ammiratore originario - si sta pur sempre avvicinando il Natale, i litigi non fanno bene, soprattutto nel Clan Potter - Weasley.
Sappiate che ora inizieranno tutti i capitoli (sì, sono più d'uno) sulle vacanze di Natale, perché, si sa, se la gente non deve studiare Fiammagranchi e Pozioni Smemorine ha molto più tempo per pensare ai suoi drammi.
Di nuovo, perdonate i vari errori (che spero non ci siano, in realtà) e spero che vi faccia sempre piacere leggere la mia storia.
A presto,
Felpie

 
   
 
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