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Autore: DANI1993    23/04/2021    1 recensioni
La fine del mondo è stata evitata, Glory è stata definitivamente sconfitta ma non senza conseguenze: Buffy infatti si è dovuta sacrificare per salvare per l'ennesima volta il mondo e sua sorella Dawn. Cosa combinerà durante la sua assenza, la Scooby Gang? Riuscirà quantomeno a condurre una vita il più possibile uguale a prima?
Questa storia ha l'intenzione di fornire una possibile interpretazione di ciò che potrebbe essere accaduto, durante quei mesi in cui Buffy mancò dal mondo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn Summers, Rupert Giles, William Spike, Willow Rosenberg, Xander Harris
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                Capitolo 2


 
 
POV DAWN


 
Uscita dalla cripta, me ne tornai immediatamente a casa. Non avevo assolutamente voglia di incontrare un vampiro o un qualsiasi altro demone. Senza lei a proteggerci, noi non eravamo nulla e con noi, intendo il resto della Scooby.

Il Buffy-bot avrebbe certamente avuto una duplice funzione, in questo senso: farci sentire meno la mancanza di lei e quantomeno aiutarci se un vampiro si fosse palesato a casa nostra.

Da quando Buffy non c’era più, Willow e Tara avevano preso possesso della casa. Non ce la facevo a stare da sola e quindi avevo chiesto, o meglio loro si erano offerti, di tenermi compagnia il più possibile. Ecco perché mi diressi a casa, anche: perché sapevo che quasi sicuramente avrei incontrato la persona che stavo cercando.

“Che bella e giusta la vita, eh?” solevo pensare amareggiata, quando mi facevo prendere dallo sconforto, “in soli sei mesi ho perso sia mia madre, che la mia unica sorella”

Repressi un nuovo attacco di pianto e trattenendo le lacrime, arrivata a casa, presi le chiavi e aprii la porta.

L’interno era buio. Accesi la luce, trovando l’interruttore accanto alla porta d’ingresso e la piccola saletta d’ingresso si illuminò. Alzai lo sguardo, in cima alla scala per verificare se le luci di sopra fossero accese. Niente. Spente anche quelle.

“Willow!” chiamai, ma senza ottenere risposta. “Willow, sono tornata!”

Se ci fosse stata anche solo Tara, sicuramente avrebbe risposto lei per Willow, ma il fatto che regnasse il più assoluto silenzio mi fece arrivare alla conclusione che anche la buona, vecchia Tara fosse via.

Beh, se non c’è nessuno…tanto vale…” pensai, dirigendomi nella cucina. Cercai, nel frigorifero, qualcosa da mettere sotto i denti ma non trovai nulla che soddisfasse il mio appetito. Invece, dopo che chiusi il frigo, la mia attenzione si spostò immediatamente su un foglio ripiegato sopra il tavolo. Non l’avevo notato quel giorno, forse perché intenta a pensare ad altro o perché era giunto addirittura mentre in casa non c’ero.

Lo presi in mano e lo aprii intenta a leggerlo. Quando mi resi conto di cos’era fui presa immediatamente dal panico. Una bolletta!

Era la prima volta che ne giungeva una da quando nostra madre non c’era più. Fino a quando era mancata, era lei a prendersi cura delle faccende amministrative della casa, ma ora non solo non c’era colei che pensava a tutto questo, ma mancava anche l’altra che in sua assenza avrebbe gestito tutto. Ciò significava che era un mio problema.

Magari avrei potuto chiedere a Willow e Tara di darmi una mano, contribuire alle spese di casa. Ma certamente sarebbe stato troppo chiedere di pagare l’intera rata di tasca loro. Oltretutto perché entrambe erano nella mia stessa condizione: non lavoravano.

Oltre al danno subito in quei giorni, anche la beffa. Era in quei momenti in cui mi mancava Buffy, soprattutto. Lei avrebbe avuto la soluzione ad ogni male.

Dawn. La cosa più difficile di questo mondo, è viverci. Vivi… per me” le sue parole, appena prima di buttarsi, mi risuonavano due o tre volte al giorno nella mente. E anche la notte, mi impedivano di chiudere occhio.

La fai facile. Tu non ci sei. Ti vorrei qui e, invece, mi hai abbandonato!”

A quel punto, decisi di fare l’unica cosa che potevo fare: aspettare il ritorno delle altre due coinquiline e poi discuterne assieme. Lasciai la bolletta laddove si trovava, e mi sedetti sul divano, cercando qualche programma in tv che potesse aiutarmi a distrarre i pensieri.

Lo trovai in Passioni. Joyce, nostra madre, ne era una fan accanita. E col tempo, anche io provai gusto nel guardarlo.

Era terminato da circa dieci minuti, quando udii diverse voci nel giardino di casa.

Erano loro: Willow, Tara, Xander, Anya e c’era persino Giles. Tutti quanti erano vestiti come mai li avrei immaginati: scarpe da ginnastica, tuta e tutti quanti avevano il paletto di legno stretto nella mano.

“Ma dove eravate?” domandai, incredula nel vederli a quel modo.

“A caccia” rispose Willow, come se la cosa fosse insieme ovvia ed entusiasmante.

“A caccia?” domandai, certa di non aver compreso bene.

“Beh…si…sai… se ci lasci entrare, ti spiegheremo tutto”

Mi feci da parte, lasciandoli entrare e poi richiusi la porta alle spalle.

“Allora?” domandai, un po’ spazientita. “Volete spiegarmi?”

Willow guardò il resto del gruppo e prese la parola.

“Beh, sai, Dawn… purtroppo Buffy non c’è più. Ma allo stesso tempo, non possiamo permetterci che il mondo venga distrutto da una nuova possibile apocalisse. Ecco perché abbiamo pensato, io e gli altri, che sarebbe stato giusto che prendessimo noi, il posto di Buffy. Non credi?”

Rimasi un attimo zitta ad osservarli meglio, poi senza riuscire a trattenermi scoppiai a ridere. Era la prima volta che lo facevo, da parecchio tempo.

Willow e gli altri si rabbuiarono alla vista della mia reazione.

“Scusate” dissi, quando mi fui ripresa. “Voi? Voi fate la caccia ai vampiri?”

“Beh, si” rispose Giles, come a darsi un’aria di importanza. “Non siamo mica male, in fondo” aggiunse, abbassando lo sguardo.

“E sentiamo: quanti ne avete impalettati?” domandai, incrociando le braccia.

Dopo un attimo di esitazione, Xander borbottò a voce talmente bassa che fu praticamente impossibile udire: “nessuno”.

“Scusa?” chiesi, perché appunto non avevo sentito.

“Nessuno” si intromise Anya, più forte.

Scrollai le spalle, come se fosse ovvia la risposta. Ma Giles, non si arrese.

“Beh, in fondo, quello che ci serve è solo un po’ di allenamento. Io sono un Osservatore e certamente so a cosa mi riferisco. Sono convinto che molto presto saremo perfettamente in grado di ucciderli. Non può essere così difficile, no?”

Cercò conforto negli altri che vi avevano partecipato, ma quando non lo ebbe, anche lui si rassegnò.

“Potrei venire io a darvi una mano, se volete” mi proposi. Quando vidi la loro reazione preoccupata, risposi con ovvietà: “ragazzi…stavo scherzando!”

Cadde il silenzio in mezzo a noi e, mentre mi proponevo di accennare loro della bolletta, fui interrotta da Giles che, più di ogni altro in quel momento di silenzio, si era incupito.

“Ragazze, devo dirvi una cosa” esordì, con aria grave, schiarendosi la voce. Tutte, compreso Xander ed io, ci voltammo a guardarlo. Un’ansia inspiegabile mi prese, temendo che stesse per rivelare qualcosa di terribile. Di certo la sua espressione non era di quelle che anticipavano le notizie più entusiasmanti, tutt’altro.

“Voi sapete che io ho sempre cercato di fare tutto quello che potevo per aiutarvi. Se fosse qui, in questo preciso istante, Buffy ve lo confermerebbe”. Si tolse un momento gli occhiali e si asciugò gli occhi, perché nel frattempo il pronunciare queste ultime parole, gli avevano creato un nodo alla gola. “Venni a Sunnydale parallelamente a quando mi fu comunicato dal Consiglio che la piccola Buffy Anne Summer era stata espulsa dall’Hemery High e Joyce, aveva intenzione di trasferirsi a Sunnydale. Praticamente sapevo fin dal giorno in cui mise piede qui che sarei stato io a farle da Osservatore. Ma”, e qui di nuovo dovette trattenersi, “adesso non c’è più e io non ho più niente da fare, qui”

Willow, con espressione sconvolta, prese la parola: “quindi, ci sta dicendo che…”

“Che devo tornare in Inghilterra” concluse.

“E’ davvero la fine, perciò” mormorai più a me stessa che non a qualcuno in particolare.

Né Giles, né nessun altro dei presenti confermò la mia amara deduzione ma il loro silenzio diceva già tutto. Giles tirò un sospiro e aggiunse: “domani mi informerò per i biglietti di ritorno. Spero di trovare un volo non troppo costoso”.

Dopo che Willow ebbe gettato uno sguardo al resto del gruppo, prese la parola e disse: “signor Giles, noi crediamo che lei si sbagli. Ci ripensi: cosa direbbe Buffy se fosse qui? Non ci possiamo, non dobbiamo, arrenderci! Io…noi crediamo che faccia bene a rip…”

“Ci ho già pensato, Willow. Non posso, capisci? La legge del Consiglio non prevede il libero arbitrio. E’ stabilito che un Osservatore abbia una e una sola Cacciatrice. Non esiste un Osservatore con due Cacciatrici e non può esistere un Osservatore senza Cacciatrici”

“Ma l’ha detto lei prima: come fa a sapere che quella nuova non sia già qui? Chi lo dice che non potrebbe essere Tara ad esempio? O me, magari” aggiunse, come a ripensarci.

Il signor Giles fece un sorriso triste e non ammise alcun ripensamento.

“State tranquille comunque. Ci vorrà del tempo tra il trovare i biglietti e ripartire. Dovrete ancora sopportarmi un po’ di settimane”  

Essendo ormai giunti ad una conclusione, per quanto sofferta, ci stringemmo attorno a Giles in un lungo abbraccio.

“So che un Osservatore non dovrebbe avere dei rapporti particolari con la propria allieva…ma Buffy…lei era come una figlia per me. La figlia che ho sempre desiderato avere”

“Perché non si è mai sposato?” domandò Tara.

“Chi avrebbe mai voluto uno scapestrato come il sottoscritto? E poi quando trovai il lume della ragione, mi dedicai esclusivamente al ruolo di Osservatore. Non trovavo proprio il tempo materiale per metter su famiglia. Però se Jenny non fosse morta, chissà come sarebbe andata…”

“Ragazzi” intervenne Anya per porre fine alla discussione. “Sto crollando, è l’una del mattino”. Diede una gomitata a Xander, il quale annuì di conferma. “Che ne direste di riparlarne domani? E…Giles, davvero: ci ripensi. Il negozio di arti magiche, come farò a gestirlo da sola?”

“Sono convinto che ce la farai!” rispose lui. “Avete ragione, è molto tardi. Ah, Dawn ricordati di passare domani alla tomba per cambiare i fiori. Ogni settimana vanno cambiati”

Dopo gli ultimi saluti Xander, Anya e Giles se ne andarono e rimasi sola, come di consueto oramai, con Willow e Tara.

“Beh…allora, buonanotte” dissi, rivolta alle altre due.

Sdraiata sul letto non potei far altro che ripensare all’idea di Spike e soprattutto al sopraggiunto, ed estremamente problematico, nuovo imprevisto della bolletta. Ebbi la prima tentazione di risolvere tutto da sola, mollare gli studi a metà e trovarmi un’occupazione. Poi la ragione ebbe la meglio e mi resi conto che, frequentando il liceo ero obbligata a concluderlo. E i quindi i miei buoni, seppur impegnativi, propositi andarono a catafascio.

Mi sforzai di non pensarci e, sola nella camera, dopo un po’ finalmente non resistetti più e caddi nel sonno.

Feci un sogno molto strano.


Sognai di essere di nuovo in cima alla gru, con Buffy che si era appena lanciata da lassù. Solo che, invece di sparire inghiottita dal portale, questi si era, ad un tratto, come rifiutato e l’aveva all’improvviso rigettata fuori. E ciò che più era incredibile e che me la ritrovai in piedi davanti a me, sorridente e bella come non mai. Senza alcuna conseguenza sul suo corpo nella caduta. Era come se quella che si fosse gettata da lassù non era altro che una sosia e quella originale fosse lì, di fronte a me.

“Dawn”.

La sentii pronunciare il mio nome. E, nel frattempo, mentre lei mi chiamava, il paesaggio era cambiato. Mi sembrava di essere in un luogo non molto ben definito, sapevo solo che era chiaro, ma di un chiarore diverso da come si potrebbe immaginare. C’era silenzio attorno a noi. Ma anche questo era un silenzio diverso, di pace e tranquillità. Mi sentii, insomma, rassicurata.
“Dawn” di nuovo mi chiamò. “Non preoccuparti” disse, “io sto bene e sono in pace”



Aveva appena pronunciato queste parole, che mi svegliai di soprassalto. Mi guardai attorno e mi resi conto che lei non c’era davvero. Avevo sognato.

Fu comunque un piccolo toccasana in un mare in tempesta: il luogo in cui si trovava nel sogno, mi diede quantomeno la forza per andare avanti. E passato l’occhio del ciclone il mare divenne ancora più tempestoso di quanto non lo fosse stato precedentemente.

 
NOTE DELL’AUTORE


Rieccoci con questo nuovo capitolo! Ringrazio coloro che hanno iniziato a leggere questa storia, senza alcuna pretesa. Grazie davvero.
Ci tengo a dare un paio di informazioni su quanto avverrà nella long: i pov nella prima metà si alterneranno tra quelli di Spike e quelli di Dawn, per passare, in pianta più o meno stabile, in quelli di Willow nella seconda metà.
Non so come voi consideriate la sorellina minore di Buffy…ho intuito un po’ in giro che non sia proprio uno dei personaggi più simpatici della serie. Secondo me, invece,
Dawn, dopo obiettivamente la prima parte della quinta stagione dov’era effettivamente una palla al piede, poi migliora tantissimo e, insieme a Tara (e, ovviamente, Buffy), credo sia davvero l’unico personaggio pienamente positivo. Basti pensare che quando nella settima stagione Buffy viene cacciata via dalla propria abitazione, Dawn è l’unica realmente addolorata.
Spero in questo capitolo di averle reso abbastanza giustizia… in esso ho cercato di introdurre un po’ anche gli altri personaggi ripresentandoli un po’ come accade nel primo episodio della sesta stagione: dopo la scomparsa della Cacciatrice, il resto del gruppo cerca di sostituirla nel suo lavoro. Ovviamente i risultati sono piuttosto scadenti…
Ho cercato di anticipare anche la presa di decisione di Giles di lasciare Sunnydale. A dire la verità ero un po’ in dubbio se farlo già adesso, però in alcuni passaggi dell’episodio: “il rito parte 1” Anya fa presente chiaramente a Xander che effettivamente era un po’ che Giles aveva esplicato le sue intenzioni di ritornare in Inghilterra. Ho fatto in modo, allora, che potesse essere già accennato qui. Mi riserverò comunque un capitolo più avanti dove narrerò per bene come Giles poi decida effettivamente di mantenere la questione (anche se in parte lo sapete già, perché la partenza di Giles è parte dell’episodio della serie).
Per quanto riguarda il sogno di Dawn, ella non ne farà parola alcuna con nessuno. Essendo appunto un sogno, lei lo considererà frutto del suo unico, forte desiderio di immaginare Buffy felice… e, invece, se sapete come sta la verità saprete… niente, non dico nulla per chi non ha visto ancora la sesta stagione :P
Penso di aver detto tutto quanto. Scusate per essermi dilungato troppo, ma spero di aver chiarito i vostri dubbi (semmai li avete avuti).
Vi ringrazio ancora davvero tanto per le visualizzazioni, la lettura e per chi vorrà lasciare un commento!! 😊
Vi auguro un bel weekend e ci vediamo venerdì prossimo con un nuovo capitolo!!!

 
 
 
   
 
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