Zoro era finalmente arrivato nel covo dove si trovavano Morgana e suo padre.
Morgana: Sei arrivato mio caro Zoro!
Zoro: Ne dubitavi? DOVE MIO PADRE?
Morgana: Sei un ragazzo così affascinante, ma allo stesso tempo un grande impertinente.
Zoro: NON PRENDERMI IN GIRO STREGA! DOVE MIO PADRE!
Medusa rise e si alzò dal suo trono: Tra tranquillo! Per tua fortuna non lo ancora ucciso! Per ora! - dalle spalle della donna apparve un albero, anzi, una vecchia quercia quando Zoro lo vide si paralizzato dalla paura.
“Hagrid: Pur di proteggerti il povero Casin si è fatto tramutare un una vecchia quercia!”
Il giovane ripenso alle parole di Hagrid e capì da subito che quella vecchia quercia era sua padre.
Zoro: Allora lui è...
Morgana: Ci sei arrivato finalmente! E bene si lui e tuo padre!
Gli occhi del pirata cominciarono a bagnarsi di piccole lacrime e dalla rabbia che provava prese in mano la sua spada bianca e si scagliò contro Morgana.
Zoro: TI ODIO MALEDETTA!
Morgana: Haha! Così e troppo facile! - dal palmo della mano uscì una forte corrente d’aria molto tagliente che provocò al giovane Roronoa dei tagli lancinati.
Zoro era stato scaraventato a terra ma non si diede per vinto e continua a combattere. Anche Morgana sfoderò la sua spada e i due combattono ad armi pari.
Morgana: SEI UN POVERO ILLUSO! NON RIUSCIRAI MAI A SALVARE TUO PADRE!
Zoro: SE SPERI DI NON SCORAGGIARMI IN QUESTO MODO! TI SBAGLI DI GROSSO! - non ci vedeva più dalla rabbia che venne subito messo a tappeto dalla sua avversaria.
Morgana: Ma guardati! Sei patetico!
Zoro: Gnnn...m-maledetta…
Morgana: Ma io so come farti chiudere la bocca! - dalla palmo della mano di Morgana scatturi fuori una buffera di neve che imprigiono il giovane pirata un un cubo di ghiaccio.