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Autore: GipsyK    25/05/2021    1 recensioni
La lettura delle ultime volontà di Frigga costringe Loki a ritrovarsi nella stessa stanza di Odin e Thor dopo anni di silenzio dal loro ultimo incontro. La situazione è inevitabilmente destinata a degenerare, soprattutto in seguito alla rivelazione del contenuto imprevedibile del testamento che metterà tutti di fronte alla resa dei conti con vecchi e nuovi conflitti.
Human AU. Thor, Loki e Odin non sono altro che membri di una benestante ma normalissima e disfunzionale famiglia americana.
Rating giallo per la presenza di tematiche quali disturbi mentali e tossicodipendenza, saranno presenti dei trigger warning più specifici all'inizio dei capitoli corrispondenti.
La storia è completa ed è composta da 4 capitoli, ha solo bisogno di una revisione, quindi i prossimi capitoli verranno aggiunti probabilmente a giorni alterni, ma verrà conclusa a breve.
Genere: Angst, Drammatico, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki, Odino, Phil Coulson, Thor
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Epilogo

 

 

Loki ripiegò con cura la lettera e la strinse fra le mani, osservando il cielo schiarirsi pian piano dallo scalino del portico sul quale era seduto. Immerso com’era nei suoi pensieri non si accorse della presenza di Thor finché il fratello non si fu seduto accanto a lui.

“Ehi, Loki. Che ci fai già sveglio sul portico? Non è ancora mattina e si gela qui fuori” disse Thor strofinando le mani fra loro nel tentativo di scaldarle. Lo sguardo di Loki cadde sulle nocche arrossate della mano sinistra del fratello.

“Ti fa male?” chiese, indicando la mano con un gesto del capo allo sguardo confuso di Thor.

“Oh, no. Dovresti vedere il viso dell’altro” rispose lui con un ghigno ironico. Loki alzò gli occhi al cielo ridacchiando in un espressione di esasperato divertimento.

“Sul serio però, dovresti andare a vederlo. Abbiamo parlato praticamente tutta la notte e penso di averlo convinto a considerare un compromesso: avrai l’eredità di mamma, comprese le quote dello studio legale, se vorrai riprendere e concludere gli studi a Yale”

Loki non rispose, abbassò lo sguardo sulla lettera che teneva fra le mani e la osservò pensieroso per qualche momento, poi tenendola fra l’indice e il medio della mano destra la porse a Thor.

Il fratello la guardò stupito e titubante e Loki, percependo la sua esitazione, la scosse leggermente con un gesto del polso in un chiaro invito a leggerla. Thor la prese e la aprì lisciandola sulle gambe.

Mio caro Loki, lesse in alto a sinistra, poi guardò Loki con l’intenzione di chiedere una conferma verbale sul permesso di leggerne il contenuto, ma il fratello aveva preso in mano un vecchio lettore CD portatile e dopo aver scelto un disco da una piccola pila alla sua sinistra lo inserì e si infilò le cuffie nelle orecchie. Thor riportò la sua attenzione sulla lettera.

 

Mio caro Loki,

Se stai leggendo questa lettera significa che io non mi trovo più insieme a te e Thor e che con mio sommo rammarico non siamo riusciti a riconciliarci prima della mia dipartita. Ti prego di non fartene una colpa poiché io stessa non potrei mai biasimarti per il desiderio di prendere le distanze da me e Odin in seguito alle tue scoperte e alla nostra conversazione avvenuta poco dopo, piuttosto sono io a doverti chiedere perdono: io e tuo padre abbiamo fallito con te Loki, questo è il mio più grande rimpianto e non riuscirò mai a perdonarmelo, perciò non pretendo che lo faccia tu, ma spero comunque che con il tempo e forse anche grazie a queste mie parole riuscirai a trovare la forza per seppellire il rancore, non per me ma per te stesso, perché provare rancore verso qualcuno che non c’è più porta solamente a dover convivere con un anima lacerata.

 

Da che ho memoria sei sempre stato un bambino e poi un ragazzo estremamente brillante, perspicace, con una mente rapida e affilata e una curiosità insaziabile, costantemente dieci passi avanti rispetto al resto del mondo: avrei dovuto prevedere che sarebbe stata una questione di ‘quando’ avresti scoperto da solo la verità riguardo la tua nascita e l’adozione, non di ‘se’. Ho tentato in diverse occasioni durante il corso della tua vita di convincere Odin a rivelarti le tue origini, ma lui non volle mai sentir ragione, ad oggi non ne comprendo del tutto il motivo, nel corso degli anni me ne ha forniti diversi: durante la tua infanzia temeva che te lo lasciassi sfuggire e la voce giungesse alle orecchie di qualcuno in cerca di un arma di ricatto, poi nel corso della tua adolescenza era certo che tu avresti espresso il desiderio di parlare con i tuoi genitori biologici e per qualche ragione che a me non ha mai voluto rivelare il pensiero che Laufey venisse a conoscenza del fatto che tu fossi ancora vivo e vivessi con noi lo terrorizzava. Probabilmente temeva semplicemente che tu non lo avresti amato più come prima.

 

Devi sapere però, mio tesoro, che tutto ciò non ha mai significato nulla per me, perché dal momento in cui tuo padre ha posato tra le mie braccia questo piccolo esserino, questa fragile nuova vita, il mio cuore si è aperto a metà, come mi era già successo con Thor e ho sentito di essere diventata mamma una seconda volta, nonostante tu non fossi frutto del mio grembo. Non ha avuto importanza allora e non ne ha mai avuta in seguito.

 

Perciò il momento in cui mi sono resa conto che Odin aveva iniziato a favorire Thor, prima con piccoli gesti e considerazioni calcolate e quasi impercettibili, poi con sempre più palese evidenza, è stato il momento in cui ho iniziato a allontanarmi da tuo padre. Anche in questo caso posso solamente speculare sulle sue motivazioni, Odin ha sempre negato questo suo comportamento, forse il tuo intelletto si stava sviluppando tanto velocemente da creare un divario troppo ampio fra te e Thor, forse aveva già deciso che spettasse a Thor in quanto figlio maggiore ereditare un giorno lo studio legale e percepiva te come una pericolosa concorrenza. Forse semplicemente avevi smesso di venerarlo al livello che riteneva gli fosse dovuto.

 

Il mio allontanamento emotivo ovviamente non ha fatto altro che aumentare il risentimento di Odin nei tuoi confronti, creando un circolo vizioso del quale avrei dovuto immaginare la tragica conclusione.

Questo, tesoro, è il mio secondo grande rimpianto: ho reagito con sempre più glaciale indifferenza e rabbia verso Odin ad ogni suo torto nei tuoi confronti quando avrei dovuto intervenire in maniera più diretta e non limitarmi a rappresentare un punto di riferimento per te dove cercare conforto in seguito. Il compito di ogni madre è quello di proteggere i propri figli e questo ha la precedenza sul rispetto dei sentimenti che la legano al marito, soprattutto se egli è un uomo tanto disonorevole da ferire intenzionalmente i propri figli. Per questo sento di aver fallito come madre e di doverti le mie scuse più sincere. Vorrei che una cosa fosse chiara: non hai fatto assolutamente nulla per meritare questo trattamento, se preferirai ignorare tutte le mie altre parole fai pure, ma desidero ardentemente che almeno questo messaggio tu lo acquisisca e lo faccia tuo, perciò lo ripeterò: nulla di ciò che tu abbia mai fatto o detto può o deve giustificare il comportamento che Odin ha adottato nei tuoi confronti.

 

In seguito all’incidente e al tuo arresto il risentimento di Odin ha raggiunto l’apice, ha lentamente tentato di eliminare ogni tua traccia dal passato e dal futuro della nostra famiglia in una sorta di moderna damnatio memoriae, ed è lì che anche la mia avversione nei suoi confronti ha raggiunto il limite. La condizione in cui mi trovo mi provoca periodiche complicazioni di salute e sono consapevole che sarà solamente una questione di tempo prima che sarò costretta a congedarmi da questa vita, da te e da Thor, perciò ho deciso di aggiornare le mie ultime volontà: sono certa che Thor riceverà un giorno tutto ciò che Odin possiede, quindi ho deciso di lasciare a te tutto ciò che possiedo io, così che avrete effettivamente entrambi la possibilità in futuro di prendere in mano la gestione dello studio legale, proprio come Odin vi ha da sempre promesso, ma non ha mai avuto davvero intenzione di mantenere.

 

Spero che queste mie poche righe, nonostante non possano sostituire le parole di una sentita confessione ascoltata di persona, di un ultimo bacio e un ultimo abbraccio, ti siano risultate altrettanto sincere e che ti portino almeno un pizzico del conforto e della serenità che meriti.

 

Ti voglio bene, mio bellissimo, stupendo ragazzo.

 

Tua madre,

Frigga

 

 

Thor si asciugò una lacrima solitaria dalla guancia destra e tirò su col naso. Rimase in silenzio vicino a Loki per qualche minuto, riflettendo su ciò che aveva appena letto, sul passato, sul futuro. Dopo essersi ricomposto un pochino si girò verso il fratello, ancora intento ad ascoltare il CD con aria assorta.

“Dove sei riuscito a trovare quel pezzo d’antiquariato?” chiese indicando il vecchio lettore CD portatile. Loki si tolse la cuffietta destra con un sorrisetto

“In camera di mamma. Ti ricordi questo CD? Lo ascoltava in continuazione il sabato mattina” rispose Loki spingendo la cuffietta libera nell’orecchio sinistro di Thor. Le prime note di here comes the sun dei Beatles gli risuonarono nella testa e non poté evitare di guardare il fratello con un enorme sorriso e un luccichio di gioia negli occhi

“Questa era la sua canzone preferita! Ricordi, la cantavamo tutti e tre insieme mentre preparavamo la colazione?” ridacchiarono entrambi, ricordando la bellissima voce di Frigga e gli orrendi urli stonati dei due bambini, le tovagliette gialle e i piattini verdi, il profumo del succo d’arancia appena spremuto e il dolce sapore dei pancake con lo sciroppo d’acero.

Canticchiarono il ritornello ridendo, mentre i primi caldi raggi del sole li investivano in pieno volto e riflettevano il bianco accecante della neve fresca. Thor mise un braccio intorno alle spalle del fratello che lo guardò sorridendo.

“Ti assicuro fratello, il sole brillerà nuovamente su di noi” disse Loki spostando poi lo sguardo sui magici colori dell’alba all’orizzonte.

 

Thor decise che stavolta gli avrebbe creduto.







Note: The end. La lettera di Frigga è stata estremamente difficile da scrivere, più di tutto il resto per qualche motivo e non mi convince assolutamente, ma oramai l'ho editata e sistemata talmente tante volte da essere purtroppo costretta ad ammettere a me stessa che questo è il meglio che riuscirò ad ottenere da sola. Spero che a voi piaccia più di quanto soddisfi me.

Mi farebbe molto piacere se qualcuno di voi lettori silenziosi, che ringrazio infinitamente per aver impiegato del tempo per leggere questa mia storia, mi desse qualche feedback, anche e soprattutto se avete delle critiche, questa è la prima vera storia che pubblico e avere anche solo una piccola recensione mi aiuterebbe moltissimo per migliorare in futuro.

Alla prossima fanfiction!
GipsyK

  
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