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Autore: Allen Glassred    26/05/2021    4 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Tutto intorno a lui è sconosciuto: non capisce, dove si trova? Improvvisamente un rumore di vetri infranti: un vaso è caduto a terra, mentre una donna dalla chioma corvina si china per raccoglierne i cocci. “ Padre, vi prego… io lo amo “. Fa solamente, alcune lacrime scendono dai suoi occhi mentre una figura ancora indistinta la afferra malamente per il braccio.

 

“ No! Devi dimenticarlo! Il clan della Luna Rossa e quello della Luna Blu non potranno mai unirsi, mai! “. Ma la donna si libera rapidamente da quella presa: con uno strattone riesce a liberare il braccio, indietreggiando. “ Devi scordare quell’uomo al più presto! Vanitas Lunettes non potrà mai essere tuo sposo, cerca di comprendere! “. Ma la donna indietreggia ancora un po', portando poi le mani al ventre.

 

“ Padre, è troppo tardi “. Sussurra, mentre nei suoi occhi un riflesso rosso come la luna alta nel cielo di quel regno che non pare essere Veritas passa improvvisamente. L’uomo la guarda con furia.

 

“ Ivonne, che cos’hai fatto?! “. Chiede solamente, mentre gli occhi di lei mutano colore, divenendo di un blu intenso.

 

Garry Perry si desta di soprassalto: la fronte madida di sudore, il respiro affannoso e l’inquietudine di quegli incubi che lo accompagnano da circa una settimana: il periodo di tempo in cui non ha più rivisto Jeanne, pensa. Si, è vero che hanno un piano per fargli riprendere Ivy e riportarla a casa sana e salva, ma è anche vero che, alla luce degli ultimi avvenimenti il loro rinato amore ha già subito un notevole scossone. Infatti, dopo aver parlato con Pierre Veghner ed averlo ascoltato attentamente, il giovane Perry ha concluso che questo matrimonio, seppur sia di convenienza e nulla più deve avere luogo per il bene di Mina e di entrambe le casate, sia i Veghner che i Perry. Ma la Principessa di Veritas non ha affatto preso bene la cosa ed ha accusato il giovane Hunter di tradirla ancora una volta, in un modo più meschino di quanto successe con lei anni prima, quando gli nascose di essere la sorellastra di Vanitas: lei lo fece per amore, per paura di perderlo per sempre. Lui? Lui perché sposa quella donna quando invece aveva promesso che avrebbe preso lei in moglie, al di là del parere di tutti? Le disse che sarebbe stato disposto ad affrontare chiunque, poi ha ritrattato: questa cosa non è proprio riuscita a perdonarla e, dopo una sfuriata se n’è andata asserendo di non voler più vedere il giovane dalla chioma argento. Ma da quando se n’è andata, gli incubi di Garry non fanno che peggiorare, come se lei fosse stata una sorta di freno, come se la sua vicinanza li avesse tenuti ingabbiati ma, alla luce degli ultimi avvenimenti le cose sono decisamente precipitate: talvolta si sveglia in stato confusionale, non capisce cosa stia succedendo e non discerne il sogno dalla realtà mentre a volte trova sangue sul cuscino o sulle lenzuola, sangue del quale non conosce chiaramente la provenienza. Solo dopo alcuni momenti riesce a dominarsi ed a tornare in sé, seppur sappia bene che quel mistero va risolto al più presto: perché pur non avendo ferite, il suo letto è sempre macchiato di sangue? Non vuole parlarne con Pierre o con Hans: sa bene che il padre di Mina è già turbato per la situazione della figlia, in oltre dovranno tener nascosta la condizione della giovane Hunter almeno fino a dopo le nozze. Ci vorrebbe un miracolo perché gli altri non si accorgano della trasformazione, pensa l’erede di Haruka. È ancora piuttosto scosso malgrado siano trascorsi parecchi giorni: ma se non è il pensiero di quegli incubi a tormentarlo è quello di Jeanne, delle sue dure parole, del suo sguardo di ghiaccio che, per un istante, ha persino ricordato a Garry quello del fratello. In tutto ciò Pierre, messo al corrente di tutta la situazione ha promesso di aiutarlo ad attuare il piano, di aiutarlo ad introdursi a palazzo durante il ballo e riprendere così Ivy, una volta per tutte. Infatti il capofamiglia dei Veghner ha apprezzato il fatto che, malgrado quanto accaduto a Mina in fine il giovane Perry abbia deciso di mantener fede al suo impegno e di sposarla: sa perfettamente che sarà solo un matrimonio di facciata e probabilmente, questo lo sa anche Mina. Sa che il cuore di Garry non è di sua figlia, ed a maggior ragione non può che apprezzare il fatto che il giovane stia sacrificando così la sua felicità per il bene della sua promessa sposa, alla quale lo legano stima e profonda amicizia ma nulla più di questo. E lui, in cambio di questa lealtà non può fare a meno di collaborare alla liberazione di Ivy: vuole sdebitarsi in qualche modo, in oltre sa che il suo aiuto sarà fondamentale. Ma ancora una cosa tormenta l’uomo dalla chioma rossa: la vendetta. Vuole vendicarsi di Dominique Lunettes, il vampiro che ha morso e reso sua Mina. E vuole anche scoprire il senso delle sue parole: perché mai lo ha accusato di essere il colpevole della sorte della figlia? Perché ce l’ha con lui? Per il momento decide di non pensarci troppo e cerca di prendere sonno, una volta andato a coricarsi seppur il sonno fatichi a giungere. La scena di sua figlia sanguinante, i suoi scatti aggressivi, tutto passa nella sua mente come fosse un film e la sua collera non può far altro che salire: stringe forte i pugni mentre fa una promessa a sé stesso. Promette, giura che sarà pronto quando quel vampiro psicopatico tornerà, perché sa bene, lo farà, ma stavolta sarà lui in persona ad affrontarlo ed ucciderlo. Con questo pensiero il rosso chiude gli occhi, mentre con un braccio circonda la vta della moglie Joe per poterla stringere maggiormente a sé: avvertire la sua vicinanza pensa, lo aiuterà senza ombra di dubbio a calmarsi e così a prendere sonno e dormire almeno un po': lo aspettano del giorni davvero lunghi, lo sa bene: deve assolutamente avere la mente quanto più lucida possibile e riposata.

 

La sera del ballo giunge con rapidità: tutti a palazzo Hikari sembrano essere in fermento. Questo infatti non è un semplice ballo in onore della Luna Blu, questo è il ballo per annunciare l’ufficiale ritorno della Principessa Ivy, dopo tutti quegli anni in cui fu data per morta. Ed è proprio la mora, che ora si sta guardando allo specchio, ad essere parecchio turbata: sono successe tante cose ed alcune, lo deve ammettere, la stanno confondendo parecchio. Tanto per iniziare, l’incontro misterioso con quell’uomo che le ha detto di essere Vincent: non ha parlato a nessuno di questa cosa, per lo meno non ha parlato dei baci che lui le ha dato e del fatto che l’ha definita “ il suo destino “, ma la cosa non può che turbarla: ha chiaramente capito che il minore non è un fan di Vanitas, quindi si chiede se non farebbe bene a rivelare di averlo per lo meno visto? In oltre, buona parte dei suoi pensieri è inevitabilmente occupata da un’assillante domanda: cos’è successo in quella notte di luna blu? Perché sia lei che Vanitas non sembrano ricordare nulla, ma lei si sente profondamente cambiata? Sa che la presenza di sangue sulle lenzuola non significa nulla: entrambi hanno bevuto il sangue dell’altro, si sono dati più di un morso a vicenda, quindi non potrebbe nemmeno essere un indizio attendibile. Confusa la principessa di Veritas si porta le mani al viso. “ Oh mio Dio… prima Vincent, poi Vanitas. Non so davvero cosa fare… “. Senza che lei se ne renda conto tuttavia, qualcuno ascolta la sua conversazione: non è certo uno spione, ma era stato mandato dalla Principessa per una cosa e, trovando la porta semi aperta stava per entrare quando ha sentito la donna pronunciare quel nome che immediatamente lo fa sbiancare in volto.

 

“ M… Milady? Avete detto Vincent? È lo stesso Vincen che credo io? “. Un preoccupato Dante pone questa domanda: avrebbe dovuto entrare e consegnare una cosa ad Ivy, trovando la porta aperta è entrato istintivamente, dopo aver udito questo suo sfogo. La fanciulla si volta di scatto verso di lui: da prima esita, in seguito tuttavia pensa che forse, è un bene che il maggiordomo abbia udito ciò che ha detto. Magari pensa, sfogarsi un po' con lui è la soluzione migliore. Sospira pesantemente per poi prendere parola di lì a poco.

 

“ Si: ho incontrato un uomo… “. Istintivamente la corvina si porta una mano al collo, punto in cui il minore le ha lasciato il primo bacio al loro primo incontro. “ Ha detto di chiamarsi Vincent. Vincent Hikari “. A Dante pare quasi di sentire il sangue raggelarsi nelle sue vene. Posa un momento le mani sul comò per poi prendere parola.

 

“ Dannazione “. Sibila, mentre una confusa Ivy non pare comprendere quella sua reazione. “ Principessa, vi prego: state lontana il più possibile da quell’uomo. Siamo a conoscenza da un po' della sua ricomparsa, ma mai avrei pensato che si presentasse a voi “. Sentenzia semplicemente l’uomo dalla chioma arancione, preoccupato ed allarmato. Ivy non pare comprendere il suo comportamento e lo guarda sorpresa.

 

“ Aspettate un momento: cosa significa che lo sapevate? “. Chiede sinceramente scossa la donna. “ Mi avevate detto che mio fratello minore era scomparso la notte in cui mia madre morì ed in cui io fui presa in custodia dai miei genitori, i Perry. Perché mentirmi? “. Chiede, iniziando seriamente a non capire più a chi deve credere e non sapendo nemmeno cosa fare. A quella frase tuttavia, Dante le si avvicina per poi prenderle entrambe le mani nelle proprie: Ivy potrebbe essere sua figlia, ama Vanitas come fosse suo figlio e di conseguenza prova le stesse cose per la Principessa. Ma non le potrebbe mai provare per il terzogenito della sua amata Luna. Guarda intensamente una smarrita Ivy, che rimane strabiliata dal gesto del maggiordomo: mai si è scomposto al punto di permettersi di toccarla, cosa mai lo starà turbando? “ Dante? Che… “. Ma lui scuote il capo per poi prendere parola di lì a poco.

 

“ Milady, vi prego… “. La sua voce ha quasi il tono di una supplica seppur rimanga seria. “ Vi prego: state lontana da Vincent. Se non vi abbiamo detto nulla di lui è stato per proteggervi: lo credettimo davvero morto, la notte in cui vostra madre morì. Credettimo davvero che i ribelli lo avessero ucciso, ma così non era stato. Anni dopo, poco dopo la strage di vostro fratello ai danni dei Perry, dopo che vi ritrovò anche Vincent fece la sua ricomparsa. Ma vostro fratello non è dolce e gentile come forse vi ha voluto far credere: è un mostro “. Sentenzia il maggiordomo, facendo sbiancare all’istante Ivy.

 

“ Un mostro? Ma cosa…? “. Chiede preoccupata, mentre l’uomo prosegue la frase.

 

“ Si è guadagnato il titolo di capo dei ribelli a causa delle sue azioni efferate: contro vampiri o Hunters, non fa distinzione. Coloro che si mettono sulla sua strada finiscono per morire atrocemente. Purtroppo, è la degna fotocopia di vostro padre ed il fatto che si sia avvicinato a voi mi turba “. Ammette l’uomo dalla chioma rossa, mentre lei scuote il capo ancor più preoccupata e tremando lievemente: l’uomo che l’ha baciata non parrebbe corrispondere alla descrizione del mostro che invece le sta descrivendo Dante, eppure sa bene che l’uomo dalla chioma arancione dice il vero. “ L’obiettivo di Vincent è salire al trono di Veritas e spodestare Vanitas. E cosa più seria, parrebbe intenzionato a risvegliare… “. Si blocca, scuotendo il capo e notando solo ora l’orario. “ Dimenticatevi ciò che stavo per dire, ma tenete bene a mente le mie raccomandazioni: state lontana da Vincent Hikari, è per il vostro bene “. Sentenzia, mentre lei annuisce: non le resta che dar retta alle parole di Dante, che sa essere veritiere.

 

In sala da ballo tutti sembrano essere in fermento: non possono fare a meno di porsi mille domande, chiedendosi perché la Principessa sia stata cresciuta da Hunters e cose così. Il brusio viene interrotto dall’annuncio dell’entrata in sala del Re e della Principessa, senza sapere che entrambi sono impegnati in una conversazione.

 

Ivy e Vanitas sono insieme: la giovane indossa la collana che appartenne a Luna, la collana che appartiene alla Regina del regno. La mora è un po' agitata. “ Non credi che Rosina si offenderà, vedendomi indossare questa collana? “. Chiede semplicemente la corvina. Da parte sua lui la osserva imbambolato per qualche istante: la trova a dir poco splendida. Il suo abito blu mette in risalto la sua innata bellezza, la collana cade alla perfezione sul decoltè messo in leggera evidenza dalla scollatura. Ogni cosa di lei pare essere perfetta, e solo la sua domanda riporta il Re bambino alla realtà.

 

“ Non fare caso alla mia matrigna “. Sentenzia solamente, sistemandosi bene il mantello blu con lo stemma degli Hikari decorato sopra di esso. “ Tu sei la Regina, non lei. Quindi la collana è tua, spetta solo a te indossarla “. Fa, dandole le spalle per sistemarsi i capelli anche se, di fatto, sono già perfetti. Lei sospira pesantemente: non ha mai accettato queste nozze, desidererebbe ritornare da Garry e Lukas, dimenticare i mille dubbi sorti da quella maledetta notte di luna blu. Ma sa anche che n quel momento il silenzio le sarà amico, e forse pensa, non ribatte anche perché una parte di lei non vuole farlo. Ma una cosa invece, quella desidera ardentemente chiederla.

 

“ Perchè bon mi hai mai detto che Vincent è vivo? “. Chiede semplicemente. Lui si volta di scatto verso di lei: sta per dire qualcosa, ma la voce che annuncia la loro entrata lo fa desistere. Afferra il braccio della sorella un po' sgarbatamente, strattonandola lievemente ed attirandola vicina a sé.

 

“ Andiamo “. Sentenzia, prima che il Re e la principessa facciano finalmente la loro comparsa al ballo, sotto gli sguardi ammirati di tutti gli altri vampiri. Ivy non può fare a meno di sentirsi un po' a disagio: non si è mai trovata in tale situazione prima. In oltre pensa, sentirsi chiamare “ principessa “ le ha fatto uno strano effetto. “ Rimani così: sicura di te, sguardo dritto davanti a te e senza mostrare timore “. Sussurra semplicemente lui, mentre lei annuisce seppur un po' “ stordita “ da tutto ciò che sta accadendo. Persa nei suoi pensieri non si rende conto del gesto di Vanitas, che con un cenno ha ordinato ai musicisti di iniziare, né del fatto di essere letteralmente in mezzo alla sala da ballo. Un po' come l’altra volta, se ci pensa. No: no, è differente. L’altra volta era costretta e provava odio e disprezzo verso chi ha brutalmente assassinato la sua famiglia, ora non sa cosa prova ma una cosa è certa: non può essere odio. Imbarazzo forse, questo indubbiamente dato che mai si sarebbe immaginata di partecipare come Principessa ad un ballo di vampiri, sconcerto, paura delle sue stesse emozioni, ma non odio. La luna blu è già sorta in cielo, non saprebbe nemmeno dire da quanto tempo. Una cosa è certa: sta già facendo effetto anche su di lei, come mai lo ha fatto prima di quel momento. Il suo cuore batte all’impazzata senza che nemmeno lei sappia perché, le guance sono lievemente arrossate e le gambe tremano lievemente ma no, non è debolezza. È come se le emozioni la travolgessero tutte in una volta, senza permetterle di ordinarle e reagire ad esse. “ Sembri agitata, ma non devi: vedi tutti questi vampiri? Attendevano il tuo ritorno da anni ed anni “. Stavolta è proprio suo fratello – le fa ancora uno strano effetto considerarlo tale – a riportarla alla realtà, cingendola per la schiena ed attirandola a sé. Lei sente i battiti letteralmente impazzire: ma cosa fa, pensa? Dovrebbe quanto meno reagire, come la volta precedente. Dovrebbe, ma non ci riesce: forse per effetto della luna blu, tutto ciò che le riesce di fare è assecondare Vanitas, che per la prima volta da quando l’ha rapita pare comportarsi normalmente e non come un bimbo psicopatico. Senza dire nulla, la giovane cacciatrice si lascia semplicemente guidare da lui in quella danza che, nella sala, è invidiata da tutti: aspettavano con ansia il ritorno della Principessa Ivy, tutti erano fermamente convinti che fosse ancora viva ed hanno collaborato alle sue ricerche. Ed ora eccola lì: ad alcuni sembra persino di vedere re Kaname con Luna, al loro primo ballo insieme.

 

“ Guarda, marito mio: sembra di rivedere in vita re Kaname e la regina Luna, al loro primo ballo. Non trovi? “. Chiede una nobile, ballando con il marito. L’uomo rimane in silenzio qualche momento per poi prendere parola di lì a poco.

 

“ Tu dici? “. Chiede, riflettendo un secondo su come proseguire la frase. “ Io invece, più li osservo più vedo re Vanitas e la regina Ivonne: sembrano loro al ballo dell’incoronazione, mio padre era presente e mi ha mostrato alcune foto che lasciano poco spazio ai dubbi “. Ammette, la moglie non può fare a meno di riflettere sulle parole del consorte.

 

“ Ora che me lo fai notare, hai ragione: seppur il re e la principessa siano molto simili ai loro genitori, lo sono molto più ai loro nonni. Non ci avevo proprio pensato “. Ammette, l’uomo d’altro canto scuote il capo.

 

“ Meglio non nominare i precedenti Re: i morti devono rimanere tali, specie quelli come loro… “. Non si dilunga: ha paura che, solo nominandoli, possa attrarre su di sé la maledizione dei precedenti Re, o peggio ancora la loro ira.

 

Anche Jeanne fa il suo ingresso nella sala: è bellissima nel suo lungo abito nero, i suoi occhi azzurri quasi brillano della luce riflessa della luna blu mentre il mantello degli Hikari è posato sulla sua spalla sinistra. Tiene le mani giunte, leggermente tesa: è quasi il momento, poi il piano di Garry e degli altri Hunters sarà messo in atto. Chissà pensa, se riusciranno nel loro intento?

 

“ Stupido Hunter che non sei altro… “. Sibila solamente la bionda, memore dell’ultimo incontro/scontro con colui che, volente o nolente amerà per sempre anche se sta per sposare un’altra donna. Le ha detto che tutto ciò è solo per facciata, ma lei non potrebbe mai accettare di diventare la sua amante e far così soffrire un’altra donna, anche se quella donna è un’Hunter. La sorellastra di Vanitas si guarda intorno, stupendosi leggermente: credeva che anche Dominique sarebbe stato presente al ballo, non si sarebbe mai perso quest’occasione per nulla al mondo. Ma così non è: non che le dispiaccia, certo, ma non vede il cugino alla festa. Il suo sguardo cade sulla madre, che invece sta danzando con un vedovo che da tempo la sta corteggiando. Poi osserva la coppia che tutti stanno guardando ed ammirando: Vanitas ed Ivy. Sembra che tra loro ci sia alchimia, un’alchimia che mai c’è stata prima di quel momento, sembra che il loro legame si sia rinforzato, che lei sia cambiata. Scuote il capo con enfasi, mentre qualcuno di misterioso le arriva davanti per poi porgerle la mano, inchinandosi.

 

“ Mademoiselle, mi consentireste un ballo? “. Chiede. La donna rimane un po' sorpresa: chi sarà mai costui? Tuttavia sa bene che rifiutare la farebbe risultare sgarbata e, come principessa del clan Hikari, non se lo può permettere. Sorride cordialmente per poi ricambiare lievemente l’inchino, posando la mano su quella dello sconosciuto che, con disinvoltura, la trascina nelle danze.

 

“ Dite, monsieur: potrei sapere il vostro nome? “. Chiede la minore dei fratelli Hikari. In tutta risposta l’uomo la guarda per un istante e sorride lievemente, facendo invece sussultare lei: crede di averlo riconosciuto.

 

Anche Vanitas ed Ivy stanno ancora ballando insieme: lei stessa si sorprende. Credeva che sarebbe fuggita non appena terminata la prima canzone, invece eccola ancora lì a ballare con colui che dovrebbe odiare ma verso il quale ora non sa più cosa prova. “ Credevo che saresti scappata alla fine del primo ballo “. Fa semplicemente lui, come se le avesse letto nel pensiero. Lei lo guarda: non riesce a nascondere il rossore sul suo viso, probabilmente causato dall’effetto della luna blu.

 

“ Avrei dovuto, si. Ma non ci sono riuscita “. Ammette semplicemente. Lui rimane in silenzio qualche momento per poi sospirare pesantemente.

 

“ Quand’è che finalmente accetterai il tuo ruolo e la smetterai con tutti questi dubbi? “. Chiede, mentre nuovamente quella strana sensazione si fa strada anche in lui: oltre a volere Ivy nel senso più fisico della parola, vuole anche qualcos’altro. Una cosa a cui finora on ha dato importanza ma che ora pensa, desidera con tutto sé stesso: il suo cuore. Vuole che lei lo ami, vuole che accetti finalmente il suo ruolo senza doverla costringere.

 

“ Sai bene qual’è la mia risposta: io sono una Perry. Sono una cacciatrice, il mio posto è accanto a mio fratello Garry. Non… “. Ma lui la stringe maggiormente a sé, seppur infastidito da quella risposta questa volta non fa una scenata.

 

“ Tu sei un’Hikari: sei mia sorella minore e la mia promessa sposa, quelli che chiami genitori hanno distrutto la nostra famiglia: Vincent è scomparso e la mamma… “. Si blocca, Ivy sussulta: dunque Dante non gli ha detto che lei ha incontrato Vincent e lui finge ancora che sia disperso, quando invece sa perfettamente che è tornato. La vuole proteggere? È la prima volta che ad Ivy passa questo genere di idea per la testa, ma i fatti parlano da sé: un po' come Garry quando si rifiutava di farla combattere con le armi antivampiro, così Vanitas cerca di proteggerla nascondendole una verità che potrebbe ferirla e farla preoccupare, oltre a metterla in pericolo. La corvina alza finalmente lo sguardo, puntandolo in quello di lui e decidendo di essere sincera.

 

“ Senti… a proposito di Vincent, ecco io… “. Prima che possa parlare tuttavia, la canzone termina. Inevitabilmente alcuni nobili si avvicinano per poter parlare con il Re, mentre lei viene avvicinata da alcune signore di ogni età.

 

“ Credo che il dovere mi chiami, anche se avrei preferito continuare a ballare con la mia futura sposa “. Fa semplicemente lui, facendo arrossire ancora di più lei: non è riuscita a dire nulla, ma conta di farlo una volta finito il ballo.

 

In fondo alla sala da ballo qualcuno sta osservando la scena: è appoggiato al muro, solo. Non indossa più alcun cappuccio, ora il suo aspetto è ben visibile così come il suo ghigno. Il suo sguardo segue ogni movimento della principessa che, un po' stanca dopo tutto quel ballare, ha preso una pausa e si è seduta mentre alcune nobili la circondano per poterla conoscere e anche solo ottenere una parola da lei, seppur fosse anche un semplice saluto. “ Quanti leccapiedi vedo in questa sala… “. Borbotta semplicemente il biondo, scuotendo il capo. Un vampiro poco più dietro di lui incrocia le braccia: è entrato da poco nella sala e già ha visto una cosa che lo disturba.

 

“ Tu sai chi sia quel tizio che balla con Jeanne? “. Chiede semplicemente, mentre l’altro scuote il capo.

 

“ Non ne ho idea “. Commenta solamente, per poi volgersi verso il corvino. “ E tu che dicevi che none ra una buona idea venire qui “. Fa semplicemente. L’altro sbuffa pesantemente per poi prendere parola di lì a poco.

 

“ Quindi sei deciso? “. Chiede. Senza dire nulla il giovane dalla chioma bionda fa alcuni passi, allontanandosi da lui per poi avvicinarsi alla Principessa. Stessa principessa che, nel giro di poco si è ritrovata letteralmente “ accerchiata “ dai nobili: ha scambiato alcune chiacchiere con delle vampire nobili, che si sono complimentate per la sua bellezza e per quanto assomigli alla madre ed alla nonna. Nel giro di poco tempo anche nobili di ogni età si sono approssimati, volendosi accapararre il prossimo ballo con Ivy che, presa alla sprovvista da tutte quelle richieste ed ancora sotto l’effetto della Luna blu si sente un po' stordita e non sa a chi concedere la prossima danza.

 

“ Signori! Così state togliendo l’aria alla Principessa, lasciatela respirare un po' “. Una voce fa volgere di scatto alcuni uomini, i più anziani sbiancano in volto forse riconoscendo di chi si tratta. Da parte sua invece Ivy fatica un po' a capire: le pare di aver già visto quell’uomo, ma non ne è certa. Magari pensa, si sta sbagliando. “ In oltre, sono io ad avere il diritto di ballare con la futura Regina del regno prima di voi, non vi pare? “. Chiede con un ghigno compiaciuto sul viso. A quella frase anche Vanitas, che stava parlando con alcuni generali delle guardie, si volta di scatto: ha riconosciuto quella voce, ed in oltre percepisce solo dal sangue e dall’odore emanato da esso di chi si tratti. Da parte sua Ivy rimane sorpresa: chi è quell’uomo? Perchè le trasmette una strana sensazione? Si alza di scatto e come se le fosse stato ordinato, mentre lui arriva ad un passo da lei. I loro occhi si incontrano e lei sussulta: sarà pure in abito elegante, ma è più che certa dell’identità di costui. Il biondo non pare far caso all’espressione sorpresa della donna, anzi: si china lievemente per poi farle un baciamano degno di un cavaliere d’altri tempi, ma a quel contatto è come se una scarica elettrica attraversasse il corpo di Ivy: se prima poteva avere qualche dubbio su chi sia quell’uomo, ora ne è certa. Vorrebbe proferire parola, tuttavia nulla esce dalle sue labbra.

 

“ Come osate? Chi siete voi per parlare in questo modo? Il solo ad avere il diritto di ballare con la Principessa è il re! “. Tuona un nobile, mentre lo sguardo del biondo si posa per un momento su di lui mentre, lentamente, lascia la mano di Ivy mentre finalmente, da una risposta.

 

“ Io sono Vincent. Vincent Hikari “. Sentenzia solamente, mentre nella sala da ballo si leva un brusio di voci e le espressioni sui volti delle persone rispecchiano la sorpresa che provano. Solo una persona sta invece guardando il nuovo arrivato con furia. La persona verso la quale il minore si volge, mantenendo quel ghigno compiaciuto. “ Salve, fratello. È sempre un piacere rivederti, specialmente dopo tutti questi anni “. Ghigna malefico, mentre di riflesso Vanitas stringe i pugni in preda all’ira. Dante si avvicina immediatamente al suo re, ponendogli una mano sulla spalla.

 

“ Vanitas, ti prego: no. Non farlo “. Fa semplicemente. Ma il giovane Re non pare intenzionato a dargli retta.

 



Salve miei fans, come state? Ed ecco il capitolo diciassetet, che ne dite? Abbiamo finalmente Vincent che esce allo scoperto al ballo degli Hikari, provocando deliberatamente il fratello. Perchè? Chi sarà mai l'uomo che ha ballato con Jeanne? Il piano di Garry andrà a buon fine, o accadrà qualcosa di inaspetatto? Intanto il giovane cacciatore ha degli incubi riguardanti i membri del clan della Luna Rossa: perchè? Cosa c'è dietro? Spero che il capitolo vi piaccia e continuerete a seguirmi! Alla prossima
   
 
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