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Autore: DanceLikeAnHippogriff    28/05/2021    0 recensioni
Il filo conduttore di queste storie è il "quattro" e le "storie". Storie per un anniversario importante, storie per quattro anni di avventure e storie. Una storia per anno, anche se è troppo poco da regalarti per tutto quello che mi hai dato.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra tutte le stanze del palazzo reale, Lysaira aveva una predilezione particolare per la biblioteca. I soffitti a volta, alti e lontani, la facevano sentire immensamente piccola di fronte alla vastità del sapere racchiuso nell’aria immobile che si dilatava tra gli scaffali. Minuscola rispetto a tutto ciò che il mondo ospitava. Le sembrava giusto sentirsi così e non l’aveva mai accomunata a una sensazione di inutilità.

Era lì che aveva imparato a memoria stelle e costellazioni, dipinte con magistrale cura dalla mano precisa degli artisti di Årstid. Ricordava bene quando, da piccola, sgattaiolava fuori dalle sue stanze evitando con cura le ronde della Guardia Reale e apriva le porte di mogano istoriato della biblioteca, immergendosi nell’oscurità vellutata di quella che le sembrava un’altra dimensione. Tirava fuori da una nicchia nascosta dietro una libreria una lampada a olio e un acciarino, li posizionava al centro esatto della biblioteca, correva a chiudere le porte accompagnata dal suono lucido dei piedini nudi sul marmo, e ritornava trafelata al suo tesoro.

Con reverenza, accendeva la piccola fiamma e si stendeva a pancia in su, pronta per la magia. Sopra di lei, le stelle dei regni lontani rilucevano come gemme, danzando alla luce della lanterna. Era stato il suo trisnonno a ordinare che venissero incastonati dei pezzi di vetro sulle costellazioni, per renderle più reali. Lysaira non aveva mai ringraziato abbastanza il bibliotecario che le aveva svelato quel piccolo trucco.

La biblioteca rimase il suo posto preferito anche quando, da adolescente, dovette passeggiare per i suoi corridoi più volte a settimana con pesanti volumi in equilibrio sul capo, sorbendosi le prediche del Gran Maestro delle Cerimonie. Non appena finivano quelle ore di postura e reverenze, inclinava la testa, i tomi le cadevano tra le braccia, e, con un sorriso sfacciato, faceva un plié raffazzonato, e correva fino al suo angolo preferito per immergersi con voracità nelle loro pagine.

Divenne un luogo ancora più speciale quando si rese conto della bellezza di condividere un segreto. Era una giovane donna e una principessa, e si rifugiava ancora nel cuore della notte nel silenzio e nelle stelle di quei soffitti immensi come il cielo. Stesa sul pavimento, girò il capo, la guancia calda contro il marmo gelido, e il suo sguardo stupito si rifletté negli occhi verde scuro di una Guardia Reale che non aveva mai notato prima. Non era arrabbiata per essere stata scoperta, anche se di certo non ci si aspetterebbe di venire scoperti in posizioni così poco peculiari. Non provava neanche vergogna. Solo stupore. In tutti quegli anni, nessuno aveva mai fatto cenno di averla notata e si reputava estremamente brava per questo. Forse non era così. Forse l’avevano sempre vista sgattaiolare per i corridoi e le guardie cambiavano direzione per lasciarle libero il passaggio. Se così fosse, sarebbe stato un gesto davvero carino, e Lysaira si appuntò mentalmente di chiedere alle cucine di preparare un bel dolce per il prossimo turno di notte.

La guardia non se n’era ancora andata e Lysaria non aveva certo intenzione di alzarsi, non quando stava così bene sul fresco pavimento in quella notte d’estate. Le rivolse un muto invito a stendersi con lei. La guardia accettò.

Rimasero a guardare le stelle per un po’ e la guardia le chiese se aveva mai viaggiato avvolta dalle notti di altri Regni. Lysaira non rispose; non l’aveva mai fatto. La guardia rise, ma senza malizia, e prese a raccontare dei suoi viaggi perché il silenzio della principessa era una silenziosa e affamata richiesta di storie.

Qualche anno dopo, non credeva che quella biblioteca avrebbe potuto contenere ancora più segreti di quanti ne aveva svelati. Ma Lysaira era umile e pronta a farsi smentire dalla vita. Quella notte, la guardia dagli occhi verdi la guardò come si guarda una stella, e Lysaira tracciò costellazioni sulla sua pelle sotto luminosi astri di vetro.

 


 

Note dell'autrice: chissà se arrivata alla fine di queste storie avrai capito che regalo ti aspetta? <3 Non ci sono andata sottile col foreshadowing, d'altronde ahahaha

  
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