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Autore: Ace of Spades    03/06/2021    2 recensioni
«Una cosa Mihawk la sapeva con assoluta certezza: in quell'appartamento non era l'unica persona pericolosa.
E se lo aveva capito lui, probabilmente ne erano a conoscenza tutti.
Quindi la domanda era: per quale motivo avevano accettato di condividere uno spazio in cui vivere?
Il rasoio di Occam: a parità di fattori la soluzione più semplice è quella giusta.
Perché si annoiavano.»
.
.
.
Tre giovani studenti universitari decidono di dividere le spese abitando insieme. Piuttosto normale, certo, se non fosse che le tre persone in questione vogliono uccidersi a vicenda per far passare il tempo.
Non possono farlo? Ah no? Andate a dirlo a Crocodile, Doflamingo e Mihawk.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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VI.

It came with a warning, now we're all out of time
This romance with ignorance has left us behind









Il fine giustifica i mezzi. Sempre.
 
Quindi, se per sbaglio andava a letto con Doflamingo, era per una causa più grande. Avrebbe potuto soffocarlo con un cuscino oppure strangolarlo con le sue mani. Anche se probabilmente gli sarebbe piaciuto.
 
Tutti i kink del mondo racchiusi in una persona.
 
Poteva inoltre riuscire a scoprire altro sul suo passato o su cosa facesse nel tempo libero, esattamente come aveva fatto con Mihawk, ma lo spadaccino era facile da pedinare e probabilmente quel giorno aveva avuto una pausa da...qualsiasi cosa facesse di illegale.
Crocodile aveva sempre avuto occhio nel giudicare le persone, e dello spadaccino aveva capito fin da subito che non era una persona da sottovalutare.
Inoltre, dopo il loro piccolo teatrino messo in scena solo per la gioia del biondo, aveva appreso un'altra nozione: erano molto più simili di quello che sembrava.
Non era l'unico ad amare il controllo, e dubitava, se mai fosse successo, che un loro improbabile rapporto intimo sarebbe finito bene.
Due galli in un pollaio non possono starci, figuriamoci un falco e un coccodrillo.
 
Doflamingo, al contrario, trasmetteva vibrazioni contrastanti e lui amava i puzzle.
Anticipare gli altri e decifrarli in poco tempo era davvero noioso, per quello non aveva tanti amici e nemmeno sprizzava gioia all'idea di passare tempo in mezzo alla gente.
Ogni volta finiva sempre per pensarla allo stesso modo.
Sono circondato da un branco di idioti.
 
Dopo aver passato i vent'anni, aveva deciso di smettere di fare buon viso a cattivo gioco.
Nonostante tutto, continuava a piacere al prossimo, come non lo sapeva, non aveva una faccia che ispirava simpatia, nè un carattere gioviale con cui andare d'accordo.
La dura verità è che le persone sono attratte da chi prova sicurezza in se stesso e si muove in modo elegante ogni cosa faccia.
Ci attrae sempre ciò che non potremo mai essere.
Nel suo caso doveva ancora capire cosa in Doflamingo lo attirasse tanto, a parte certe sue qualità fisiche.
Le mani, ad esempio.
Sapeva era stata una pessima idea mettere un pianoforte nel salotto perché ora doveva vedere quel tizio muovere le dita sui tasti e non gli andava molto bene.
 
"Cosa posso suonare per te oggi?" Gli aveva chiesto quel pomeriggio.
Qualsiasi cosa mi faccia dubitare della mia posizione sulla scala di Kinsey, aveva pensato.
"Quello che ti pare", aveva risposto.
 
L'unica soluzione era non fissargli mai le braccia e le mani, perché sì, Crocodile poteva contare su un ottimo autocontrollo, dovuto ad anni e anni di pratica, poteva fare affidamento su una perfetta faccia da poker dietro cui nascondere le sue vere intenzioni, ma quelle mani.
 
Il giorno successivo era entrato in cucina e aveva trovato Doflamingo con la camicia arrotolata sugli avambracci che impastava qualcosa.
Nemmeno il bruttissimo grembiule bianco con fenicotteri rosa era riuscito ad evitargli una sessione in bagno con acqua bollente e pensieri indecenti.
Probabilmente se lo meritava.
Provare attrazione per una persona notoriamente libertina era una bella punizione per un ragazzo con manie di controllo, ossessivo di natura e privato per convenienza.
Dopotutto sì, se lo meritava.
 
 
 
Mihawk aveva notato gli sguardi di Crocodile, o almeno, aveva notato come Crocodile cercava disperatamente di non fissare il suo sguardo sulle mani di Doflamingo.
Ognuno aveva i suoi fetish strani e lui non giudicava nessuno. Si sarebbe aspettato un altro tipo di debolezza da parte del coccodrillo, ma l'importante era averlo capito. Faceva davvero fatica a decifrare il moro, a volte pensava fingesse o facesse qualcosa solo per portarlo fuori strada.
Era comunque un'informazione utile.
 
Si meravigliò quando lo vide tornare a casa con un succhiotto sul collo, pensando che quel giorno sarebbe stato divertente restare al margine della scena ad osservare.
Stava cominciando ad abituarsi ad avere quei due attorno e la cosa non gli piaceva, doveva comunque ammazzarli alla fine e sarebbe stato controproducente se avesse cominciato a trovarli simpatici.
 
 
 
Doflamingo vide subito il succhiotto alla base del collo e sorrise. Sorrise perché così era più facile ricordarsi che i due coinquilini dovevano morire.
Nella sua testa i suoi pensieri erano al 90% porno e 9%cibo, solo la parte rimanente era dedicata all'omicidio di massa.
Per fortuna Crocodile gli ricordava ogni tanto che la sua infatuazione era a senso unico, così da aumentare il suo risentimento nei suoi confronti e il rancore verso se stesso.
Inutile dire che lo ricambiò con la stessa medaglia qualche giorno dopo, portandosi a casa direttamente una donna e facendosi trovare con la sua testa in mezzo alle gambe.
Crocodile non battè ciglio nè quella volta, nè quella successiva.
Alla terza volta successe un fatto curioso: il moro aprì la porta di camera sua mentre lui era dietro ad un ragazzino con le mani sui suoi fianchi e la bocca sul suo collo.
Aprì la porta e la richiuse, entrando nella stanza.
"Perchè non ti unisci a noi?" Commentò il suddetto ragazzo alla vista del moro.
Doflamingo si fermò aumentando la stretta e facendolo gemere pensando che mai avrebbe accettato, che sarebbe uscito e che, come le altre volte, avrebbe finto di non aver visto nulla.
 
Crocodile invece si avvicinò al letto, prese per i capelli il ragazzino e lo piegò in avanti portando il suo volto davanti al cavallo dei suoi pantaloni.
"Divertiti pure."
Il biondo era ancora fermo nella stessa posizione senza ben sapere come procedere, ma il suono della zip che si abbassava lo fece riscuotere e sorrise.
Voleva giocare? Bene.
Crocodile mantenne la presa salda sui capelli e lo sguardo fisso in quello di Doflamingo, il quale si ritrovò immerso in un paio di iridi nere che si dilatavano come una macchia di inchiostro sulla carta.
Il migliore orgasmo degli ultimi anni.
Smise di guardarlo per un attimo e il moro si volatilizzò.
 
Doflamingo non sapeva come altro chiamarla se non vittoria.
 
 
***
 
 
Mihawk tornò a casa il giorno dopo a causa di un ritiro di kendo.
Guardò i due coinquilini fissarsi dai due lati del tavolo mentre non volava una mosca.
"Ah. Quindi l'avete fatto"
"Falchetto, bentornato"
 
Il sorriso sprezzante che gli rivolse aveva tutta l'aria di un trionfo.
 
"Bentornato e no, non siamo andati a letto insieme, se è quello a cui ti stai riferendo" concluse Crocodile appoggiando il mento sul palmo della mano.
"Peccato" rispose sorridendo e alzando le sopracciglia, "sarebbe stato divertente."
"Non preoccuparti, non potremmo mai fare niente senza di te, a quanto pare tre è il numero magico" rispose il biondo appoggiandosi allo schienale mentre Crocodile gli lanciava un'occhiata infastidita.
Mihawk rise.
"Bene, mi sarei offeso altrimenti. Che c'è per cena?"
"Filetto di sgombro e patate al forno, per te il seitan e un'insalata di funghi e peperoni" gli rispose Crocodile.
"Grazie mamma, è bello essere casa"
 
Il cucchiaio che gli arrivò in testa se l'era meritato.



 
I commenti sono sempre ben accetti, a presto,
Ace of Spades

 
  
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