Dedico questo capitolo delirante a Mei91! 



PER TE QUESTO E ALTRO!





-Rin? Ehi Rin!- la voce di Kagome la fece svegliare del tutto -Come ti senti?-
Rin emise un verso lamentoso e si portò un braccio a coprirle gli occhi.
-Hai domanda di riserva?- le rispose con voce sofferente.
Kagome le bagnò il viso con dell’acqua per darle un po’ di sollievo, e la sua pelle di reidratò subito.
-Non avresti dovuto prendere quelle pillole! Lo sai che sono pericolose per i più giovani!-
Rin alzò gli occhi al cielo.
-Ti prego Kagome, niente prediche! Già so che mi toccherà spiegarlo a Sesshomaru-sensei!- a fatica riuscì a guardare il suo corpo, e per la sorpresa sentì una fitta alla bocca dello stomaco che quasi le fece venire da vomitare.
-Non è così grave- la rassicurò Kagome -I medici hanno detto che al massimo in un paio di settimane ti torneranno le gambe-
Rin si fece coraggio e andò a toccare le squame che ricoprivano la parte inferiore del suo corpo. Il suo potere speciale era il controllo dell’acqua, poteva manipolarla a suo piacimento e poteva resistervi per ore senza respirare. Le pillole di cui aveva parlato Kagome potevano aumentare i poteri di un supereroe, ma era molto rischioso prenderle in giovane età e senza aver prima effettuato test preliminari. Quello era il risultato.
-Volevo solo aiutarlo- ammise con voce dolorante. Quando aveva appreso della difficoltà della squadra di Sesshomaru-sensei nello sconfiggere un mostro marino, aveva rubato le pillole dal laboratorio di Totosai e si era precipitata sul posto. Alla fine gli effetti collaterali l’avevano trasformata in un mezzo pesce, una sirena, e il dolore allo stomaco era stato così lancinante da farla svenire. Ora era in ospedale, dentro una specie di vasca da bagno, con Kagome che le spruzzava addosso dell’acqua nei punti in cui si stava asciugando.
-Maledizione- disse massaggiandosi lo stomaco -ma è normale che faccia così male?-
L’amica annuì dicendo: -Quelle pillole erano un prototipo, dovevano perfezionarle proprio perché causano un forte mal di pancia, a quanto ho capito!-
-Non potrebbe andare peggio di così!- affermò Rin, ma proprio in quel momento, grazie al suo potere di percezione dell’aura, Kagome le diede una cattiva notizia.
-Sta arrivando Sesshomaru-sensei!-
Rin sgranò gli occhi.
-Cazzo!- disse abbassandosi con la testa sotto l’acqua, strizzando forte gli occhi per impedirsi di guardarlo.
In quel momento il loro insegante entrò nella stanza e si avvicinò alla vasca.
-B… buongiorno sensei!- fece Kagome sorridendo nervosamente.
-Come sta?- si limitò a chiedere Sesshomaru.
-Beh… insomma…-
-Perché tiene la testa sott’acqua?-
In quel momento Rin sgranò gli occhi e cercò supplicante lo sguardo di Kagome.
-Sa…- iniziò a dire l’amica -Non riesce a respirare fuori dall’acqua!- mentì spudoratamente. Rin riusciva a respirare sia fuori che dentro.
-Vado a parlare col medico per farla spostare in una vasca più grande- affermò Sesshomaru dando uno sguardo freddo alla sua allieva prediletta.
Quando uscì dalla stanza Rin riemerse, con le lacrime che si mischiavano all’acqua.
-Wow, si può piangere anche in acqua allora!- commentò Kagome.
-Ho fatto un casino!- si lamentò piagnucolante Rin.
-Su su, non essere patetica! Pensa alla bella settimana chiusa nell’acquario che ti attende!-
-Grazie Kagome!-
-Per te questo e altro!-