Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Brume    14/06/2021    4 recensioni
1788: molte cose sono cambiate nelle loro vite ed il clima sociale e politico francese è ormai compromesso. Oscar e Andrè vengono mandati dai reali in Normandia dove alcuni branchi di lupi continuano a fare strage di persone nei villaggi intorno a Londinières. C’è però chi sospetta che questo sia solo una scusa atta a coprire una epurazione, stragi di uomini e donne compiute da una persona troppo importante per essere punita: ai due "ragazzi" il compito di capire cosa stia succedendo. Una parentesi, un fuori programma che nulla ha a che fare con la storia e che magari cambierà le loro vite, chi lo sa.
In parte ispirato alla faccenda del Gevaudan così come narrata nel libro di Todaro (ma sono nell' idea di fondo), non ci sono altri particolari riferimenti. Per eventuali cronologie si consideri il manga. Storiella senza nè arte nè parte nel mio stile.
Eventuali fanart presenti, se non diversamente precisato, sono mie opere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccoci arrivati alla fine di questo racconto.
Grazie a tutti coloro che mi hanno lasciato le proprie opinioni e pensieri; a chi è passato n silenzio, insomma...a tutti!
Barbara






29 settembre 1790
 

La vasta pianura si stendeva davanti ai loro occhi, riempiendoli di ogni colore fosse possibile cogliere, essenzialmente sui toni del verde e, più in là, del blu, dell' azzurro e, per finire, quelli del legno e del cemento. Avevano cavalcato qualche chilometro ed ora osservavano la città posta al novanta per cento sull' isola tra le anse del fiume; l' inverno non era ancora arrivato ma venti freschi avevano già iniziato a soffiare; i due si guardarono, sorrisero e cavalcarono al passo, silenziosi. 

Erano passati due anni da quel giorno in cui, con le lacrime agli occhi, salparono dal porto di Le Havre. Non erano gli unici, molti francesi lasciarono la Francia in quel settembre 1788...furono giorni complicati, corse contro il tempo.                                      Giorni fatti di bugie, soprattutto nel momento in cui decisero  che no, non era giusto andarsene di notte come ladri e che sarebbero tornati a palazzo Jarjayes per recuperare denari e salutare Nanny.Nonostante Oscar avesse espresso la volontà di non tornare indietro, farlo fu indispensabile. Ebbero così modo, con qualche scusa, di recuperare qualche bagaglio in più, le paghe di Andrè e una discreta somma dalla rendita di Oscar; pesarono, quei due giorni in cui la donna riempì di bugie il padre e la madre e finse che tutto procedeva per il meglio...Ma furono necessari. 

 

Partirono una mattina, sotto gli occhi di tutti. 

Oscar nelle ore precedenti rispose a tutte quelle domande che il padre le fece sulla questione dei lupi, lo rassicurò sul suo stato di salute e parlarono degli impegni futuri; partì con la sua divisa, affiancata dal fido Andrè. 

Partirono per andare a Parigi, così come ogni settimana. 

Partirono,  lasciando tuttavia una lettera a Madame, a  Nanny ed una da consegnare ad Alain. Partirono con gli occhi colmi di lacrime e senza mai voltarsi indietro.  

Le Havre li accolse caotica; solo sulla nave che li avrebbe portati in Inghilterra dove si sarebbero fermati un paio di settimane prima di partire cominciarono a comparire i primi sorrisi. Abbracciati sul ponte, osservando la costa allontanarsi, si chiesero se avessero fatto bene; sorrisero ancora, nonostante tutto...e tolsero finalmente quelle divise, riponendole nel fondo delle sacche che si erano portati. Erano liberi. Liberi e alla ricerca di un posto dove rifarsi una vita. 

Sei pentita? Aveva chiesto più volte Andrè ad una Oscar pensierosa. Le avrebbe posto quella domanda almeno un centinaio di volte durante la traversata e, tutte le volte, la donna avrebbe risposo NO; lui, felice, ogni volta se la teneva stretta come fosse la sua vita.  

 

Ora, in quella vasta prateria, i loro sguardi volgevano lontani. 

“ Dovremmo tornare a casa,Oscar”. La voce di Andrè la riportò alla realtà e lei voltò la cavalcatura ed il viso verso quello del marito e sorrise. 

“Hai ragione...ci staranno aspettando. Siamo via da alcune ore e Alain sarà stanco di stare appresso a suo nipote ” rispose lei; la risata forte e di cuore di Andrè si diffuse nel silenzio. 

“Te lo saresti mai immaginato?” chiese lei, ridendo a sua volta. 

“Decisamente no” rispose Andre “ ma se è per questo...nemmeno avrei immaginato che avrebbe lasciato la Francia per raggiungerci. Né lui, né mia nonna: ha una certa età, ora...” Oscar annuì; anche lei rimase di stucco quando quella tenera vecchina scese dalla carrozza, aiutata da Alain.  

“Sono cambiate tante cose e tante cose ancora dovranno accadere...chissà cosa sarebbe successo se fossimo rimasti” disse lui. Oscar gli si avvicinò ulteriormente, affiancando il suo cavallo a quello di Andrè, e carezzò il suo viso. 

“...Chi lo sa. Sicuramente mi sareri schierata dalla parte del popolo...non avrei potuto fare altrimenti” rispose. Il suo sguardò i velò di ricordi. 

Piano piano, i loro cavalli iniziarono a prendere la via del ritorno. In lontananza di potevano notare i primi quartieri accanto al fiume, e la città vera e propria, sull’ isola. I capelli di Oscar, mossi dal vento, iniziarono a muoversi e Andrè la fissò, perdendosi. La sua mente tornò a quella notte, in cui la ritrovò svenuta. Provò ancora la stessa paura di allora, la paura di perdere la persona per lui più importante, alla stregua del piccolo Etienne...ripensò a quel momento, alla paura che le avessero fatto qualcosa...Lei si voltò. Lo fissò. 

“...Stai pensando alla faccenda dei lupi?” chiese Oscar. Andrè si stupì, come al solito, del fatto che lei gli sapesse leggere dentro così bene; annuì. 

“Guardami....” disse “ Ora siamo qui. Stiamo tornando a casa, dove Etienne ci correrà incontro, rincorso da Nanny e da Alain...tutto il resto...è passato. Per sempre.” 

Le prime case comparvero.  

Diligenze, uomini e donne si fecero sempre più presenti; chi discorreva, chi portava valige, chi lavorava. Era un continuo andirivieni. 

“...Pensi mai ai tuoi genitori?” domandò lui;erano quasi arrivati ed in lontananza di scorgeva la casa in legno e mattoni. La testolina castana di Etienne spuntava dai cespugli, rincorso da Alain. 

“Si...non mi perdonerò mai di avere mentito così spudoratamente a mio padre. Devo essere stata la sua più grande delusione” rispose lei. 

Andrè non fu d’ accordo. 

“No, Oscar. Tuo padre ti ha sempre amato e stimato, ma è cresciuto in una realtà diversa dalla nostra. Non ha avuto scelta ed ha sempre creduto in valori che lui reputava giusti... penso che tra un po' di tempo, quando le cose si saranno calmate...potremmo anche pensare di ritrovarci”. 

Sapeva di dire una bugia, Andrè; sapeva che non sarebbe stato così facile. Ma quelle parole servirono , non solo quel giorno ...ma  negli anni a venire. Ancora non lo sapevano ma tutto in Francia sarebbe stato parecchio difficile. 

Oscar non rispose e guardò avanti. 

Guardò il figlio correrle goffamente incontro, sostenuto da Alain e pensando che nonostante il dolore che a volte faceva capolino, ne era valsa la pena.  

Scese da cavallo e lasciò le redini ad Alain, prendendo il figlio in braccio. 

“Tuo nonno sarebbe contento di vederti” disse sospirando “ sei proprio un bel bambino...” 

Andrè li raggiunse; avvolse la sua famiglia in un abbraccio e, passo dopo passo, entrarono in casa rinchiudendosi porta e ricordi dietro le spalle. 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Brume