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Autore: Felpie    22/06/2021    1 recensioni
Come si riconosce un eroe?
Certo per i figli dei Salvatori del Mondo Magico non deve essere facile reggere il confronto.
Possono definirsi eroi?
Alle prese con la Scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo, genitori oppressivi quanto distanti, amori adolescenziali, segreti e tradimenti, anche la loro vita non è poi così facile. Però non c'è nessuna guerra, almeno non di quelle con incantesimi e morti.
Come possono trovare la loro strada senza rimanere nell'ombra dei genitori, i figli degli eroi?
[Long che fa parte della serie "I Figli degli Eroi"]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I figli degli eroi'
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I'd never gone with the wind
Just let it flow
Let it take me where it wants to go
'Til you opened the door
And there's so much more
I'd never seen it before
I was trying to fly, but I couldn't find wings
But you came along and you changed everything
You lift my feet off the ground, spin me around
You make me crazier, crazier
Feels like I'm falling and I
Am lost in your eyes, you make me crazier, crazier, crazier
(Crazier - Taylor Swift)






L’ultimo dell’anno di Scorpius è stato molto diverso da quello del Clan Potter – Weasley.

Più tranquillo, sicuramente, più intimo e più riservato. E senza cerimonie e Acquaviola che scorreva a fiumi. Semplicemente Jodie e sua madre e la famiglia di Sebastian sono andati a Villa Malfoy per aspettare la mezzanotte tutti insieme.

Scorpius si era sentito a disagio, con Sebastian in casa, e nonostante l’amico non sembrava aver notato nulla di strano, perché chiacchierava e mangiava come se nulla fosse, il biondo non sapeva come comportarsi. Così si era rifugiato accanto a Elizabeth, da sempre la sorella maggiore di tutti, e aveva parlato con lei tutta la sera, lasciando Sebastian e Jodie a rispondere alle domande dei genitori.

Il Serpeverde era consapevole che prima o poi avrebbe dovuto chiarirsi con lui e che, sia che la cosa con la piccola Potter fosse andata avanti sia che non, glielo avrebbe dovuto dire. Perché, nonostante tutto, era il suo migliore amico ed entrambi volevano il meglio per l’altro. Ne sarebbe stato contento, probabilmente. Dopo averlo insultato, tenuto il muso e lanciato frecciatine a tutto spiano. Scorpius era rabbrividito al pensiero del clima che poteva crearsi nel loro dormitorio – e aveva anche cercato di non pensare al fatto che lo sarebbe venuto a sapere anche Albus – e aveva deciso che, ancora un po’, poteva mantenere il segreto. Dopotutto era bravo a mentire, no? Era il Principe delle Serpi e tutte quelle cose lì.

Eppure, Principe delle Serpi o meno, ha un po' di timore, mentre si presenta a Casa Potter. C’è stato spesso e probabilmente tutto il Clan sa che Albus quel giorno l’ha invitato – tanto le informazioni non riescono a passare inosservate in quella famiglia, non tutte almeno – ma è la prima volta che vede Lily dopo la loro uscita. Si sono anche scritti poco e, stranamente, non per colpa del gufo dei Malfoy, ma per l’agenda sempre piena della piccola Potter.

Si sente ridicolo e si chiede se per caso qualcuno gli abbia fatto un incantesimo Confundus: non è da lui essere nervoso e in ansia per vedere una ragazzina – una ragazzina con gli occhi verdi come il prato con cui è uscito solo pochi giorni prima. Probabilmente, negli ultimi mesi, molte cose che ha fatto non erano da lui. Non erano da Principe delle Serpi.

E non è da Principe delle Serpi nemmeno guardarsi quella volta in più allo specchio prima di uscire di casa, ma tant’è che lo fa e si sistema anche il maglioncino che non gli sembra perfettamente a posto.

In ogni caso, non è Lily Potter la prima che incontra.

La porta di casa Potter è sempre aperta, quindi Scorpius entra tranquillamente, dopo un paio di colpi con le nocche per annunciarsi, ed è Rose Weasley quella che si ritrova davanti, non appena mette piede in casa.

“Weasley, che ci fai qui?” domanda confuso. Per un attimo si chiede anche se abbia sbagliato casa, prima di rendersi conto che ora sta diventando davvero ridicolo e che bisogna che riprenda ad usare il cervello.

Rose storce il naso, probabilmente infastidita dall’esserselo ritrovata davanti di prima mattina. Scorpius nota in quel momento che ha un pigiama di flanella a scacchi e delle pantofole a forma di Snaso.

“Durante le vacanze vivo qui, praticamente. Mancherebbe solo il letto.”

“Oh sì, Albus se ne lamenta sempre, dice che fai troppo baccano…”

“Che cosa ci fai tu qui, invece?” lo interrompe bruscamente Rose, mettendosi le mani sui fianchi. Da che la conosce, Scorpius non l’ha mai vista senza le mani sui fianchi o senza le braccia incrociate.

“Sono qui per Albus” risponde subito Scorpius “Non ti preoccupare.”

Si sentono dei passi sulle scale e Rose lo afferra per la manica, costringendolo a seguirla in cucina.

“Certo che lo faccio. Mi hai promesso che saresti uscito con Lily e invece…”

Scorpius sgrana gli occhi “E invece cosa?!”

“E invece le vacanze stanno per finire e tu ancora non lo hai fatto…”

“Come? Guarda che io, con tua cugina, ci sono uscito.”

“… e so che delle tue promesse non posso farmene granché, ma la mia minaccia di morte era reale e… aspetta, cosa?!”

“Ci sono uscito. La tua cuginetta non te l’ha detto?” sogghigna Scorpius, divertito dalla piega che sta prendendo la conversazione. Sicuramente non si aspettava di cogliere alla sprovvista la più saccente e la più saputella della famiglia Weasley.

“Sei vomitevole quando parli di mia cugina, Malfoy, mi chiedo cosa ci trovi lei in te…” commenta disgustata Rose.

“… forse sei tu che mi ispiri veleno…”

“Torniamo al discorso importante, invece di concentrarci su questo… tu sei uscito con Lily?” domanda confusa e un po’ incredula.

“Sì, prima di Capodanno e… non te l’ha detto?” ghigna il biondo “Che novità interessante, Rose Weasley che non sa qualcosa.”

“Non ti ci abituare, sono sicura che le sia sfuggito” replica stizzita la ragazza “Chissà, forse non ti ritiene così importante…”

“O forse non era così importante che tu lo sapessi” ribatte gelido il Serpeverde.

“E le hai detto che X non eri tu, almeno all’inizio?”

Il sorriso soddisfatto si congela sulle labbra di Scorpius ma, in compenso, spunta su quello della ragazza, che dichiara “No, suppongo di no. Quando hai intenzione di farlo?”

“Presto.”

“Lo spero. Una relazione iniziata su delle bugie non è una relazione.”

“E tu che ne sai, Weasley? Non ti facevo così esperta.”

“Lanciare frecciatine non ti salverà. Te l’ho detto, se non glielo dici tu, glielo dico io.”

“Perdona la franchezza, ma… questi perché sarebbero affari tuoi, esattamente?”

“Perché io ti conosco e le vedo le ragazze con cui esci. Non sarai un Don Giovanni al pari dei miei cugini, ma hai la tua cerchia di ammiratrici. Mia cugina non fa parte del tuo fanclub personale, voglio che sia chiaro. Perché lei è troppo buona per pensare male di te, io no.”

“La tua fiducia in me mi lusinga, Weasley” sibila Scorpius, prima di commentare “Lo so anche io che Lily non fa parte del mio fanclub. Ma continuo a non capire perché tu ti dovresti impicciare della nostra storia.”

Le parole gli sfuggono dalle labbra prima che se ne renda conto e solo quando vede l’espressione sorpresa di Rose – che in altre occasioni lo avrebbe soddisfatto enormemente – se ne rende conto. Impreca mentalmente contro il suo cervello che a quanto pare non vuole collaborare, ma poi cerca di assumere un’espressione il più annoiata e il più distaccata possibile.

“Storia? Siamo già arrivati così lontano? Malfoy che ha una storia con Lily Potter?”

“Davvero, Weasley, non sono proprio affari tuoi.”

“La coppia dell’anno…” continua Rose, ignorandolo “Sai, mio fratello era convinto che fosse Lorcan, l’ammiratore segreto di Lily. Come coppia, mi sarebbero piaciuti proprio di più.”

Lorcan? Se non ricorda male è quel ragazzino fissato con le Creature Magiche e con l’aria perennemente sulle nuvole. Cosa c’entra lui con Lily Potter? Lui e Lily Potter devono stare lontani.

Scorpius batte un paio di volte le palpebre per scacciare quel pensiero fastidioso.

“A te non piaccio io, Weasley, è diverso.”

“Puoi biasimarmi?”

No.

“Non sono una persona cattiva” mormora il ragazzo e Rose fa una smorfia.

“Non ho detto questo. Però sei un paradosso ambulante, dici una cosa e ne fai un’altra. Ti conosco da cinque anni, Malfoy, ormai mi sono fatta un’idea di te.”

“… io credo proprio di no…”

“… e tu non sei una persona cattiva. Ma sei una persona imprevedibile. È per questo che sarei stata contenta se fosse stato Lorcan l’ammiratore di Lily. Lorcan è come lei, non può farla soffrire. Tu sì.”

Perché lui è una persona cattiva. Lui è il Principe delle Serpi, lui è il figlio di Draco Malfoy, lui è il discendente dei Mangiamorte. Non degli eroi. Lui fa soffrire le persone e ha il cuore freddo come i Sotterranei del castello.

Non gli sono mai piaciuti i Sotterranei.

“Ed è anche per questo che, se non dirai a Lily di Sebastian, lo farò io. Perché le cose è meglio dirle subito e chiarirle, piuttosto che portarsi il segreto. Più avanti può essere più difficile. E più farà male. Fanno male sempre le cose, che siano piccole o che siano grandi. Il tempo trascorso le amplifica solamente.”

Rose si ferma un attimo a guardarlo e Scorpius, improvvisamente, sente caldo.

“Io non so se tu sei un ragazzo così sensibile da star male per poco o se sei più superficiale. Non ti conosco e non posso dirlo. Ma mia cugina è sensibile, lo è sempre stata e sempre lo sarà. Quindi ti avviso: se lei starà male per colpa tua e se perderà la luce spensierata che ha negli occhi, io te la farò pagare.”

Se Lily ha una luce spensierata negli occhi, sua cugina sicuramente ha un fuoco ardente; Scorpius deglutisce, chiedendosi se è davvero pronto a sfidare l’ira di tutto il Clan Potter – Weasley per una cosa nata per sbaglio.

Non ha il tempo di pensarci troppo, però, perché dei passi risuonano per le scale della casa e poco dopo Lily appare sulla porta, con gli occhi radiosi e il sorriso sulle labbra.

“Rose, dobbiamo… Scorpius!” esclama, sorpresa; il ragazzo guarda divertito il pigiama con tanti Boccini che la ragazza indossa, pensando che quando era piccolo ne aveva uno uguale.

“Che cosa ci fai qui?” domanda Lily, leggermente imbarazzata.

“Albus mi ha invitato.”

A quanto pare, Albus aveva omesso quest’informazione al resto della famiglia. Strano.

“Oh… giusto, lo ha detto ieri a pranzo. Me l’ero dimenticata” commenta la piccola.

Ecco, Albus non si era dimenticato.

“Credo che dovrei andare a cercarlo… è sveglio?”

“L’ho sentito insultare la luce del sole, prima” risponde Rose “Quindi direi di sì. Vado a controllare, zia Ginny mi ha detto di tenerlo d’occhio.”

In un secondo, la Grifondoro sparisce dalla cucina, lasciandoli soli, e Scorpius si ritrova a pensare che sicuramente Rose Weasley sa come fare uscite di scena. Salazar sarebbe fiero di lei.

Certo e loro sarebbero diventati amici per la pelle, come Albus non fa che ripetere. Il suo cervello deve essere davvero partito con la Metropolvere.

Intanto, la piccola Potter si sta muovendo per la cucina, tirando fuori bicchieri, succhi di frutta, cereali e anche una torta iniziata.

“Vuoi qualcosa da mangiare? Hai sete?”

Scorpius scuote la testa “No, grazie.”

“Sei sicuro? Io in realtà non ho fame, abbiamo mangiato dolci fino all’alba in pratica, ma questa torta l’ha fatta nonna Molly ed è davvero buona. È piena di cioccolato e…” Lily si interrompe “Sto di nuovo parlando troppo, vero? Godric!”

Il ragazzo sorride divertito, sentendosi immediatamente più a suo agio. Se sia per il pigiama con i Boccini, per la torta piena di cioccolato o per Lily, però non sa dirlo.

“Non è un problema, te l’ho detto. Anzi, mi prepari, adesso mi toccherà ascoltare tuo fratello” la rassicura “Com’è andato il matrimonio?”

“In grande!” esclama Lily “Victoire era bellissima e…”

“Ecco dov’eri!”

La voce impastata dal sonno di Albus fa girare entrambi verso l’ingresso e Scorpius rabbrividisce pensando che fortunatamente stavano parlando solo del matrimonio. Qualsiasi cosa sia quella che sta costruendo con la piccola Potter, il suo migliore amico non deve venirlo a sapere così.

“Buongiorno, Al” commenta il Serpeverde, squadrando dalla testa ai piedi l’amico e astenendosi dal commentare l’orrendo pigiama a righine che sta indossando “Perché mi inviti a casa tua presto e poi non ti alzi?”

Albus sbuffa, andando verso la dispensa per cercare qualcosa di simile a dei biscotti – tutto, purché sia dolce – borbottando qualcosa alla sorella tipo “Raggiungi Rose, Lils. E dille che non glielo porto, un biscotto.”

Per tutta risposta, Lily si avvicina al fratello, gli ruba il pacco di biscotti dalle mani ed esce di gran carriera dalla porta, rivolgendo un ultimo saluto di sfuggita a Scorpius.

“Ci vediamo dopo” avrebbe voluto dirle il biondo, ma non fa in tempo e, soprattutto, Albus lo avrebbe sentito. Quindi si limita a guardarla uscire e allontanarsi, prima di girarsi verso l’amico.

“Mi chiedo perché, ogni volta che vengo qui, incontro tutta la tua famiglia prima di te. Una volta ho incontrato perfino tua nonna e lì sì che credevo di aver sbagliato casa” commenta, mentre Albus, sconsolato, cerca qualcos’altro da mangiare. Alla fine, il suo interesse cade su una torta iniziata in bella mostra vicino al piano cottura. Il moro si siede su una sedia e si taglia una fetta.

“Lo dici solo perché non hai passato così tanto tempo alla Tana. Lì sì che vedresti di tutto” biascica il ragazzo, mentre Scorpius evita di prenderlo in giro, sedendosi accanto a lui e ascoltando i commenti sulla sua famiglia troppo grande.

L’occasione di riparlare con la piccola Potter ce l’ha un paio d’ore dopo, quando Albus ha finalmente deciso di farsi una doccia e cambiarsi, lasciandolo così da solo in camera sua a preparare il campo per Spara Schiocco. Appena l’amico va in bagno, Scorpius scende di sotto, alla ricerca della ragazza e sperando di non incappare nella cugina.

Fortunatamente, a quanto pare Rose se n’è andata – o non è in sala in questo momento – mentre la piccola Lily sta trafficando con la farina in cucina, così il Serpeverde si può avvicinare a lei, le labbra sollevate in un sorriso involontario.

“Ehi” la saluta, annunciando la sua presenza; la ragazza alza gli occhi dalla bacinella in cui sta mischiando degli ingredienti e per un attimo Scorpius si chiede se Lily – o in generale quella famiglia – faccia altro, oltre a cucinare.

Lily si è tolta il pigiama ed indossa un pile probabilmente di James, perché è largo e del Puddlemore United, ed ha il viso un po’ sporco di farina; anche in questo caso, Scorpius prova il fortissimo impulso di passarle due dita per pulire quell’imperfezione, ma si trattiene, concentrandosi invece sul bel sorriso che la ragazza le rivolge.

“Devo chiederti una cosa” dichiara a bruciapelo Lily e il ragazzo la guarda un po’ confuso.

“Dimmi.”

“No, non qui.”

Scorpius aggrotta le sopracciglia, ma non fa domande e la segue sul retro; la piccola Potter gioca con le mani e il ragazzo la guarda confuso.

“Che succede?”

“Avrei dovuto baciarti all’appuntamento?”

Scorpius non può trattenersi dallo sgranare gli occhi “Che?!”

Lily storce il naso e il ragazzo si chiede se questo dubbio le sia venuto veramente: è quasi incredibile, sentire una cosa del genere dalle sue labbra.

“Mio cugino Fred dice che se non c’è il bacio l’appuntamento è andato male. Il nostro appuntamento è andato male?” spiega la piccola Potter.

Ecco spiegato tutto.

“Ti offendi se ti dico che tuo cugino è scemo?” commenta Scorpius, ridacchiando.

Vedendo che Lily sta per protestare, il ragazzo si corregge “D’accordo, non è scemo. Ma sicuramente non capisce niente.”

“Io non ci avevo nemmeno pensato” puntualizza Lily “Poi però al matrimonio Hugo mi ha fatto venire i dubbi, perché Fred gli ha detto così e quindi…”

“Non dovevi per forza baciarmi, Lily. Sul serio. La nostra uscita è andata bene, anche senza bacio” la blocca Scorpius, leggermente a disagio: lui ci aveva pensato eccome, le aveva fissato le labbra per parecchio, ma parlarne così apertamente…

Probabilmente era da Lily Luna Potter.

“È che… io un bacio non l’ho mai dato” ammette Lily e Scorpius la guarda con tenerezza, anche se la ragazza non può vederlo perché si sta guardando le punte delle pantofole a scacchi.

“Mi sarei sorpreso di più se tu avessi detto il contrario” commenta il Serpeverde e Lily lo guarda incerta, come se non capisse se deve prenderlo come un complimento o come un insulto. Per distrarla, Scorpius aggiunge “Me lo racconti com’è andato il matrimonio o no?”

Lily sorride divertita “Vuoi essere intontito dalle mie chiacchiere? Lo sai che già parlo tanto, se mi fai anche delle domande…”

“Sono due ore che ascolto tuo fratello… direi che non può andare peggio.”

“È stato bellissimo e io mi sono divertita tantissimo” riassume Lily, prima di abbassare la voce “Ho detto a Hugo che siamo usciti insieme, credo tu lo possa immaginare. Solo a lui, però. Spero non ti dispiaccia…”

Il Serpeverde scuote la testa “Puoi dirlo a chi vuoi, non è un problema.”

“Sì, tranne a tua cugina, perché quell’espressione che aveva quando gliel’ho rivelato io era impagabile” pensa con una punta di malignità.

“… e volevo chiederti una cosa. Tu sai ballare? Perché abbiamo ballato tutti tantissimo. Cioè, non voglio sapere se sia ballare, quello non mi interessa, dopo aver insegnato a Hugo e aver ballato con Lorcan posso fare tutto…”

Perché, esattamente, Lily ha ballato con Lorcan?

“… ma volevo sapere se ti piace. Sai, se balleresti così alle feste o se sei più il tipo che se ne sta seduto in un angolo o vicino al tavolo delle bevande…”

Scorpius esita, mentre dei vecchi ricordi gli tornano alla mente.



“Braccia più tese.”

L’arcigna insegnante di ballo scelta appositamente da Narcissa lo sta guardando con quegli occhi da grifone, sottili e ridotti a due fessure dietro agli occhialetti trasparenti, mentre Scorpius sente le scarpe strette e la camicia che tira.

Jodie non trattiene uno sbuffo seccato, ma sta dando le spalle alla donna, quindi lei non può vederla; in compenso, può vedere benissimo Scorpius mal celare una risatina e per questo il ragazzo riceve un’altra occhiataccia.

“Ricominciate, forza. Un, due, tre, quattro.”

Scorpius appoggia delicatamente la mano sul fianco della ragazza e ricomincia a muoversi a ritmo di quella musica lenta e melensa che proviene dal giradischi.

“Ricordami come mi hai convinto” sussurra Jodie.

“Non ti ho convinto. È stata zia Pansy a farlo. E non credere che io sia contento di fare questa… cosa” risponde il ragazzo. Ed era vero, non aveva alcuna voglia di stare lì: Sebastian gli aveva promesso un weekend a Diagon Alley e un gelato da Florian e avrebbe preferito mille volte stare lì, piuttosto che ascoltare i rimproveri dell’insegnante.

A sette anni, Scorpius crede che ballare sia una noia e che solo perché Jodie è la sua compagna sta cercando di impegnarsi, altrimenti si sarebbe limitato a pestare i piedi della povera sventurata – se fosse stata quell’insegnante odiosa, sarebbe stato ancora meglio.

“Allora diciamo pure che mi ha obbligato. Zio Draco è stato molto… persuasivo.”

“Insistente” la corregge Scorpius “Nonna Narcissa non ha ascoltato ragioni: ha detto che era una cosa da fare e che andava fatta e papà… si è limitato a ripetere le sue frasi, credo. O meglio, almeno è quello che ha fatto con me.”

“Che cosa sono tutti queste chiacchiere? Dovete tenere il tempo e ballare, non fare salotto” li rimprovera l’insegnante e Jodie alza gli occhi al cielo.

“Che noia” commenta, ignorandola “Sarebbe molto più divertente, se quella donna non ci guardasse.”

“Tu dici?”

“Sì. Tanto per cominciare, condurrei io. Tu vai troppo lento…”

“… io vado a tempo…”

“… e poi non indosserei queste stupide scarpe e questo vestito fastidioso. Mi pizzica sulle spalle.”

“Signorina Jodie, pensi più a mettere i piedi al posto giusto e meno a chiacchierare.”

“Ora la strozzo” sillaba con le labbra Jodie e Scorpius scoppia a ridere di gusto, ricevendo in cambio l’ennesima occhiataccia dalla donna e un sorriso divertito dall’amica.



“So ballare” racconta Scorpius “Mi è stato insegnato da bambino, a quanto pare è una tradizione dei Purosangue. Sai, la faccenda dei banchetti e dei balli… però non so se mi piace.”

Lily aggrotta le sopracciglia “In che senso?”

“Nel senso… l’ho sempre visto come un dovere. L’ho sempre fatto per dovere. L’ho imparato perché dovevo. Non… non l’ho mai fatto, in altre circostanze.”

“E balleresti con me?” domanda a bruciapelo la ragazza e Scorpius non sa come rispondere.

Scrolla le spalle “Credo di sì. Ma non credo che… ne abbiamo occasione. Non nell’immediato futuro, almeno.”

“Non posso contare sul altri matrimoni nella nostra famiglia, almeno per un po’…” concorda Lily “E nella tua?”

“Non ci spererei troppo. Nessuno di noi è in età da matrimonio, né ha… il partner, per così dire” risponde il ragazzo “Senza contare che… non ho parenti così stretti. Elizabeth, Sebastian… li conosci già, non c’è molto altro.”

Pensare a Sebastian gli fa diminuire il sorriso dal viso, ma spera che Lily non se ne sia accorta. Così, cambia in fretta argomento, prima che il discorso famiglia venga aperto e che lui pensi a suo cugino.

“Credo di dover tornare in camera di tuo fratello” dichiara “Per quanto non sia proprio una Firebolt sotto la doccia prima o poi dovrà uscire.”

Si congeda dalla ragazza con un sorriso, imprimendosi ben in mente il suo viso ancora sporco di farina e i capelli ramati spettinati, e torna in camera, un attimo prima che Albus entri dalla porta mezzo nudo.

“Non sei questo Adone, Al” commenta divertito, quando vede l’amico continuare a vagare per la stanza alla ricerca dei vestiti “Dovresti coprirti.”

Immagina già che Albus non sappia chi sia Adone.

Infatti, l’amico lo guarda male “Sto cercando i vestiti. E tu sei identico a Rose.”

Dopo poco riesce nell’ardua impresa di rimediare un paio di pantaloni della tuta pulita e torna a scaldarsi nel pile che Jodie gli ha regalato; Scorpius lo riconosce subito, è proprio nello stile dell’amica. Probabilmente Albus intercetta il suo sguardo, perché mormora “Sono andato a guardare un film da Jodie.”

“Me l’ha detto, ci siamo visti a Capodanno…”

“… l’ho baciata.”

Scorpius sgrana gli occhi “Che?!”

“L’ho baciata” ripete Albus, sedendosi sul letto accanto all’amico “L’ho baciata… Salazar, ha delle labbra morbidissime e sapevano di popcorn… ma questo solo perché avevamo mangiato i popcorn prima… sai, film e popcorn…”

“Ti prego, puoi non andare nei dettagli con le labbra della mia migliore amica?” chiede Scorpius, fingendo di rabbrividire.

Albus lo ignora e continua per i suoi pensieri “Volevo scriverti una lettera, lo ammetto. Volevo dirtelo subito perché, Salazar, è stato fantastico e davvero tranquillo, senza troppi fronzoli inutili. Un appuntamento semplice, insomma. Però mi sentivo un po’ ridicolo a scrivertelo per lettera, come avrebbero fatto le mie cugine…”

“Non tua sorella, di sicuro” pensa Scorpius, chiedendosi se per caso, se l’avesse baciata, lo avrebbe scritto a Rose. Un’uscita, a quanto sembrava, non è bastata.

“Te l’ha detto?”

La voce di Albus lo riscuote dai suoi pensieri e il biondo lo guarda confuso “Cosa?”

“Del bacio! Jodie ti ha detto del bacio?”

Scorpius scuote la testa.

“Allora è andato male? Salazar, se fosse andato bene te l’avrebbe detto, no?”

Il biondo mette su un’espressione perplessa “Non lo so, Al. Sai com’è fatta Jodie. E poi eravamo con le nostre famiglie…”

Albus sbuffa “E io come faccio a sapere di non aver fatto un disastro?”

“Jodie ti parla ancora?”

“Mi ha scritto stamattina.”

Scorpius sorride “Allora non hai fatto un disastro.”

Il moro sta per replicare, ma ci ripensa e sbuffa divertito; afferra un Topoghiaccio dal comodino, lanciandone uno all’amico prima di appoggiarsi con la schiena al cuscino.

“L’amore fa smettere di ragionare le persone” pensa Scorpius tra sé e sé.

E lui non aveva forse cercato a tutti i costi di parlare con la piccola Potter, nonostante Albus avrebbe potuto scoprirlo così, da un momento all’altro e senza il minimo di preavviso? Non aveva sperato che il suo migliore amico si facesse la doccia cosicché lui potesse cercarla?

“Volevo chiederti… anche tu hai questi pensieri?”

Scorpius sgrana gli occhi “Come?”

Albus sbuffa “Perché penso di averli solo io. Di avere queste paranoie e questi stupidi pensieri, intendo. Cioè so che non è possibile, non posso sul serio essere l’unico, ma… a te succede?”

Il biondo esita, ma per fortuna il suo migliore amico sta parlando più a sé stesso, senza aspettarsi davvero una risposta.

“No, suppongo di no. Tu non hai ragazze per la testa al momento e sei molto più razionale ed esperto di me, che invece di queste cose non ci capisco niente” borbotta il moro “A volte vorrei essere come James, sai, il bello e dannato che fa strage di cuori. Si dice che abbia preso da nonno James. Io, invece, credo di aver preso da nonno Arthur…”

Scorpius non riesce a trattenere una risata e Albus, invece di offendersi, sorride a sua volta, prima di commentare “Patetico, vero?”

“No. Poteva andarti decisamente peggio.”

“E come?”

“Potevi prendere da tua nonna.”

Il cuscino di Albus, da dietro la sua schiena, prende in fretta la direzione della faccia di Scorpius, che però è sufficientemente veloce da afferrarlo e ha la sfrontatezza di sogghignare in faccia all’amico.

“A proposito di famiglia… come sta tuo padre?” domanda il moro, tornando serio “Non te l’ho più chiesto da… dopo l’articolo, credo. So che è tornato al lavoro, ho sentito zia Hermione che ne parlava con mamma…”

Che sia una caratteristica di tutti i Potter, quello di preoccuparsi tanto degli altri?

“Bene. Credo” risponde Scorpius, grattandosi la testa “Non lo so. Non… non ne parliamo, molto. Anzi, credo che dovrei dire che proprio ignoriamo la cosa… cioè, forse mamma e papà ne parlano tra loro, ma a me… non dicono niente. Non so perché.”

“E tu non chiedi.”

“E io non chiedo” concorda Scorpius “Perché, tu lo faresti?”

Albus ci pensa un attimo e poi scuote la testa “No, probabilmente no. James sì, lui si infurierebbe pur di sapere, ma io… se non me lo dicono ci deve essere un buon motivo, no?”

“Esatto.”

Scende per un attimo il silenzio tra i due, prima che Albus si gratti la testa e aggiunga “Credo che a questo punto dovrei dirti qualcosa come “mi dispiace” o “se ti serve io ci sono”, ma mi sembrano frasi un po’ inutili, vista la situazione.”

Scorpius sorride “Lo apprezzo. E lo preferisco.”

Gli fa piacere che sia Albus che Lily si siano interessati a lui, lo fa sentire… importante. Si sente decisamente molto più importante così, di quando gli elfi di Sebastian lo chiamano “signorino Malfoy” o vecchi amici dei suoi genitori si presentano in casa commentando il suo essere il degno erede della famiglia.

Gli piace essere importante perché gli piacciono gli unicorni di zucchero o perché è interessato alle cianfrusaglie babbane.

“Ah, e devo raccontarti questo! Praticamente papà ha chiesto a nonno Arthur se aveva un qualche oggetto strano da regalarmi e…”

L’improvvisa certezza lo investe come l’espresso per Hogwarts.

A lui piace Lily. A Scorpius Hyperion Malfoy piace Lily Luna Potter.

È una strana consapevolezza, soprattutto se raggiunta ascoltando Albus – che è anche il fratello di Lily, tanto per aggiungere problemi – che parla di Jodie e delle sue labbra prima e di famiglie problematiche poi. È strano capire che anche lui vorrebbe sapere come sono le labbra della piccola Potter e non solo per gioco o per sfida. E questo era un dubbio che già si era posto, dopo l’uscita, ma non pensava che gli sarebbe rimasto per tutti quei giorni successivi. La cosa lo ha colto alla sprovvista e non sente più Albus parlare dello strano regalo che suo nonno gli ha promesso. Gli piacerebbe davvero baciarle. A Scorpius piacerebbe davvero baciare Lily.

Scorpius ha già baciato delle ragazze, l’anno scorso. Il suo primo bacio l’ha dato alla fine del terzo anno, ad una Serpeverde più grande – se non si considera quelli che Jodie da piccolo gli dava per gioco, mentre lui cercava di fuggire lontano, dai baci e dall’amore – ma non se lo ricorda nemmeno. Le labbra di quella ragazza sicuramente non erano morbide, però, e forse erano anche un po’ secche. Le labbra di Lily Potter non riesce nemmeno a immaginarsele screpolate, figuriamoci secche.

E l’altra consapevolezza che gli giunge, mentre Lily bussa alla porta della camera per avvisare Albus che è tornato Harry, è che tra poco torneranno ad Hogwarts e né Albus né Sebastian sanno nulla di tutto ciò che gli è successo. Deve nasconderlo? E come spiegare a Lily perché vuole nasconderlo?

Ad Albus dovrebbe dirlo. E anche a Sebastian. E entrambi potrebbero prenderlo a pugni ed è davvero una prospettiva poco allettante.

Il suo migliore amico gli chiede se vuole rimanere a pranzo da loro e Scorpius nemmeno si accorge di rispondere positivamente; si ritrova a seguire Albus in cucina dopo un po’ e a trovarsi allo stesso tavolo di Harry e Ginny Weasley, con i loro figli, e il biondo non riesce a non lanciare occhiate a Lily Potter e alle sue labbra. Harry gli fa domande gentili sulla vita al castello, sulle vacanze di Natale e sui suoi genitori, ma il Serpeverde crede sia più per cortesia che altro. Il Salvatore del Mondo Magico non può essere maleducato. Chissà se gli rivolgerebbe ancora tutti quei sorrisi gentili, se scoprisse i pensieri che sta facendo sulle labbra di sua figlia.

Lily ogni tanto lo guarda, seduta un po’ lontana da lui, nei soliti posti fissi che la famiglia Potter tiene a tavola, mentre Albus chiacchiera ancora, come se non avesse già monopolizzato la conversazione tutta la mattina. È incredibile per Scorpius quanto quella caratteristica accomuni sia il suo migliore amico che Lily e, di nuovo, si trova a chiedersi come farà a dire ad Albus di Lily. Sarebbe stato probabilmente già complicato prima, quando poteva far finta che non c’entrassero nulla i sentimenti, ma solo la buona educazione, ma ora…

Ma ora cosa? Ora è uguale a prima, non è cambiato nulla. E i sentimenti si potevano sopprimere, cancellare o, proprio in caso estremi, dimenticare.

Non vuole pensare al fatto che non voglia minimamente che quei sentimenti spariscano, così si concentra su due domande sciocche: ma anche James parla così tanto? Da chi hanno preso quell’amore per le chiacchiere, Albus e Lily?

Si aggrappa a queste due domande, si concentra su queste due domande, per tutto il tempo del pranzo e per tutto il tempo che rimane a casa di Albus. Si impone di stare con il suo migliore amico, di non pensare a Lily – e alle sue labbra – e di mantenere la calma e il sangue freddo. Lui è quello dal cuore freddo come i Sotterranei, può farcela.

Ma gli occhi verdi come il prato di Lily hanno altri programmi per lui e si manifestano fastidiosamente in ogni momento, riflessi sul vetro della finestra, in una Cioccorana che Albus gli offre e nelle carte di Spara Schiocco.

Si sta fregando con le sue stesse mani, Scorpius lo sa benissimo. Eppure non trova né motivi, né modi per fermare tutto quello.

Quasi fugge da casa Potter, quando si è fatto tardi e Lily è già in cucina, spaventosamente vicino al portone di ingresso, e non ascolta ciò che Albus sta dicendo riguardo il ritorno a scuola – o qualcosa del genere.

Torna a casa e sente il cuore battergli veloce e un calore sulle gote; quando si guarda allo specchio, ha le guance arrossate: che gli stia venendo la febbre? Ma la sua fronte è fresca e lui non si sente male, ha solo una gran confusione in testa. Forse è più plausibile l’idea della pazzia imminente.

Cerca di concentrarsi su altro, ma è difficile ora che non è più in compagnia di Albus e delle sue chiacchiere; così, finisce per afferrare un foglio di pergamena e la boccetta di inchiostro, per scrivere prima una lettera prima che suo padre torni dal lavoro.

C’è scappato il bacio, quindi? Devo credere che sia una cosa seria, visto che non me lo hai detto?

Il gufo torna poco dopo ed è già pronto per prendere la seconda lettera, quella che Scorpius ha scritto senza nemmeno accorgersene e ha un destinatario diverso.

È stato molto bello rivederti oggi.






Felpie's Corner
Fa un po' strano scrivere di vacanze invernali quando qui iniziano a fare 40 °C all'ombra, ma per fortuna Scorpius sente più caldo che fredddo con tutti quei pensieri che sta facendo. Povero Scorpius, ormai è andato e, a quanto pare, se n'è reso perfettamente conto. Tanti complimenti ad Albus che, per non volendo, glielo ha fatto capire (piccoli e dolcini Albus e Jodie, ma solo tra parentesi perché direi che la consapevolezza che Scorpius raggiunge vince su tutto).
Direi che il capitolo parla molto da sé, ne manca ancora uno e poi torneremo al castello (che forse è meglio, le vacanze fanno danni).
Mi dispiace ma non riuscirò ad aggiornare nemmeno martedì prossimo: Giugno e Luglio sono periodi di fuoco e tra giorni fuori casa e computer spento non mi è così facile aggiornare. Credo che per qualche capitolo aggiornerò una volta ogni due settimane, non voglio interrompermi di più perché comunque i capitoli successivi sono pronti e solo da ricontrollare e pubblicare. Però, visto che già oggi rischiavo di dimenticarmelo, vi do appuntamento per il 6 Luglio, che sicuramente riuscirò a ricordarmelo (o comunque metterò una sveglia). Passati Giugno e Luglio riprenderò a pubblicare ogni settimana.
A parte questa nota tecnica (in cui comunque riesco ad essere prolissa, ripetitiva e probabilmente poco chiara) spero che il capitolo vi sia piaciuto!
A presto,
Felpie

 
   
 
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