Anno 550

I tuoi occhi scuri scrutano l'azzurro pallido del cielo.
C'è calma intorno a te, ma dentro hai il caos.
Quel pianeta sconosciuto e desolato non emette alcun suono.
È privo di vita, ma nella tua testa puoi sentire le voci dei suoi abitanti.
Urla strazianti che preannunciano la morte, colonna sonora di un massacro.
Nei tuoi ricordi si riflette la luce biancastra della luna piena, i muscoli che si ingrossavano e il raziocinio che andava scemando.
I tuoi occhi rivedono quella creatura mostruosa dagli occhi color sangue, e la sua ira priva di controllo.
Il tuo corpo trema e il sudore bagna il tuo viso, stringi le mani in pugni e urli disperato.
Mai, mai avresti fatto del male a quelle persone.
Creature innocenti sterminate solo per il divertimento dei saiyan.
È da tempo che prendi parte a quelle missioni Yamoshi.
Ma lo fai per non destare sospetti, per restare vivo.
"Sono solo un vigliacco".
Non sei capace di opporre resistenza agli ordini di quel Saiyan.
È il più forte e il più temuto.
È lui che comanda.
Tutti a Salade lo rispettano.
È come un re ma senza la sua corona.
Ma a che serve una corona?!
L'importante è avere dei sudditi e lui li ha.
"Stupidi, rozzi, primitivi saiyan" dici pensando ai tuoi simili.
Tu non sei come loro.
Non sei un primitivo.
Sei superiore a loro, riesci a provare emozioni positive.
Conosci l'empatia e la pietà, questo ti rende speciale ma tu non lo sai ancora.
Ti senti solo diverso.
Tu non vuoi distruggere, vuoi costruire.
Non ami uccidere, ami aiutare gli altri.
Desideri il bene ma sei nato nel male.
"Dovrò ribellarmi prima o poi. Sono diverso e, forse, posso cambiare gli altri" ti convinci.
"A cosa stai pensando spreco di sangue saiyan?" Ti domanda una voce alla tue spalle.
Una voce profonda che tocca le più alte note dell'orgoglio.
Conosci bene quella voce e la odi con tutto te stesso.
"Cumber" dici con disprezzo.
Ti volti e vedi, in alto nel cielo, il saiyan dagli occhi scarlatti e i capelli lunghi.
Neri come la pece.
Neri come i capelli di qualsiasi saiyan.
"Hai ripreso conoscenza? Voi di infimo livello non vi controllate in Ozaru.
Siete inutili, specialmente tu e i tuoi cinque amici" ti offende.
Tu non rispondi.
Sai che ha ragione.
Tu e i tuoi compagni siete solo guerrieri di infimo valore e, per giunta, avete un carattere diverso.
Siete buoni.
"Che cosa vuoi?" Domandi.
Eviti di litigare, sai che lui vuole questo ma tu non crederai mai.
Cumber non risponde subito.
Si abbassa piano, scende a terra.
"Dobbiamo tornare su Salade. Ormai questo pianeta è sterminato, non ha più senso stare qui".
E come è venuto volando, sparisce.
Tu sospiri e abbassi lo sguardo.
Per divertimento distruggete i pianeti vicino ai vostri e saccheggiate i villaggi.
Non avete una grandissima tecnologia e, per questo, le vostre navicelle non vanno tanto lontano.
Tu ringrazi per ciò.
I saiyan non usano il cervello.
Ragionano solo con lo stomaco e i muscoli.
Guardi un ultima volta quell'arido deserto e poi voli via, raggiungi Cumber e gli altri.
Vicino alle navicelle ci sono anche i tuoi compagni.
Gli sorridi e noti nei loro occhi la tua stessa malinconia, il tuo stesso dispiacere.
"Faremo presto qualcosa, ve lo prometto" sussurri.
Dopo aver fatto ritorno su Salade, decidi di riposarti ed escogitare qualcosa.
Deve pur esserci un modo per cambiare i saiyan.
Ti accasci sull'erba color lilla e chiudi gli occhi.
"Prima o poi li sconfiggeremo e fiorirà una razza saiyan che si batte per la giustizia" spera un tuo compagno.
Tu provi a rispondere, ma una risata spregevole sovrasta la tua voce.
"Siete patetici e disonorate i saiyan".
Tu digrigni i denti.
"Sta zitto Cumber" urli.
E lui ti fissa minaccioso.
Non lo hai mai sopportato.
Così orgoglioso del suo essere, così vanitoso e crudele.
Vorresti farlo fuori ma sei troppo debole per lui.
A lui non sembra importare.
Farebbe del male anche ad un neonato.
È un disonesto che si batte, anche, con chi non è al suo livello.
Ad un tratto sparisce.
A gran velocità si muove e ti dà un pugno sul viso.
Tu indietreggi e con il braccio destro, ti pulisci il sangue dal volto.
"Maledetto" gli urli e poi contrattacchi.
Sferri calci e pugni ben decisi ma non abbastanza potenti per colpirlo.
"Adesso basta, smettetela voi due" vi intima un saiyan.
È Vegeta, il più forte.
Nessuno di voi due obbedisce.
È arrivata la resa dei conti.
Vuoi farlo fuori.
Non ti importa del divario che c'è tra la tua forza e la sua.
La tua rabbia è talmente tanta che senti la tua energia aumentare.