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Autore: sweetlove    12/07/2021    8 recensioni
Anno 815, Trunks è solo nel suo ufficio, beve whiskey cercando consolazione nel periodo più buio della sua vita.
Ripercorre a ritroso i momenti vissuti, gli sbagli commessi. Rivive ciò che ha portato la sua famiglia a sgretolarsi. Riuscirà a tirare le somme e risalire a galla?
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NUOVI PG - NUOVE SHIP
I personaggi inseriti saranno quelli che interagiranno maggiormente nel corso dei capitoli, così come le coppie, anche se le principali saranno 'altre'.
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NOTE a inizio e fine del prologo. Illustrazioni all'interno dei capitoli.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Altri, Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Marron/Trunks
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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C R E E P
capitolo 6


 

Una serata indimenticabile, il primo San Valentino della sua vita. Non che fosse così sentimentale da essere tanto attaccato a certe ricorrenze, lui era il tipo da dimostrare di essere innamorato e fedele sempre, era uno dei suoi princìpi fondamentali. Il consumismo, poi, lo detestava nonostante fosse benestante e potesse permettersi certi sfizi. Eppure Yuno era rimasto sempre umile, poiché nonostante l’ascesa economica avvenuta grazie all’ottimo lavoro del padre - che non faceva loro mancare nulla - e del prestigio dell’autosalone aperto dal patrigno Mick col quale viveva, sapeva benissimo che come famiglia erano partiti dal nulla. Sapeva che quando lui e Kian erano nati vivevano in un piccolo appartamento, che Goten aveva un lavoro che a malapena consentiva di pagare le bollette e fare la spesa… poi, grazie alla bontà dello zio Trunks, che poi suo zio biologico non era, le cose erano cambiate, così come la testa di suo padre, improvvisamente diventato adulto e con un po’ di sale in zucca.

Era fortunato, Yuno, ad essere cresciuto in un modo così maturo, e soprattutto ad aver ereditato la testa di Valese. Quella di Goten, del Goten idiota e leggero, era sulle spalle di Kian, invece… 

Pensava a tutto questo mentre apriva il cancello di casa, percorreva il vialetto facendo attenzione a non scivolare sul sentiero quasi ghiacciato. Tardi, sua madre lo avrebbe rimproverato… o forse no, perché sapeva che era con Nina, prima al cinema e poi a mangiare una pizza in centro. Da quanto aveva prenotato? Forse dieci giorni, impaziente ed emozionato, ma poteva ritenersi soddisfatto da quelle ore trascorse insieme a lei… lei che era bellissima sempre, ma adesso ancora di più! Sapeva anche essere dolce, questa era una novità. Non che non avesse mai mostrato il suo lato tenero, crescendo fianco a fianco con lui era inevitabile, eppure… Eppure Yuno scopriva a mano a mano qualcosa di nuovo, di meraviglioso e al tempo stesso inquietante. Perché Nina gli stava mostrando anche una piccola parte delle sue fragilità, a dosi minuscole ovviamente, ma lo stava facendo.

E vedere una Nina non glaciale poteva essere davvero destabilizzante.

Sorrise di nuovo a quel pensiero, inspirando il suo stesso odore che portava ancora la traccia di quello della ragazza, mentre infilava la chiave nella serratura e la faceva ruotare per aprirla. Rimase sorpreso nel vedere la luce del salone accesa… a quell’ora forse solo Valese sarebbe stata li al buio ad attenderlo, eppure quasi gli venne un colpo nel vedere due sagome, le più famigliari sulla faccia della terra, palesarsi davanti a lui nel soggiorno.

Valese e Goten sedevano uno di fronte all’altro, sulle poltrone disposte ad U davanti al caminetto acceso.

«Che… che succede?»

Domanda più spontanea dell’universo…

«Ti aspettavamo tesoro…» Valese si alzo’ parlando sottovoce, probabilmente per non svegliare marito e figlia.

«E perchè? Non dirmi solo per il ritardo, andiamo!» Mise le mani avanti, Yuno, confuso e intimorito da tanta sollecitudine. Ma tacque quando si trovò a guardare le labbra di suo padre stringersi e assottigliarsi, in quel gesto così famigliare che adoperava ogni qualvolta era in procinto di dire qualcosa di difficile.

«Papà…?» Lo incitò a parlare, sperando non si trattasse di qualcosa di grave.

«Yuno, ascolta.» Valese catturò di nuovo la sua attenzione «A te manca Kian?»

Che domanda di merda. Certo che gli mancava! Era una parte di sè, da quando non c’era si sentiva incompleto…

«Certo.» Yuno rispose prima di rendersi conto di aver omesso un piccolo ma grande dettaglio: suo fratello gli mancava un pò meno da quando con Nina le cose avevano preso una piega diversa. Ma decise di non ritrattare.

«E tu manchi a lui, Yuno…» La voce di Goten riecheggiò pacata nel soggiorno, assieme allo scoppiettare del focolare «E il direttore ritiene che sia il momento giusto per farvi rincontrare. A te piacerebbe rivederlo?»

Quella domanda risuonò due, dieci, cento volte nella testa del ragazzo, rimasto pietrificato e in balia di sentimenti che da contrastanti divennero chiarissimi in un baleno. Perchè il sangue è forte, il sangue è un richiamo che non si può ignorare. Il sangue è sangue.

«Sì! Sì che vorrei rivederlo, papà!» Disse, entusiasta come un bimbo ma senza perdere la sua compostezza congenita.

«Quindi se… se questo fine settimana ce ne andassimo da lui…?»

«Sarebbe bellissimo!» 

Yuno lo disse sicuro di sè, i suoi genitori si scambiarono uno sguardo ma non aprirono bocca.

 

 

Nina era una ragazza diffidente, e non soltanto con gli estranei. Lei era una specie di gatto selvatico, pronta a saltare in aria e arrampicarsi su di un albero per mettersi al riparo dal pericolo, e il pericolo può avere diverse sfaccettature: può essere un mostro quando sei bambina, un lutto da adolescente, un inganno… eppure, la ragazza fu costretta ad abbassare la guardia, almeno per quella volta. Perchè si trovò a dover dare ragione a tutti in un colpo solo.

Ricordava bene quel pomeriggio, quel racconto di suo nonno Crillin che l’aveva portata al parco. Lei gli aveva chiesto di spingerla sull’altalena, malgrado già sapesse farlo da tempo, e lui le aveva risposto “Sei tale e quale alla tua mamma…”. In quel momento, il perchè non lo ricordava, Nina gli aveva domandato come si fossero conosciuti la mamma e il papà e il nonno aveva ridacchiato prima di esordire in un “Non si sono conosciuti in un momento preciso tesoro… sono amici da ancor prima di nascere, come te e i gemelli!”.

Al nonno Crillin, buonanima, non aveva mai creduto fino in fondo, semplicemente perchè ciò che divideva con i gemelli era quasi una fratellanza… almeno così era stato finchè Kian non le aveva chiesto di mettersi insieme, ormai tempo prima. Quello che aveva passato per causa di quel ragazzo le aveva dato ragione riguardo l’impossibilità di tali rapporti, che sicuramente sfociano in una sofferenza estrema proprio a causa di ciò che si mette in ballo con i sentimenti, ma ora si trovava a ricredersi ancora. Certo, presto, prestissimo, ma sentiva che con Yuno tutto poteva andare solo bene. Solo e soltanto bene! E che forse davvero Marron e Trunks erano amici da sempre prima di amarsi… questo non poteva saperlo e avrebbe lasciato quell’interrogativo in sospeso ancora per un pò.

«Posso?»

Proprio la voce di Trunks le giunse attutita dalla porta della camera chiusa, assieme a un lieve bussare. Nina sbuffò appena, come sempre, ma esordì in un “avanti” perchè sapeva di essere nel torto e che quella lavata di capo non avrebbe potuto rimandarla.

«Ciao…» Il lilla entrò nella stanza destabilizzandola con un sorriso, e questo Nina proprio non se lo aspettava.

«Ciao. Che succede?» Chiese, sollevando un sopracciglio proprio mentre sfilava il pigiama da sotto il cuscino.

«Niente. Volevo darti la buonanotte.» 

«Ah…» La ragazza scostò le coperte dal letto, sospettosa «E come mai non sbraiti riguardo l’orario?» 

Trunks ridacchiò, scuotendo leggermente il capo.

«Perchè non c’è nulla di male a far tardi una volta ogni tanto. E perchè sono tranquillo, dato che eri con Yuno. E poi mi fido di te.»

Da quando Trunks non si fidava di lei? Da troppo, probabilmente… quelle parole le entrarono dentro come lame affilate, ma non per far male. Eppure il suo carattere di merda le impediva di aprirsi, di avvicinarsi al papà ed abbracciarlo. Di dimostrargli quanto lo amasse.

«Com’è andata la serata?» Domandò sempre Trunks, per nulla sorpreso del silenzio della secondogenita.

«Bene.»

Spicciola come sempre.

«Va tutto bene con Yuno…?» 

«Papà, grazie del pensiero ma non credere che parlerei dei miei problemi con te!»

Colpito. Affondato. Annientato come genitore e unico sostituito della madre che quella iena non aveva più e con la quale sicuramente si sarebbe confidata. Cosa fare? Insistere? Mai… Nina andava presa con le pinze, sempre. E se era rientrata senza sbattere le porte, poteva dedurre che con Yuno fosse tutto a posto. Questo poteva fare, dedurre.

«Va bene, va bene… allora buonanotte tesoro.»

Per un attimo s’illuse che si sarebbe fatta avanti per dargli un bacio sulla guancia, ma attese invano.

«Notte.»

 

 

Era nel letto, la voglia incredibile di premere ‘invio’ e condividere quel tormento con l’unica persona al mondo che desiderava accanto in quel momento. Ma sarebbe stato giusto? Doveva proteggerla, tenerla al sicuro, preservare il sorriso che da poco aveva riconquistato dopo tanta sofferenza. Nominarle Kian, quel loro incontro, cosa avrebbe provocato?

In verità in quel momento Yuno si sentiva meschino. Meschino perchè avrebbe tanto voluto dirle che aveva pensato una cosa squallida. 

“Vorrei che Kian non tornasse mai…”

Era felice di vederlo, ma anche di saperlo lontano. Era più brutto sentirsi mutilato del fratello gemello oppure rischiare di perdere Nina?

Ardua scelta. Situazione di merda.

Le cinque del mattino, neanche due ore e la sveglia sarebbe suonata.


Continua...


Nota dell'autrice

BUONGIORNO E SEMPRE FORZA AZZURRI, CAMPIONI D'EUROPA!

Preparare questo capitolo è stata un'impresa. Non sapete quanto ricordo con nostalgia i periodi in cui buttavo giù le long come fossero bicchieri d'acqua! Ad oggi lotto per avere quell'oretta di tempo libero da ritagliarmi per poter scrivere! Terribile... ma anche stavolta ce l'ho fatta!
E niente, sapete già che questa sarà la MIA settimana, chi mi segue su IG (A PROPOSITO, LETTORI SILENTI SE CI SIETE PALESATEVI CON UN MESSAGGIO! FATEMI CAPIRE SE MI SEGUITE DA EFP!) saprà che sono stata super indaffarata, con la mazza da baseball di Harley Quinn ad esempio! Non sapete quanto ho imprecato, ma sono riuscita a ultimarla... la mia mini me esordirà al Rimini Comix con ben 2 cosplay. Una partenza col botto devo dire.
Spero davvero di farcela a pubblicare lunedì, al limite mi vedrete martedì quando mi sarò ripresa XD prevedo tanto divertimento ma anche tanto alcol! 🤣🤣
Io vi ringrazio ancora TUTTI per il supporto che mi date e l'entusiasmo che dimostrate per ogni aggiornamento! Siete speciali!
Un abbraccio

 

Sweetlove


 

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