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Autore: Anguria21    13/08/2021    1 recensioni
Margareth Amelie Smith, o semplicemente Maggie, deve la sua vita a una sola persona: Talia Hale.
Maggie aveva il suo branco: amava i suoi genitori e il suo fratellino, Sam. Le due famiglie si conoscevano da sempre portando il giovane Derek e la giovane ragazza a diventare ottimi amici. Un giorno, però, un branco di cacciatori decise di uccidere, o di sterminare, il branco della famiglia Smith e Maggie viene presa in custodia dalla famiglia Hale. La ragazza finisce per innamorarsi del ragazzo ma lui non si accorge del suo amore a causa di Paige. Lei vede tutto il suo cambiamento: vede il suo dolore, vede le sue scelte sbagliate. Vede il fuoco e rischia di morire ma l'amore per Derek la terrà in vita. Derek la crede morta e si da la colpa anche di questo, finché Maggie non torna a Beacon Hills. I due si avvicineranno ma lei potrà ancora amarlo dopo Kate? Dopo la gelosia per Erika? Dopo la professoressa Blake? Dopo Beaden? Dopo il suo lieve abbandono? Dopo che che avrà rischiato la sua vita un migliaio di volte, Derek capirà qualcosa?
P.s. La storia non è mia. I personaggi non mi appartengono, tranne uno.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo, io e Scott ci troviamo entrambi alla clinica veterinaria per aiutare Deaton. La storia dei sacrifici non mi va molto a genio ma sicuramente le nostre vite non possono fermarsi per questo. Andiamo avanti e cerchiamo di scoprire qualcosa in più, ogni giorno di più. In questo momento un cagnolino è sul tavolo della clinica per una piccola puntura ma sembra che senta più dolore il suo padrone che lui.

-Gli farà molto male?- chiede infatti.

-Solo un po'.- gli risponde Deaton mentre Scott tiene fermo il piccolino e io gli passo la siringa.- ma ho scoperto che è una cosa che sentiamo maggiormente noi che loro.- conclude dopo aver visto la sua faccia.- Tutto apposto. Beh, controlliamo solo il contenitore delle feci per i parassiti, ma penso che abbiamo mangiato qualcosa che non doveva mangiare.

Scott prende il cucciolo e lo mette a terra mentre lui si avvicina piano piano al mio piede e io mi abbasso al suo livello.- Sei stato un cagnolino coraggioso.- dico accarezzandolo.

-Ha un bel nome.- dice Scott dopo aver guardato la sua medaglietta. Proiettile.

-Ha due fratelli che si chiamano Beretta e Grilletto.- dice il ragazzo.

-Che nomi.. stravaganti.- dico alzandomi e aiutando Alan.

-Famiglia militare.- spiega il ragazzo chiarendo tutti i nostri dubbi.- Sembra come se capisca chi è l' Alpha qui.- dice mentre Scott continua ad accarezzarlo. Scott, sorride per cortesia ma vedo Alan guardarlo per un po' e poi spostare lo sguardo come se nulla fosse successo. Qualcosa non mi quadra. Poi il ragazzo va via, e rimaniamo solo noi tre. 

-Allora, mi spieghi che è successo ieri?- chiede Scott.

-Mi sono svegliata all'improvviso gridando il nome di .. Derek. Tu mi spieghi che è successo?

-E' entrato nella sala caldaie per salvare la prof. Quando siamo entrati, io e Isaac, era ridotto male ma era ancora vivo, come se fosse uscito da un momento di trans.- spiega Scott.- riesci ancora a sentirlo, giusto?

-Lo sento sempre, purtroppo.- dico togliendo i guanti mentre lui prende il contenuto delle feci con le pinze.

-Ho trovato qualcosa.- dice mostrandolo a entrambi.

-Risciacqua.- dice Alan mostrandogli il prodotto adatto.

-Che cos'è?- chiede passando le pinzette al capo.

-Definitivamente velenoso.. per i cani. In realtà, lo è anche per voi.- risponde il dottore.

-Strozzalupo?- chiede Scott.

-Vischio.- dice Alan mentre io lo sussurro esterrefatta. Che cosa ci fa del vischio nelle feci di un cane?! Poco dopo, sentiamo un cane abbaiare e sinceramente mi sembra molto familiare. Scott, esce per capire che sta succedendo ma dopo dieci minuti, non vedendolo tornare, lo raggiungo fuori.

-Scott? Che succede?- chiedo avvicinandomi. Lo trovo con il piccolo Proiettile in braccio.

-Il ragazzo.. non è più qui.- mi risponde. Merda.

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Non so per quale assurdo motivo, ma mi interessa sapere come sta la prof che ho aiutato ieri sera. Scott, mi ha informato delle condizioni di Maggie quando si è svegliata e di tutto il giorno successivo. Sinceramente, non l'ho sentita o vista ma meglio sto fuori dalla sua vista meglio è per lei e .. credo per me. Ripensare a quello che ho provato e a quello che ho visto mentre combattevo contro Cora e Boyd, mi ha ricordato della professoressa. Così, mi sono recato, questa mattina, a scuola e la sto aspettando nella sua aula, Quando entra, non si accorge subito di me. Chiude la porta davanti ai suoi occhi e quando si gira, urla per non si aspettava di trovarmi qui. Prende un bastone di legno vicino a lei e lo mette in posizione di difesa.

-Che cosa vuoi?- mi chiede spaventata ma sulla difensiva.- Vuoi minacciarmi? Dirmi che nessuno crederà alle mie parole? Provare a spaventarmi? Uccidermi?

-Volevo solo vedere, se tu stavi bene.- dico avvicinandomi leggermente facendola indietreggiare leggermente.

-Fisicamente o mentalmente? Anche se suppongo ciò presupponga che emotivamente stavo bene prima di tutto questo. E secondo il mio terapista.. si può dibattere su tutto questo.- dice con sarcasmo facendomi sorridere leggermente. Mi avvicino ancora a lei che si allontana prontamente ma avvicino la mano per toglierle il pezzo di legno che piano riesco a sfilarle di mano.

-Penso che starai bene.

-Ovviamente, su non insegni qui a scuola. Tra venti minuti, devo iniziare una lezione con una dozzina di adolescenti sul "crogiuolo" e sinceramente non ho la più pallida idea su cosa potrò dire.- dice lei sospirando alla fine della frase.

-Beh, perché non inizi parlando loro che c'è un allegoria sul Mccarthyismo?

-E' un modo sottile per dire che non dovrei parlare di niente? Perché non lo farò.- dice lei. Mi avvicino ancora di pochissimo facendola andare ancora indietro, per poi porgerle il pezzo di legno. Lei lo afferra delicatamente e lo porta al petto mentre mi avvicino alla porta.- Chi sei?

-Mi chiamo Derek.

-Jennifer.- dice prima che attraversi la porta dell'aula. Poi vado via. E' una sensazione strana. Sento di avere qualcosa che mi lega a lei ma non so cosa.. è tutto strano è confuso perché nella mia testa una sola persona è presente con un solo nome: Maggie. E forse anche nel mio cuore.

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-Abbiamo cercato ovunque.- dico a Stiles mentre ci cambiamo negli spogliatoi della scuola.- E' come se fosse andato via, lasciando la sua macchina, il suo cane.

-Okay. Lui era..- prova a dire..- potrebbe essere stato un vergine, forse? Sembrava un vergine?

-No, definitivamente no. Deaton, ci fa fare sesso con ogni suo cliente. E' la nuova politica della clinica.- dico ridendo ma rimane serio e divento serio anch'io.- No, non so se fosse stato vergine alla morte. E' perché stai parlando come se fosse già morto? E' solo disperso.

-Disperso e presumibilmente morto perché era un vergine, Scott.- dice lui agitandosi molto.- E tu sai chi è ancora vergine? Io. Sono vergine, okay? E cosa significa? Significa che la mia mancanza di esperienza sessuale adesso è letteralmente una minaccia per la mia vita. Okay, ho bisogno di fare sesso tipo adesso. Qualcuno deve fare assolutamente sesso con me, oggi. Qualcuno deve fare sesso con me, proprio adesso.

-Okay, lo farò io.- dice Danny dopo che Stiles chiude il suo armadietto.

-Cosa?- chiede il mio migliore amico dopo aver gridato ed essersi girato verso Danny.

-Vieni a casa mia, stanotte, e rimani tutta la notte. Mi piacciono gli abbracci.- lo informa Danny ma capisco subito che lo sta prendendo in giro.

-Oh. Era davvero dolce. Mi stai prendendo in giro?

-Si, ti sto prendendo in giro.- dice li prima di andare via ma Stiles gli urla dietro.

-Okay, non dovresti giocare con le emozioni di un ragazzo così, Danny. Non è attraente, va bene?- grida e vediamo entrare Isaac e il coach si mette nel mezzo.

-Signor Lahey, felice di averla di nuovo con noi. Non felice che tu sia in ritardo.

-Mi scusi, coach.- dice dirigendosi verso il suo armadietto. Strano.

-Ricordo a tutti voi che la corsa di oggi non è un optional per i giocatori di lacrosse. Non ho bisogno che vi trasformiate in un ammasso di culi grassi durante la sessione di pausa.- dice guardando poi Danny e pentendosi delle sue parole.- quindi, lavorateci su.

******************************

Quando ci troviamo nel bosco per la corsa, l'unica cosa che riesco a vedere prima che tutto inizi sono i gemelli che sfidano Isaac con lo sguardo e lui che corre dietro di loro come un razzo. Iniziamo bene.

-Isaac.- dico cercando di fermarlo.

-Sono loro.- dice lui correndo dietro di loro.

-Isaac, aspetta. Isaac!- grido iniziando a correre dietro di loro. Merda! Sono veloci. Quando li raggiungo trovo Isaac in mezzo a loro e loro che lo tengo.

-Ethan, mi dimentico sempre, quante ossa ci sono nel corpo umano?- dice uno di loro.

-Non lo so, contiamole.- dice l'altro ma prima che possa fare qualcosa lo colpisco in viso, rompendogli un osso.

-Questo è uno.- dico contro di lui. Tutti iniziamo a ringhiare contro tutti trasformandoci per metà e stiamo per attaccarci, quando sentiamo l'urlo di una ragazza provenire dal folto del bosco. Corriamo tutti verso il suono straziato e troviamo il corpo di un ragazzo legato per il collo e, soprattutto, morto. 

-E' lui, non è vero?- mi chiede Stiles, adesso vicino a me. Annuisco vedendo con cosa è legato al tronco. Il guinzaglio del suo cane.

*********************************

Poco dopo, la polizia ci raggiunge e il padre di Stiles cerca di far andare via più gente possibile. Qualche attimo dopo, un corpo collide con il mio. Maggie.

-Stai bene? Ragazzi, state bene?- chiede guardando prima me e poi guardando Isaac e Stiles.

-Si, stiamo bene.- rispondo guardando i ragazzi anche se sono ancora sotto shock. Poi Stiles, fa avvicinare suo padre per fargli vedere i segni sul corpo.

-Papà, avvicinati. Guarda, guarda questo. Sono gli stessi segni che presentano gli altri corpi, vedi?

-Si, li vedo.- dice lo sceriffo sconsolato.- fammi un favore, torna a scuola, okay? Coach, può darci una mano?

-Avete sentito lo sceriffo? Non c'è niente da vedere qui.- inizia a dire il coach.- probabilmente un ragazzino senzatetto.

-Coach..- lo richiamo.

-Si?

-Era un senior.- dico mortificato.

-Oh..-dice sospirando.- Non era nella squadra, vero?

Sto per rispondere ma l'urlo di una ragazza che corre verso il corpo, ma viene fermata dal vice sceriffo, ci fa girare verso di lei. La sua ragazza, credo. Lo sceriffo ci manda via e tutti quanti, Maggie compresa, iniziamo ad andare via.

-Avete visto il modo in cui i gemelli guardavano il corpo?- chiede Isaac.

-Si, come se non sapessero che cosa sia successo?- chiede Stiles.

-No no, loro lo sanno.- dice Isaac.

-Quel ragazzo è stato strangolato da una garrota, va bene?- inizia Stiles.- Sono l'unico a riconoscere la mancanza "di attitudine di lupo mannaro" in questi omicidi?

-Quindi pensi che sia una coincidenza che loro siano apparsi e le persone abbiano iniziato a morire?- chiede Isaac quando ci fermiamo per capire che cosa fare.

-No, ma non penso che siano stati loro.- continua a dire il mio migliore amico.

-Scott?- mi richiama Isaac.- Cosa ne pensi?

-Ancora non lo so.

-Ancora non lo sai?- chiede Stiles.

-Beh, lui ha ragione in parte. Seriamente, amico, sacrifici umani?

-Scott, i tuoi occhi diventano di un giallo brillante, okay? I peli che spuntano fuori dalle tue guance e poi scompaiono, e se io ti pugnalassi adesso, tu guariresti magicamente ma tu mi dici che hai problemi a credere ai sacrifici umani?- continua a chiedermi il mio migliore amico.

-Questo è anche un buon punto a favore.- dico girandomi verso Isaac.

-Non mi importa.- dice lui.- hanno ucciso quel ragazzo, hanno ucciso la ragazza che mi ha salvato. Anch'io li ucciderò.- conclude prima di andare via.

-Sei stranamente silenziosa.- chiedo a Maggie.- che ne pensi?

-Stiles, ha ragione. Non è opera di nessun lupo mannaro. In questa città qualcosa di più grande sta succedendo e il branco di Alpha non è l'unica cosa di cui dovremmo preoccuparci.. -conclude prima di seguire Isaac.

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Stare a casa di mio fratello con lui in torno, non è una bella passeggiata. Non avevo nessuna altro posto dove andare: casa Hale è stata distrutta dal fuoco e quindi inabitabile. Casa di mio zio Peter neanche la si può considerare essendoci lui dentro e.. Derek era la mia unica scelta. Mi mancava, certo, ma non è una situazione facile. Quello che faccio sempre è allenarmi e allenarmi come adesso. Sono alla sbarra per sollevare pesi, il mio peso. Derek arriva alle mie spalle.

-Fermati. Non sei ancora guarita del tutto.- dice quando arrivo a terra.

-Davvero? Beh, ho finito di starmene in giro a non fare niente.

-Allora siediti.- dice cercando di farmi cambiare idea.

-Mi aiuterai a rintracciarli?- chiedo prima di iniziare qualche flessione ma lui mi sposta il polso con il piede e finisco con tutto il peso sull'altro, cadendo poi di schiena. Mi rialzo e cerco di invogliarlo alla lotta ma lui blocca solo i miei colpi senza fare altro.- Andiamo! Combatti. Sono tornata indietro per questo? Non riesco a credere che ho permesso di far intrappolare il mio culo dentro quel caveau per tre mesi per te. Tutte quelle cose che ho sentito. Un potente nuovo Alpha, un Hale, che crea un nuovo branco. Lo sai da quanto tempo aspettavo di sentire queste parole? Hai la minima idea di come mi sono sentita quando ho saputo che eri vivo?

-Mi dispiace di deluderti.- mi dice lui con un leggero tono di voce. Vorrei rispondergli male e buttarmi tra le sue braccia allo stesso tempo ma l'allarme del loft suona segnalandoci un intruso. 

-Che cos'è quello?

-Un problema.- mi risponde lui mettendosi sull'attenti. Quando la porta si apre, lentamente, vediamo spuntare un grosso e tremendo Alpha che ringhia verso di noi in posizione d'attacco. Non mi lascio scoraggiare dalla situazione e ringhio a mia volta correndogli contro, non sentendo mio fratello che cerca di fermarmi. Lui mi prende per il collo e mi butta terra, girandosi poi verso mio fratello.

-Pronto per un nuovo scontro?- gli chiede e non capisco a cosa si riferisca. Prova ad avvicinarsi a me ma sente, come me, la presenza di qualcun altro. Una donna, Alpha anche lei. Le va contro e cerca di fermarla. In un primo momento ci riesce, anche a spingerla via ma prontamente, lei, atterra a quattro zampe, come se fosse un vero lupo. Mio fratello fa uscire l' Alpha che è in lui ma, lei prende la sbarra con cui mi stavo allenando prima e manda al tappeto Derek, per poi infilzarlo con la stessa sbarra da parte a parte. Un altro uomo entra nel loft, un altro Alpha. la sua particolarità? La cecità.

-Avete fatto tutto?- chiede l'uomo entrando mentre il colosso mi tiene ancora a terra.- Perché solo ascoltare tutto questo è stato estenuante. Quindi, chiacchieriamo un po'- conclude avvicinandosi a Derek e abbassandosi al suo livello. La cosa non mi piace per niente. Nonostante tutto il tizio con gli occhiali e il bastone, continua a parlare.- Scusami per tutto questo, Derek. Ho chiesto a Kali di essere gentile, ma..

-Questo è il mio essere gentile.- dice lei continuando a tenere quell'affare nel petto di mio fratello. In tutto questo, sento solo adesso il telefono di Derek continuare a suonare.

-Lascia.. lasciatela andare.- chiede lui con molta fatica. Il tizio cieco fa un cenno e il bestione mi lascia andare. Mi rialzo e non so che cosa fare. Vorrei correre li e aiutarlo ma so che una sola mossa sbagliata, costerebbe la sua vita. Mi avvicino lo stesso, è pur sempre mio fratello, ma lui mi fa cenno di stare ferma con un semplicissimo..- No.

-Vedi? Non siamo così irragionevoli.- continua a dire l'uomo.

-Che cosa vuoi?- chiede con voce piena di dolore, Derek.- Vuoi uccidermi?

-Credi davvero che io sia così annoiato?- chiede sempre lui.- Non confondermi con i sociopatici come tuo zio. Sono un uomo con una visione più ampia del semplice omicidio. In effetti, sono qui per mostrarti quante visioni un uomo cieco può avere.- conclude togliendosi gli occhiali mostrando i suoi occhi che, però, si illuminano di rosso come quelli di un Alpha. Purtroppo, però, Kali continua ad infierire sul corpo di mio fratello con quella sbarra di ferro. L'unica cosa che mi verrebbe da fare adesso è.. Maggie! Merda, non posso avvisarla.

-Lo stai uccidendo!

-Non ancora, sorellina.- dice lei girandosi verso di me.- ma potrei. Chi lo sa se ci vogliono cinque minuti o cinque prima che sia troppo tardi per tirare fuori questo affare dal suo corpo? Ma solo per essere sicura, potresti arrivare al punto.- dice poi rivolgendosi al suo Alpha.

-Adesso puoi vedere il problema sull'essere in un branco di Alpha. Tutti quanti vogliono prendere decisioni. Io? Io scopro nuovi talenti.. come te.

-Non interessato.- dice respirando male mio fratello.

-Ma non hai sentito il mio punto di vista.- dice il mostro.

-Tu vuoi.. che uccida il mio stesso branco.

-No. Io voglio che tu uccida uno di loro.- dice ancora il mostro.- O meglio due di loro. Fallo, e non ti chiederò mai di uccidere gli altri. Tu lo farai per tua volontà. Io l'ho fatto, Ennis l'ha fatto, Kali l'ha fatto. Digli come ci si sente, Kali, ad uccidere uno dei tuoi.

-Mmm.. liberatorio.- dice lei con un sorriso orribile sul viso.

-Ascoltami, Derek. Vuoi davvero rimanere in pace con un paio di adolescenti disadattati destinati a diventare una responsabilità?- chiede ancora.- E credimi, diventeranno una responsabilità. In effetti, ho il sospetto che uno di loro stia per mettersi nei guai da solo proprio adesso.

Quello che dice ci lascia un po' sospettosi e scommetto che se la prenderanno con uno da cui è facile tirar fuori molta rabbia. Isaac. Merda. Ma non ci lascia nemmeno il tempo di riflettere, che si alza dalla sedia e si avvicina ancora di più a Derek.

-Guarda, la ragione per cui investo sempre in nuovi talenti è semplice: Tutti noi sappiamo che un branco è più forte in due che in uno solo. Più forte è la singola parte, più grande è il tutto. Quando ho perso la mia vista, uno dei miei beta pensò che non ero più adatto al mio ruolo. Ha provato a portarmelo via. Ucciderlo, mi ha insegnato qualcosa in più sugli Alpha che non sapevo potessero fare. Il suo potere è stato aggiunto al mio. Sono diventato più forte, più veloce, molto più potente di quanto non sia mai stato. Ho testato queste mie nuove abilità per assumere il potere di un altro uccidendolo. In effetti, Derek, ho ucciso tutti loro. Ho preso la parte individuale per diventare il più grande tutto individuale.- dice spiegando tutto montando e smontando il suo bastone. Poi si abbassa al livello di mio fratello e gli tocca il viso.- Hai ragione, Kali. Assomiglia molto a sua madre. Imparerai a conoscermi, Derek, come ha fatto lei.

-Io so chi sei.- dice mio fratello dolorante e grondante sangue.- Io so che cosa sei. Sei un fanatico.

-Conoscermi?- chiede posando il bastone su tavolo.- Tu non hai mai visto nessuno come me. Io sono l' Alpha degli Alpha. Io sono al di sopra dell'apice dei predatori. Io sono la morte, il distruttore del mondo. Io sono il demone del lupo.- conclude gridando mentre i tuoni si abbattono sulla città e io mi nascondo dietro un pilastro e i suoi occhiali si rompono. Kali estrae la barra di metallo dal corpo di mio fratello e lui cade a terra sfinito.- odio quando accade. Quando vanno via, corro a prendere il telefono e subito dopo corro da mia fratello per aiutarlo. L'unica cosa che mi viene da fare è chiamare Maggie.

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La classe di chimica è la classe più noiosa e difficile al mondo e sentire il professor Harris continuare a parlare di inerzia e di tutto quello che gira intorno ad essa è una cosa che non mi piace affatto, nonostante tutto quello che è successo nelle ultime settimane. Cerco di convincere Isaac in tutti i modi a non attaccare i gemelli ma sembra che non funzioni.

-Sono qui per una ragione. Dammi la possibilità di capire di cosa si tratta prima che tu faccia qualcosa, okay? Isaac.- lo chiamo ma nulla. Troppo nervoso, troppo arrabbiato. Il prof chiama Danny per sapere la risposta. Qualcosa non va con Isaac e si capisce anche dal modo in cui porge una domanda, sciocca, al prof.

-Professor Harris, posso andare in bagno, per favore?

Lui gli indica la strada concedendogli di andare e vorrei farlo anch'io ma mi viene bloccata la possibilità di farlo.

-Anch'io devo andare in bagno.- dico alzandomi dalla sedia.

-Uno alla volta.- dice lui facendomi sedere di nuovo.

-Ma devo andarci seriamente. E' un'emergenza medica andarci.

-Signor Mccall, se la sua vescica esplodesse improvvisamente e la sua urina iniziasse ad uscire da tutti i suoi orifizi, risponderei ancora "uno alla volta."- mi risponde lui con cattiveria.- Questa iperbole è abbastanza per lei, o le preferirebbe che facessi un esempio più vivido?

-No, no. questo è abbastanza buono.- dico sedendomi di nuovo al mio posto. Qualcosa succede, però, in questo piccolo lasso di tempo. Tanto da farci alzare tutti e uscire fuori dalla classe. Corriamo tutti fuori, e vediamo uno dei gemelli, Ethan, ai piedi di Isaac coperto di sangue.

-Cosa significa tutto ciò?- chiede il professor Harris in testa alla massa di gente.- Cosa sta succedendo?

-Stai bene?- chiede Danny ad Ethan quando si avvicina al suo livello per aiutarlo.

-Lui.. lui mi ha picchiato.- dice mentendo il gemello.

-Isaac, cosa diavolo hai combinato?- chiede severamente il prof. Stanno per sorpassare il limite questi Alpha dei miei stivali. Ovviamente, il professor Harris, ha messo Isaac in punizione per quello che pensa che abbia fatto ma in realtà questi stupidi Alpha stanno cercando di ridurci in pezzi con i loro mezzucci da quattro soldi. Non dobbiamo farci abbattere o colpire nei punti deboli. Durante il cambio dell'ora, seguo Isaac fino al suo armadietto per parlargli di tutta la faccenda.

-Non farti infastidire da lui.- dico mentre giriamo l'angolo.- E' solo la detenzione all'ora di pranzo. Se tutto quello che vogliono è farti incazzare, allora non dargliene l'opportunità. Stanno solo cercando di arrivare a te.

-A quanto pare non solo a me.- dice guardando dietro le mie spalle e quando mi giro vedo Aiden parlare molto vicino a Lydia. Li sento parlare e sento chiedere a lui di stasera. Ma ovviamente lei lo respinge però, alla fine, riesce ad uscire con lei. Mi guarda in modo soddisfatto ed è certo: vuole fare incazzare anche me.

-Cosa?- dico girandomi di nuovo verso Isaac.

-Ora, vogliono farlo con te.- dice lui con un sorrisino che strapperei volentieri dal suo viso.

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Ascoltare quello che dice il professor Harris durante l'ora di pranzo, non una delle cose più emozionanti che possano esistere al mondo. I miei pensieri lo sono molto di più e ovviamente non sto ad ascoltare quello che dice, finché il mio cognome non viene associato a quello di Allison Argent. Dobbiamo sistemare lo stanzino dell'aula di chimica. Merda. Mi giro verso di lei, che mi fissa, e poi torno a guardare il professore.

-Oh, signor Harris?- chiedo schiarendomi la voce e avvicinandomi a lui.- Ehm.. devo stare con lei?

-Ora che so per certo che non vorresti.. si. Devi stare con lei.- dice lui mentre mi giro scazzato verso la diretta interessata. Molto bene. Quando arriviamo davanti la porta dello stanzino, lei la apre lasciandomi passare. Sistemiamo alcuni scatoli e per sbaglio sbatte contro di me scusandosi.

-Scusami.- dice con un leggero sorriso. Ma la cosa non mi scalfisce minimamente. Odio i posti così piccoli, anche se la porta dello stanzino è aperta.

-Stai bene?- mi chiede lei notando la mia agitazione.

-Si, si. Solo.. non sono un grande amante dei posti piccoli.

-Posso farti una domanda?- chiede con non curanza.

-Devi per forza?

-Credo di no.- dice lei anche se posso sentire un leggero sorriso comparire sulle sue labbra.- ma chiederò comunque. Hai detto a qualcuno che ero a scuola la scorsa notte?

-Avrei dovuto farlo?

-Mi farebbe davvero felice, se tu non lo facessi.- dice lei.

-Beh, sai.. renderti felice non è una delle mie priorità, da quando mi hai pugnalato.. venti volte.. con dei coltelli.

-In realtà, sono dei pugnali ad anello cinesi ma..

-Oh..

-Scusami.- dice lei.

-Era.. quella era una "scusa"?

-Accetteresti una "scusa"?- chiede sorridendo. Sto per rispondere ma la porta dello stanzino viene chiusa con forza e la luce viene a mancare. Merda. No. Provo ad aprirla ma niente. Non si apre.

-Oh, forse, è chiusa dall'esterno.- dice lei avvicinandosi a me.

-No c'è qualcosa che la blocca.- dico togliendomi la giacca. No, no, no. Non può succedere e il suo continuo dirmi di rilassarmi non aiuta per niente. Inizio a inveire contro la porta e a prenderla a pugni facendola spaventare e facendole gridare il mio nome che, ovviamente, peggiora la situazione. Io non la sento e gli occhi.. beh, si illuminano di giallo. Mi giro verso di lei e inizio a ringhiare mentre Allison indietreggia piano piano cercando di calmarmi e a non spingermi a fare qualcosa che mi pentirei di fare. La spingo contro gli scaffali mentre grida e sto per attaccarla ma.. la porta si apre e qualcuno mi spinge contro il pavimento del corridoio. Scott. Fa illuminare i suoi occhi, mentre mi tiene giù, e grida il mio nome.

-Isaac!

Torno normale e mi appoggio al muro, sussurrando il nome di lei.

-Allison..

-E' okay. Sto bene.- dice lei a Scott mostrandogli il braccio ferito dai miei artigli.

-Mi dispiace. Non volevo.. non volevo fare quello che ho fatto.

-E' okay.- dice lei.

-Mi dispiace così tanto.

-Non è colpa sua.- mi difende lei.

-Lo so.- le da ragione Scott.- Adesso sappiamo che non vogliono solo farti arrabbiare. Vogliono che qualcuno venga ferito.

-Quindi, faremo qualcosa?

-Si. Li farò arrabbiare. davvero arrabbiati.- conclude Scott.

Il nostro piano è quello di ripagarli con la stessa moneta. Io e Allison siamo nel cortile, gli ultimi minuti di pranzo, e lei smonta una delle moto dei gemelli. Si, questo li farà arrabbiare tantissimo.

-Quanto ci metti a farlo?- chiedo impaziente sentendo il suo nella campana. Lei si alza e accende la moto mentre io salgo in sella.

-Okay. Frena con la mano sinistra, calcia per dare gas. Frena e accelera.- dice mostrandomi come fare e trovandola vicina, troppo vicina.- Cerca di non investire nessuno.

-Si, quando sarò li, lo farò.- dico prima che mi scatti una foto e la mandi a Scott per avvisarlo. Poi entro a scuola e corro per i corridoi facendomi sentire. Quando arrivo al corridoio giusto, trovo uno dei gemelli, Aiden, che mi blocca la strada. Freno davanti a lui mentre lui afferra la moto.

-Scendi dalla mia moto!- grida. Io mi levo il casco e, con uno slancio, lo oltrepasso e lo lascio con la sua moto. Poco dopo, tutti arrivano in corridoio, compresa la professoressa di storia. La Blake.

-Tu mi stai prendendo in giro.- dice lei rivolgendosi al ragazzo con la moto.- Stai realizzando quanto tu sia vicino ad una sospensione? 

Ed entrambi i gemelli ci guardano male. Ben vi sta.

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Le sensazioni di dolore e di stanchezza non mi hanno lasciata per un solo minuto oggi e sapere, in cuor mio, che tutto questo è collegato a Derek mi spaventa ancora di più. Ho cercato di chiamarlo al telefono o di chiamare sua sorella Cora ma niente da fare. Nessuno dei due risponde al cellulare. Non sono riuscita a fare nulla; lavorale, leggere, ascoltare musica, niente. Sono solo presa dalla voglia di sapere come sta Derek e che cosa sia successo. Durante il pomeriggio, mi arriva una telefonata. Guardo il mittente e vedo solo un nome: Cora. Rispondo subito dopo solo due squilli.

-Cora! Diamine! Che cosa è successo?

-Maggie..- dice lei piangendo e il panico inizia ad avvolgere tutto il mio corpo.

-Che cosa è successo, Cora?

-Derek.. lui.. lui .. è ferito. Ci hanno attaccati. Non .. non si alza più..- dice piangendo più forte.

-Dove siete?- chiedo con voce ferma anche se dentro vengo uccisa un milione di volte dalla mia immaginazione.

-Al loft..

-Tampona la ferita. Arrivo subito.- dico chiudendo la chiamata e correndo a prendere le chiavi di casa con ancora il telefono stretto in mano. Quando salgo in macchina, getto il telefono sopra il cruscotto con un brusco movimento che quasi si spacca. Metto la cintura e sto per scoppiare a piangere ma mi devo contenere e correre subito al loft da Derek. Faccio un respiro profondo e parto.

********************************

Quando arrivo al loft, una sensazione di vuoto e dolore mi attanaglia lo stomaco e mi fa salire la bile alla gola. Scuoto la testa e scendo dalla macchina. Chiudo la macchina e corro all'ultimo piano del palazzo per arrivare al loft. Apro la porta e la prima cosa che noto è la grandissima macchia di sangue sul pavimento, poi sento qualcuno che sussurra il mio nome. Cora.

-Maggie..- sussurra in lacrime. La vedo in ginocchio vicino al corpo di suo fratello ormai incosciente. Con la mano sinistra tampona davanti mentre con la mano destra tampona la schiena. Corro da lei e mi butto in ginocchio vicino al viso di Derek.

-Che cosa è successo?

-Deucalion è stato qui.- dice piano e a quel nome mi immobilizzo.- Kali e Ennis erano con lui. Ho cercato di aiutarlo ma il bestione mi teneva a terra. Kali ha trapassato il suo corpo con una sbarra di ferro e stava per ucciderlo. Volevo chiamarti prima ma non me l'avrebbero mai permesso e Derek.. Derek sarebbe morto.

-Shh.. va tutto bene. Derek si riprenderà.- dico toccandole il viso rigato dalle lacrime e dal sudore.- Adesso, Cora, voglio che tu faccia una cosa per me. Devi allentare un po' la presa dalla ferita di Derek così potrò vedere di che cosa si tratta. Appena vedi che continua ad uscire molto sangue, tamponi un altro po', okay?

-Si..- sussurra lei.

-Bene. Al mio tre. Uno.. due.. tre.- dico e lei toglie le pezze imbrattate di sangue. Ho pochi secondi per capire di che cosa si tratta ma ho la piena visione di tutto. Un buco circolare da parte a parte. Merda. Lei vedendo il sangue che corre copioso inizia a tamponare di nuovo.- Okay, bene. Senti, adesso faremo qualcosa per aiutarlo. Allora, adesso io prenderò il suo dolore, quanto basta per far chiudere di un paio di centimetri il foro. Quando finirò, sarò molto debole ma voglio che tu sia forte per me. Adesso, vai a cercare ago e filo con del disinfettante mentre io tampono al posto tuo. Quando sarò debole, il flusso copioso di sangue sarà finito e tu potrai cucire la ferita davanti e dietro. Solo in questo modo guarirà. Quando la ferità sarà chiusa, potremo innescare il processo di guarigione, okay?

-Ma..- prova a dire lei ma la blocco.

-Niente ma, Cora. La vita di Derek è nelle tue mani.

-Okay.- dice prima di lasciare le bende nelle mie mani e correre a cercare quello che le ho chiesto. Quando poggio le bende sulle ferite, sento una certa connessione tra me e Derek, tanto che per pochi attimi apre leggermente gli occhi.

-Maggie..- sussurra.

-Sono qui, Derek. Sarò sempre qui.- dico appoggiando il viso al suo e percependo il suo leggero sorriso.

-La mia Maggie.- dice prima di chiudere gli occhi di nuovo. Quando Cora torna nella stanza, ha portato con sé tutto l'occorrente che le serve per fare quello che le ho chiesto. Prima di iniziare mi guarda in viso con occhi pieni di indecisione.

-Devi essere decisa. Se esiti anche solo un attimo, tutto potrebbe andare storto. Cora, quando cucirai la ferita, io sarò per metà incosciente e Derek molto probabilmente si riprenderà per poco tempo prima di innescare la guarigione. Puoi riuscirci?

-Si. Posso farcela.- dice lei convinta.

-Bene. Continua a tamponare finché non vedi il mio viso che diventa un po' bianco.

-Bianco?- chiede preoccupata.

-Si, bianco. Quando cadrò sul pavimento, non curarti di me. Pensa subito a Derek. Se dovesse dire qualcosa, mettilo a tacere.

-Va bene. Pronta.- dice convita.

-Bene. Cominciamo.- dico prendendo la mano di Derek e concentrandomi. Poco dopo le mie vene iniziano a diventare nere come le sue e un dolore immenso mi assale. Faccio finta di nulla e continuo a prendere il suo dolore. Quando il mio viso inizia a diventare pallida, Cora allenta la pressione sulle ferite e toglie le bende.

-Si stanno chiudendo.- dice leggermente sollevata. Faccio un piccolo sorriso ma sento già che la stanchezza prende il sopravvento su di me. La testa mi gira e cado stesa sul pavimento con il viso rivolto quello di Derek. Ho gli occhi aperti ma vedo tutto leggermente sfocato. Sento Cora sospirare pesantemente e Derek ringhiare piano. 

-Cora.. ma che?- chiede guardando il mio viso.

-Shh.. va tutto bene. Starai bene.- dice lei iniziando a cucine la ferita posteriore.

-Fa un male terribile, Cora. Maggie?- chiede con la voce colma di dolore.

-Lei starà bene tra pochi minuti.- dice Cora.

-Non mi sento molto bene.- dice lui chiudendo di nuovo gli occhi. Poco dopo, Come se io e lui fossi una cosa sola, mi sveglio io e Cora finisce di cucire anche la ferita davanti.

-Ho finito.- dice un po' preoccupata.

-Bene. Aiutami a metterlo sul tavolo. Dobbiamo innescare il processo di guarigione.- dico alzandomi e aiutandola a portare il fratello sul tavolo enorme della sala. Quando lo poggiamo giù, sembra che stia già meglio e anch'io.- Okay, adesso dobbiamo fargli male così potrà guarire.

-Ci penso io.- dice rompendogli l'osso di un braccio.

-Adesso, dobbiamo solo aspettare.

************************************

Mentre aspettiamo, Cora si adopera a pulire il sangue dal pavimento che ha lasciato il fratello. Le ho detto che avrei potuto farlo io ma lei ha voluto che stessi vicino a Derek e che fossi li quando si sarebbe svegliato. E così ho fatto. Gli ho tenuto la mano per tutto il tempo e ogni tanto gli passavo la mano sul viso o gli toglievo un po' di sudore dalla fronte, tamponando con una piccola tovaglia. Quando l'osso del braccio torna al suo posto e le ferite sono completamente chiuse, sento Derek fare dei versi soffusi e poco dopo apre gli occhi.

-Hey..- dico piano stringendogli la mano. Lui ricambia la stretta ma subito dopo si mette seduto bruscamente.

-Che diamine è successo?- dice bruscamente.

-Ti ha aiutato a guarire. Ecco che è successo.- dice Cora avvicinandosi a noi.

-Tu eri pallida davanti ai miei occhi e distesa a terra quasi incosciente. Quanto dolore hai preso?- chiede avvicinandosi bruscamente a me che faccio qualche passo indietro.

-Quanto ne serviva per salvarti la vita.

-Non dovevi salvarmi la vita. Non avevo bisogno di te.- grida lui contro di me.

-Derek, l'ho chiamata io. Io le ho chiesto di aiutarmi.- dice Cora cercando di aiutarmi.

-Dopo quello che è successo, Cora, non dovevi proprio chiamarla.- dice ancora più arrabbiato accentuando il nome della sorella, prima di andare via e sbattere la porta del loft.

-Devi scusarlo, Maggie. Non sa quello che dice.- dice lei accarezzando il mio braccio.

-No, sa perfettamente quello che fa e dove vuole andare a parare. Non preoccuparti per me.- dico prima di andare via ma mi ferma davanti la porta.

-Lui prova qualcosa per te. Da sempre.- dice lei convinta.

-Già.. ma non è quello che provo io.- dico prima di andare via dopo averle lasciato un leggero sorriso.

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Ovviamente, tutto quello che sta succedendo mi sta rendendo nervoso fino al limite. Scott ha a che fare con i gemelli e gli Alpha, insieme agli altri, tutto il tempo e in più deve badare anche alle reazioni di Isaac perché, nel branco di Derek, è quello più irruento soprattutto quando si parla degli Alpha. Maggie sembra molto confusa da quello che sta succedendo a lei e a Scott. Riescono a sentirsi e a sentire i loro dolori molto più amplificati. Cosa da licantropi, o meglio coda da sovrannaturale. Lydia, beh.. lei non sembra molto presa da tutta questa situazione. Secondo me, è solo molto spaventata da quello che le sta succedendo e da quello che riesce a fare che, sempre secondo me, è solo una minima parte di quello che può realmente fare. Così, l'unica persona da cui posso andare è una: Alan Deaton. Quando arrivo alla clinica e apro la porta, i cani nel retro iniziano ad abbaiare.

-Sei uscito da scuola molto presto.- mi dice Deaton appena mi vede.

-Si, ora libera, in realtà. Ero diretto verso casa per vedere mio padre. Lui.. uhm.. credo che tu abbia sentito delle persone che vengo uccise. Di nuovo. E' il suo lavoro scoprire cosa succede.

-Ho raccolto tanto dal titolo dello sceriffo.- dice lui leggermente sospettoso ma tranquillo.

-Si, ma credo tu sappia che sta diventando un po' difficile per lui fare il suo lavoro quando non conosce tutte le informazioni. E tutti noi sappiamo che si sta perdendo metà della storia, giusto? Quindi, ho iniziato a pensare e mi sono ricordato di qualcuno che possiede un bel po' di informazioni. Qualcuno che sembra sempre sapere di più di chiunque altro qui. Tu.- concludo e lui mi guarda molto più che sospettoso. Poi mi fa cenno di seguirlo nel retro.- Tutte queste cose e tutti questi simboli: Il triskelion, il logo della banca, la cenere di montagna. Sono tutti segni dei druidi celti e chiunque abbia mai alzato lo sguardo su questi sacrifici umani prima di sapere che i druidi hanno avuto un grosso problema prima di darne uno agli dei. Hai mai sentito parlare dell'uomo di Lindow? Un corpo di oltre duemila anni trovato in Inghilterra? E' stato trovato strangolato, con un foro alla testa e la gola tagliata. Triplice morte. E' hanno anche trovato grano di polvere nel suo stomaco. Scommetto che il piano perfetto per i druidi.- concludo mentre lui prende un barattolo e ne esce fuori una piantina.

-Vischio.- dice solamente.

-Ti ho riferito ogni cosa ma tu sapevi già tutto, giusto? Allora perché non ci hai detto niente?

-Forse perché abbiamo speso ogni momento degli ultimi dieci anni provando a spingere via qualcosa.- dice lui amletico.- Rinnegandolo. Mentendo su di esso, facendola diventare carina e potente abitudine.

-Quindi.. questa persona, è un druido?

-No. E' qualcuno che cerca di copiare una pratica antichissima che molto probabilmente dovrebbe conoscere meglio. Sai che cosa significa la parola "druido" in gaellico?- chiede

-No.

-"Quercia saggia".- spiega.- I druidi celtici sono connessi con la natura. Credono che possano mantenere tutto come su una bilancia. Sono dei filosofi e dei maestri, non sono dei serial killer.

-Già, ma uno di loro lo è.- dico ma poi mi vibra il telefono. Lydia.- Hey, non posso parlare in questo momento. Aspetta, che cosa? Si, sei sicura che sia scomparso? Bene, arriviamo subito.

-Che succede?- chiede Deaton

-Il professore di musica è stato catturato e Lydia ha trovato qualcosa.

-Andiamo subito.- dice lui andando via e io lo seguo a ruota. Quando arriviamo a scuola, e con precisione dentro l'aula di musica, Lydia ci fa ascoltare qualcosa che ha registrato sul suo telefonino. Una musica .. sacrificale.

-Possiamo averne una copia?- chiede il veterinario.

-Hey, doc. Qualunque aiuto sarebbe gradito.

-Ogni gruppo di tre avrebbe il suo scopo, è lo stesso tipo di potere.- dice il dottore mentre Lydia manda la copia a Deaton.- vergini, guaritori, filosofi, guerrieri..

-Aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta.- dico dopo aver trovato qualcosa dentro il cassetto della scrivania del professore.- Guerrieri? Potrebbero essere come dei soldati?

-Assolutamente.- dice lui. Poi mostro una foto. Il prof era un militare.

-Kyle era nel O.T.C con Boyd.

-Deve essere così. Questo deve essere il modello.- dice convinto il dottore.- Dov'è Boyd?

-Probabilmente, è a casa adesso. Devo provare a contattarlo al telefono.- dico prendendo il telefono e cercando di uscire dalla stanza ma la faccia di Lydia mi preoccupa.

-Lydia? Qualcosa non va?- chiede il dottore.

-No, stavo.. uhm.. ho solo pensato a qualcun altro che faceva parte dei militari.- dice lei.

-Chi?

-Il professor Harris.- dice lei. Merda.

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Io e Isaac stiamo uscendo da scuola dopo tutto quello che è successo oggi. Sembra che tutto vada bene ma ci sbagliamo di grosso.

-Si, speravo di poter vedere le loro facce.- dice lui mentre scendiamo le scale.- Sembravano davvero arrabbiati?

-Si..- dico con un leggero sorriso ma poi passa subito. Dolore.

-Tutto okay?- chiede. 

-Si, credo che dopo chiamerò Maggie.. ma okay.- dico ma poi ci fermiamo di botto, quando vediamo i gemelli difronte a noi.- avevano tipo quelle facce.

Poi si spogliano e rimaniamo basiti ma successivamente, si fondono in un unico mostruoso e gigantesco Alpha. Ruggisce.. e ci corre contro. Iniziamo a scappare per i corridoi della scuola ma ci raggiungono e quando ci prendono, ci fanno molto male e ci scaraventano a terra. Ringhiano ancora e stanno per attaccarci ma lo stesso uomo cieco, che ho già visto, si muove tra di noi e li raggiunge. Si ridimensionano e si dividono rimanendo seri e guardando dritto verso di loro. L'uomo cieco, o meglio, Deucalion, li colpisce con la punta acuminata nascosta nel bastone graffiando la guancia ad entrambi. Poi li supera e poco dopo loro lo seguono.

-Chi diavolo era quello?- chiede Isaac.

-Deucalion.

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Dopo quello che è successo con Maggie e dopo che ho saputo che era andata via, sono ritornato a casa e .. devo allontanare tutte le persone che potrebbero soffrire da me. Isaac, compreso. Quando entra nel loft, sembra molto contento ma appena sente l'aria che si respira dentro il loft, tutto cambia.

-Non capisco. Dopo tutto quello che è successo?- chiede.

-Non potrebbe funzionare con tutti e due qui dentro. Ho Cora adesso e siamo anche in troppi. Ho bisogno che tu vada via, stanotte.

-Dove dovrei andare?- chiede con una leggera risata.

-In qualsiasi altro posto.

-Ho fatto qualcosa di sbagliato, Derek?- chiede cercando di indagare. Merda, Isaac non hai fatto niente di sbagliato. Va via e basta!

-Tu stai facendo qualcosa di sbagliato proprio adesso non lasciandoci adesso.- dico con un bicchiere in mano girandomi verso di lui.

-Derek, per favore.- implora lui.

-Va via.

-Andiamo.

-Va via!- grido io lanciandogli addosso il bicchiere vedendo che si protegge la testa mi si stringe il cuore. Lui mi guarda malissimo e prende il suo borsone, prima di andare via. Poi mia sorella esce da fuori il suo nascondiglio.

-E' così che vuoi che vada?- chiede lei 

-Saranno al sicuro senza di me.

-Prima Maggie e ora Isaac. Poi cosa farai? Allontanerai anche Boyd e poi scapperemo da qualche parte per non farci trovare? Non reagiscono così gli Hale.- dice lei rimproverandomi.

-E cosa fanno gli Hale, oltre decimarsi?

-Tengono strette le persone care e si aiutano a vicenda.- dice lei lasciandomi solo la dentro.

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Cosa potevo fare dopo la litigata con Derek, se non correre un po' nel bosco e poi correre dall'unica persona che mi poteva capire in quel momento? Nulla di diverso. Dopo aver corso un po', dopo andata a casa da Scott e l'ho trovato alla scrivania mentre cercava di studiare.

-Posso entrare?- chiedo esitante.

-Certo, entra pure.- mi risponde lui serio.- ci sono delle cose che ti devo dire.

-Che succede?- chiedo sedendomi sul bordo del suo letto.

-Stiles, Lydia e Alan hanno trovato che compie questi sacrifici. Non sanno realmente chi sia ma gli hanno dato un nome. Darach.- dice venendo a sedersi vicino a me.

-Un druido oscuro.

-Come lo sai?- chiede 

-Beh.. ne conosco uno buono e conosco la storia di quelli oscuri. Altro?

-Si.- dice girandosi e guardandomi in faccia.- Sta succedendo qualcosa tra di noi. Oggi, mentre io e Isaac cercavamo di uscire da scuola, ho sentito un dolore allucinante e un nome mi è venuto in mente. Il tuo.

-La stessa cosa succede a me.

-Che ti è successo?- chiede.

-Il dolore che hai sentito era quello di Derek. Cora mi ha chiamata perché lei e il fratello erano stati attaccati dagli Alpha e Derek era rimasto ferito. Ho preso il suo dolore e.. in poche parole gli ho salvato la vita, anche se lui non l'ha presa molto bene. 

-E..- sta per dire qualcosa ma qualcuno bussa alla porta.

-Entra pure, mamma.- dice pensando fosse sua madre ma quando la porta si apre, un Isaac bagno fradicio si presenta davanti alla porta.

-Speravo di poterti chiedere un favore.- dice lui mettendo a terra il borsone.

-Ti ha mandato via, vero?

-Si.

-Puoi restare qui.- gli conferma Scott.

-Vieni qui.- dico indicandogli il posto al mio fianco. Quando si siede, lo abbraccio teneramente e lui si lascia coccolare un po'. Credo che Derek ne stia combinando una dietro l'altra.

   
 
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