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Autore: Yurippe    15/08/2021    8 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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       Personaggi: Alice Williams e Kai Kuran;

Universo/Fandom: Vampiri.

 

“Aah, finalmente è arrivata!”

Alice Williams prese, tutta fiera, lo scatolone di cartone tra le mani per poi avviarsi in cucina, dove appoggiò il suddetto oggetto sul grande tavolo di legno.

Era felicissima, finalmente la sua nuova macchina da cucire era arrivata! Infatti, una settimana fa, quella vecchia che aveva da una vita si era rotta definitivamente e non c’era più alcuna possibilità di ripararla.

Così la giovane Williams aveva passato una settimana infernale dove le era toccato cucire tutto a mano, anche per i piccoli lavoretti. Ricordava le imprecazioni, il non riuscire a mettere il filo dentro l’ago al primo colpo perdendo un sacco di tempo solo per quello, le numerose volte in cui si era punta il dito, la volta che l’ago aveva trapassato la pelle del dito e soprattutto le notti insonni, in quanto cucire a mano richiedeva molto, ma molto più tempo rispetto a cucire con la macchina, finalmente avrebbe impiegato molto meno tempo con…

“Una macchina antica?”

Alice dovette sbattere gli occhi diverse volte per assicurarsi che quello che aveva visto era vero e non frutto di una visione assurda della sua mente. Infatti quella che aveva appena tirato fuori era si una macchina da cucire ma…dell’anteguerra! Tutta nera, con i pedali per farla funzionare e antica appunto!

Ella, due giorni fa, aveva praticamente ordinato, dopo essersi punta al punto da farsi uscire il sangue, a suo marito di ordinargliene subito un'altra e in fretta! In quanto non aveva alcuna intenzione di pungere ancora la sua delicata pelle con quei terribili aghi che parevano peggio di siringhe!

E lui? Se ne arrivava con una che minimo era dell’epoca della sua bisnonna, che storia era mai quella??

“Però…” rifflettè poco dopo la sposa Kuran “Kai è sempre molto attento e preciso nelle cose, quindi se me l’ha presa significa che è buona e io mi fido di lui, quindi mettiamoci all’opera!”

Detto quello Alice corse a prendere il suo abito nero che aveva intenzione di indossare al ballo che si sarebbe tenuto quella domenica presso il castello del Conte Dracula. Ello aveva bisogno di alcune aggiustature, quindi lo prese, sistemò l’aggeggio da lavoro sul tavolo e iniziò quindi a lavorare.

Ma...la macchina iniziò a dare problemi da subito.

Primo: non appena Alice posò l’ago della macchina sull’abito questo subito si staccò. Subito non ci fece caso, pensando che fosse dovuto al fatto che l’avesse poggiato male così lo sistemò e riprese quello che voleva fare.

Da lì il caos più totale.

Come Alice iniziò a pedalare l’ago cominciò a strappare l’abito, la ragazza dai lunghi capelli biondi tentò di fermare il tutto ma il macchinario pareva completamente impazzito, infatti l’ago continuò ad andare e prese a strappare completamente il vestito fino a staccarlo completamente in due.

A quel punto Alice si infuriò davvero, non solo quello scemo di suo marito aveva ordinato una macchina antica ma l’aveva scelta pure difettosa, ah appena sarebbe tornato a casa avrebbe visto!

Fece in tempo a pensare ciò che sentì la porta d’ingresso aprirsi, suo marito era appena rincasato.

Kai Kuran, dal canto suo, fece in tempo a mettere piede in cucina che subito si ritrovò la moglie addosso, che prendendolo per il colletto iniziò a urlargli addosso.

“Tuuu, razza d’incapace! non solo mi hai ordinato una macchina che non aveva nemmeno la mia bisnonna probabilmente ma me l’hai ordinata pure difettosa che mi ha rotto completamente il vestito, ora non ho niente da indossare per il ballo, vedi di rimediare sennò io ti rovinoooo!”

Il tutto scuotendolo violentemente avanti e indietro con foga.

Il più grande dei fratelli Kuran rischiò davvero un diavolo per capello al gesto della moglie, già aveva avuto un pomeriggio alquanto difficile in cui aveva dovuto salvare la nipote Serena dall’oblio in cui era imprigionata dopo essere caduta nel tranello dello spirito di turno e ora la moglie lo accoglieva così? Non esisteva proprio!

Per quanto il suo primo istinto gli diceva di tirarle un bello schiaffo in modo da farla rinsavire decise di optare per la scelta più diplomatica.

Così tirò un lungo respiro, le prese i polsi, poi guardò verso il tavolo e una volta contastato il tutto prese parola.

“Calma mogliettina mia, calma… dimmi una cosa: la macchina che tu hai usato è quella che sta sul tavolo?”

“Certo!”

“Bene... perché devi sapere che quella non è la macchina che io ti ho ordinato, quella era la vecchia macchina da cucire rotta di mia nonna, che è rimasta qui e che avevo messo qua all’ingresso per buttarla, la tua macchina da cucire arriverà domani!”

 

 

  
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