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Autore: hermy09    16/08/2021    1 recensioni
Una raccolota di fanfiction (per la maggiorparte oneshots) sulla coppia Jason Grace e Reyna Ramirez Arellano.
Sono tutte storie tradotte dall'inglese all'italiano. Leggere il primo capitolo per più info.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Jason Grace, Reyna, Reyna/Jason
Note: Missing Moments, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE, questa non è una mia fanfiction, è stata scritta da HecateA e pubblicata su fanfiction.net

Io l'ho solo tradotta dall'inglese all'italiano.

Qui trovate la storia originale:
https://m.fanfiction.net/s/8539787/1/

[]

"Questa è la villa dove abiterai" disse Reyna, usando il suo speciale set di chiavi per aprire. Spinse la porta e la tenne aperta.

La prima cosa che notò Percy fu una specie di appendi abiti che aveva su delle felpe, della scarpe e una palla da Basket. La roba di Jason Grace era ancora lì.

"Ho ancora delle pratiche da compilare, starò nella Principia, tu puoi dare un'occhiata in giro per la Villa" disse Reyna. "Ti aiuterò più tardi a spostare le cose di Jason"

Lo disse in modo calmo ma non così spontaneo.

"Okay" disse Percy. Reyna se ne andò subito, e Percy era già abbastanza sicuro di non volere quel posto. Era di Jason. Jason aveva faticato per ottenere il posto di pretore, nello stesso modo in cui Percy aveva faticato per essere promosso a scienze, non uccidere Nancy Bobofit o non incendiare la Godge High due anni di seguito. Invece a Percy era solo... capitato. Inoltre domani, quando sarebbe tornato, quel ragazzo probabilmente avrebbe voluto dormire nel suo letto, ed era qualcosa che Percy non aveva intenzione di portargli via. Quel ragazzo era figlio di Zeus e un Romano, fare la sua conoscenza poteva non andare a finire bene, Percy voleva prima sapere con chi stava per avere a che fare.

La maggiorparte della casa non era per nulla polverosa, e Percy si chiese chi l'avesse tenuta pulita. Il giardino attacato alla casa era ben mantenuto, ovviamente non era stato Jason. Quel posto odorava di spezie, pino e mandorle.

Percy fece un giro della casa, pensò fosse abbastanza scialba e vuota. Jason era arrivato al campo a 2 anni senza nulla con se, stando a ciò che aveva sentito dire (ma gli avevano anche detto che Jason fosse come un dio, perciò Percy non aveva modo di essere certo che fose ve... però Talia non lo aveva mai nominato, quindi effettivamente doveva essere stato abbastanza piccolo quando "sparì"). Tutto ciò che possedeva doveva essere di seconda mano o regalato da parte di altri generosi legionari.

La camera da letto gli disse di più riguardo Jason.

C'era un segnale di stop appeso al muro bruciato dall'acido in un angolo, e Percy era sicuro fosse stato un incidente perché aveva avuto un problema del genere. A destra era appeso un poster di Capitan America ("Ok questo ragazzo preferisce la Marvel, non menzioniamo la DC davanti a lui. Primo passo per fare amicizia").

Percy non volle guardare nei casetti o nell'armadio, si sarebbe sentito uno stalker.
Sul davanzale c'erano giocattoli, piccole statue, sorprese del McDonald, incluso un piccolo Ron, e per qualche motivo: una macchina digitale.

La cosa che si mise a guardare per più tempo furono le immagini appese sul muro dove era poggiato il letto.
Dovevano esserci circa 40, 60 foto. Probabilmente erano state scattate da Jason.

Uno scatto fatto in piena azione ritraeva Gwen in armatura, saltare davanti a un segnale che avvertiva della presanza del tunnel Caldecott.

In un'altra Dakota, Bobby, e presumibilmente Jason posavano di fronte a un negozio per ragazze come i manichini in vetrina.

Jason con in mano la testa di un mostro, accanto ad un legionario che somigliava vagamante ai fratelli Stoll, in un'altra foto.

Dakota, che a giudicare dall'aspetto era pieno fino a scoppiare, circondato da scatoloni della pizza vuoti salvo per le macchie di grasso sul fondo del cartone.

Una foto di gruppo della Corte. Jason era centurione della quinta, insieme a Gwen. Dakota doveva esser stato nominato dopo che Jason era diventato pretore.

Paesaggi di Nuova Roma, i suoi parchi, persone nei bar e in sostanza un'atmosfera così tranquilla che Percy non avrebbe mai immaginato poter esistere in un posto dove era presente tutto quel sangue divino.

Alcune immagini di nuvole che Jason doveva aver scattato mentre stava sdraiato sull'erba.

I legionari mentre si rilassavano davanti ai portici delle baracche che salutavano la fotocamera.

Le labbra di Dakota erano letteralmente a mezzo centimetro da una testa ammuffita e disgustosa di... qualcosa. La sua bocca non era macchiata di Kool-Aid rosso, quindi Percy preferì sapere cosa stesse succedendo nella foto.

Alcune foto sembravano più vecchie di altre, Percy intuì che i legionari dovevano essere morti oppure vivevano a Nuova Roma.
C'erano anche foto di Jason da bambino, seduto sulle ginocchia di un centurione dai capelli rossi e dal sorriso smagliante che Percy avrebbe associato a Gwen. In un'altra mentre scuoteva un bastone in un duello contro un legionario in armatura che sembrava assecondare quel bambino dall'aria seria.
Come era stato crescere all'accampamento?

Jason, Bobby e Dakota, forse dodicenni, tutti con un ghigno sul viso che indicavano le medaglie sul loro petto come a dire "Cosaa?". Doveva essere la loro prima.

Dakota che spingeva Gwen per le strade di Nuova Roma in un carrello della spesa.

Gwen che provava un vestito in un negozio mentre teneva su i capelli via dalla schiena, con un sorriso smagliante. A giudicare dall'espressione annoiata di Bobby, dovevano essere stati trascinati lì contro la loro volontà. A giudicare dall'espressione di Dakota, quel che vedeva gli piaceva.

Da una foto si notava che doveva esserci stato un dito a coprire la lente della fotocamera, quindi Jason doveva essere piccolo. Inoltre il nuovo proprietario del panificio di Nuova Roma sorrideva come a dire "che bambino carino".

Una manciata di foto vista aerea di Nuova Roma, l'accampamento, la città, S.Francisco... Percy era abbastanza sicuro che Jason fosse volato su lui stesso per scattarle.

C'erano vari tipi di foto per ogni sorta di evento. Ma Percy si concentrò a guardare quelle dove c'era Reyna.

Reyna abbastanza impassibile mentre lavorava nella Principia. Probabilmente non scoprì mai che quella foto era stata scattata.

Reyna che dormiva su un divano della Villa, il suo cane dorato accoccolati al suo fianco, e quello argento alle sue ginocchia.

Un'auto scatto di Jason e Reyna, uno dei due doveva star tenendo la fotocamera a lunghezza braccio.

Nella foto successiva Jason e Reyna dovevano essere appena stati proclamati pretori, perchè avevano vestiti per combattere, i loro mantelli erano attaccati male, lo scenario della foto non era il campo, e dalle loro espressioni erano storditi e stanchi. Si cingevano a vicenda con le braccia.

Un'altra foto era sicuramente una imitazione di Ottaviano, perché c'era Reyna con gli occhi spalancati più del normale che puntava un pugnale a pochi centimetri da un peluche di Pikachu. Guardandosi attorno, Percy trovò Pikachu appeso a una pala del ventilatore, e onestamente... Preferiva non sapere.

Foto dei due pretori su un'altalena di un parco di Nuova Roma. Jason stava all'impiedi sul sedile senza tenersi alle catene come a chiedere al Karma di colpirlo all'istante, Reyna scuoteva la testa contrariata. Percy pensò ad Annabeth.

Uno scatto di Reyna che spazzolava il manto di Scipione nelle stalle. Indossava stivali alti e una felpa grigia. Reyna accarezzava il naso del cavallo affettuosamente.

Entrambi sdraiati sullo stomaco di fronte alla fotocamera, con gli occhi che brillvano.

Reyna che faceva una linguaggia alla fotocamera.

Reyna con indosso un top viola e una giacca di pelle nera che si sporgeva sul parapetto di una passerella a San Francisco. Sorrideva dolcemente e i suoi capelli erano in aria da tutte le parti sollevati dal vento.
Percy era sorpreso e non ne capiva il motivo, finchè non realizzò che Reyna stava facendo qualcosa da ragazza normale. Era qualcosa che una ragazza aperta e senza ferite, una comune ragazza che non comandava una legione avrebbe fatto. Sembrava normale e felice, e anche carina a dirla tutta... Che adesso che Percy era impegnato non era una cosa che diceva di tutti. Doveva essere probabilmente il fatto che lì stesse sorridendo e di solito non lo faceva.

Quando uscì Percy ebbe un'idea approssimativamente più precisa su con chi avesse a che fare.

Questo ragazzo, Jason

A) Possedeva una macchina fotografica e gli piaceva molto.

B) Riusciva a rendere Reyna rilassata, felice, aperta, annoiata, attiva, frustrata, tosta, feroce... La parte di Reyna che il mondo vedeva e la parte dell'iceberg della personalità di Reyna che restava sott'acqua. Rendeva Reyna umana. Per questo Percy avrebbe riconsegnato il mantello viola il prima possibile.
Jason non le aveva coperto le cicatrici come lei aveva dovuto fare con se stessa, le aveva cancellate un po' e lì su quel muro c'erano dei sentimenti e della felicità genuini.

Reyna aveva detto che con un po' di tempo qualcosa sarebbe potuto accadere tra lei e Jason.
Beh, Percy aveve delle prove fotografiche che qualcosa era già accaduto, perché a volte l'amore non aveva a che fare con baci e appuntamenti ben organizzati.

E sperò con tutto se stesso che Jason capisse che le sue foto erano più che semplici immagini, che Reyna ne era a conoscenza e che non avrebbero mai potuto perdere quello che vi era dietro.

A questo link una bellissima fanart in tema

https://www.instagram.com/p/CNBWy7tpV7o/?igshid=x0ylnkprv25k

 

   
 
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