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Autore: Mia Renard    16/09/2021    2 recensioni
Castiel deve affrontare un intervento al ginocchio. Dean, il suo compagno ed infermiere, affronta li'intervento e la dagenza ospedaliera, insieme a lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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25 Settembre. Pagina 3

Sono in sala d'aspetto del prericovero. Hanno appena chiamato Cas per il prelievo e ha voluto andare da solo. Non ha dormito tutta notte e si è alzato di cattivo umore. Inoltre ha sempre avuto problemi con gli aghi. Spero gli trovino subito la vena e non lo facciano soffrire troppo. Mi ero offerto io di farglielo ma non ha accettato, sostenendo che non posso sempre essere io a corrergli dietro e deve superare le sue paure. Certo che posso, è il mio fidanzato. Tocca a me occuparmi di lui. ma non ha voluto sentire ragioni.
. Mi fa tenerezza perché si sforza di essere coraggioso anche se so che in realtà ha una paura folle di questi ambienti e di ogni esame che gli può procurare dolore fisico. Non ha una soglia molto alta del dolore
. E' un po' che è dentro. Ho paura ci siano problemi... Infatti gli hanno fatto tre buchi per tiragli fuori mezza fiala di sangue. Si sono lamentati che ha le vene asciutte. Tanto è vero che sono dovuto andare al bar a prendere due bottigliette e lo hanno ubriacare d'acqua. Stamattina avevo cercato di farlo bere. Anche se doveva presentarsi a diugiuno, l'acqua la poteva bere. Me era talmente teso e arrabbiato che non ha voluto nulla e non ho voluto insistere. L'hanno rimandato fuori dicendo che riprovano dopo. La realtà è che gli hanno solo prolungato il problema. Se avesse accettato di farselo fare da me avremmo già risolto.
Adesso e' stato chimato per l'elettrocardiogramma ed ha voluto andare da solo di nuovo. Almeno questo esame non è doloroso e non gli ha mai creato panico
. Dopo le lastre e la spirometria ecco che finlamente e riuscito fare il prelievo. Siamo appena usciti dallo studio. Ha accettato che ci fossi anche io. A volte riconosce i suoi limiti. L'hanno fatto sdraiare e gli ho tenuto la mano per tutto il tempo, cercando di distrarlo facendomi raccontare di quale altro film pensa di andare a vedere al cinema, dal momento che è sempre informato sulle nuove uscite. Mi toccherà vedere l'ennesimo X-Men ma se lo merita. Lo porterò volentieri. Lo hanno poi tenuto steso finchè non ha riacquistato un po' di colore in viso. Era bianco come un fantasma
. Ora sono al bar ad aspettare l'ordinazione. Lui è seduto ad un tavolo, con l'espressione sconvolta perchè già è provato per stamattina e ci manca il colloquio con l'anestesista che avremo nel pomeriggio. Tenterò di fargli mettere nello stomaco qualcosa ordinando schifezze poco salutari. Almeno per gola, se non per fame, butterà giù qualcosa.

Cas è sotto la doccia e ne approfitto per aggiornare il mio diario. La visita con l'anestesista non è andata benissimo. Dopo aver visto esami e referti ha optato per un'anestesia totale. Cosa che ha sconvolto il mio fidanzato. L'anestesia totale fa sempre paura e, personalmente, per quanto io ne possa capire, in una persona affetta da distrofia miotonica muscolre e quindi sotto controllo anche per quanto riguarda il cuore, la trovo pericolosa. Come lo sarebbe stata anche solo una sedazione profonda
. Sul viaggio del ritorno non è più riuscito a trattenere le lacrime ed il mio cuore si è stretto in una morsa. Adesso mi sento colpevole di averlo convinto ad una seconda visita per avere un secondo parere ma non c'era alternativa. Non potevamo trascurare il problema. Delle banali sporgenze ossee avrebbero potuto portare problemi più gravi, in futuro. Solo che Cas non è stato capace di gestire la situazione perchè sentirsi dire, prima di non fare nulla, e poi di farsi operare, non è una cosa facile da digerire. E' passato da un estremo all'altro. E tra la tensione accumulata ed il terrore di farsi addormentare, si è poi lasciato andare allo sconforto.
Quando siamo andati un po' a riposare, prima di cena, ho tentato di nuovo di tranquillizzarlo, sostenendo che i medici sanno quello che fanno. Non sono degli incoscenti. E tra non molto avremo ricordato tutta questa faccenda con ironia. Non avrebbe avuto più dolori o diturbi vari. Volevamo una soluzione. Avevamo scoperto il problema e quindi trovato la soluzione. Ma ho capito che lui non ascoltava. Non ha detto niente ma si accoccolato contro di me, come se io potessi proteggerlo da tutto questo
. La possibilità di un astesia totale ha preoccupato anche me ma devo dimostrarmi forte e sicuro per lui. Gli starò accanto ogni istante e non permetterò che gli accada nulla di male.
  
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