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Autore: Illidan17    20/09/2021    2 recensioni
Sono le scelte che facciamo, a determinare chi siamo, non i nostri poteri. Usagi lo ha sempre saputo, e ora dovrà dimostrarlo... e non solo lei. Cosa sarebbe successo, nella seconda stagione, se i personaggi avessero preso decisioni diverse?
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demando/Diamond, Serenity
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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Capitolo 7

Pausa 

 

Naru uscì di casa. Sua madre era andata al lavoro. Era il primo giorno di vacanze estive. E non sapeva cosa fare. Era completamente sola. Normalmente, Usagi l’avrebbe aspettata al piano terra e avrebbero trovato qualcosa da fare insieme, ma ora era scomparsa. La classe non era più la stessa, da quel giorno. Persino la professoressa Haruna, spesso e volentieri, guardava verso la porta, aspettando che Usagi la aprisse, con il fiato corto... 

Il mondo, però, andava avanti senza di lei, e così la famiglia e le amiche. Rei era andata ad un ritiro spirituale, Ami era in Germania e la famiglia ospitante aveva deciso di fare una gita a Monaco, Makoto si era iscritta ad un programma di volontariato e lavorava presso una serra, Minako invece ora era agli ottavi di finale a quel concorso per idols emergenti. Mamoru, dopo l’incidente (e da lui non se lo sarebbe mai aspettato) era in un centro per la riabilitazione. Anche Umino era via, in vacanza studio in Irlanda. Persino la famiglia Tsukino era partita in vacanza, forse per distrarre Chibiusa. Andavano ad un lago, dove Usagi era già andata e si era trovata molto bene. 

Era sola, e non sapeva cosa fare. Poi le venne un’idea. Tornò in casa e si cambiò. Aveva deciso di andare al circolo di tennis. Giocare le avrebbe fatto bene. Magari avrebbe pranzato lì. Quando riuscì, si scontrò con qualcuno, che vide subito in volto. 

-Mi scusi, signore. 

-Naru... 

Si fermò. Conosceva quella voce. La conosceva molto bene, ma era convinta che non l’avrebbe sentita mai più. Lo aveva visto morire, sentito la vita che scivolava via da lui, e tutto quello che era rimasto era una benda insanguinata. Non poteva essere lui... 

Alzò, lo sguardo, molto lentamente. Era sicura di avere un’allucinazione, eppure quei capelli castani lunghi e fluenti, quegli occhi scuri erano lì davanti a lei. Anche il profumo era lo stesso di allora. E il suo sguardo tradiva paura e desiderio. L'allucinazione fece un passo verso di lei, e un altro, e un altro ancora. Fu lei a fare l’ultimo passo, e si ritrovarono l’uno nelle braccia dell’altra. 

-Nephrite... 

*** 

Nephrite ancora non riusciva a capacitarsi della situazione. Si era svegliato in un posto sconosciuto e si era trovato davanti la principessa Serenity, ora fidanzata al principe Demando di Nemesis. Lei lo rassicurò, spiegandogli la situazione e di come era stato riportato in vita. Fu il battito del proprio cuore ad averlo messo in sospetto. Quando lo disse alla principessa, gli fece fare degli esami. Sembrava che il potere del Cristallo d’Argento rendesse i droidi persone in carne e sangue. Fu molto soddisfatta del risultato.  

Era tornato sulla Terra, con il compito di sorvegliare le guerriere Sailor ed Endymion... con discrezione. Serenity gli disse che non aveva nulla in contrario, nel riprendere... certe frequentazioni. Ovviamente parlava di Naru. Aveva scoperto che il suo alias umano era ancora legalmente vivo, e il suo amministratore (uno youma ignaro della fine del Regno delle Tenebre) lo aveva aggiornato. Quindi poteva riprendere la vita pubblica... senza farsi scoprire. Perciò disse a Naru ogni cosa. 

Naru era felice di sapere che Usagi stesse bene. Quanto alla sua identità segreta... 

-Sospettavo qualcosa. Ogni volta che appariva Sailor Moon, Usagi non c’era. E avevo notato che teneva a me, per qualche motivo... Dunque, dobbiamo sorvegliare le sue amiche, giusto? 

-Sì, era preoccupata per la loro incolumità. So che si riuniscono in un tempio. 

-Sì, so di quale si tratta. Attualmente sono in vacanza. Separate. Ora ti spiego... 

*** 

Usagi ascoltò il resoconto di Nephrite nella sua interezza. Ne approfittò anche per fare un saluto a Naru che era con lui. Le fece piacere rivedere la sua amica dopo tanto tempo. Dopo aver sentito il rapporto, disse loro di godersi le vacanze estive e di avvertirla in caso di novità. Chiuse il portacipria che usava per le comunicazioni e si godette il panorama. 

Parigi offriva diversi punti panoramici, ma la vista dall’Opera Garnier era... speciale. Qualche mese prima di diventare Sailor Moon, suo padre l'aveva portata a teatro, a vedere “Il Fantasma dell’Opera”. Le era piaciuto così tanto da comprare il romanzo. Era strano, però teneva per Erik, il fantasma. Le faceva pena, nonostante tutto. Forse per quello si era innamorata di Demando. Non era sfigurato, anzi, ma a parte il fratello, prima del suo arrivo, non era amato da nessuno. E sapere che la amava sinceramente, e che aveva a cuore la sua felicità, l’aveva fatta cedere... insieme al fatto che Mamoru la tradiva con Rei. 

Anche lei aveva deciso di godersi le vacanze. E così tutto il clan. Mentre lei e Demando stavano facendo una visita guidata all’Opera Garnier, Esmeraude era agli Champs Elysées a fare shopping, le Sorelle Persecutrici erano all’Avenue Montaigne a provare cosmetici, Saphir era al Jardin des Plantes, e Rubeus aveva deciso di visitare Les Invalides. Chi l’avrebbe detto, che fosse un fan di Napoleone? Quell'uomo era una sorpresa continua. 

Tuttavia quella visita era una specie di test. Se il piano originale non fosse andato in porto, c’era il piano B. Per fortuna si era sbarazzata del Vecchio Saggio, o l’avrebbe ostacolata. Quel piano, infatti, prevedeva una... colonizzazione pacifica, preferibilmente in incognito. Se il clan si fosse trovato bene sulla Terra, nelle prossime settimane, sarebbe stato più bendisposto ad accettarlo. Comunque, ora si procedeva con quello originale. 

Si materializzò accanto a Demando, e insieme a lui terminò la visita guidata. Sentì in lontananza un violino. La guida stava spiegando: 

-La musica che sentite sono le prove di Michiru Kaiou, la celebre violinista in tournée in Francia... 

Usagi l’aveva già sentita nominare. Era considerata un prodigio. Aveva sedici anni, ma suonava da quando ne aveva sei. Tutte le orchestre del mondo se la contendevano. Era anche molto bella. L'aveva vista in una foto, qualche mese fa. E infatti la intravide dall’ingresso... era veramente molto bella, con i suoi capelli ondulati turchesi e il vestito dello stesso colore. 

-Prendiamo qualcosa al solito posto? 

-Sì Demando, volentieri. 

Il solito posto era la sala da thè Angelina. Era veramente un bel posto, e anche strategico, con gli specchi alle pareti. Si erano praticamente innamorati di quel posto, e venivano quasi ogni giorno. 

-Cosa ti ha detto Nephrite? 

-Sta filando tutto liscio come l’olio. Ha trovato Naru, che si è rivelata un’ottima fonte di informazioni. Sono contenta di averla coinvolta. Sono stufa dei segreti. Le ragazze sono separate, per diversi motivi, è estate. Ed Endymion sembra non essersi accorto dell’incursione di Esmeraude. È tutto a nostro favore. 

-Perfetto. Sembra che anche gli altri stiano apprezzando questa pausa. Potremmo anche stabilirci su questo pianeta, volendo. Era questo il piano di riserva? 

Usagi sorrise. 

-Colpevole. 

-Non è poi così male. 

Le baciò la mano. Sapeva che voleva fare anche qualcos’altro, ma dovevano allora andare in albergo. Finirono la consumazione, pagarono e su avviarono all’uscita. Alla porta Usagi si voltò. Michiru Kaiou era seduta ad un tavolo, con un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri. Lo riconobbe subito: era Haruka Tenou, una promessa della Formula 1. A quanto pare, si conoscevano... ma non sapevano quanto le conosceva! 

*** 

-Sei sicura che sia lei? 

-Sì, Haruka. Il mio specchio parla chiaro. È la principessa! Ho sentito la sua presenza a teatro! 

-E chi è l’uomo con lei? 

-Non lo so. Ogni volta che cerco di capire chi sia, vedo il marchio di una mezzaluna nera rovesciata nello specchio. 

-Questa storia non mi piace... 

-Forse posso aiutarvi. 

Si voltarono. A parlare era stata una ragazza sui diciassette anni, dai lunghi capelli verde scuro e occhi cremisi... 

-Pluto! Cosa ci fai qui? 

-Qui sono conosciuta come Setsuna. Il nostro primo compito consiste nel proteggere la principessa, per questo ho potuto lasciare il mio posto. Sarei venuta anche prima, ma dovevo recuperare un’altra persona... 

Dietro di lei c’era una ragazzina di dodici anni, con i capelli color prugna a caschetto e gli occhi viola. Era la prima volta che si incontravano, ma Haruka e Michiru sapevano benissimo chi fosse... 

   
 
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