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Autore: terryoscar    25/09/2021    6 recensioni
AUTRICI: Aizram_G Terryoscar
Un piccolo racconto, pochi capitoli, per un finale alternativo. Oscar e André sono sopravvissuti ma hanno comunque seri problemi di salute ed un generale che li cerca.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 La locanda di Madame Pompadour
 
 
Dopo giorni di viaggio abbiamo finalmente raggiungo la frontiera. Ci sono molte carrozze e carri in attesa dei controlli, spero che ci lascino passare senza troppi problemi.
"Marguerite .... ancora pochi minuti e avremo lasciato la Francia!"
 
Stringo la mano della mia amata tra le mie, la sento agitata, preoccupata.
 
"Augustin, spero che Oscar abbia varcato il confine! ... Immagino i ragazzi debilitati,  André ferito, Oscar malata..."
"Vedrai che saranno già al sicuro. E poi a loro ci ha pensato tuo fratello Maurice!"
"Si, però ... ho tanta paura ..."
 
 Stringo la mano di mia moglie un poco di più, le sorrido rassicurantee poso le mie labbra sul dorso della sua mano.
 
"Stai tranquilla ...... andrà tutto bene!!"
Improvvisamene sento arrestare la carrozza, poco dopo sento delle voci.
 
“Altolà! Chi viaggia sulla vettura?”
 
 Sento il nostro cocchiere fermare la carrozza, sposto la tendina e mi affaccio dal finestrino.
 
"Buongiorno!"
"Chi siete e da dove venite?"
"Siamo Augustin e Marguerite Jarjayes, veniamo da Arras!"
Il soldato sussurra al compagno: "Hai sentito? Ha detto di chiamarsi Jarjayes!"
 "Si ..... sarà lo stesso Jarjayes che ha preso parte alla conquista della Bastiglia?"
"Non saprei ma è meglio indagare!" mi avvicino alla vettura e con tono grave dico al passeggero: "Mostrateci i documenti!"
 "Si si ....  certo. Eccoli lì. Lasciapassare per me, mia moglie e i nostri due domestici!" Poi allungo una mano e porgo i documenti a questo soldato.
 "E la vecchia? Dove sono i documenti della passeggera anziana?"
 "Ma assieme ai nostri! Vi ho appena detto che ci sono i nostri documenti e quelli dei nostri due domestici: Marie Grandier e Jacques Millerand! “
 
Vorrei davvero sbuffare! Questo soldato è un vero idiota!
 
Guardo con attenzione i documenti, sussurro: "Dite di venire da Arras? Ma qui dice che siete parigini!"
 "I documenti sono stati fatti a Parigi, ovviamente. Ma noi siamo originari di Arras!"
 "Che relazione avete con Oscar François de Jarjayes?"
"Oh, ehm ..... si tratta di ... mio figlio."
"COSA?! Il ricercato numero uno della Francia è Vostro figlio?!"
 "Si ... è nostro figlio"
 "Dove siete diretti?"
 "Nel Regno Sabaudo, dal fratello di mia moglie!"
L'altro soldato dice: "Non possiamo lasciarli passare! Dobbiamo fare i dovuti accertamenti."
"Ma ... io davvero non capisco!!"
 "Siete il padre del traditore di Francia e questo basta! Abbiamo il dovere di comunicare al Quartier Generale che abbiamo fermato uno Jarjayes."
 "Ufff ..... il generale Bouillè sa già che siamo partiti! Forse non ve ne siete accorti, ma quei visti portano la sua firma!!"
 
Inizio a spazientirmi. Va bene tutto, compreso avere pazienza. Ma questo è davvero troppo, soldato ottuso.
 
 Guardo con attenzione il visto e sussurro: "E' vero ... quest'uomo dice il vero."
L'altro soldato ribatte: "E se fosse falso? Meglio fare un’indagine." Guardo i soldati e dico: "Dobbiamo arrestarli ..."
"Arrestarci? Dico, ma siete matti? Ma come vi permettete!! I nostri documenti sono in regola!! Voi non potete arrestarci!"
“Rappresentiamo la legge e lo possiamo fare!”
“Questo è un abuso di potere!”
 
I soldati ci obbligano a scendere dalla carrozza e seguirli.
 
Nanny borbotta: "Ma è inaudito! Cosa volete da noi?"
 "Fate silenzio Madame!!"
"Ohhh ma come osate rivolgervi in questo modo a una donna che potrebbe essere vostra nonna? Siete un grandissimo maleducato!"
 "Se non tacete Vi sbatto in una cella!!! È chiaro?!! Qui comando io!!"
 
Sento gli occhi di questo delinquente addosso, ci manca solo un soldato maleducato! Nessuno mi impedirà di raggiungere i miei bambini!
 
"Ops ... Ascoltate ... capisco che dobbiate fare i controlli ma nessuno vi da il diritto di trattarci in questo modo!"
 "Nanny, lascia stare. Vedrai che controlleranno e potremo ripartire!!"
 "Generale, io davvero non capisco perché ci trattano come se fossimo delinquenti?!  Noi siamo gente per bene!"
 "Lo so Nanny. Ma tu porta pazienza!!" Poi entriamo nella gendarmeria.
 Sento sussurrare Marguerite: “Oh Augustin, non sono mai entrata in una gendarmeria ... poveri noi!"
"Tu resta vicino a me e non preoccuparti!!"
 
Il soldato bussa ed entriamo nell'ufficio del responsabile della gendarmeria.
 
"Signore....queste persone sono … Equivoche! Qui ci sono i loro documenti!!"
 
Vedo il soldato, un tenente, esaminare i nostri documenti.
 
"Uhm .... dunque Voi siete il Conte Jarjayes!! Il padre di quel traditore ricercato!!"
 "Si, sono io! E riguardo a mio figlio, vi proibisco di chiamarlo in questo modo!"
"E come lo dovrei chiamare? È ricercato in tutta la Francia!!! Ditemi!!"
“Sono un generale dell'esercito francese e conosco bene le leggi ma qui dinanzi a voi avete un padre e come tale vi chiedo di non infierire."
"Bene, non infierisco. Ma forse Voi sapete dove si è nascosto!! Parlate!!"
 "Se lo sapessi, nemmeno ve lo direi."Rispondo deciso, con tono autoritario.
 
Sono un generale e questo ragazzino è solo un piccolo tenente intrigante.
 
"E allora....temo che resterete con noi qualche giorno! Sapete come vanno queste cose .... devo controllare i vostri documenti ....."
 "Fate pure, tanto non avete alcuna prava contro di noi, dovrete rilasciarci in poche ore!"
 "Poche ore? Oh no .... settimane!!! Dovreste saperlo che la burocrazia è lenta!!!"
 Guardo dritto negli occhi il Comandante della gendarmeria e ribatto con tono severo: "Il vostro è abuso di potere! E va bene, tanto prima o poi dovrete rilasciarci!"
"Soldato!!! Accompagna il signor Conte in una locanda!!"
Il soldato ribatte: "Locanda? Forse non imprigionate i Generali francesi?”
"Soldato!! Vorresti forse mettere in una lugubre cella Madame la comtesse? O il Generale? Adesso non esagerare!!! Credo che la locanda del paese andrà bene! Anche perché è l'unica!!"
Il Generale domanda: “Per quello che mi riguarda potete mettermi anche in cella ma esigo che le Mesdames vadano in una locanda!”
Il Comandante ribatte divertito: “Sentito soldato?”
“Ma …” sento delle goccioline di sudore scorrere sulle guance e sussurro: “Agli ordini Comandante!”
“E riguardo a Voi, Generale Jarjayes, non solo le donne ma anche Voi sarete ospite di Madame Pompadour!”
“Madame Pompadour?”
“Si, avete sentito bene! Vi sorprende che abbia il nome della favorita del nostro defunto Re?”
“ … Uhm … No.”
“Soldato Flanelle accompagna i nostri ospiti alla locanda di Madame Pompadour!”
“Sissignore!” guardo i prigionieri e dico: “Seguitemi! Da questa parte!”
"Augustin ..... non mi piace per nulla tutto ciò!!"Parlo piano, in modo che solo mio marito possa percepire le mie parole.
Sussurro all'orecchio di mia moglie: "Nemmeno a me! ... Sono sicuro che c'è sotto qualcosa ma non possiamo ribellarci."
"Madame Pompadour .... Augustin, non vorrei che fosse un posto di malaffare!!”
"Marguerite, temo che sia come dici!"
 "Oh no!!! Augustin..... tu dormirai con noi!!! Vero Nanny?!!"
 "Madame, cosa volete che sappia?! Dipenderà tutto da cosa ci hanno riservato questi soldatacci! È evidente che vogliono vendicarsi di ciò che ha fatto Oscar."
"Già....ma io non intendo lasciare soli te o Augustin!!"
 
 Attraversiamo la caserma, raggiungiamo il nostro cocchiere ed il soldato fa cenno anche a lui di seguirci.
Marguerite è stretta al mio braccio, splendida nel suo vestito da viaggio blu, semplice e comodo. I suoi capelli appena raccolti in parte, i boccoli che ricadono sulle sue spalle. Nanny ed il nostro cocchiere, Jean, ci seguono dietro di pochi passi.
Il paese è piccolo, una via sola, case da un lato, dall'altro un prato e le montagne.
Raggiungiamo un edificio in pietra con una grossa insegna ed una lanterna rossa.
Entriamo, seguendo il soldato.
 
 
"Buongiorno Madame! Il Comandante vi ordina di ospitare questi viaggiatori!!"
 Sorrido ammiccante e rispondo: "Immagino che siano degli ospiti molto particolari!"
 "Esatto!! Li lascio alle Vostre cure! Io tornerò in serata..... per incontrare Malika!"
 "Ah ah ah ... siete il benvenuto! E dite al vostro Comandante che l'aspetto a braccia aperte!"
"Certo Madame!! Sono certo che non mancherà!!! So per certo che sente la mancanza di Aisha!!"
 
Osservo la maitresse, è una donna di bell’aspetto, non più giovane, ma di sicuro deve essere stata una gran bellezza in gioventù. Lei ci scruta di rimando, ad uno ad uno, come se ci stesse passando in rassegna. Reggo il suo sguardo, io non sono certo uomo da farmi intimorire da un paio di occhi verdi o un seno procace. Soprattutto perché adoro gli occhi di mia moglie … ed il suo petto.
"Augustin..... tu resterai con noi!!! Io ..... io ho paura!!!"
Ascolto la voce spaventata di mia moglie, avanzo verso i soldati e dico: "Cos'è questa storia? Perché ci avete portati in un luogo di male affare?"
"Ordini del nostro comandante!! Ed ora scusatemi! Devo rientrare in gendarmeria!! A presto, Signore!"
 Lo raggiungo, gli sbarro la strada e continuo: "Esigo parlare con il Vostro Comandante!"
"Ci avete già parlato. Ed ora ..   Vi lascio alle sapienti mani di Madame Pompadour!"
Vedo il soldato allontanarsi, mi avvicino alla responsabile della locanda e domanda: "Cosa Vi ha ordinato il Comandante della gendarmeria?"
 "Monsieur... state tranquillo!! Avrete la Vostra stanza matrimoniale..... da dividere con Vostra moglie, se lo volete!!! Ah Ah ah ah!"
"Perfetto! Ed esigo che nella medesima stanza si metta una branda per la mia governante!"Non posso certo abbandonare Nanny da sola, alla sua età potrebbe spaventarsi.
"Uhm .... anche il cocchiere dormirà con Voi?!!" Rispondo ironica.
Vedo avvicinarsi due donne, una va spedita verso dal mio cocchiere e gli accarezza il viso, l'altra mi si avvicina e dice: "Uhm avete un'aria distinta! ... Non ho mai avuto un cliente di una certa classe, sarà piacevole fare una simile esperienza!"
"Vi ringrazio Madame ma come potete vedere sono in compagnia della mia sposa!"
Guardo la donna di quest'uomo e ribatto divertita: "Ma io non sono gelosa! Ah ah ah ..."
"Ma mia moglie si. E pretende l'esclusiva!! Quindi Madame, Vi prego di lasciarmi in pace."
Sento Nanny sussurrare con voce sdegnosa: "Che oscenità! Siamo finiti tra le donne di male affare!"
 "Povere noi Nanny!! Spero almeno che la stanza sia pulita!!"
 Sento la risata sguaiata di Madame Pompadour: "Ah ah ah ah .... noi non siamo persone sporche! Sappiate che curiamo la nostra igienepersonale in maniera impeccabile!"
"Oh, bene Madame. Allora potreste mostrarci la nostra stanza? E magari ... è possibile cenare?!"
"Ma certo! Vi daremo il cibo migliore, ovviamente se tirerete fuori la grana!"
"Uhm .... certo. Pagheremo. Ora se volete farci strada ...."
Osservo la mia Marguerite, così forte e fiera. Forse Oscar ha preso anche da lei.
"Non volete cenare qui nel salone con gli altri clienti?”
"Augustin .... io preferirei evitare ..."
 Guardo la padrona della locanda e ordino: "Serviteci la cena in camera!"
 "Monsieur ..... davvero volete stare rintanati di sopra? E sia, come desiderate! Mariselle, porta la cena in camera ai signori!! In quanto a voi, seguitemi!"
 
Vedo Madame sistemarsi una ciocca di capelli, ruotare lasciando svolazzare l'ampia gonna e salire le scale, con passo cadenzato. Devo ammettere che è una gran bella donna, molto seducente.
La seguiamo su per le scale, Marguerite si appoggia al mio braccio. Dietro di noi ci sono Jean e Nanny.
 
Sono dietro ai padroni, sussurro a Jean: "In tutta la mia vita non mi è mai capitata una cosa simile! Se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei messo piede in un bordello, non ci avrei mai creduto!"
 "Oh Marie, mi dispiace davvero che Voi dobbiate sopportare tutto ciò." Rispondo un poco preoccupato.
"Se fosse solo questo! ... Sono tanto preoccupata per Oscar e mio nipote, spero che stiano bene!"
"Vedrete che se la saranno cavate. Monsieur Oscar e Andrè sono persone molto mature ed autonome. Sono certo che li troveremo in salute!"
"Lo spero ..."
 
 Raggiungiamo la stanza, madame ci lascia entrare.
 
 "Bene, voi alloggerete qui ......  La cena arriverà in camera tra circa mezz'ora. Di là c'è una piccola toilette ..... e l'acqua calda è già pronta!"
Marguerite ribatte: "Come Vi abbiamo detto, la mia governante dormirà in questa stanza. Fate portare una branda!"
"Uhm ....  e il cocchiere? Dove volete che alloggi? Forse ..... lui gradirebbe compagnia?!"
Jean ribatte; :Ma non siamo in arresto? Non credevo che i prigionieri avessero simili di trattamento."
"Pagando ... tutto è possibile, presso la mia casa! Allora? Cosa desiderate? Una stanza vuota e fredda ... o una calda ... molto calda!!"
Vedo la padrona e Nanny guardarmi scandalizzate e ribatto deciso: "Sono in stato di fermo e voglio comportarmi da prigioniero! Madame, non ho bisogno di nulla!"rispondo deciso, sotto lo sguardo severo del generale.
 
Ci mancava solo una proposta del genere. Io non sono sposato, ma non posso certo spassarmela mentre siamo agli arresti!
 
 "Nulla? Quindi dove volete alloggiare? Forse con i cavalli?!"
 Il Generale ribatte: "Il mio valletto avrà una stanza!"
"Come desiderate, una stanza fredda per il valletto del signor Conte!! Sarà la stanza posta davanti alla vostra. Prego valletto! Ah ah ah ah!"
Vedo uscire Jean assieme a Madame Pompadour e dico: "Chissà quale sarà il vero motivo del nostro arresto?!"
 "Spero solo che non ci trattengano a lungo. Oh Augustin .... sono quasi certa che sia tutta una macchinazione di Bouillè!! E pensare che tu lo consideravi un amico, quel pallone gonfiato, dedito solo alla lussuria!!"
"Già ... coloro che credevo miei amici, ci hanno voltato le spalle... in fondo me l'aspettavo, Oscar ha tradito la corona!"
 "Augustin .... non dire così. Oscar ha seguito il suo cuore, come le hai insegnato tu. Vorresti forse dirmi che tu avresti sparato sulla folla inerme, con i cannoni della Bastiglia? Tu avresti ucciso i cittadini di Parigi, solo perché hanno fame?!" Guardo severa mio marito.
 
Lui non è così, lui è un soldato ma non sparerebbe mai sulla folla disarmata. Io non posso credere che lui ….
 
" .... Marguerite ... dimentichi che io ..."
"Che tu? Tu sei un uomo buono e giusto, non un assassino!"  Mi lascio cadere su una poltroncina, stanca. Tolgo lo spillone che tiene fermo il cappello, lo poso sulla toilette e osservo il mio riflesso nello specchio. Poi alzo gli occhi, osservo per bene la stanza."Augustin .... guarda che dipinti che ci sono alle pareti! Santo Cielo!" Osservo per bene, sono tutti ritratti di donne discinte, nude, in pose decisamente equivoche."Augustin ..... questo posto non mi piace per nulla! Io .... mi sento a disagio! Chissà cosa avrà passato la mia piccola, lei ha dovuto perquisire posti come questo?!"
 "Dimentichi che è un soldato?!"
 
Sento la voce decisa di Augustin, fiero della nostra ultimogenita.
 
 "Lo so .... ma davvero Oscar ha dovuto vedere questi .... posti? Insomma .... guarda le pareti! E poi senti che odore che c'è! E ... le signorine di sotto .... erano tutte ben poco vestite!! Povera figlia mia!!! Perché Augustin? Perché?!" Scuoto la testa, preoccupata per la vita che ha passato mia figlia, solo per colpa della follia di mio marito.
"Adesso la attende una vita tranquilla accanto ad André ...."
"Si ..... spero davvero che vada tutto bene e che siano in salvo. Sono così preoccupata, Augustin!!"
 Nanny sussurra: "Sono sicura che mio nipote la renderà felice! .... Lui l'ha sempre amata in silenzio."
"Già .... mettere Andrè al fianco di Oscar è stata l'unica scelta giusta che mio marito ha fatto! Uff .... poveri ragazzi!"
 
 
Gendarmeria di Montgenevre
 
Sono seduto alla scrivania, mi verso un bel bicchiere del liquore, sento bussare.
 
"Avanti!" la porta si spalanca, vedo entrare il Vice Comandante, dico soddisfatto: "Bene, li avete portati da Madame Pompadour?"
"Certo Signore! Madame è rimasta soddisfatta .... sono certo che cercherà di spennarli e far passare loro una brutta notte!"
"E' quello che voglio! ... Che vengano puniti i traditori! ... Certo non possiamo intrattenerli più di qualche giorno ma voglio divertirmi un po’! ... Voglio spaventarli! Ah ah ah ...”
 "Ih ih ..... Madame mi è parsa terrorizzata ... il signor Conte invece .... credo che nulla possa scomporlo!"
 "Di cosa ti meravigli? ...Dimenticate che è un Generale! E poi Jarjayes sa il fatto suo."
 "Già .... Madame Pompadour non riuscirà a sedurlo .... purtroppo!"
"Certo che non ci riuscirà! Adesso mi toccherà trovare una scusa per il suo fermo! Certo, l'ordine è di arrestare Oscar François de Jarjayes, non suo padre ma pazienza! ... Voglio giocare come il gatto fa con il topo!"
 "Oh beh .... i controlli dei documenti potrebbero essere lunghi ..... qualche giorno! E poi quella vecchietta non mi piace per nulla! Vorrei perquisire il suo bagaglio .... e anche tutta la carrozza!"
 "Ma certo! Fate pure! .... Un bicchiere di liquore?" Domando divertito.
"Si ... grazie Signore!! Credo che la perquisizione sarà minuziosa .... senza ovviamente smontare tutta la carrozza ... ma almeno un giorno se ne andrà via!! Ih ih!"
 
 
 
 
 
 
 
 Siamo riparti dalla locanda alla volta di Venezia, ormai mancano non più di due giorni. La prossima notte ci accamperemo in tenda per poi raggiungere finalmente la Serenissima. La ragazza che abbiamo incontrato è voluta partire con noi, spero solo che non rimanga delusa. È seduta in carrozza, davanti a me e Andrè. Non fa altro che guardare fuori dal finestrino e parlare. Mi sta assordando con tutte le sue chiacchiere, ormai credo di conoscere la storia di tutta la sua vita. E poi è estasiata da tutto ciò che vede.
Mi volto verso Andrè, lo vedo sorridermi mentre mi stringe una mano.
 
"Oscar, hai freddo? La tua mano .... sembra davvero fredda!"
 "Credo che mi stia salendo la febbre ..."Rispondo a bassa voce, mentre sento qualche brivido per la schiena.
"Allora devi prendere la medicina. Oscar, devi avvisarmi quando non stai bene! Io voglio curarti ...... ora faccio fermare la carrozza e ti preparo la tisana calda per la febbre!"
 " ...Grazie André!"Sussurro mentre mi accascio sulla parete della vettura.
Busso forte alla parete. "Alain, Gerard, dobbiamo fermarci!! Oscar non sta bene!"
Dall'alto della cassetta sento battere dei colpi, poi sento la voce di André, arresto i cavalli, Alain domanda: "Ma che diavolo stai facendo?! Gerard perché hai fermato la carrozza?"
 "Ma non hai sentito Andrè? Il Comandante non sta bene, dobbiamo fermarci!!"
 "No ... ero distratto. Su, presto ... ferma la carrozza!" Dico scendendo in tutta fretta dalla casetta. Faccio un salto e mi precipito giù, sistemo in tutta fretta il predellino e spalanco la porta, con tono concitato domando: "André, cosa succede al Comandante?"
 "Ha la febbre. Dobbiamo preparare subito la tisana che ha rescritto il medico! Su forza, muoviamoci!" Mi volto verso Oscar, la vedo appoggiata al sedile, stanca. Afferro una coperta e la sistemo addosso a lei, poi le poso una carezza.
"Oscar, tu resta qui, io torno subito!" Poi mi volto verso Belle ed aggiungo: "Puoi restare con lei?"
 "Monsieur André, meglio che la tisana la prepari io, Voi siete un uomo e come tutti gli uomini fareste solo pasticci. Vado io con Monsieur Alain!" Dico seguendolo.
 "E sia .... mi raccomando però!!" Poi mi sistemo a fianco di Oscar e la abbraccio, stringendola un poco a me.
"Oscar .... forza, reagisci!"La cullo piano, la accarezzo, la stringo, nella speranza di farla sentire meglio.
 
 Sento la voce di André, è così lontana. Sento gli occhi pesanti e piano mi addormento tra le sue braccia.
 
"Oscar ......" Sussurro piano, poi poso un bacio sui suoi capelli profumati.
Mi sembra che il tempo passi troppo lento mentre tengo Oscar tra le mie braccia. “Quanto ci mettono a preparare questa tisana? Accidenti ..... resisti Oscar, resisti. Signore ti supplico, salvala.”
 
 
 
 Mi precipito nel bagagliaio, tiro fuori in tutta fretta la borsa dei medicinali, cerco la bustina. "Eccola, adesso preparerò la tisana!"
“Monsieur Alain, lasciate fare a me, voi accendete il fuoco per preparare infuso!"
"Si certo Belle!! Grazie!"
"Date qua!" dico togliendo dalle mani il sacchetto. "Monsieur dovreste calmarvi se non volete che Monsieur André capisca che siete innamorato della sua donna."
"Eh? Ma cosa dici!!! Io io .... tu sei tutta matta, ragazzina!!!" Rispondo imbarazzato ed arrabbiato.
"Ma perché lo negate?! L'avete dimenticato che me l'avete detto il giorno che ci siamo conosciuti?"
"Si .... cioè no, oh insomma!!! Prepara questa tisana!!!" Sbuffo agitato, il comandante sta male .....
"Calmatevi! ... Adesso lo faccio ...."
 
 
 
 
 
 
Sono nella vettura, stretta tra le braccia di André, sussurro: "Mi dispiace ... vorrei non darti noie. André, a volte dubito della mia guarigione..."Tengo gli occhi socchiusi, mi sento stanca, la testa pesante.
"Non dire così Oscar, tu guarirai. Lo ha detto anche il dottore che ti ha visitato a casa di tuo zio. Ed una volta giunti a Venezia contatteremo il luminare di cui ci ha dato il nome tuo zio. Sono sicuro che guarirai. Però tu .... tu non devi arrenderti, amore mio. Promettimelo!" Poi la stringo ancora un poco a me.
" ... Andrè, lo sai che io non mi arrendo tanto facilmente ... però ..."
"Però niente! Mettitelo bene in testa, tu guarirai!!" Poi poso le mie labbra sulle sue, sono così calde ... temo proprio che sia salita la febbre.
"Andrè ... ti amo ..."
 "Anche io .... ti amo sopra ogni cosa. Lo sai che darei la mia vita per te ...." sussurro piano, perso nei suoi occhi azzurri, un poco smarriti e stanchi.
 "Lo so, Andrè ... me lo hai sempre dimostrato ... ed io non mi sono mai resa conto del tuo amore."
 "Te ne sei accorta ora ... a me basta!!" Poi sbuffo, quanto ci mettono a preparare questa tisana?
 Vedo spalancare lo sportello, giunge la voce allegra di Belle.
 
“Madame. Ecco qui l'infuso. Ma fate attenzione perché è bollente!"
Allungo la mano e prendo l'infuso. "Grazie Bella, dallo a me. Ci penso io a Oscar!" Poi lo avvicino alle sue labbra. "Ecco, bevi piano, con calma."
"Si, grazie Andrè! Però ... posso fare da sola, davvero!" Poi poso una mano su quella di Andrè, prendo la tazza e piano sorseggio il liquido caldo, stando stretta nell'abbraccio del mio amore. Bevo lentamente, con fatica, mentre sento il liquido scaldarmi un poco. Andrè mi stringe a sé, mi abbraccia e mi osserva. Sento il suo sguardo preoccupato addosso, vorrei davvero stare bene, invece mi sento così stanca.
Ho appena finito di bere la tisana, poso la tazza sul sedile e mi stringo la coperta addosso, mentre mi appoggio ad Andrè. All'improvviso sento delle urla e dei grugniti. "Andrè, cosa sta succedendo?!"
Allontano delicatamente Oscar dal mio petto, rispondo deciso: "Rimani qui!" poi afferro il fucile che è di fianco al sedile e spalanco lo sportello.
 
 
D'istinto afferro la mia spada e la pistola, mi sento debole ma non intendo di certo essere un peso. Scendo dalla carrozza subito dopo Andrè e vedo dei cinghiali assalirci.
Andrè prende il fucile e spara un colpo, colpisce un animale che però non muore e si avventa su di lui, furioso. Non ci penso un attimo, prendo la mira e sparo decisa uccidendo l'animale prima che possa fare del male al mio Andrè.Mi sento stanca ma intendo fare la mia parte, sono ancora un soldato, il comandante Jarjayes.
 
 
"AHHHHH AIUTOOOO .... MONSIEUR GERARD .... MONSIEUR ALAIN HO PAURAAA …"
 
Le grida di Bella mi irritano, dico al mio amico mentre sparo un colpo contro una bestia mentre tenta di caricarmi: "Accidenti Gerard, ci mancava anche quell'oca giuliva che ci siamo portati dietro!"
 "Alain!! Aiutala invece di brontolare. E poi Bella .... non è un'oca giuliva!!" Poi prendo la mira e sparo un colpo, centrando un animale che, ferito, fugge via.
Vedo altri due cinghiali, carico nuovamente il fucile, dico a gran voce: "BELLA ... ANZICHE' STARNAZZARE, SALI SULLA CARROZZA E CHIUDITI DENTRO!"
BANG ...
"Si, colpito!"
 Carico la pistola, mi avvicino ad Andrè mentre vedo la ragazzina salire in carrozza.
"Oscar, stai bene? Perché non sei rimasta in carrozza! È troppo pericoloso qui fuori!"
"Non preoccuparti!" Rispondo con affanno mentre colpisco l'ultimo cinghiale.
 
Nonostante tutto ho un’ottima mira e la mano ferma. Neppure la febbre riesce a fermarmi.
 
"Oscar ... certo che mi preoccupo!" Poi vedo gli ultimi animali scappare, Oscar mi sorride e poi si accascia a terra.
"Oscar ...  Oscar!!" Mi piego sulle ginocchia, Oscar ha gli occhi socchiusi. La prendo in braccio, la sento tossire un poco, e la porto in carrozza.
Sento la voce di Gerard: "André porta al riparo il Comandante! Io, intanto, mi occupo della cena, abbiamo carne a volontà!"
Alain ribatte: "Come puoi pensare alla carne di cinghiale quando il Comandante sta male?!"
"Dovrà pure mangiare per rimettersi in forma!! Su forza Alain, aiutami con questi animali! Ci aspetta una bella cene succulenta!! E senza spendere!!"
 Mi passo nervosamente la mano tra i capelli e sussurro: "Si, hai ragione!"
 "Alain, Gerard .... dobbiamo anche occuparci dei cavalli! I poveri animali avranno fame e sete, e vanno staccati dalla carrozza!" Poi appoggio Oscar sul sedile, osservo Bella ed aggiungo: "Resta con lei, assicurati che stia al caldo e si riposi. Pensi di poterlo fare? Io intanto aiuto gli altri!"
 "Si, certo Monsieur André! A Madame, ci penserò io!"
"Bene, grazie" Poi mi allontano, raggiungo i cavalli e li stacco dalla carrozza. Tolgo loro i finimenti e li lego ad un tronco, in modo che possano muoversi senza poter però fuggire.
"Cesar, Alexander .... spero davvero che Oscar possa tornare a cavalcare libera!" Poi prendo la spazzola e inizio a pulirli dalla polvere della giornata mentre loro si cibano delle foglie dell'albero.
Sento dei passi susseguiti dalla voce di Alain: “André come sta il Comandante?"
 "L'ho lasciata in carrozza con Bella, ora deve riposare. Ci vorrà un po' perché la tisana faccia effetto. Ma Oscar è forte e il dottore è ottimista. Arrivati a Venezia contatteremo subito la persona che ci ha consigliato. Ce la farà, ce la deve fare. Lei è tutto per me!"
 
Osservo Andrè, non posso fare a meno di sentire nelle sue parole tutto l’amore che prova per il comandante, però non riesco a non esserne geloso. Anche io la amo.
 
 Annuisco e mi allontano mestamente.
 
 
 
Nella locanda di Madame Pompadour
 
È mattina, abbiamo trascorso una notte non troppo tranquilla a causa dei rumori inequivocabili che provenivano dalle altre stanze. Ma possiamo fare ben poco, siamo ospiti di una casa di tolleranza. Povera me, mai avrei immaginato una cosa del genere. Ma per mia figlia sopporterò anche questo. Ho sentito Augustin rigirarsi nel letto per tutta la notte, anche lui credo che abbia dormito davvero poco. Chissà Nanny.
 
 Mi tiro su dal letto, mi siedo e sussurro appena: "Marguerite, per favore, porgimi un bicchiere d'acqua! ... Stranamente ho tanta sete ..."
"Augustin .... forse non stai bene?" Domando mentre scendo dal letto, prendo un bicchiere e lo riempio con l'acqua di una brocca.
Sento Nanny alzarsi, ha diviso la camera con noi. Mai avrei potuto lasciarla in una stanza da sola, in un luogo simile.
 " ... Marguerite, ho freddo, credo di avere la febbre ..."
"Oh no, chissà se in questo posto c'è un dottore!!" Porgo il bicchiere a mio marito mentre Nanny si avvicina spedita, con la sua cuffietta in testa e la vestaglia addosso, lunga fino ai piedi.
"Generale, aspettate"
Poi vedo Nanny allungare la mano e posarla sulla fronte di mio marito.
"Eh si, secondo me avete proprio la febbre!"
"Santo cielo, Augustin! Dobbiamo chiamare un medico!”Rispondo mentre osservo mio marito, un poco preoccupata. Ha gli occhi lucidi, il viso pallido con le sole guance rosse.
 "Ma no .... non credo che sia necessario ..... magari basterà un poco di riposo!"
"E invece si! Nanny, aiutami a vestirmi, per favore!”
"Si, subito Madame!" Poi prendo gli abiti di Madame Marguerite, un vestito pulito dalla borsa da viaggio, quello blu, sobrio ed elegante. La aiuto a vestirsi e poi le sistemo i capelli.
"Ecco fatto, se mi aspettate mi vesto anche io e vengo con Voi a cercare un medico, non vorrete uscire da sola in questo luogo di perdizione!"
"Non ho scelta. Augustin sta male!"
 "Andremo assieme! Datemi solo qualche minuto!"
 "Si, certo ..."
 Mi allontano qualche minuto, vado dietro al paravento e infilo i miei abiti. Sistemo i capelli e la cuffia ed esco.
"Ecco fatto, ed ora cerchiamo la proprietaria di questo posto e chiediamo di un bravo medico!"
 
 
 
 
 
Nanny ed io scendiamo al piano di sotto, seduta sul sofà e circondata da diversi uomini vediamo Madame Pompadour sorridere.
 
Mi avvicino decisa, senza farmi intimidire da questo ambiente così scostumato. Tutto qui sa di sesso, inutile nasconderlo e scandalizzarsi.
 
"Madame, potreste per cortesia indicarmi dove posso trovare un bravo medico? Mio marito ha la febbre purtroppo."
Mi alzo dal sofà e ribatto stizzita: "Adesso ci mancava anche questo! Un prigioniero malato che alloggia nella mia locanda!? Oh Signore, chissà che strana malattia ci avrà portato?!"
 
Vedo la donna alzarsi indispettita e sistemare tutta la sua mercanzia.
 
 "Nessuna strana malattia!! Noi siamo gente per bene, cosa credete! Ed ora indicatemi dove posso trovare un buon medico!" Rispondo fiera, non sarà di certo questa donna a farmi impressione!
"Eh no! ... Un momento Madame! Voi tutti siete dei prigionieri e come tali non potete lasciare la mia casa! ... Manderò uno dei miei ragazzi a chiamare il medico! E voi tornate immediatamente di sopra! ... Non vorrei che siate malate e contagiaste i miei ospiti."
"Io malata? Ma come Vi permettete!! È facile che la stanza non fosse adeguatamente pulita, piuttosto!! Siete Voi Madame la causa della febbre di mio marito! Oltre al medico, mandate a chiamare anche il comandante della caserma!"Rispondo mantenendo un tono di voce deciso, non troppo alto né basso, forte e fiera.
 "Ahhh certo che sarà avvisato! Dovrà sapere che uno dei prigionieri è affetto chissà da quale malattia misteriosa!"
 "Dovrà rispondere a me invece, questo posto è la causa del malessere di mio marito! Ed ora muovetevi!! E rendetevi presentabile!! Tutta quella pelle in vista è scandalosa!"
 Sento le risate sguaiate degli uomini presenti, uno di loro ribatte: "Madame, ma con chi credete di avere a che fare? Sappiate che noi siamo dei gentil uomini."
Un secondo incalza: "Già! Siamo gentiluomini soprattutto con le donne, vero madame Pompadour? Ah ah ah ..."
 "Voi tutti siete solo dei volgari uomini alla ricerca del piacere. Un gentiluomo non si intrattiene con donne di così scarsa virtù!" Rispondo fiera, mentre osservo dritto negli occhi a uno a uno questi uomini, anni di frequentazione della Reggia a qualcosa saranno pure serviti. Non saranno questi poco di buono a spaventarmi.
Mi avvicino alla donna e sussurro con voce suadente: "Non mi sono mai intrattenuto con una nobildonna ... che ne direste di ..."
 Mi allontano di un passo, senza abbassare lo sguardo. "Scordatevelo! Io sono una donna per bene!"
"Anch'io sono un uomo per bene! Ah ah ah ..."
"Uhmph, a vedervi non si direbbe affatto!" Poi mi allontano, raggiungo le scale e salgo i primi gradini, seguita da Nanny. Mi fermo, mi volto ed aggiungo: "Allora, volete muovervi a chiamare il dottore o volete che faccia scappare tutti i presenti?"
Vedo Madame Pompadour ridere.
 
"Ah ah ah ... Si, certo!"
Uno dei clienti dice: "Madame cosa avete da ridere? E se il Vostro prigioniero avesse davvero una malattia contagiosa!?"
"Forse ci conviene andare via ..... non vorrei che venisse la febbre anche a me! Madame ... magari tornerò domani!"
 "Eh no, dove vorreste andare?! Voi avete prenotato Marilù e se non volete più le sue prestazioni, dovete comunque pagarle!"
"E Voi Madame dovreste avere un locale sano! Tornerò solo quando il malato sarà guarito!!"
 
Sorrido soddisfatta, "Allora Madame, questo dottore? Lo volete chiamare?!"
 Rispondo infastidita: "Mi state rovinando la clientela. Sappiate che dovrete pagarmi i danni!”
 "Certo .... Voi però mandate a chiamare il dottore!" Rispondo fiera mentre salgo un altro paio di scalini. Mi volto ed aggiungo: "Ah, dimenticavo, gradirei anche la colazione in camera, per me, mio marito e la mia governante, oltre al povero cocchiere che alloggia nell'altra stanza! Latte caldo, brioches, marmellata di more e del pane, potranno essere sufficienti!"
"Tzè ... ma con tutta la gente che gira in città, doveva proprio capitarmi gente simile!"
 "Ih ih ....  fate in fretta, Madame!" Poi mi allontano sorridendo soddisfatta.
Sussurro a madame Marguerite: “Ho temuto che “quell’”uomo Vi mancasse di rispetto ma se così fosse stato, lo avrei preso a calci!"
 "Grazie mille Nanny! Ma devo ammettere che a Versailles i maleducati non sono mai mancati!"
 Giungo le mani, guardo in alto e dico: "Chissà dove andremo a finire!?"
"Da mia figlia, ovviamente! Su vieni Nanny, torniamo da Augustin!"
 
Mi si avvicina il garzone e mi chiede: "Madame Pompadour, meglio chiamare il dottore! ... Io ho paura di essere contagiato dal forestiero."
 "Si, vai subito a chiamarlo!! E che si sbrighi!!"
 "Subito ... corro. Madame!"
 "Uff.....povera me!! Ma non potevano chiuderli in una cella?!!!"
 Un mio cliente risponde divertito: "Vorreste paragonare una squallida cella a questo posto accogliente?"
 "Certo che no!! Ma qui mi rovinano la piazza!!"
"Io non credo affatto che il forestiero abbia una malattia contagiosa! Dimenticate che sono dei nobili, non dei morti di fame qualsiasi."
"Anche questo è vero!! Ah ah ah!"
 Una delle ragazze ribatte: "Ma se dovesse girare la voce riguardo al forestiero?"
"Cerchiamo di mettere tutto a tacere!! Tu porta su la colazione! Forza!"
"Si, Madame!" Rispondo allontanandomi.
"Bene bene .... alla fine ci guadagnerò qualcosa .... o anche di più!!"
 
Sono passati pochi minuti quando vedo arrivare il medico.
"Benvenuto dottore!! Dovete visitare un ospite!!! Ed in fretta!!"
 "E' uno dei clienti della casa?"
 "Eh? No no .... è un ospite di riguardo ... consegnato qui dalla gendarmeria!"
"Quindi è un prigioniero?!"
"Si .... credo che sia una spia .... o un rivoltoso. Sapete, non ho ben compreso! Però so che è pieno di soldi!! Un nobile, un conte! Con moglie e governante al seguito! Due segugi!!!"
"Beh ... almeno non sarà affetto da malattie di cui soffrono i poveri. Portatemi da lui!"
"Certo! Venite, ma fate attenzione a quelle due donne!! Sono due cerberi!! Se non ci fossero loro....avrei già avuto quell'uomo .... e i suoi denari!"
 "Ma se è in pessime condizioni! Madame siete una donna unica! A proposito, Vi prenoto per questa notte, o forse anche prima, magri anche subito ….."
"Ma certo dottore!!" Poi sorrido e faccio strada, con passo lento e sensuale.
Sento il suo profumo, sussurro: "Mi fate girare la testa! ... Ah che donna che siete!"
 Raggiungo la stanza, busso e apro senza attendere oltre.
"Prego dottore!! Il malato è qui!"
Entro deciso, domando alla donna distinta: "Posso entrare?"
 "Prego! Siete il medico vero?!"
 "Sono il dottor Montpassant.Che cos'ha il paziente?" Domando guardando l'uomo che giace inerme nel letto.
"Ha la febbre alta, dottore!! Mio marito ha sempre avuto una salute ottima!"
 "Quindi è una febbre improvvisa!? ... Uhm ... forse Vostro marito è un frequentatore di bordelli?"
 "COSA?!! MA COME VI PERMETTETE!!!" Rispondo furiosa."Mio marito è un uomo onesto e retto!! Non Vi permetto simili affermazioni!!"
 
Questo è davvero troppo, come si permette questo screanzato di dire certe cose del mio Augustin!
 
"CalmateVi Madame! Le mie sono domande di prassi. Devo sapere che genere di vita conduce il paziente per avere un quadro clinico."
 "Mio marito è un generale!! Nobile da oltre sette schiatte! Fedele!! Onesto e sincero. Temo che abbia preso freddo durante il viaggio .... e sia un poco stanco!!"
 Poggio la mia borsa su di una sedia accanto al letto, l'apro, tiro fuori i miei strumenti e dico: "Madame, alzate la camicia a Vostro marito!"
"Certo!!"
Poi vedo mio marito aprire gli occhi, stanco.
" ... Marguerite, chi è quest'uomo?" Domando con affanno.
Mi avvicino al paziente, lo osservo per bene. È pallido, con l'aria stanca, spettinato, la camicia un poco aperta ed una berretta da notte appoggiata sul comodino.
"Monsieur, cosa vi sentite?"
"Ho dolori ovunque, mi gira la testa e mi sento confuso ... tanto confuso ..."
 "Avete tosse, mal di gola, raffreddore?!"
 "Ho male alla gola, non riesco nemmeno a deglutire."
 "Uhm .... allora aprite la bocca e fatemi vedere .... Madame, mi serve una candela e un cucchiaio, prego!"
"Si, subito dottore!" afferro prima il cucchiaio che è posto sul tavolo e poi afferro la candela!
"Potete tenere la candela qui? In modo da illuminare la gola di Monsieur!" Poi prendo il cucchiaio e lo appoggio sulla lingua per tenerla bassa.
"OH, avete una gran brutta gola, tutta arrossata, Monsieur!"
 Sento Nanny sussurrare: "E' grave dottore?"
"Ma no ... no ..... deve solo stare al caldo, bere molti liquidi ..... tisane, minestrina, purea, mele cotte ..... e vedrete che nel giro di qualche giorno tornerà come nuovo! Voi .... siete la madre, Madame?!"
"La madre? No, no ..."
Marguerite ribatte: "Ma è come se lo fosse."
"Uhm .... beh, comunque sia, assicuratevi che si riposi e mangi" Poi mi volto verso il malato, lo osservo meglio, "Monsieur, fatemi auscultare la Vostra schiena!"
" ... Si ..." mi sollevo con fatica, poi guardo mia moglie e con un fil di voce, dico: " .. Marguerite, aiutami, per favore ...”
 
Accorro ad aiutare mio marito, lo aiuto a scoprire la schiena, la sento sudata. Povero caro, non ricordo neppure quando è stata l’ultima volta che non è stato bene. Lui è sempre in salute, forte, sano come un pesce.
 
"Ecco dottore, prego!"
Poso il mio strumento sulla schiena, ascolto per bene. "Per cortesia, tossite".
 "Coff ... Coff ..."
"Uhm .... uhm ....  si si ... va bene, copritevi"
Poi vedo il dottore mettere via i suoi strumenti, prendere un sacchetto dalla borsa e porgerlo a Marguerite.
"Ecco, fate preparare questo decotto, una tazza ogni sei ore. Vedrete che la febbre scenderà. Per la gola invece ..... questo sciroppo. Vi avviso, non è affatto buono, ma un cucchiaio ogni tre ore andrà bene. Questo è quanto, se lo ritenete tornerò domani a controllare come sta, ma credo che ci vorranno almeno due giorni affinché passi la febbre, forse anche qualcuno in più. Ditemi, quanti anni ha il paziente?"
 "Tra un mese compirà sessant'anni."
"Uhm ...  data l'età .... avanzata, credo che ci vorrà anche qualche giorno in più. Bene, io vado. Se dovesse peggiorare fatemi chiamare, ma sono certo che non sarà necessario. A domani Madame"
 "Grazie dottore, a domani!"
 Mi allontano, apro la porta ed esco dalla stanza. Trovo ad attendermi madame Pompadour, bella, procace ed affascinante.
"Bene Madame, io ho visitato il Vostro ospite ... ora vorrei visitare Voi ......"
Sorrido ammiccante, con le dite sfioro le sue labbra e sussurro: "Vi stavo aspettando! ... Oh dottore ho male al petto, dovreste visitarmi!"
 "Certo Madame!" Poi la afferro e la trascino nella stanza accanto a quella del malato.
"Ah ah ah ah ... Voglio che siate Voi a spogliarmi! Ah ah ah ... Dottore siete così irruento!"
"Io irruento?! E Voi invece? Ahhh che buon profumo che avete! ... Un momento! ... Ho dimenticato di chiederVi se il prigioniero ha qualche malattia infettiva!"
 "E cosa volete che ne sappia io!! Quell'uomo si è chiuso in camera con la moglie e la madre!!"
"Ma come?! L'avete visitato o no? Dovreste saperlo se è affetto da qualche malattia infettiva!"
"Ma io non ho visitato le sue parti intime, Madame!! Per il resto, Vi assicuro che gode di quasi ottima salute, per l'età che ha!"
"Perfetto!" Rispondo sfilandomi le calze.
Sorrido soddisfatto, questa sarà un'ottima mattina!
 
 
Mi sono appisolata nella mia branda, quando all'improvviso sento dei rumori molesti dall'altra parte del muro, domando: "Madame Marguerite ma sentite questi strani rumori?"
 "Nanny ... ma ...  cosa .... povere noi! Se è quello che credo che sia ..... "
 "Già ... che imbarazzo! ... Per fortuna che il Generale sta dormendo profondamente!" ascoltiamo rumori e chiacchiericcio inequivocabili. " Oh mio Dio! Che vergogna!"
"Nanny ... Versailles è peggio, credimi! Ho sentito cose che .... uff .... lascia stare ....." Poi mi siedo su una poltroncina e osservo mio marito.
Continuo a sentire i rumori molesti, mi copro le orecchie, borbotto: "Ma che situazione! ... Secondo me quei gendarmi ci hanno portato qui di proposito."
"Già .... ma pare che in questo paesino disperso non ci siano neppure locande decenti, solo questa casa di piacere! Uff .... povere noi!"
   
 
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