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Autore: ArrowVI    04/10/2021    1 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 12-1: Notte Cremisi [1-3]

 


"Le memorie di Lilith potrebbero tornarci utili".

Quelle parole riaccesero in Andrew una fiamma che pensava si fosse spenta molti anni prima.
Con occhi sorpresi e confusi, provò in tutti i modi a nascondere la speranza che cominciò rapidamente a bruciare dentro il suo cuore, prendendo un grosso respiro.

<< Come dovrebbero tornarti utili le memorie di Lilith, Ehra? >>
Domandò alla donna, attirando su di se il suo sguardo incuriosito.
Ehra capì immediatamente che ci fosse qualcosa di strano nel suo cambio improvviso di tono, ma decise di non fargli alcuna domanda.

<< In genere... >>
Rispose la donna, spiegando cosa volesse dire.

<< ... I corpi riportati in vita tramite la Necromanzia sono involucri privi di personalità o memorie, creature pericolose che agiscono solamente in base a istinti animali, o ciò che il necromante ha ordinato loro. >>
Disse, posando poi il suo sguardo su Astarte, ancora intenta a cercare una via d'uscita da una trappola che non era abbastanza forte da distruggere.

<< Quel demone ha un comportamento anormale: non solo ha una personalità propria, ma mostra chiari segni di sensazioni, sentimenti e, più importante, memorie che non sono le sue. >>
Continuò, posando ancora una volta il suo sguardo su Andromeda.

<< Infatti, da quanto mi hai detto, sembrerebbe essere ossessionata da te nonostante non ti abbia mai incontrato prima. Per questo motivo suppongo che parte delle memorie di Lilith siano ancora intatte, e il motivo per cui Astarte ti abbia riconosciuto potrebbe essere collegato al fatto che abbia avuto una sorta di "deja vu", vedendoti. >>
Sentendo quelle parole, Andrew abbassò lo sguardo, perso tra i suoi pensieri e memorie.

<< Solo tu sai di cosa potrebbe trattarsi, e onestamente non ha importanza. >>
Continuò la donna, evitando un argomento che realizzò fosse problematico, per il soldato.

<< Ciò che m'interessa, è se lei sappia qualcosa sulla Notte Cremisi. E' un azzardo, ma è l'unica traccia in nostro possesso al momento. Mi hai detto che prese parte a quella guerra, quel giorno, corretto? >>
Gli domandò.
Andrew rispose con un semplice cenno positivo del capo.

<< Quindi è molto probabile che abbia perso la vita quel giorno. Se così fosse, ci sono delle buone chance che abbia qualche informazione utile. >>
Continuò la donna.
Xernes, che ascoltò in silenzio fino a quel momento, attirò rapidamente l'attenzione della Strega con una rapida ma precisa domanda.

<< Come vorresti fare? >>
Ehra non rispose subito.
Sospirò, posando il suo sguardo su Astarte, rimanendo in silenzio per qualche istante a pensare alle strade che avrebbe potuto prendere.


<< Ho qualche idea, ma hanno tutte lo stesso problema. >>
Rispose, con uno sguardo cupo.

<< Nel momento in cui "riporterò alla luce" la personalità di Lilith, il necromante che l'ha riportata in vita realizzerà sicuramente che ci sia qualcosa di strano, con lei. >>
Quella spiegazione attirò l'attenzione del Gran Generale.

<< Come fai a esserne così sicura? >>
Le domandò Sarah, ancora appoggiata a suo padre.

<< Come ho già detto, ad aver riportato in vita Lilith non può essere stato nessun altro se non un potente demone... E se i miei sospetti dovessero rivelarsi fondati, non può essere nessun altro se non lui. >>
Nonostante Ehra non disse il nome di quel demone, tutti i presenti realizzarono immediatamente di chi stesse parlando.


Nessuno disse nulla.
Se i sospetti di Ehra si fossero rivelati fondati, avrebbero corso enormi problemi.
Si trovavano già sul filo del rasoio con l'imminente attacco di Amon, e avvertire un altro demone non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
Ciononostante, la possibilità di avere risposte che avrebbero potuto dar loro un vantaggio era troppo grande per ignorarla. 


<< Per quanto ne sappiamo... >>
Disse Xernes, rompendo finalmente quel silenzio assordante e attirando l'attenzione su di se.

<< Le informazioni in possesso di quel demone potrebbero darci vantaggi nell'imminente scontro contro Amon. >>
Continuò.

<< Sono disposto a correre il rischio. >>
Nonostante avesse ottenuto il permesso del Gran Generale, Ehra sembrò esitare.



Fin dal giorno della Notte Cremisi, Ehra ebbe tantissimi dubbi su chi o cosa avesse creato un sigillo talmente potente da imprigionare un demone come Bael tra Gaia e un altro mondo.
Intrappolato in una gabbia tra dimensioni dalla quale non sarebbe mai riuscito a scappare... Serviva un quantitativo di energia immenso per fare una cosa del genere, e nessun demone, quantomeno nessun umano, era in grado di fare qualcosa di quel tipo.

Quel potente sigillo, però, era incompleto.
Sembrava che, durante il processo, qualcosa fosse andato storto... Lei fu in grado di vederlo.
Per anni si domandò cosa fosse successo, quel giorno, per quale motivo i demoni bloccarono la loro avanzata pur essendo riusciti a distruggere un esercito di mezzo milione di soldati... E chi fosse così potente da essere riuscito a intrappolare il comandante dei demoni.

Così tante domande... Quella notte era decisamente ancora piena di segreti e lei aveva sempre voluto scoprire cosa fosse successo.


<< E allora è deciso. >>
Disse,  dopo aver preso un profondo respiro, Ehra.

<< Siamo sicuri che quelle informazioni possano tornarci utili? >>
Domandò Sarah.
Aveva dubbi se quelle informazioni avessero potuto effettivamente alterare l'esito dell'imminente scontro. Per lei non stavano facendo altro che correre un rischio privo di alcun senso, un rischio che avrebbe potuto causare ben più danni di quelli che avrebbe potuto risolvere.

<< Se il demone che ha riportato in vita Lilith è effettivamente Lucifer, non penso sia una buona idea infastidirlo. >>
Disse.

<< Non possiamo semplicemente tenere Astarte imprigionata e aspettare di aver sconfitto Amon, prima di provare a prenderle qualunque informazione? >>
Domandò subito dopo, ma Ehra scosse la testa.

<< No, non è possibile. >>
Le rispose.

<< Non posso tenerla imprigionata così a lungo, specialmente quando dovrò inevitabilmente scendere in campo per aiutarvi contro Amon. >>
Spiegò la donna, con un tono preoccupato.

<< Inoltre, tenerla imprigionata potrebbe comunque attirare l'attenzione di Lucifer e farlo innervosire. In questo caso, rischiamo che venga insieme ad Amon... E non avremmo scampo. >>
Continuò.
Sarah evitò lo sguardo della donna.

<< Se i miei sospetti dovessero rivelarsi fondati, allora è possibile che sia stato Lucifer a intrappolare suo fratello, durante la Notte Cremisi. E se dovessimo rivelare questa cosa ad Amon, come pensate possa reagire? Le memorie di Lilith potrebbero essere l'unica cosa in nostro possesso per provare a parlare con Amon, ed evitare uno scontro all'ultimo sangue. >>
Ehra sapeva perfettamente dei rischi che stessero correndo.
Un passo falso, e il necromante avrebbe realizzato che stessero scavando nelle memorie di Lilith.
Eppure, il semplice fatto che non fosse stato in grado di cancellare completamente i suoi ricordi, le fecero sperare che non fosse ancora così pratico con quelle tecniche: era possibile che sarebbe riuscita a non farsi scoprire.



Ehra sospirò, allungando una mano verso Astarte, preparandosi alla prima parte del piano.


<< Svefn. >>
Non appena disse quella singola parola, la barriera e il cubo che intrappolavano il demone andarono improvvisamente in frantumi, disintegrandosi come sabbia al vento.
Poi la donna demone cadde al suolo, priva di sensi.

Xernes fissò la donna con uno sguardo sospetto, non riconoscendo quella parola.

<< Non ho mai sentito un incantesimo così corto. >>
Le disse.

Ehra sospirò.

<< Ti racconterò tutto quando avremo finito, per ora concentriamoci su Astarte. >>
Rispose la donna, ordinando poi ad Andromeda di prenderla in braccio.
Si sarebbero diretti verso l'infermeria, per distenderla su un letto su cui Ehra avrebbe poi lavorato.



Quando raggiunsero la stanza, i ragazzi non riuscirono a capire chi fosse la donna che avessero portato con se... Tutti tranne Neptune e Vermilion.
Il primo realizzò subito che fosse un demone, e non poté fare a meno di chiedere spiegazioni, una richiesta che venne puntualmente ignorata.

Non c'era molto tempo, quindi non poterono assolutamente dare spiegazioni ai ragazzini che continuarono a chiederne; quindi ordinarono loro semplicemente di fare silenzio e smetterla con le domande.
Ehra sollevò una barriera intorno al palazzo, sperando che bastasse a nascondere ciò che avrebbe fatto da li a poco... Ma in cuor suo sapeva che sarebbe stato inutile.


Una enorme e invisibile cupola si materializzò intorno a Camelot, avvolgendo il palazzo per intero e bloccandolo all'interno di una bolla in grado di nascondere la magia al suo interno.
Era una magia simile a quella che Ehra innalzò intorno all'istituto Star, e Xane lo notò immediatamente... Solamente, infinitamente più potente.


Astarte, ancora priva di sensi, venne distesa su un letto all'interno di quella stanza, mentre tutti i presenti rimasero in silenzio a osservare attentamente ciò che Ehra avrebbe fatto.
Tutti, tranne Andrew, che non riuscì a distogliere il suo sguardo spaventato e pieno di rammarico dal corpo immobile di Astarte.


Rimuovere la pietra era impossibile... Avrebbe distrutto il corpo del non-morto.
Scavare nelle memorie di Astarte, avrebbe sicuramente avvertito il Necromante e non potevano permettersi di farsi un nuovo nemico, in quel momento.
C'era una possibilità, però, di ottenere risposte in un modo che non avrebbe avvertito chiunque l'avesse riportata in vita...


<< Come hai intenzione di agire, Ehra? >>
Le domandò Xernes.
La donna cominciò a sudare, preoccupata di sbagliare qualcosa e allertare il necromante.
Scosse quindi rapidamente il capo, tornando in se stessa e prendendo un profondo respiro.

<< Scavare nelle sue memorie avvertirebbe il necromante... Quindi devo far riemergere la personalità di Lilith senza alterare il suo stato attuale. >>
In quell'istante, gli occhi di Andrew s'illuminarono.

<< Puoi fare una cosa del genere?! >>
Esclamò, incredulo davanti alla possibilità di parlare ancora una volta con Lilith.

<< Dovrei... Questo processo non dovrebbe neanche avvertire il Necromante che l'ha riportata in vita, ma tutto dipende da chi sia... Se dovesse essere molto abile, potrebbe comunque realizzare che stiamo facendo qualcosa con Astarte. Ma dubito capirebbe che abbiamo scavato nei suoi ricordi. >>
Spiegò la donna, lasciando i presenti che non sapevano cosa stesse succedendo ancora più confusi.

<< Quindi questa strada è sicura? >>
Le domandò Sarah.
Ehra scosse il capo.

<< No, non lo è. E' solamente quella con meno rischi. >>
Rispose la donna.


<< Procediamo. >>
Fu Xernes a dare finalmente il permesso.


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Fine del capitolo 12-1, grazie di avermi seguito e alla prossima!




 

   
 
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