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Autore: Axot23    14/10/2021    2 recensioni
Siamo alla fine della storia. La fine di tutto.
Che tristezza ragazzi, specialmente il finale. SPECIALMENTE IL DOPPIAGGIO ITALIANO!
Ho solo voglio di rimediare, di scrivere dei miei dolci Destiel bullizzati...
Ma non posso farcela ragazzi! Il mio amore (LOVE YOU BABE) mi ha introdotto a questa serie fantastica "solo" tre anni fa ma mi sono appassionata ferocemente. Voglio bene a tutti! Non posso lasciarli così...
Diventerà quindi una raccolta, non so ancora quanti capitoli ma direi indipendenti l'uno dall'altro e da diversi punti di vista...
Spero vi piacciano e rendano giustizia ai nostri eroi!🥺
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jack Kline, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Il Nulla spalanca gli occhi. O quantomeno il corrispettivo incorporeo di un paio di occhi.

Ancora il Serafino ribelle...

Ma questa volta non si scatena. Non ne aveva motivo. Non quando ciò che sentiva un sentimento di tale portata.

Vi siete mai chiesti il dolore

dall'urlo di Achille alla morte del suo Patroclo?

Gabriel lo ricordava benissimo. Lui c'era.

L'urlo di Castiel era peggio. Molto peggio.

L'angelo era in ginocchio, prostrato dal dolore. Non riusciva a fare altro che gridare con tutto il fiato che aveva in corpo.

Dean era morto.

Il SUO Dean era morto! Morto!

L'angelo di strappa i capelli e piange disperato.

Non era possibile! Non doveva accadere! Doveva essere al sicuro! Aveva fatto di tutto perché LUI fosse al sicuro.

Non aveva funzionato! Il suo sacrificio era stato inutile!

Dean era morto. Non sarebbe dovuto morire! Non ora che era libero! Non ora che aveva solo quarant'anni!

NO! NO! NO!

Avrebbe dovuto vivere una vita lunga e felice! Sposarsi, avere un figlio... Magari tornare con Lisa!

Ma era morto. Durante una caccia. In modo stupido.

Gabriel gli aveva mostrato tutto.

Dean era morto tra le braccia di suo fratello.

Sam... Sam doveva essere a pezzi!

Il gemito di dolore di Castiel risuona nelle profondità del Nulla. Era inarrestabile, antico quanto lui. Era dolore condensato, palpabile, straziante.

Anche Gabriel piangeva. Nessuno sarebbe riuscito a rimanere indifferente davanti al dolore di Castiel. Malgrado il suo immenso potere e i suoi millenni di vita era impotente. Non poteva aiutare suo fratello in alcun modo.

Si inginocchia accanto a lui, abbracciandolo senza dire nulla. Le parole non servivano.

Ma l'arcangelo ci prova. Ricorda al fratellino che è lì proprio per portarlo dall'anima di Dean. In Paradiso. Aveva un modo per tirarlo fuori dal Nulla... Sarebbe andato tutto bene.

Castiel non aveva sentito una parola. Non voleva sentire. Gabriel non capiva.

Non gli importava che l'anima di Dean fosse in paradiso.

Anzi. Gli importava moltissimo! Era ovvio che gli importava... Dean non meritava nulla di meno che il Paradiso.

Ma non era questo il punto. Il punto era che era morto. Che sulla Terra non c'era più Dean Winchester, protettore silenzioso dell'umanità. Nessuno avrebbe più riso per una battuta di Scooby-Doo nel vecchio bunker. Nessuno avrebbe più lavorato sulla vecchia Impala con lo sguardo pieno d'amore. Nessuno avrebbe mai più abbracciato una ragazza spaventata come Claire facendola sentire al sicuro...

Non ci sarebbe mai più stato un Dean Winchester...

Sam aveva sicuramente bruciato il suo corpo. Gli aveva dato un funerale da cacciatore...

Il corpo di Dean non esisteva più. Il corpo che lo aveva stretto nei momenti di disperazione o speranza. Il corpo che lui stesso aveva ricostruito in modo minuzioso dopo averlo strappato dall'inferno. Era stato allora che aveva cominciato ad amare il cacciatore. Allora non se ne rendeva conto. Ma ora si. Conosceva ogni singola cellula, ogni cicatrice, ogni tendine, ogni osso fratturato e guarito, ogni ricordo. E amava ogni singolo dettaglio. Gli aveva ridato tutto ciò che era. Tutto come doveva essere. L'aveva fatto a memoria, in modo paziente e con devozione.

Perché la realtà era quella. Erano gli angeli ad invidiare gli umani, ad amarli.

E Castiel aveva sempre amato Dean. Anche e soprattutto quando non sapeva di farlo.

«Cassie... Hey. Dobbiamo andare Fratellino.»

Mormora Gabriel cercando di farlo alzare.

Castiel non risponde, stringendosi le braccia troppo forte, continuando a gemere e singhiozzare come un animale in agonia.

Non riusciva a reagire. Aveva fallito. Il suo protetto era morto. Il suo amore era morto.

Aveva accettato di rimanere per sempre nel Nulla. Lo aveva scelto. Aveva scelto una scintilla di felicità. Un singolo istante di gioia che lo aveva portato nel buio. L'istante di gioia che aveva salvato Dean.

«Castiel. Ti prego...»

Prova ancora l'altro. Ma non riusciva a raggiungerlo nel mare della sua disperazione.

Lì, nell'oscurità più antica e assolutamente poteva vedere il dolore di Castiel. Lo consumava, il diretto opposto della sua luminosa grazia.

«BASTA COSÌ.»

La voce tonante fa sobbalzare entrambi.

Il Nulla si era svegliato.

   
 
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