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Autore: dana    20/05/2005    3 recensioni
Lui non ha più paura di stare insieme a lei
Adesso lui lo sa che è lei la sua vita
Lei non ha più paura di lui che se ne andra'
Adesso lei lo sa che è lui la sua strada
Lei gli donerà il coraggio
Lui per sempre la proteggera'
Paolo Meneguzzi - Lui e Lei
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Novembre ore 18:00

Sentiva sotto di se un qualcosa di morbido, e non era certamente la segreta di Malfoy Manor.
Sentiva una coperta addosso, che lo scaldava appena. Provò ad aprire gli occhi lentamente a vide che si trovava sdraiato nel suo letto. Come ci fosse arrivato non lo ricordava neanche, ma era felice di essere riuscito a sopravvivere un altro giorno.
Si guardò bene intorno e notò una figura rannicchiata in un angolo lì vicino sulla poltrona. Sorrise appena mentre cercava senza riuscirci di voltarsi sul fianco destro, dato che un lancinante dolore lo aveva colpito facendolo gemere piano.
Si passò una mano sulla parte dolorante e ricordò solo in quel momento che la sera prima era quasi completamente dissanguato.
Ma quel suo gemito dovette essere abbastanza forte da risvegliare il sonno leggero della ragazza, che aprì gli occhi e con aria assonnata lo guardò, prima di spalancare di colpo entrambi gli occhi dalla sorpresa.
Si riprese velocemente da questo suo strano stato e ricomponendosi leggermente parlò.
-- Come stai? -- chiese con la voce impastata dal sonno.
-- Meglio -- rispose semplicemente il ragazzo in un sussurro roco.
Silenzio.
Entrambi i ragazzi si fissavano negli occhi nell’attesa di una risposta ad una qualche domanda.
Ma fu nuovamente Hermione a parlare
-- Lo hanno fatto di nuovo? Vero? -- chiese mentre sul suo volto si dipingeva l’amarezza.
Il ragazzo chiuse gli occhi passandosi una mano su questi e sospirando con aria tesa, ma non parlò.
-- Allora? Non hai risposto alla mia domanda… lo hanno fatto di nuovo. -- continuò la ragazza.
-- Granger, non ricominciare con queste storie… --
-- Adesso siamo passati al Granger, vero Malfoy --
-- Hermione… tu non capisci… --
-- No Draco, infatti… non capisco… e sono stufa… perché fai così? Un giorno o l’altro finirà con l’ammazzarti quello lì… -- continuò abbassando la voce la bruna.
-- Non devi preoccuparti Hermione, non mi farà del male fino a questo punto… -- cercò inutilmente di tranquillizzarla il ragazzo.
-- Questo lo dici tu. Forse non ricordi come eri conciato ieri notte. Ho dovuto lavorare tutta la notte per cercare di rimetterti in sesto, e ancora non ho avuto i risultati cercati… -- fece lasciando cadere la frase a metà.
-- C’è andato giù pesante questa volta… -- concluse con aria cupa la bruna.
Il biondo sospirò.
-- Perché fai così Herm… -- fece piano il ragazzo.
-- No Draco, perché preferisci la morte a me? -- fece la ragazza alzandosi ed uscendo dalla stanza con passo felino.
Il biondo sospirò per una terza volta prima di chiudere gli occhi e di addormentarsi.

Novembre ore 20:00

-- Hei, ma non avete notato anche voi che manca qualcuno al tavolo dei Serpeverde… -- il giovane Grifondoro pel di carota indicò il tavolo dalla parte opposta alla loro.
Hermione non era riuscita ad ingurgitare neanche un morso di tutto il cibo che vi era sul grande tavolo, continuava a rigirare quello che aveva sul piatto con la forchetta.
Alzò un po’ lo sguardo, abbastanza per poter squadrare di sottecchi l’amico senza che se ne accorgesse.
-- Magari è andato a farsi un drink con i suoi amici Mangiamorte, no? -- ipotizzò con ironia Dean Thomas. Hermione non si preoccupò di nascondere un’occhiata infuocata, che nessuno sembrò notare a parte un Harry piuttosto concentrato.
La ragazza si alzò di colpo dal tavolo, e rovesciando per poco il suo piatto.
-- Hei Herm… che succede? -- chiese Ron guardandola stranita
-- Niente Ron. Sono stanca, me ne vado. -- fece con aria gelida, mentre tutti la guardavano attoniti dirigersi verso l’uscita della sala.
Camminò con passo veloce fino a raggiungere la sua stanza da caposcuola.
-- Ice -- pronunciò a bassissima voce la parola d’ordine e la porta si aprì.
Vi entrò senza neanche guardarsi intorno e si gettò sul letto.
-- Sai non avrei mai pensato che fosse questa la tua parola d‘ordine… non immagini neanche quanto sia stato difficile per me indovinarla… -- una voce la fece sobbalzare.
Si guardò intorno fino a posare lo sguardo su una poltrona piuttosto adombrata in un angolo, su cui sedeva tranquillamente un ragazzo biondo, dai profondi occhi color ghiaccio.
Hermione, che dapprima aveva assunto un’espressione stupita, aveva subito assunto un’espressione gelida.
-- Cosa vuoi? -- domandò atona.
Il ragazzo si alzò e si diresse verso la finestra che si affacciava sulla foresta proibita.
-- Non c’è bisogno di essere così freddi… -- fece lui cambiando improvvisamente tono di voce.
-- Bene… cosa vuoi? -- fece nuovamente la ragazza accennando ad una nota ironica.
Il ragazzo si voltò verso di lei e le rivolse uno sguardo di puro e ardente desiderio, che fu presto coperta da un’altra completamente indecifrabile.
-- Io… non ho svolto un compito che mi era stato assegnato… -- fece in un sussurro roco il ragazzo.
-- E… di quale missione si trattava… -- chiese cautamente la bruna, credendo di sapere già la risposta.
Il biondo camminò avanti e indietro per la stanza per alcuni secondi prima di lasciarsi cadere pesantemente sulla poltrona in cui era seduto prima.
-- Dovevo uccidere.. -- fece in un sussurro ancora più basso del precedente.
-- Chi… --
-- Herm, cominci a domandare troppo… --
-- Giusto… scusa… --
Il ragazzo la guardò e si avvicinò a lei che iniziò a singhiozzare silenziosamente.
-- Draco… io… non voglio perderti… -- fece la ragazza in un sussurro.
-- Io non me ne andrò Herm, te lo prometto.. -- fece il ragazzo abbracciandola per tranquillizzarla, e pentendosi delle sue parole, dato che aveva fatto una promessa che non era sicuro di poter mantenere.
Passarono diversi minuti nei quali erano uno nelle braccia dell’altro, e solo quando il ragazzo sentì la presa di lei diminuire si accorse che si era addormentata.
La poggiò delicatamente sul letto e le scostò una ciocca di capelli che le copriva il viso.
Per molti secondi restò ad osservarla ammaliato, e fu risvegliato solo dal continuo picchettio alla finestra.
Volse lo sguardo verso quest’ultima e vide una grande aquila che picchiava con forza sul vetro.
Si alzò e aprì la finestra per prendere la lettera che stringeva tra gli artigli ferrati. Si mise ad osservare la busta ingiallita che teneva in mano con timore.
Sapeva a chi apparteneva quell’aquila e sapeva anche chi era il mittente di quella lettera.
Dopo parecchi minuti si decise ad aprire lentamente la lettera, pensando nel frattempo a tutto ciò che poteva contenere.
Finché non lesse il contenuto

Draco,
Mi hai realmente deluso, sai? Hai deluso il nome dei Malfoy, che da secoli seguono le orme delle tenebre. Non hai portato a termine il compito che ti era stato affidato dal Signore Oscuro.
Tra l’altro si trattava di un compito semplice, non troppo complicato per uno alla tua portata. Eppure hai fallito. Ti era stato semplicemente chiesto di uccidere la Mezzosangue amica di Potter, e tu da Mangiamorte quale sarai dovevi svolgere il compito.
Eppure ti ripeto hai fallito. Non riesco neppure a considerarti mio figlio, ma questo non lo faccio più da tempo ormai. Per questa volta vedrò distare in silenzio, vedrò di non dire nulla al Signore Oscuro sul “tenero” rapporto che c’è tra te e la mezzosangue, ma vedi di cambiare velocemente.
Pensa cosa succederebbe se si venisse a sapere in giro…
Quindi divertiti finché puoi, ma poi molla tutto, perché ti assicuro che c’è merce migliore in giro di quella troietta che probabilmente ti stai facendo in questo momento.
Comunque sia ti avverto: un altro errore del genere e sei morto.
Questa lettera si auto distruggerà dopo la sua lettura

Il ragazzo lesse velocemente le righe scritte dalla chiara calligrafia del padre e guardò il foglio bruciarsi nelle sue mani.
Ripensò a quello che aveva letto.
Hermione non è una delle mie troiette… ti proteggerò io Herm… non ti devi preoccupare…
Pensò mentre si riavvicinava al bordo del letto e riprendeva ad accarezzare lievemente il viso della ragazza.

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Salve a tutti!!!
Devo assolutamente ringraziare:
Cordelia: ah, bhè, sono contenta che seguirai la storia, anche io sono una fan di Paolo Meneguzzi, e questa è una delle canzoni che preferisco... mi è venuto lo spunto ascoltando la canzone...
MoskyCat: mi fai veramente arrossire sai!!! Ce ne stanno davvero tante di Draco/Herm, e a me è appunto venuto lo spunto... cmq grazie mille, e fammi sapere che ne pensi di questo capitoletto.. ^-^
Hermione91: thanks!! Sn contenta veramente, fammi sapere che ne pensi di questo chap... ^-^
Hermy 91: sn contenta (si lo so sono ancke ripetitiva...) ora però lascia qualche commentino su questo chap se puoi ^-^

Ciaoooooooooo

Alex

 

 

 

 

 

  
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