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Autore: OrnyWinchester    31/10/2021    1 recensioni
L’invito ad un Ballo Magico di Halloween si rivelerà più rischioso del previsto per i maghi di Fairy Tail e per gli avventurieri dell’Edens Zero, che saranno testimoni del riemergere di vecchie ruggini con un epilogo del tutto inatteso.
La storia è ispirata alle opere “Fairy Tail” e “Edens Zero” di Hiro Mashima.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Happy, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Di ritorno verso la gilda, Elsa affrettava spaventosamente il passo, mentre Elfmann ed Evergreen si accusavano a vicenda di non essere stati abbastanza intraprendenti nel neutralizzare la strega.
“Sei tu quella che ha fatto una pessima figura, Evergreen.” le disse Elfmann a voce piuttosto alta. “Ti sei vestita da Titania per sfidare Elsa. Ma alla prima difficoltà indovina chi ha risolto ogni cosa?”
“Elsa, come sempre. Non c’è nemmeno troppo da stupirsi di questo.” rispose Gray dietro di loro.
I due si sobbalzarono, si voltarono, poi Evergreen replicò stizzita:
“E da quand’è che ti metti ad origliare le conversazioni degli altri, Gray?”
“Non mi sembrava proprio di stare origliando. Credo che vi abbiano sentito anche quelli che sono rimasti alla gilda! Non puoi prendertela con gli altri se hai fatto una figuraccia, Evergreen.”
Alle parole di Gray, Elfmann sorrise, mentre Evergreen diventò paonazza per la rabbia e per la vergogna.
“Beh, comunque non hai nient’altro da fare? Pensa per i fatti tuoi!” tuonò la ragazza di rimando. “Guarda! C’è Lluvia che ti segue come un cane bastonato. Cosa le hai fatto per ridurla così?”
Gray si voltò indietro e vide Lluvia che camminava con un’aria affranta, poi rispose ad Evergreen:
“Io niente! Non mi ero nemmeno accorto che fosse lì!”
Poi si rivolse direttamente a Lluvia.
“Lluvia, che ti è successo?”
“Lluvia è triste!”
“Perché?”
“Con tutto quello che è successo Lluvia non ha potuto chiedere al dolce Gray di ballare con lei! Lluvia lo desiderava tanto!” spiegò la maga dell’acqua.
“Oh! Beh, non restarci male. Stasera è andata così, ma ci saranno tante occasioni in futuro!” cercò di svicolarsi dal discorso Gray, che mandò anche un’occhiataccia in direzione di Evergreen, rea di aver dato il via all’ennesimo discorso imbarazzante.
“Davvero, dolce Gray?” replicò Lluvia, a cui Gray ormai dava le spalle, dopo aver accelerato il passo. “Lluvia è contenta delle tue parole!”
In coda al gruppo Natsu sembrava essere turbato da qualcosa e trascinava Happy in maniera insolita.
“Qualcosa non va, Natsu?” gli chiese Lucy.
“No, lascia perdere.”
“E dai! Dimmi cosa ti fa stare così in pensiero!” insistette la maga degli spiriti stellari.
“E va bene, Lucy. La verità è che sono preoccupato per Happy!”
“Perché? Mi sembra che stia bene!” gli fece notare Lucy, indicando l’Exceed.
“Non direi. Mi sembra spento. Non sembra il solito Happy, insomma.”
Lucy osservò Happy che camminava dietro a Natsu, ma non ebbe la sua stessa impressione.
“Ehi, Happy, tutto bene?” gli chiese, allora.
“Sì. Sto bene!” rispose questo.
“Non vedo cosa possa avere di strano, Natsu!” disse, tornando a rivolgersi al Dragon Slayer.
“Tanto per cominciare non dice più “Cì”, poi risponde in maniera fredda e distaccata.” spiegò Natsu.
“Magari ha litigato con Charle! Non sarebbe una cosa nuova! Tornati alla gilda, ti aiuterò a vederci chiaro, va bene?”
Natsu si limitò ad annuire, poi tornò ad imbronciarsi, ansioso di raggiungere Fairy Tail.
 
***
 
Sull’Edens Zero.
“Ciao. Come sei carina! Cosa sei?” chiese Happy alla piccoletta vestita da fatina.
“Sono Pino!” rispose questa.
“Pino?! Che strano nome per una femmina!” obiettò Happy. “Non sembri un Exceed. Oppure lo sei?”
“No, sono E.M. Pino, un robot.” replicò Pino, mentre si sbarazzava con facilità dell’outfit indossato al ballo di Halloween.
Happy la guardò costernato, poi disse ancora:
“Come fai ad essere un robot? Non lo sembri affatto!”
“Nemmeno tu sembri troppo un gatto, ma sono sicura che lo sei!” asserì allora Pino.
“Cì. Cì. Sono un Exceed e vengo da un altro mondo chiamato Edolas. Ora tutti gli Exceed vivono qui su Earthland.”
“Anch’io vengo da un altro pianeta, ma credevo che fossi anche tu un robot, dopo che il professor Weisz ti ha salvato la vita.” affermò Pino.
“Eh? Cos’è questa storia? Io non sono stato salvato da nessuno!” sussultò Happy. “A proposito, dove ci troviamo?”
“Sull’Edens Zero. Ma sarà meglio chiedere a Weisz di darti un’occhiata. Non credo che tu stia bene, Happy.”
“Che succede, Pino?” chiese Shiki, sentendola parlare in tono preoccupato.
“Happy è strano. Dice di essere un Exceed e non ricorda di essere un robot.”
“Hey, Weisz. Puoi controllare cosa succede ad Happy? Pino dice che c’è qualcosa che non va.”
“D’accordo. Vieni, Happy!” lo esortò lo scienziato.
“Cos’ha Happy?” domandò Rebecca, entrando nella stanza dopo essersi cambiata.
Ma nessuno ebbe il tempo di risponderle che Weisz esclamò:
“Ma questo non è Happy! E non è nemmeno un robot! E ha le ali!”
“Cì! Cì!” confermò l’Exceed.
“Cosa? E chi è, allora?”
 
***
 
A Fairy Tail.
Dopo il ritorno dal castello dei Balsamico, quasi tutti si diressero al dormitorio di Fairy Hills o alle rispettive case per trovare un po’ di meritato riposo. Ma Natsu non riusciva a darsi pace, sostenendo che Happy si comportava in maniera inconsueta. Lucy, come promesso, era rimasta insieme a lui per controllare lo stato dell’Exceed. Nel refettorio della gilda c’erano ancora Elsa, Gray e Wendy con Charle.
“Cos’ha il gatto?” chiese proprio quest’ultima.
“Natsu dice che non sta bene, che si comporta in modo strano, ma a me non pare proprio. Tu hai parlato con lui, Charle? Non è che per caso lo hai rimproverato per qualcosa?” domandò Lucy sospettosa.
“No. Io l’ho visto solo alla festa di Aceto ed era il solito gatto. Forse c’entra la piccoletta con il vestito da fatina. La guardava molto interessato.” rispose Charle, infastidita.
“Pino!” esclamò Happy all’improvviso.
“Chi è questo Pino, adesso?” sbottò Natsu, sempre più in apprensione.
A quel punto, colto dall’esasperazione, prese Happy tra le mani e iniziò a scuoterlo nella speranza che l’Exceed blu tornasse a comportarsi normalmente. Invece, ebbe l’amara sorpresa di ritrovarsi in mano due blaster meccanici. I presenti osservarono la scena sconvolti, mentre Natsu continuava a scuotere le due pistole, dicendo:
“Ridammi Happy! Ridammi Happy!”
“Ma cos’è successo ad Happy? Come ha fatto a diventare così?” domandò Gray.
“Sta’ zitto, Gray!” “Ridammi Happy! Cosa gli hai fatto, eh?” continuava a blaterare il Dragon Slayer del Fuoco.
“Natsu, calmati!” intervenne Elsa. “Non vedi che quello non è Happy?”
“Che significa che non è Happy? L’hai visto anche tu prima!”
“Sì, somigliava davvero tanto ad Happy, ma non è lui. Quando ti sei messo a scuoterlo, ha lasciato cadere questo e non mi sembra che appartenga ad Happy, o sbaglio?” chiese la maga, mostrando il B-Cube che era caduto a terra.
“Che cos’è?” chiese Lucy. “Non l’ho mai visto prima d’ora.”
“Neanch’io, ma mi sembra qualcosa che viene usato per le registrazioni. In questo punto mi pare di notare una piccola videocamera.” spiegò Elsa, indicando il centro del B-Cube.
“E’ un B-Cube!” si sentì dire alle loro spalle, mentre erano tutti intenti ad ispezionare l’oggetto.
I maghi si voltarono e videro Happy tornato nella sua solita forma, che li osservava curioso.
“Se tu non sei Happy, perché non ce l’hai detto prima? E poi, cosa sei?” gli chiese Natsu, scocciato.
“Ma io sono Happy e sono un robot.”
“Un robot?”
“Esatto. E vengo dal pianeta Exid nel Cosmo Sakura.” rivelò il gatto robot azzurro.
“Che stai dicendo?” s’intromise Charle. “Noi Exceed veniamo da Edolas, non dal pianeta Exid, sempre a patto che esista per davvero.”
“Io vengo da lì e in origine ero un gatto. Poi sono quasi morto e il professor Weisz mi ha tenuto in vita come robot.” spiegò Happy.
“Ci dispiace, piccolo Happy.” disse Elsa. “Ma sai dirci dove si trova ora il nostro Happy?”
“No, ma se mi somiglia forse è con Rebecca.”
“Sì, è uguale a te, tranne per la coda. Per via del travestimento per la festa non abbiamo fatto caso che la punta della tua coda è nera, mentre quella del nostro Happy è bianca. Senza contare che lui ha il marchio della gilda.” chiarì Lucy.
“Ed è un gatto!” puntualizzò Charle.
“C’è un modo per contattare questa Rebecca e per riavere indietro il mio Happy?” gli domandò Natsu, sempre più impaziente.
“Con quello!” disse, indicando il B-Cube che Elsa teneva in mano.
Elsa glielo porse.
“Tieni!” “Potresti contattare tu Rebecca per noi?”
“Va bene.”
Mentre l’Happy robot utilizzava il B-Cube per mandare un messaggio sull’Edens Zero, Charle attirò l’attenzione degli altri con i suoi dubbi.
“Credete che stia dicendo la verità?” “Non è che qualche gilda oscura ha costruito un prototipo di Happy in formato robot solo per annientare Fairy Tail? Mi sembra molto simile alla faccenda del cavallo di Troia. E poi, cos’è questa storia che i gatti come noi provengono da un pianeta lontano chiamato Exid. Io non l’ho mai sentito nominare.”
“Non vuol dire che per questo non esista, Charle.” intervenne Wendy, che finora aveva ascoltato tutta la storia in silenzio. “Potrebbe anche dire la verità. So che è strano che ci troviamo qui all’improvviso un gatto robot in tutto e per tutto uguale ad Happy, ma potrebbe essere come noi con Edolas. Anche noi abbiamo delle controparti lì. Chi ci dice che anche voi Exceed non ne abbiate in un luogo diverso?” convenne la Dragon Slayer del Vento.
“Mmpf.” sbuffò Charle, scuotendo la testa. “E’ più probabile che ci stiano per attaccare!”
“Io ho finito!” disse Happy, raggiungendoli. “Ci aspettano domani nella piazza di Magnolia. E comunque l’altro Happy sta bene.”
 
***
 
La mattina seguente nella piazza principale della città di Magnolia Lucy, Natsu e il gatto robot Happy attendevano l’arrivo di Rebecca con ansia. Natsu era il più impaziente e non vedeva l’ora di riabbracciare il suo amato Exceed. Per ingannare il tempo, Lucy chiacchierava con l’altro Happy.
“E dimmi, Happy, tu vivi con Rebecca?”
“Sì, fin da quando ero ancora un gatto e lei era una bambina. Siamo amici da tanto e senza di lei e del professor Weisz io non sarei più qui!”
“Devi volerle molto bene, non è vero?”
“Siamo migliori amici e facciamo tutto insieme. Prima eravamo solo noi due, poi si sono uniti a noi Shiki, Pino e tutti gli altri.” le raccontò Happy.
“Allora siete una grande famiglia, proprio come noi a Fairy Tail!” esclamò la maga degli spiriti stellari.
“Ehi, Happy!” disse Natsu, impaziente. “Ma questa Rebecca è una tipa puntuale?”
“Sì, avrà avuto qualche contrattempo!” gli rispose il gatto robot.
“Calmati, Natsu! Vedrai che saranno qui fra poco!” cercò di tranquillizzarlo Lucy.
Da una stradina laterale spuntò un gruppetto di quattro elementi: una ragazza dai lunghi capelli biondi ondulati e con gli occhi azzurri, un ragazzo con i capelli neri e gli occhi scuri e con una benda sulla guancia sinistra, una piccola robottina con una specie di taglio a caschetto rosa e, infine, Happy.
Natsu e Lucy andarono subito loro incontro.
“Io sono Lucy e questo è Natsu. Siamo maghi della gilda di Fairy Tail.” si presentò Lucy.
“Io sono Rebecca, mentre questi sono Shiki e Pino. Io e Happy siamo B-Cuber, registriamo video da condividere su Aoneko Channel e siamo membri dell’equipaggio dell’Edens Zero, sempre in cerca di nuove avventure.”
Subito dopo le presentazioni i due Happy saltarono di corsa in braccio a Natsu e Rebecca rispettivamente, contenti di aver ritrovato i loro amici, poi si congedarono.
“Arrivederci, Lucy e Natsu. Grazie per avermi aiutato.” disse il gatto robot.
“Ciao, Rebecca. Ciao, Shiki. Spero di rivedervi.” disse, invece, l’Exceed ai due che lo salutavano. “E ciao anche a te, Pino. Mi ha fatto piacere conoscerti, sei molto simpatica.”
“Sei davvero molto gentile. Arrivederci, Happy!” gli rispose la robottina.
Dopo essersi scambiati tutti un ultimo saluto, gli avventurieri si diressero verso l’Edens Zero, mentre i maghi di Fairy Tail ripresero la strada della gilda.
“Hey, Happy! Sono davvero contento di riaverti con me.” gli disse Natsu, sorridendo.
“Anche a me fa piacere essere tornato. Anche se mi hanno trattato bene, iniziavo a sentire la vostra mancanza.” rispose il gatto.
“Allora, guai a te se ti allontani un’altra volta!” gli urlò a quel punto il Dragon Slayer, tentando di afferrarlo.
Happy spiccò un breve volo per spostarsi dalla presa di Natsu, poi iniziò a ridere e a volargli intorno, lanciando ovunque dolcetti di Halloween e ripetendo:
“Cì! Cì! Cì!”
   
 
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