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Autore: heliodor    08/11/2021    0 recensioni
Nata con grandi poteri magici, Bryce è stata addestrata fin da bambina per diventare la strega suprema, la più forte della sua generazione. Lo scopo della sua stessa esistenza è guidare l’esercito dell’Alleanza nella guerra contro l’Orda.
Quando Malag il rinnegato esce allo scoperto e attacca Valonde, la vittoria sembra allontanarsi sempre di più e molti iniziano a dubitare delle sue capacità.
Per diventare la guida che tutti si aspettano che sia e vincere la guerra, Bryce dovrà rinunciare all’amore, all’amicizia e a tutto ciò che la vita potrebbe offrirle se smettesse di combattere.
Ma sarà davvero in grado di compiere un sacrificio così grande?
Da oggi con il 100% di Mappa in più!
La trovate in cima al primo capitolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
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Fare la cosa giusta

 
Bryce fissò con le labbra serrate Raz Ofra e sua figlia. Coralena la guardava con aria di sfida, come se si aspettasse che lei le saltasse addosso da un momento all’altro.
“Non capisco il motivo di tutto questo” disse Raz Ofra. “Ma ammetto che mi hai sorpreso. Fino a poco fa ero convinto che sarei morto prima della fine di questa giornata.”
“Non è detto che debba accadere” disse Bryce.
“Tu conosci un modo per impedirlo?”
“Quelli che vedi pensano che un modo esista.”
Indicò il mezzo cerchio che si era formato attorno a loro. Tutti si tenevano a cento passi di distanza, gli sguardi fissi su quello che si stavano dicendo i tre al centro.
Coralena la guardò accigliata. “Che cosa volete?”
“Quello che volete voi. Salvare Arzit e i suoi abitanti.”
La strega fece un mezzo sorriso. “Allora fate ritirare la vostra armata.”
“Erix non andrà via. Le hanno ordinato di prendere la città.”
“Allora moriremo tutti” rispose la strega.
Bryce guardò Raz Ofra. “Non posso impedire che Erix dia l’ordine di attaccare Arzit.”
“Credi che io potrei convincerla a ritirarsi?” le domandò lo stregone.
“Hai già convinto il consiglio cittadino a lasciarti parlare con me.”
Raz Ofra sorrise. “Non li ho convinti. Erano terrorizzati. Pensano che io sia la loro ultima speranza di salvezza.”
Bryce si accigliò.
“Nel momento stesso in cui la vostra armata si è presentata nella spianata, il consiglio dei nobili è caduto e Kefarin ha perso il suo titolo.”
“Chi comanda ora?”
“Chiunque riesca a salvare la città. In caso contrario, non avrà molto senso stabilire chi è al comando.”
Bryce annuì convinta. “Parla a Erix.”
“Che cosa dovrei dirle per convincerla a ritirarsi?”
“Dille di non farlo.”
Raz Ofra si accigliò.
“È una trappola” disse Coralena evocando un dardo magico.
Un mormorio si levò tra quelli riuniti lì attorno. Bryce fece loro un cenno con la mano. “Non colpitela” gridò. “Chiunque lo farà, poi se la vedrà con me.”
Coralena la fissò con aria di sfida. “Un solo colpo” disse. “Me ne basta uno solo, ricordi quello che ci siamo dette?”
“Non sarà necessario” disse Bryce cercando le parole giuste. “Raz Ofra, mi hai chiesto se esiste una strada diversa da seguire. Io te ne sto offrendo una. È difficile, è dura e non è detto che sia un viaggio piacevole da fare, ma ti chiedo solo di considerarla.”
Lo stregone chinò la testa, gli occhi serrati. “Che cosa vuoi che faccia?”
“Padre” esclamò Coralena indignata.
Lui le fece un cenno con la mano.
“Tratta con Erix da pari a pari.”
“Non ti fidare di lei.”
Raz Ofra chiuse gli occhi e sfiorò la fronte con l’indice e il medio uniti. Quando li riaprì la sua espressione sembrava rassegnata. “Credo che parlerò con la tua comandante.”
Bryce sorrise.
Lo stregone guardò verso l’armata dell’alleanza. Altri soldati e mantelli erano confluiti.
Adesso devono essere almeno in ventimila, si disse Bryce. Voglino spaventare Arzit mostrando tutta la loro forza? O si stanno radunando per distruggerla dalle fondamenta? Non avrò commesso un errore attirando la loro furia sugli arziti?
Raz Ofra emise un debole sospiro. “Augurami buona sorte, principessa di Valonde.”
“Se vuoi, posso condividere il tuo destino” si offrì.
“Meglio se resti qui. Andando da solo sembrerò meno minaccioso.”
Raz Ofra si avviò verso l’armata dell’alleanza.
Coralena fece un passo indietro ed evocò un dardo magico. “Se è una trappola” disse puntandolo verso Bryce. “Mi assicurerò che tu muoia.”
“Lo trovo giusto” disse rassegnata. Guardò Vyncent e gli altri che osservavano preoccupati. “Nessuno le impedisca di uccidermi se Raz Ofra viene attaccato.”
“Io non ti assicuro niente” disse Elvana.
“Vyncent, mi affido a te” disse Bryce ignorandola. “Tu hai capito quanto è importante tutto questo, vero?”
Vyncent annuì.
Raz Ofra avanzò fino a trovarsi a cinquecento passi dalla prima fila dell’armata dell’alleanza. Disse qualcosa che da quella distanza Bryce non riuscì a cogliere e allargò le braccia per mostrare che non era armato e non aveva evocato dardi magici.
Bryce vide Erix e gli altri comandanti parlare tra loro gesticolando. Un paio scossero la testa con vigore ma a un certo punto la comandante fece loro un gesto deciso con la mano e smontò da cavallo.
Dopo essersi sistemata il mantello avanzò con passo deciso verso Raz Ofra, fermandosi a una decina di passi dallo stregone arzita.
Le sue labbra si mossero e Bryce intuì che anche Raz Ofra stesse dicendo qualcosa. Erix scosse la testa e indicò l’armata alle sue spalle. Lo so stregone arzita indicò la città. Erix guardò nella stessa direzione e indicò un punto oltre di essa.
Raz Ofra si toccò il petto come se stesse giurando e annuì con vigore. Erix si voltò verso i suoi comandanti e poi fece un cenno con la mano allo stregone. Lui annuì solenne e si voltò.
Bryce attese con pazienza che tornasse da loro.
“Vuole parlare con te prima di prendere una decisione” annunciò.
“Te lo dicevo che era una trappola” disse Coralena. “Uccidiamoli tutti e barrichiamoci dietro le mura. Dovranno versare molto sangue per conquistarla.”
“Verrà versato anche il nostro, di sangue” rispose Raz Ofra.
“Io sono pronta.”
Lo stregone si sfiorò di nuovo la fronte con le dita. “Tu che cosa vuoi fare, Bryce di Valonde?”
“Se Erix vuole parlare con me lo farò, ma non vedo come possa esserci utile. Io non posso trattare a nome vostro.”
“È la tua comandante. La conosci meglio di me. Che cosa pensi che voglia ottenere?”
“Davvero non ne ho idea” disse.
“Non sei obbligata ad andare” disse lo stregone. “E, per quanto possa sembrare inusuale, Arzit ti assicurerà protezione dietro le sue mura se tu e i tuoi vorrete entrare.”
“Vuoi aprire loro le porte della città?” fece Coralena indignata. “È proprio quello che vogliono.”
“Io non credo.”
“È un trucco.”
“Coralena” disse Raz Ofra con pazienza. “L’alleanza non ha bisogno di usare trucchi per conquistarci. Potrebbero prendere la città in qualsiasi momento. Devono solo stabilire quanti dei loro sono disposti a sacrificare.” Guardò Bryce. “Puoi andare o accettare la mia offerta di protezione. Durerà poco e non ti garantisco che tu sopravviva se l’alleanza decide di attaccare, ma è tutto quello che posso offrirti.”
“Ti ringrazio” rispose Bryce. “Ma credo che andrò a parlare con Erix. Ti chiedo solo di estendere l’offerta a tutti quelli che si trovano sotto le vostre mura.”
Raz Ofra annuì solenne. “Hai la mia garanzia.”
“Follia” disse Coralena. “Ce ne pentiremo tutti.”
Bryce la ignorò e marciò verso Erix.
La sua comandante e guida era in attesa con le mani dietro la schiena e la fissava con espressione accigliata. Si fermò nel punto dove Raz Ofra le aveva parlato poco prima.
“Io ti saluto” disse cercando di tenere ferma la voce.
Non deve capire che ho paura, si disse.
Erix si limitò ad annuire.
“Raz Ofra mi ha detto che volevi parlarmi.”
“Credo che tu mi debba una spiegazione” disse Erix. “E sono qui per ascoltarla.”
“Cosa non ti è chiaro?”
“Tutto. Voglio sperare che il tuo sia un complicato piano per prendere la città di cui mi hai tenuta all’oscuro. In quel caso sarei solo infuriata con te e potrei pensare a un castigo lieve, quasi simbolico. In caso contrario invece, se fosse quello che gli altri comandanti pensano…”
“Hai parlato con Amya?”
Erix si accigliò. “Che cosa c’entra lei in questa faccenda?”
“Le hai chiesto di Sharim?”
“Ovviamente” rispose con credine la strega. “Mi ha fatto una descrizione dettagliata di quanto è accaduto.”
“Ti ha parlato anche di Darina?”
“Chi sarebbe? Una strega rinnegata?”
Bryce scosse la testa. “È una bambina che i rinnegati hanno salvato.”
“Un’altra innocente che è finita tra le loro mani. Quando questa guerra terminerà pagheranno anche per questo.”
“Darina non è finita nelle loro mani. Ci è stata messa.”
“Da chi?”
“Da noi.”
Erix la fissò accigliata.
“Era l’unica sopravvissuta al massacro di Sharim.”
“Come fai a saperlo?”
“Me l’ha detto Meree. Prima che tu me lo chieda, è una donna che lavora come ancella al campo di Azaril.”
“Una rinnegata che aiuta i rinnegati” disse Erix scuotendo la testa. “Ti avrà sicuramente mentito.”
“Mi ha detto la verità, invece.”
“Come fai a dirlo?”
“Ho visto Darina.”
“Poteva essere chiunque, magari una bambina rapita da un villaggio vicino o…”
“Ha riconosciuto il simbolo del circolo sul mio mantello. Il simbolo del circolo di Valonde. I tre cerchi concentrici.”
“Ciò non prova affatto che sia vero.”
“Ne era terrorizzata” disse Bryce alzando la voce. “Spiegami perché una bambina nata e cresciuta a mille miglia da Valonde dovrebbe aver paura dei tre cerchi concentrici.”
Erix la fissò accigliata.
“Spiegamelo” la esortò Bryce.
“Non ho una spiegazione.”
“Tu ce l’hai invece” disse con tono d’accusa. “Persym ha ordinato a Daronda e Amya di attaccare quel villaggio e loro hanno ubbidito. Ne hanno attaccati anche altri, colpevoli di aver scambiato un po’ di merci con i rinnegati.”
“È più che sufficiente per…”
“Con le vie commerciali interrotte e i campi vuoti, come avrebbero potuto procurarsi il cibo per sopravvivere all’inverno?”
“Chi collabora con i rinnegati…” iniziò a dire Erix.
“Muore ucciso dalle lance o dagli incantesimi. E chi non lo fa muore di fame. Chi invece esita a schierarsi con l’alleanza o semplicemente vuole restare fuori da questa guerra, muore lo stesso. Non ti sembra che si muoia un po’ troppo facilmente in questa regione?”
“Ci vuoi suggerire un modo diverso di condurre questa guerra?”
“Gli abitanti di questa regione hanno paura di noi” disse Bryce. “Più di quanto temano l’orda di Malag.”
“A volte è necessario suscitare il timore per ottenere l’ubbidienza.”
Bryce deglutì a vuoto. “In questo modo ce li ritroveremo tutti contro.”
“Ma la maggior parte rifletterà sul proprio destino quando si tratterà di scegliere se supportarci o meno.”
“Questo non è giusto.”
“L’orda è ingiusta” rispose Erix. “Ora scegli se combattere o farti da parte. E fallo con attenzione, perché potrebbe costarti tutto, Bryce.”
“Noi non ci faremo da parte” rispose. “E tu lo sai.”
“Attaccheremo e distruggeremo la città. E per colpa della vostra ribellione dovremo raderla al suolo. Sarà una strage peggiore di quella che ci sarebbe stata se non vi foste messi in mezzo.”
“Se farete questa infamia, tutti lo verranno a sapere” disse Bryce. “L’intera regione e il continente insorgeranno contro l’alleanza.”
“Se lo faranno ne subiranno le conseguenze. Quelli che si schierano con l’arcistregone seguono un assassino e un rivoltoso.”
“Malag distrugge intere città e rade al suolo interi villaggi lasciandosi dietro solo gli orfani” disse Bryce serrando i pugni. “In questo sembra simile a noi. Credo che possiamo essere migliori di lui.”
“Sono parole da traditrice le tue.”
“Se distruggete Arzit, viaggeranno sulla bocca di tutti.”
Erix la fissò con espressione rassegnata. “Ho detto a Raz Ofra che avrei risparmiato la città se mi avesse consegnato te e avesse negato la protezione a quelli che ti avevano aiutato. Ma lui ha rifiutato. Questo non mi lascia molta scelta. Che cosa dovrei fare secondo te?”
Bryce aveva una sola risposta. “Fare la cosa giusta.”

Nota
Lo so, ho rallentato parecchio ma ora il peggio sembra passato.
Finalmente ho più tempo da dedicare a scrittura e correzione.
Spero che da questo momento in poi la pubblicazione di nuovi capitoli torni a una cadenza decente (diciamo 2 a settimana).

 
  
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