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Autore: Hannah1987    11/11/2021    1 recensioni
Provate ad immaginare: è un giorno come tanti altri, quando all'improvviso vedete con i vostri occhi davanti al giardino di casa una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non sa ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio ... Scoprirà di essere un'altra persona, che mai nessuno si sarebbe aspettato .
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cybermen, Dalek, Doctor - 11, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo XVIII
Riunione di Famiglia

 
P.O.V. Dottore
Quando aprii gli occhi, notai che mi trovavo all'interno di una stanza sterilizzata dalle pareti bianche, disteso in un letto attaccato ad un respiratore artificiale, con una flebo nel braccio collegata a delle sacche trasparenti. Mi sentivo debole e frastornato. Vidi la mia amata Pearl che riposava accanto a me e mi stringeva forte la mano, come se fossi un bambino. Mi girai verso di lei e le accarezzai dolcemente i suoi capelli castano rossicci, dandole un delicato bacio sulla fronte. Era una bella sensazione, svegliarsi e ritrovarsi accanto la propria donna che veglia su di te come se fosse il tuo angelo custode. Mentre guardavo la mia amata, mi tornarono in mente tutti gli spiacevoli eventi che mi erano accaduti prima che svenissi... i Cybermen, l'accusa di omicidio, l'inutile tentativo di fuga dalla prigione e poi la rinata speranza quando Jack e Pearl erano comparsi davanti ai miei occhi. Come avevano fatto a trovarmi? E da dove era spuntato Jack? Quest'ultima domanda fu la più pressante e ne seguirono molte altre... Perché Lumic mi voleva morto? E soprattutto come avevano fatto a condurmi davanti ad un tribunale quando Lumic doveva essere morto? Quella faccenda si faceva sempre più intricata... e poi c'era Parigi vuota e silenziosa... qualcosa non tornava, non tornava in tutto il mondo! O almeno in tutta Parigi... dovevo assolutamente vederci chiaro e, soprattutto, avevo bisogno di ricevere delle risposte che mi avrebbero aiutato a risolvere questo intricato e losco enigma.


P.O.V. Pearl
Delle mani calde che mi accarezzavano il volto e i capelli mi svegliarono dal mio torpore. Il tocco delicato, inconfondibile: era la mano del Dottore. Il miglior risveglio che una donna possa avere. Certo, non c'erano i cornetti caldi e il caffè, ma per me era perfetto così com'era; l'importante era che il mio uomo era sano e salvo. Mi avvicinai a lui e gli diedi un tenero bacio sulla bocca; mi mancavano le sue labbra, la sua voce seducente, il sapore dei suoi baci e le sue carezze senza fine. Avrei voluto che le nostre labbra non si staccassero mai e che quel bacio durasse in eterno.
"Finalmente ti sei svegliato, amore mio! Come stai?" gli dissi preoccupata.
"Jack? Taurus? Jasmine? Venite qui presto!! Si è svegliato!!" Urlai felice, con le lacrime agli occhi. Il Dottore cercò di alzarsi e di mettersi a suo agio nel letto, in una posizione comoda che gli permettesse di muoversi meglio. Lui mi sorrise ed io gli sorrisi a mia volta. Poi mi disse: "E' bello rivederti, amore mio! Se non fosse stato per te... a quest'ora sarei già carne per gli avvoltoi e avrei rinunciato a rigenerarmi mentre tu, saresti stata sola."
"Sono contenta che tu, sia vivo. Altrimenti... mi sentirei persa senza di te." Dissi convinta. Il Dottore mi accarezzò una guancia. Jack e Jasmine entrarono nella stanza.
"Dottore!! Sempre nei guai eh?" chiese Jack, prendendolo in giro.
"Senti chi parla... il signor 'Micacciosempreneiguai’!!" gli rispose a tono, con un sorriso sulle labbra. Notai che Jasmine lo fissava, imbarazzata. Anche il Dottore la notò e le disse:
"Grazie Jasmine per avermi salvato". Jasmine arrossì e gli fece un cenno con la testa.
"Ora ti lasciamo riposare." disse Jack, avviandosi verso la porta "Vieni Jasmine... potrai interrogarlo dopo." aggiunse con un pizzico di ironia.
Aveva infatti capito che Jasmine, nonostante continuasse a fissare il padre, voleva fargli un sacco di domande. Ma non era il momento... prima dovevo dirgli la verità. Il Dottore rimase perplesso da quest'ultima affermazione e, una volta soli, mi disse:
"Allora... penso che tu debba spiegarmi un po' di cose... cosa mi sono perso?"
Ecco... era arrivato il momento di dirgli tutto... mi domando: quale reazione potrà avere una volta che avrà saputo la verità?
 
P.O.V. Dottore
Nella mia mente ronzavano un sacco di domande: come mai Jack si trovava qui a Parigi? E cosa c'entravano l'ambasciatore Satrax Taurus e il grande sacerdote Satrax, custode del tempo, Acquarius? Avevo bisogno di saperlo ad ogni costo. Più guardavo Pearl e più mi convincevo che sarebbe stata lei a darmi le risposte che cercavo.
"Ascoltami, amore mio. Ci sono delle cose che tu dovresti sapere... quando i Cybermen ti hanno arrestato e ti hanno portato sul pianeta Mondas per essere processato ed imprigionato, sulla Terra è scoppiata una guerra fra gli umani e i Ciberniani. Per fortuna la maggior parte dei terrestri e alcune forme di vita aliene sono venuti in nostro soccorso. Alcuni hanno sacrificato la propria vita per salvare non soltanto l'universo dal caos, ma anche per salvare te da un crudele destino. La guerra è ancora in corso e noi stiamo facendo l'impossibile per sconfiggere il Governatore Lumic e le sue invincibili guardie Cybermen ma da soli non ce la facciamo. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per batterli..."
Come sentii quelle parole uscire dalla bocca della mia amata Time Lady, una forte scarica mi trafisse il petto, l'angoscia che sentivo era la stessa che provava Pearl: eravamo entrambi empatici. Il mio istinto diceva che c'era dell'altro oltre a ciò che mi aveva appena rivelato. Guardai Pearl fissa nei suoi occhi verdi brillante e notai che era tesa come una corda di violino. Strano non era da lei eppure... la tensione era fortissima e non riuscivo a capire il perché.
"C’è dell’altro vero?” le dissi, cercando di allentare la sua tensione.
"Riguarda Jasmine... il suo vero nome è Katy Jasmine Johansson Smith e proviene dal 51° secolo. Anche lei è una Time Lady. Mi ha detto che nella sua linea temporale è scoppiata una nuova Guerra del Tempo fra i Signori del Tempo e i Cybermen. Il pianeta Terra è diventato il loro campo di battaglia.” mi disse tristemente.
“Una nuova Guerra del Tempo? E' impossibile!!! I Signori del Tempo sono scomparsi durante l'Ultima Grande Guerra del Tempo contro i Dalek. Io c'ero.” esclamai con stupore.
"Che cos'altro ti ha raccontato Jasmine?!" esclamai. Quello che mi stava dicendo era assurdo.
“Mi ha raccontato che nel corso dei secoli, il pianeta Terra e gli umani si sono evoluti e con esso, sono anche ritornati i grandi Signori del Tempo. E' nato il Secondo Impero di Nuova Gallifrey. Per milioni di anni ha regnato la pace e l’armonia fra tutti i pianeti e le galassie ma poi tutto è cambiato. Durante la nuova Guerra del Tempo molti esseri umani persero la vita e i Signori del Tempo ne uscirono sconfitti. I Cybermen salirono al potere e il loro capo, John Lumic, divenne il padrone assoluto dell’universo. Alcuni signori del Tempo, furono localizzati ed uccisi. Jasmine ha perso suo padre a 12 anni ed è rimasta da sola con sua madre".
'Povera ragazza' mi ritrovai a pensare... nuovamente guardai Pearl e capii che le notizie sconvolgenti non erano ancora finite …
"Avanti Pearl... dimmi ciò che ti fa stare in ansia..."
"Dottore... i genitori di Jasmine... siamo noi! Lei è nostra figlia!"
Le ultime parole mi lasciarono di sasso... Per un attimo spensi il cervello e le emozioni che mi travolsero furono tante, forse troppe per un uomo della mia età. Non potevo crederci. Quella misteriosa ragazza dagli occhi verdi e dalla carnagione dorata … era mia figlia!!! L’emozione fu davvero forte per me e in quel momento provai gioia, felicità, rabbia e ancora felicità. Delle lacrime involontarie mi solcarono il viso. Mi sentivo sereno e felice come non mai. Era da molto, forse troppo tempo che non provavo delle emozioni così forti.
"Lei voleva salvarti a tutti i costi." continuò Pearl, stringendomi una mano per farmi sentire la sua vicinanza "Forse anche più di me... Voleva dare l'opportunità alla se stessa del passato di crescere con l'uomo straordinario che è suo padre. Lei ti ha visto morire nel suo passato... Ora ti ha salvato la vita..." Quelle erano le parole più belle che qualcuno mi avesse mai detto.
"Pearl... lei dov'è? Dov'è nostra figlia? Ho bisogno di vederla …"
Lei mi sorrise, capendo la mia necessità. Mi lasciò la mano e mi disse:
"Vado a chiamartela …" poi uscì dalla stanza.
 
P.O.V. Jasmine
Mia madre mi venne incontro, con un enorme sorriso stampato sulle labbra.
"Vieni Jasmine … tuo padre vuole vederti!"
Cosa? Era arrivato il momento? Mio padre mi stava aspettando... erano anni che non potevo più chiamarlo "papà...” ed ora finalmente avrei potuto farlo di nuovo... I miei cuori cominciarono a battere all'impazzata mentre mi avvicinavo alla porta della sua stanza. Mia madre mi seguiva. Quando mi voltai a guardarla mi sorrise, incoraggiandomi ad andare avanti. Entrai nella stanza. Mio padre era seduto sul bordo del letto. Appena mi vide entrare si alzò e mi rivolse uno splendido sorriso... erano anni che non ne vedevo uno simile...
"Papà..." sussurrai incerta. Lui fece qualche passo verso di me e mi abbracciò.
“Jasmine... figlia mia... non sai quanto sono felice... di conoscerti!" mi disse con tono gioioso e sereno. Delle lacrime cominciarono a bagnarmi il viso.
"Papà … mi sei mancato così tanto..."
 
P.O.V. Dottore
Avevo tra le braccia mia figlia... mia figlia!!! non potevo crederci.
"Papà … mi sei mancato così tanto..." sussurrò Jasmine. Mi allontanai quel tanto che bastava per guardarla. Piangeva. Asciugai le sue lacrime e le sorrisi. "Jasmine, mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così tanto... ma ora io sono qui!  Sono qui con te..."
L’abbracciai nuovamente mentre dava sfogo a tutte le sue lacrime. I miei occhi si posarono su Pearl, ferma accanto alla porta. Aveva voluto lasciarci un po' di spazio … una lacrima di commozione solcava anche il suo viso. Le sorrisi, riconoscente e le feci cenno di avvicinarsi. Abbracciai anche lei … la mia famiglia era riunita. Dopo quello che mi parve un tempo infinito ci separammo. Accarezzai il viso di Jasmine e, sorridendole, le dissi: "E così...tu vieni dal futuro e sei nostra figlia!! Ho sempre pensato che il destino di un Signore del Tempo fosse quello di restare da solo e vivere nella solitudine più assoluta. Guardandoti mi rendo conto di quanto io sia … terribilmente umano anche se non lo sono... vivere una vita quasi normale, farmi una famiglia e ad avere dei figli, prendermi cura di loro... sono sempre stato una frana con i matrimoni, specialmente con i miei: nessuno è andato a buon fine!!” dissi sconsolato.
“Forse in passato non sei stato un ottimo marito … ma ti assicuro che le cose cambieranno. Sarai un ottimo padre e il marito migliore che si possa avere, vedrai!!” mi disse Jasmine per rassicurarmi. Rimasi incantato a guardarla...
“Bene. Io ora dovrei andare. Jack mi sta aspettando in sala riunioni per ultimare il piano di difesa contro i Ciberniani, per distruggerli definitivamente e salvare il Futuro...vi lascio soli.” mi disse mia figlia, facendomi l'occhiolino mentre si allontanava dal mio letto, uscendo dalla mia stanza e chiudendo la porta. Improvvisamente mi sentii debole, le gambe non mi reggevano più. Pearl mi sostenne, abbracciandomi in vita.
"Vieni amore... sediamoci sul letto. Sei ancora debole..."Mi lasciai trascinare da lei, sempre con lo sguardo fisso sulla porta che aveva appena attraversato mia figlia. Poi abbassai lo sguardo sulla mia Pearl e le sorrisi: "Hai fatto un ottimo lavoro con lei... è una persona stupenda..."
"Abbiamo fatto... " mi corresse subito Pearl "Tu sei suo padre e anche se il destino con voi è stato avverso, in lei rivedo così tanto di te..." Dopo quelle parole capii di amarla ancora di più.
 
P.O.V. Pearl
Avevo assistito a quelle scene tra mia figlia e il mio Dottore … ero immensamente felice! Ma stavo completamente dimenticando che eravamo nel bel mezzo di una situazione critica. Avrei voluto che quei momenti non finissero mai ma, mio malgrado, mi sentii dire:
"Dottore … ora devi riposare... ci aspetta una battaglia molto dura. Ma ti prometto che al termine di tutto ciò passeremo del tempo insieme, solo noi tre..." Il Dottore mi sorrise e si rimise a letto. Gli diedi un bacio e lo lasciai riposare, diretta nella sala riunioni. Andai verso Jack, per essere aggiornata su quel che era successo. La sala riunioni dell’Istituto di Torchwood 4 era una stanza enorme dalle pareti chiare e il pavimento di Champagne. Sembrava una sala conferenza con al centro, un tavolo rettangolare di metallo, circondato da sedie. Su ogni parete della stanza vi erano appesi degli schermi piatti di ultima generazione. Quando entrai al suo interno, notai che Jack stava spiegando la situazione in tutti i suoi minimi dettagli. Quando notò la mia presenza disse:
“Signori … ho il piacere di presentarvi la giovane ed affascinante Pearl Jasmine Bartowski, colei che ci aiuterà a salvare il mondo.”
Tutti coloro che si trovarono all’interno della sala riunioni, mi accolsero come se fossi una specie di eroina, tipo Wonder Woman.
“Onorata di conoscervi!!!” dissi con enfasi e poi aggiunsi rivolgendomi a Jack con tono autoritario : “Jack … aggiornami sulla situazione.
Che aria tira al di fuori del nostro rifugio?”
“La situazione sembra essersi placata. I Ciberniani stanno battendo in ritirata, credo che per il momento non ci daranno più fastidio!!!” mi rispose determinato.
“Che strano... non è da loro ritirarsi così, all’improvviso. Secondo me, stanno escogitando qualcosa …” dissi con sospetto … “ Jack? Lisa? Voglio che voi due, sorvegliate 24 ore su 24 l’ufficio di John Lumic e scopriate che cosa ha in mente. Dovete controllare ogni sua mossa, ogni suo movimento, ogni sua conversazione … tutto! È in gioco il destino dell’intero universo e noi … faremo tutto ciò che è in nostro potere per salvarlo!!!” Conclusi decisa e determinata.
 

P.O.V. Dottore
I giorni qui a Parigi, passavano veloci come le ore ed io non ce la facevo più a stare rinchiuso in una stanza, a fare nulla e con le mani in mano. Stava diventando una tortura per me. Decisi che avevo riposato abbastanza: era arrivato il momento di scendere in campo. Mi alzai e indossai il mio solito completo, poi uscii da quella maledetta stanza. Cominciai a girare per i corridoi e mi persi un paio di volte: quello era proprio un labirinto!! Finalmente riuscii ad arrivare ad una porta: doveva essere la sala riunioni perché potevo sentire molte voci discutere. Aprii la porta ed entrai. La stanza era piena di gente; tra di loro notai Pearl, Jasmine e Jack. Era calato il silenzio, lo sguardo di tutti era puntato su di me. Pearl ruppe il silenzio:
“Dottore … che ci fai qui? Dovresti ripo …” La interrupi dicendo:
“Ohhh avanti Pearl … Ho riposato abbastanza!! E poi sai che mi annoio a non far nulla …”
Pearl mi guardò accigliata e poi si mise a ridere.
“Quando fai così sembri proprio un bambino …” Non potei fare a meno di sorriderle.
“Signori … lui è il Dottore!!” disse poi presentandomi agli altri.
“Salvee!!” esclamai io. Ma non feci in tempo ad aggiungere altro che un uomo, sulla trentina si precipitò nella stanza urlando.
“Jack! Pearl! Jasmine! Siamo nei guai … Ora siamo proprio nei guai!!”
“Ehi Sam … che succede? Perché sei così agitato?” Gli chiese Jack, preoccupato.
“Gli Oscuri … sono tornati!!” Che cosa?!? Come era possibile? Vidi che nessuno aveva capito la gravità della cosa … non potevano capire. Infatti Pearl disse. “Chi è tornato? Chi sono gli Oscuri?”
Prima che l’uomo che Jack aveva chiamato Sam rispondesse intervenni io:
“Gli Oscuri … è così che veniva chiamata la mia gente, secoli fa. Con il passare del tempo, il termine voleva indicare solo quei Signori del Tempo che facevano parte del Gran Consiglio, che pur di vincere la Guerra del Tempo volevano mettere fine al Tempo stesso … ma non possono essere tornati! Sono rinchiusi in una bolla temporale, senza vie di fuga! L’unico modo sarebbe … liberarli!”
Jasmine mi guardò: “Magari la bolla non è così sicura … magari hanno trovato il modo di uscire!”
“No Jasmine … l’ho visto con i miei occhi … Anzi, ho fatto di più. Sono stato io a imprigionarli!! Io ho messo fine alla razza dei Signori del Tempo!!”
 
 
   
 
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