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Autore: Cryblue    17/11/2021    1 recensioni
Autumn è una bambina che ha appena perso i genitori e che al mondo non ha altri che sua sorella Summer.
Lindsay è una giovane madre il cui unico scopo nella vita è rendere felice la sua piccola Regina.
Le loro vite si incroceranno e, dall'unione tra il passato e il presente, impareranno che, tutto sommato, hanno bisogno solo l'una dell'altra per essere davvero felici.
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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ch.13 – A mali estremi…
 
Essere di nuovo la fidanzata di Regina è una delle cose più belle mi sono mai capitate.

La mia fidanzata è sempre più gentile con me, mi fa un sacco di regali e disegni, mi fa ridere e controlla che nell’armadio non ci siano mostri, si mette una pentola in testa per farlo e ruba un mestolo a sua madre, che non è mai felice quando succede.

Ho l’impressione che anche Lindsay abbia paura dei mostri perché ultimamente quando io rimango a dormire con la mia fidanzata, Summer rimane sempre per controllare che non ci siano mostri nel suo armadio.

Oggi è venerdì quindi è giorno di pigiama parry, il giorno in cui io rimango a dormire da Regina o Regina viene a dormire casa mia. Non mi piace tanto questa seconda possibilità perché casa mia è ancora troppo grande e non ci sto bene come a casa di Regina, che il venerdì profuma sempre di biscotti perché Lindsay compra l’impasto per farli e poi li cuociamo insieme.

Summer ci ha regalato due grembiuli per cucinare uguali, rosa con due enormi cuori sopra, la mia fidanzata si è lamentata perché non le piace il rosa, ma poi sua madre ha cucito una A dentro il suo cuore, ossia l’iniziale del mio nome, e una R nel cuore del mio grembiule, a quel punto la mia fidanzata ha smesso di lamentarsi.


Ora Lindsay sta infornando l’ultima teglia ed io e Regina stiamo facendo figure con l’impasto rimasto e sono molto felice perché gli ultimi biscotti li abbiamo fatti a forma di cuore.

I cuori si fanno quando si ama qualcuno e Regina me ne fa sempre tanti, scrive i nostri nomi dentro un cuore grandissimo e poi li circonda di cuori più piccoli. Certa gente dice che siamo troppo piccole e che non possiamo amarci, ma io sono sicura di amare Regina.

Il campanello squilla, la mia fidanzata salta giù dal suo sgabello e va ad aprire, quando dice: “Summer Davis!” come se le dispiace che è qui, sono sicura che voglia bene anche a lei.

Mia sorella viene in cucina, mi da un bacio sui capelli e bacia Lindsay sulla guancia.

“Buon pomeriggio Principesse.”

Ha una busta piena di film e farà portare una pizza più tardi, ormai lo facciamo tutti i venerdì e mi piace tanto perché è come se io e Regina abbiamo sempre un appuntamento così.

“Principessa scegliamo un film.”

“Noooo. Signorina prima di toccare qualsiasi cosa tu vai dritta in bagno a lavarti la mani.”

La mia fidanzata alza gli occhi al cielo, Summer mi aiuta a scendere dallo sgabello così posso obbedire a Lindsay e lavarmi le mani. Regina mi raggiunge subito dopo e ci laviamo insieme le mani, poi però si accorge di dover fare pipì e mi manda via dal bagno. Dice che, anche se andiamo a letto insieme, non la devo vedere così.

Non ho ancora capito cosa vuole dire.

Vado fino alla cucina perché ho tanta voglia di abbracciare Summer, mi fermo sotto l’arco però perché sta succedendo una cosa carina: Lindsay sta sporcando il naso di mia sorella con l’impasto per biscotti, mia sorella si finge offesa, la abbraccia e poi succede una cosa strana, si baciano sulle labbra.

Proprio come fanno dei film, non come ogni tanto facciamo io e Regina, si baciano molto di più.

“PRINCIPEEEESSAAAAAAAA.” La mia fidanzata mi chiama, mia sorella e Lindsay si staccando con uno sbuffo e quando mi vedono hanno un’espressione spaventata, come se avessero visto tanti, tantissimi fantasmi.

“Merda.”

“Tums, tesoro non è…noi non….”

Sembrano spaventate e non capisco il perché. Io lo sapevo che si piacciono: quando non parli molto vedi cose che gli altri non vedono, come questa cosa.

Solo non sapevo si dessero i baci di nascosto, perché lo fanno di nascosto?

Regina arriva di corsa e mi abbraccia da dietro e ho ora lo so, so perché si nascondono.

“Principessa mentre facevo pipì ho avuto un’idea. Mi aiuti?”

Annuisco. “Devo prima fare una cosa.”

Sembra offesa, ma poi la bacio sulla guancia e fa spallucce tutta contenta.

“Ti aspetto in camera mia.”

Quando siamo sole, mia sorella e Lindsay sembrano ancora più spaventate, vado verso di loro, accarezzo la gamba di Summer per farle capire che va tutto bene, prendo la mano della mamma di Regina e la porto fino alla sua stanza con il lettone grande, lei mi segue ma sembra come sempre a disagio con me, come se non sapesse cosa dirmi.

Le indico il letto e lei si siede, continuando a spingere su gli occhiali che le scivolano sul naso, mentre io chiudo la porta.

“Autumn noi…io….cioè…”

“Ti piace mia sorella?”

Sospira: “Si.”

“Tanto?”

Sospira più lentamente e sorride: “Si.”

“Come a me piace Regina?”

Ride, ma sembra ancora nervosa: “Si, credo di si.”

Sorrido per farle capire che per me va bene, perché ho capito che ci sono volte in cui è più facile far capire le cose se sorridi e non se lo dici con le parole.

“Per te va bene?”

Annuisco. “Summer è felice quando è con te, lo vedo.”

Sospira sollevata “Vorrei fosse così semplice anche con Regina. Non sarà semplice dirglil…”

“Sei diventata pazza?”

Mi guarda come se avessi detto qualcosa di strano ma davvero, è pazza? Vuole dirlo a sua figlia? Regina non la prenderà sicuramente bene per nulla!!!!

“Ma noi…dobbiamo….”

Scuoto la testa. “Non così.”

“Farà un casino, non è vero?”

Mi arrampico sul letto e ci metto un po’ perché in questa casa i mobili sono tanto alti, anche a casa mia in realtà, ma Summer ha messo delle bedane qua e la per aiutarmi a salire quando non riesco da sola.

Mi siedo vicino a lei e lei sospira ancora e poggia la testa sulla mia, deve piegarsi un bel po’ per farlo ma mi piace lo stia facendo perché sento come se stiamo diventando amiche. Lei conosce molto bene Regina, quasi quanto me, quindi ci capiamo io e lei.

Batto il dito sul mento come ho sempre visto fare alla mia fidanzata quando deve decidere qualcosa, a lei vengono sempre idee geniali quando lo fa, magari viene in mente qualcosa anche a me.

“Lindsay?”

“Si tesoro?”

“Vuoi davvero stare con Sum?”

“Si Autumn. Da molto, moltissimo tempo.” Mi guarda ed io mi giro a guardare i suoi occhi che sono molto dolci, hanno la stessa dolcezza di quelli della mia amata. “Sai qual è la cosa più assurda?”

Scuoto la testa perché non lo so.

“È stato merito di quella specie di demonietto se ho trovato il coraggio di dire a tua sorella che mi piace.”

Oh. Ho trovato il modo giusto per dirlo alla mia fidanzata.

Scivolo giù dal letto e corro verso la porta.

“Autumn?”

“So cosa fare. Fidati di me.”

“Oh, sono certa tu sia l’unica in grado di far ragionare quella bambina.” Sorrido e lei sorride con me. “Sei davvero un angelo mandato in mio soccorso.”

Gli adulti dicono un sacco di cose strane come questa ed io non le capisco mai.

Saltello fino alla stanza della mia fidanzata, lei sta pulendo la sua adorata macchina con uno straccio, si gira verso di me e sorride tutta contenta.

“Pensavo che oggi possiamo giocare al drive in! Guardiamo il film dalla macchina, ci facciamo portare i pop corn da Lindsay Miller e ti abbraccio per tutto il tempo, che ne dici?”

Ok, qui viene la parte difficile, spero di essere convincente. L’idea del drive in mi piace tantissimo, come tutte le idee che vengono dalla sua bellissima testa, ma devo fare finta di essere troppo triste per apprezzarla.

Mi siedo sul pavimento, accanto a Wind, Vice e Rocco che sono seduti uno accanto all’altro, prendo il mio leoncino e ci gioco.

“Principessa che è successo? Perché sei triste?”

Si siede vicino a me e mi sento in colpa, ma è per il suo bene.

Per il bene di tutti.

“Ho sentito Sum parlare.”

“E…?”

“Venerdì prossimo non possiamo venire a giocare qui, perché viene Rosy da noi.”

“Rosy la spilungona poco sveglia? Ew, è peggio di Zoya.”

Mordo le labbra per non sorridere, devo fare finta di essere triste.

“Dobbiamo farle lasciare di nuovo, così puoi venire qui.”

Scrollo le spalle: “Potrebbe non funzionare questa volta e Summer potrebbe trovare una difficile da mandare via.”

Batte il dito contro il mento e fissa il soffitto, spero solo che le venga l’idea giusta.

“Dobbiamo fare in modo che non trovi nessun’altra. Possiamo fare una pozione?”

Faccio una smorfia perché non siamo capaci di fare una pozione e potrebbe essere pericoloso.

Si illumina tutta.

“Possiamo chiamare di nuovo la fatina dei denti.”

Mi nascondo il naso con la mano perché l’idea di romperlo non mi piace, lei sospira e si lascia cadere contro il letto alle nostre spalle, io faccio lo stesso.

“Se solo le piacesse una come Lindsay Miller.”

Ah. Lo sapevo che la mia fidanzata è una sveglia.

“Credi che a Lindsay piace Summer?” È brutto dirle le bugie così. Non mi piace.

“È una ragazza no? Le piace certamente.”

“Non possiamo aiutarle in qualche modo?”

Pensa ancora ed io guardo i suoi occhi che brillano in modo sbriluccicantissimo quando sta pensando a qualcosa, è tanto bella, come una supereroina.

“Posso chiedere allo zio Martin. Anche se….quando tu….” Mi indica e il suo volto diventa triste, la bacio sulla guancia perché so che sta pensando a quando non era più la mia ragazza.

“Dice che alle donne piace essere corteggiate e le cose come gli appuntamenti. Possiamo organizzarne uno per loro fingendo abbia deciso tutto Lindsay Miller.”


Batte le mani felice e a me piace ancora di più perché ha avuto un’idea molto bella. Mi sento ancora in colpa, ma è per una cosa buona.

Stiamo facendo una cosa buona.

Smette di battere le mani e mi guarda con aria triste.

“Ma se loro si sposano, non possiamo sposarci noi. Perché diventiamo tipo una famiglia.”

A questo non avevo pensato e ora sono triste davvero perché io voglio sposare Regina.

“Sei sicura?”

Alza entrambe le spalle: “Non lo so.”

Ciondolo la testa e le prendo la mano. “Io voglio sposarti.”

“Anche io voglio sposarti Principessa.”

Rimaniamo a guardare la macchina e lo straccio che stava usando per pulirla, che è la sua maglietta con i gatti.

“E se ci sposiamo prima noi?” Non so bene perché l’ho detto, si gira molto lentamente verso di me, mi butta le braccia al collo e mi bacia su tutta la faccia.

“Lo sapevo io che sei la donna più bella e intelligente di tutte.” Si alza in piedi e cammina per tutta la stanza. “Dobbiamo trovare qualcuno che ci sposi anche se siamo bambine. Qualcuno che non pensa siamo troppo piccole. Devo chiedere allo zio Martin, lui sa sempre tutto.”

Pende il wakkie tokkie e preme il tasto grosso:

“Pulcino ad Aquila, Pulcino ad Aquila, passo.”

Aspettiamo un po’ e poi c’è la risposta “Aquila presente, ciao Pulcino, ciao fidanzata del pulcino. Passo.”

“Come fai a sapere che Autumn è qui? Passo.”

“Non è sempre con te?”

“Ah, sta zitto zio!!!! Devo chiederti una cosa, passo.”

“Dimmi pure, passo.”

“Ci si può sposare a cinque anni?” Mi sorride e poi preme il tasto con troppa forza “Passo.”

Zio Martin ride così tanto che non riesce a parlare, Regina gonfia tutta la faccia, quindi si è offesa.

“Zio Martin!!!! Smettila!!!! Smettila”

“Piccola Erre, non credo ci sia qualcuno disposto a sposarvi a cinque anni.”

Diventiamo tristi tutte e due, io soprattutto perché so che Summer e Lindsay si amano già e noi non possiamo fare nulla per fermarle.

“Però potete sposarvi comunque. Passo.”

“Come?”

“Vi basta dirvi che vi amate e che volete stare insieme per sempre, davanti a due testimoni e che qualcuno vi dichiari mar…coff…moglie e moglie.”

La mia ragazza si gira verso di me. “Abbiamo due testimoni?”

Prendo Rocco e Vice e glieli porto.

“Abbiamo due testimoni zio Martin. Tu ci dichiareresti moglie e moglie?” Si agita tutta e poi preme ancora il pulsante “Passo.”

“Si, certo. Vi ci vorrebbero anche due anelli però. Passo.”

Questa cosa del matrimonio è proprio difficile.

Regina si guarda attorno in cerca di un’idea ed io sorrido perché non mi importa più sposarla o meno, mi basta che lei stia sempre con me.

Si illumina tutta e so che ha trovato una soluzione al problema. Apre il suo zaino di scuola e prende il suo astuccio dei pennarelli, quello che non usa mai, lo apre e mi dice di scegliere un colore, poi scuote la testa e toglie fuori il nero.

 Non capisco subito ma poi si: ci siamo conosciute perché a me è caduto il pastello nero.

“Ci siamo zio Martin. Passo.”

“Bene allora.” Zio Martin tossisce e fa la voce seria che faceva durante il nostro appuntamento: “Siamo oggi qui riuniti per unire in matrimonio Regina Grace Miller e la sua amata e bellissima fidanzata Autumn….Autumn?”

Regina alza gli occhi al cielo “Autumn Lucy Davis!!!! Zio Martin non sai proprio nulla!!! Passo.”

“Scusa, scusa, pulcino. Ok, siamo qui riuniti per unire in matrimonio Regina Grace Miller e la sua amata e bellissima Autumn Lucy Davis. Avete qualcosa da dirvi?”

La mia fidanzata mi prende la mano e mi guarda negli occhi. “Ti amo tanto Autumn e ti amerò sempre-sempre. Non voglio stare un solo minuto lontana da te.”

“Ti amo tanto- tanto anche io Regina. Non mi allontanerò un solo minuto da te e nessuno mi fa ridere come fai tu.” Si avvicina a me ed io mi sento tutta calda perché credo mi voglia dare un bacio sulle labbra.

“Allora?”

“Martin Miller. Hai interrotto un bel momento.” Batte il piede a terra. “Passo.”

Lui ridacchia. “Scusa pulcino, scusa. Pensavo fosse caduta la linea. Ok allora, vuoi tu Regina Grace Miller prendere in sposa Autumn Lucy Davis e amarla finché morte non vi separi?”

“Certo che si zio Martin, che domanda sciocca.”

“Bastava un si, pulcino. Ora mettile l’anello.”

Regina stappa il pennarello con i denti e mi guarda la mano, sputa il tappo sul pavimento con l’aria confusa “In che dito zio Martin?”

Lui ride ancora. “Anulare sinistro Pulcino, quello vicino al mignolo.”

Faccio finta di scrivere, così so quale è la mano destra e le do l’altra mano, perché se non la uso per scrivere, è la mano sinistra. Lei tocca il mignolo con un dito e poi disegna un cerchio alla base del mio anunale. Ci disegna anche un cuore sopra e trovo sia molto carino.

“Fatto zio Martin, passo.”

“Bene. Vuoi tu Autumn Lucy Davis, prendere in sposa Regina Grace Davis e amarla finché morte non vi separi o lei ti faccia impazzire?”

“Martin Miller!”

Afferro la mano con il wakkie tokkie e premo il tasto “Si, lo voglio.” Prendo il pennarello, lei guarda dove porta l’orologio dei puffi, poggia il wakkie tokkie e mi da la mano sinistra. Disegno un anello sul suo anunale e ci disegno anche io un cuore.

“Fatto zio Martin. Passo.”

“Bene allora. Suppongo i testimoni abbiano visto tutto e che nessuno abbia nulla da obiettare. Quindi, con il potere conferitomi dal regno degli unicorni, vi dichiaro moglie e moglie. Puoi baciare la sposa ora pulcino.”

Regina lascia cadere il wakkie tokkie, mi prende il volto tra le mani e poggia le labbra contro le mie.

Anche se non è più la prima volta, mi sento sempre come se avessi mangiato tutti i dolci del mondo, come se fossi sotto le coperte mentre fuori fa freddo, come se volassi e come se non avessi più bisogno di nulla.

Ci abbracciamo per tanto tempo.

“Signore pulcino siete ancora li? Passo.”

Regina alza gli occhi al cielo, afferra il wakkie tokkie e preme il pulsante. “Si zio. Passo. No no no, non passo. Grazie zio Martin.”

“Grazie zio Martin.”

“Passo.”

“È stato un vero piacere signore. Tua madre mi ucciderà di sicuro. Ora andate a giocare e fate le brave. Passo.”

Regina si siede sul pavimento e i suoi occhi brillano di gioia. “Bene, ora dobbiamo pensare a un piano.”

Sono sposata con la bambina più intelligente del mondo.
   
 
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