Fumetti/Cartoni americani > Batman
Segui la storia  |       
Autore: My Pride    24/11/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sixteen boy Titolo: Sixteen boy
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: Flash Fiction [ 578 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: 
Jason Peter Todd, Damian Bruce Wayne
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?
Writeptember: 1. Vieni a vedere! || 2. È il compleanno di X


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Seduto su un condotto di ventilazione, Robin cercava di tenere gli occhi aperti mentre il sangue sgorgava da un taglio sulla sua tempia destra, le braccia abbandonate sulle cosce e nelle orecchie la voce di Red Hood che comunicava a Batman la situazione.
    Ore prima, si erano infiltrati in uno dei magazzini Sionis per tenere d'occhio un gruppo di trafficanti d'armi che era sbarcato al porto di Gotham, captando le loro conversazioni fino a quando non si erano infilati in una cadillac nera; lui e Red Hood si erano lanciati uno sguardo d'intesa e li avevano seguiti, arrivando fino ad un edificio che apparentemente era sembrato pulito, ma che avevano scoperto essere una delle basi di Maschera Nera.
    In assoluto silenzio si erano infiltrati all'interno, muovendosi furtivamente fino a giungere ad un bivio, dove Robin aveva visto qualcosa al di sotto delle grate su cui si erano ritrovati. E lui, sibilando un 
«Muoviti, vieni a vedere» si era infilato nel condotto come se nulla fosse, scivolando nella stanza sottostante con facilità - e non avrebbe mai ammessa che era per la sua corporatura esile - solo per trovare l'enorme carico di armi che Sionis aveva fatto importare.
    Era stato a quel punto che si erano dati da fare o, quanto meno, Red Hood aveva voluto sbrigare la faccenda a modo suo: sbottando di avere un conto in sospeso con Maschera nera, aveva piazzato un bel panetto di c4 e fatto partire il timer, avendo giusto il tempo di uscire prima che tutto esplodesse in aria; la lotta che era susseguita con le guardie ai cancelli si era risolta a loro favore, ma uno di quei bastardi aveva colpito Robin alla testa col calcio del fucile, ed era stato Red Hood stesso a metterlo al tappeto prima di caricarsi il corpo del fratello sulla schiena e sparare il rampino verso uno dei tetti in lontananza.
    Quando si erano fermati, Robin aveva ripreso in parte conoscenza, e lui l'aveva fatto sedere per potersi occupare della ferita alla tempia; nel frattempo aveva ricevuto quella chiamata da Batman, e aveva riagganciato proprio in quel momento, gettando una rapida occhiata verso Robin.
«Okay, piccoletto. Vediamo di fare qualcosa per quel taglio», rimbeccò nel prendere il kit di pronto soccorso dalla sua cintura, ma Robin borbottò e agitò una mano in risposta.
    «È solo un graffio».
    «Un graffio di 'sto cazzo, marmocchio. Fatti ricucire senza rompere i coglioni».
    «Il tuo gergo da bassi fondi mi stupisce sempre, Hood».
    «E non hai ancora sentito il meglio. Ora sta' buono», affermò schietto nell'afferrare disinfettante e attrezzatura, abbassandosi all'altezza del fratello per occuparsi del taglio.
Damian strinse semplicemente le labbra in una linea sottile e lasciò che Red Hood lo disinfettasse e ricucisse, senza lasciarsi scappare nemmeno un suono; era abituato ad affrontare dolori ben peggiori e, tutto sommato, Todd non era poi così pessimo come pensava che fosse. Lo rattoppò al meglio delle sue capacità e ben presto smise di sanguinare, sentendo l'altro battergli una mano su una spalla.
    «Abbiamo finito. Bel modo di passare il tuo compleanno, marmocchio», lo schernì nell'accennare un ghignetto nonostante tutto, e Robin, seppur con un po' di fatica, sollevò un angolo della bocca in un sorriso vagamente soddisfatto.
    «I sedici anni arrivano una volta sola».
    Jason lo guardò per un lungo attimo, poi scoppiò a ridere; gli batté una mano su una spalla, sorridendogli divertito. «Non potrei essere più d'accordo, pulce».





_Note inconcludenti dell'autrice
Quinto giorno del #writeptember sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia, con i prompt "Vieni a vedere!" e "È il compleanno di X". Il quarto giorno è possibile trovarlo sul mio livejournal, è venuta fuori una drabble e non mi andava di postarla qui in questa raccolta di flash fiction e sole one-shot
Il rapporto tra Damian e Jason alla fine mi piace un sacco perché sono piuttosto simili, anche se loro non vogliono ammetterlo. Quindi farli interagire in qualche modo, anche durante una pattuglia che alla fine non va proprio benissimo, mi è piaciuto fin troppo. Questi piccoli pettirossi devono cercare di essere più vicini possibile
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



Messaggio No Profit
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai felici milioni di scrittori.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: My Pride