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Autore: My Pride    24/11/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Booty... issue Titolo: Booty... issue
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 983 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?, Slash, Hurt/Comfort
Writeptember: 1. Culofic || 2. Maschera


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Osservando Damian che se ne stava sdraiato a pancia in giù sul loro letto, le braccia incrociate e il naso arricciato in una smorfia, Jon si morse l'interno della guancia per non ridere.
    Non avrebbe dovuto trovare la situazione divertente, lo sapeva. Eppure, mentre guardava la natica nuda di Damian e il solco lasciato dal proiettile che gli aveva portato via un pezzo di carne, non poteva fare a meno di sghignazzare. Era un semplice colpo di striscio, certo... niente che non sarebbe guarito in un paio di giorni e con un bel paio di applicazioni di creme antisettiche... ma era una ferita così assurda, se associata ad uno come Damian, che mantenere un contegno era molto faticoso. E tutto a causa di un rapinatore che aveva la mira peggiore di tutta Metropolis.
    Erano usciti di pattuglia come loro solito e, dopo aver vagato per le strade fin troppo tranquille per un paio d'ore, avevano quasi pensato di tornarsene a casa quando l'allarme di un negozio a Lafayette aveva finalmente attirato la loro attenzione; non ci avevano messo molto a raggiungere i due isolati successivi e a piombare letteralmente davanti ai rapinatori che stavano uscendo dal negozio proprio in quel momento, godendosi il grido sgomento che i sei si erano lasciati scappare quando si erano ritrovati davanti Redbird e Superboy.
    Con gli occhi fuori dalle orbite, avevano cominciato a sparare all'impazzata nonostante Jon avesse alzato le mani e consigliato caldamente loro di non farlo, visto che i proiettili avevano cominciato a volare un po' ovunque e a conficcarsi nelle auto circostanti o nei vetri del negozio, rischiando di colpire anche il commesso che si era letteralmente lanciato a terra per mettersi al riparo; Superboy aveva sospirato pesantemente ed era stato costretto a sciogliere quelle armi con la vista calorifica prima di mettere i tre al tappeto e, con la coda dell'occhio, aveva notato Redbird abbattere gli altri due rapinatori con qualche calcio ben assestato, prima che l'ultimo rimasto lo colpisse con una pallottola proprio all'altezza del sedere. E Jon, anche senza usare i suoi poteri, era riuscito a vedere il volto di Damian trasfigurarsi in una smorfia di dolore al di sotto della maschera che indossava, prima che la rabbia esplodesse e se la prendesse col povero malcapitato che aveva osato ferirlo in quel modo ridicolo e imbarazzante. Jon era stato costretto ad intervenire, ma solo per fermare Damian e impedirgli di massacrare di botte il criminale, il cui naso non aveva smesso di sanguinare copiosamente nemmeno quando era arrivata la polizia e l'aveva trovato legato ad un palo.
    Adesso che erano tornati a casa, Jon non poteva proprio fare a meno di trattenere le risate... per quanto l'espressione di Damian fosse tutt'altro che divertita. Si era tolto la maschera, e i suoi occhi verdi sembravano letteralmente iniettati di sangue.
    «Per quanto tempo ancora te ne starai lì a fissarmi in quel modo imbarazzante?» esordì infine Damian, digrignando i denti per voltarsi a fulminare Jon, il quale si era lasciato scappare uno sbuffo ilare nonostante avesse cercato di camuffare la cosa con un colpo di tosse.
    «Scusa, D... è solo che...» Jon trasse un respiro, mordicchiandosi il labbro inferiore mentre cercava di non strizzare il tubetto di antisettico che aveva in mano. «...il mondo degli eroi è un lutto per la perdita di queste belle chiappette», soggiunse in tono solenne nel chinare il capo per baciare la natica ferita, ignorando il borbottio a cui Damian diede vita e, soprattutto, la nuova occhiataccia che gli venne lanciata.
    «Vuoi che ti prenda a pugni?»
    «Se vuoi rischiare di romperti anche una mano...»
    «Ti odio».
    Jon ridacchiò. «Felice di sentirlo», canticchiò. «Dai, sul serio, lascia che ci pensi io alle tue belle... chiappette d'oro», gli disse, dovendo tossicchiare ancora per ingoiare la risata che rischiò di scaturire dalla sua gola.
    «Piantala, J. E poi lo sanno tutti che le chiappe migliori sono quelle di Grayson».
    «Guardi le chiappe di tuo fratello?»
    «Non è quello il punto, te la dai una mossa o no?!» sbottò Damian, le guance arrossate per la vergogna di quella situazione. Di tutte le cose che avrebbero potuto capitargli, quella era decisamente la peggiore. Si sarebbe volentieri seppellitto per l'imbarazzo, e Jon non aiutava di certo a rendere tutto meno stressante.
    Alzando le mani in segno di resa, pur senza abbandonare il sorrisetto divertito che gli si era dipinto sulle labbra, Jon si mise a lavoro e premette il tubetto per far cadere una generosa quantità di crema su indice e medio, prima di cominciare a passarla sulla ferita del compagno; Damian si lasciò scappare giusto un piccolo sibilo di dolore, ma strinse le coperte tre le dita e rilassò le spalle il più possibile, sentendo il formicolio scemare a poco a poco prima che gli venisse applicato anche un cerotto.
    «Ecco fatto», disse infine Jon, poggiando un bacio sulla spalla di Damian, che nel frattempo si era tirato su le mutande. «Adesso il tuo culetto al sicuro», accennò, sentendo il compagno borbottare qualcosa in risposta.
    «Se ne fai parola con qualcuno...»
    «Beh... per quello credo che sia un po' tardi...»
    «Jon».
    «Ehi, non è colpa mia se tuo fratello Dick ha il culo-radar».
    Damian sgranò gli occhi. «L'hai detto a Grayson?!» sbraitò, ma Jon alzò ancora una volta le mani.
    «L'ha capito da solo», disse, ma un sorrisetto che faticò a nascondere lo tradì, e a quel punto l'espressione sul volto di Damian si fece indecifrabile.
    «Jonathan Samuel Kent», esordì in tono greve, assottigliando le palpebre. «Giuro che mi vendicherò per queste tue...»
    «...prese per il culo?» concluse per lui senza poterne fare a meno, e lo sguardo di fuoco che gli venne rivolto gli fece morire la risata in gola e rimpiangere di non essere volato immediatamente verso il sole.
    Sarebbe stata una lunghissima convalescenza.






_Note inconcludenti dell'autrice
Grazie di cu(ore) a ShunDiAndromeda e a Rossella Mnemosyne per avermi fatto scoprire le culofic (ovvero storie hurt/comfort in cui è il sederino del povero sick a subire le peggiori pene dell'inferno - detto proprio sul semplice) di cui non sapevo di aver bisogno. Comunque. Anche questa è stata ovviamente scritta per il
#writeptember sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia, e la sto ovviamente postando solo adesso. Sigh
Jonno è un tenero raggio di sole, ma quando vuole sa essere anche uno stronzetto... ed è Damian alla fine a subire, una volta tanto, visto che di solito il cattivello è lui. La storia è una vera e propria cretinata, quindi prendetela per quello che è, ovvero una cretinata vera e propria. Ma non potevo lasciarmi scappare l'occasione
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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