Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    25/11/2021    13 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap 30: La verità di Elsa

 
 Elsa - Elsa and Anna Photo (37476272) - Fanpop




Non era passato molto da quando si erano intrufolati nell'ufficio e non era solito lasciarsi prendere dal panico, ma per Nick quei minuti sembrarono interminabili. Cercò tra i vari scaffali, mobili, addirittura dentro il cestino, lanciando ogni tanto qualche breve occhiata furtiva alla porta d'entrata, ormai socchiusa.
Era piuttosto sicuro che Gaspare e Orazio sarebbero stati fuori dai giochi per un bel po', quello che temeva maggiormente era l'arrivo del professor Pitch: se li avesse scoperti sarebbe stata la fine. Normalmente quando il professore lo riprendeva era solito trovarsi in compagnia di Jack, per il quale Pitch sembrava provare un particolare interesse nell'escogitare punizioni fastidiose.
Questa volta non ci sarebbe stato il suo amico a fargli da scudo, ma Judy.
E lei aveva una linguaccia potente, sarebbe potuto finire in un guaio ben peggiore.
"Finalmente!" aveva urlato la Grifondoro, attirando così l'attenzione di Nick.
Era riuscita a trovare la collana all'interno di un cassetto della scrivania di Pitch: era avvolta in un panno, ma si poteva intravedere il brillante gioiello rosso. La ragazza fu così entusiasta che senza pensarci tese una mano per afferrarla, ma Nick si sporse immediatamente verso di lei e con un rapido gesto la fermò, afferrandole la mano appena in tempo "Attenta!"
Solo allora la Grifondoro sembrò capire il motivo e si scusò, un po' imbarazzata "Grazie."
Si era sentita una tale sciocca, per un momento si stava dimenticando della maledizione e se non fosse stato per Nick quel gesto l'avrebbe portata dritta al San Mungo a far compagnia alla ragazza di Beauxbatons, se non peggio.
L'altro le sorrise, non capendo il perché fosse arrossita in quel modo, finché Judy non puntò nuovamente gli occhi sulla loro stretta "Dovresti lasciarmi la mano."
"G_giusto!" lasciò immediatamente la presa e tossicchiò un paio di volte, allentandosi di poco la cravatta mentre attendeva che la ragazza tirasse nuovamente fuori la bacchetta per fare l'incantesimo.
"Sarà parecchio complesso..." mormorò "Con una buona fortuna, riusciremo a capire il proprietario della collana."
"Non ti passa per la testa che magari ci avra' gia' pensato Pitch?"
Judy alzò le spalle "Può darsi. Ma qualcosa sta accadendo, non voglio essere lasciata indietro. Se qualcuno di noi è in pericolo, è nostro dovere saperlo."

"Lo hai già fatto prima, vero?"
"Certo!" 
Lo sguardo di Nick sembrò rilassarsi. 
"Più o meno..." concluse poi lei sottovoce.
Questo lo fece scattare.
"Cos... Judy!" provò a toglierle la bacchetta dalle mani ma lei allontanò il braccio, guardandolo di sottecchi.
"Non sono venuta qui per niente!"
"Ma non sei qui nemmeno per andare in infermeria!"
"Infatti ti ho portato con me per aiutarmi" disse "Ho bisogno di concentrazione, alla minima distrazione potrei perdere il contatto. Se vedi che sta iniziando a diventare troppo pesante, fermami."
Nick sembrò esitante, ma osservando il suo sguardo così determinato alla fine si lasciò convincere ed annuì, allontanandosi di un passo per permetterle di concentrarsi al meglio, senza alcuna pressione.
"Testarda..." sospirò.
Dopo aver preso un lungo respiro, ripeté l'incantesimo sottovoce ed una luce brillante avvolse la bacchetta, poi con estrema delicatezza appoggiò la punta sulla collana e di colpo avvertì una scossa forte in tutto il corpo: Era una sensazione strana: il suo corpo era immobile, mentre la sua mente sembrava fosse stata trasportata in un tunnel pieno di luci sfolgoranti e si stesse muovendo più veloce di una Firebolt.
Capì che l'incantesimo aveva funzionato solo quando oltre alle luci sfolgoranti iniziò a percepire anche una voce. Inizialmente non riuscì a comprenderla appieno, sembrava poco chiara.
Poi finalmente lo sentì.
"Non è stato facile procurarmi questa collana."
 
Era la voce di un ragazzo, ma per quanto si sforzasse, non riusciva ancora a stabilire chi fosse.
 
"Un po' mi dispiace, è una ragazza così bella..." 
 
Era piuttosto sicura di averla già sentita, sembrava così famigliare.
Poi finalmente la riconobbe.
Era Gaston. Quella era la sua voce, era lui il proprietario della collana.
Avevano ragione fin dal principio: Elsa era il bersaglio, quella ragazza di Beauxbatons era stato solo uno sfortunato incidente. Voleva farle del male e non era il solo.
Nel suo ultimo ricordo stava parlando con qualcuno.

 
"Assicurati solo di parlare bene di me..."
 
Cercò di rimanere più a lungo su quell'incantesimo nella speranza di scorgere un indizio sull'altra persona, ma più passava il suo tempo in quel limbo, più sentiva le forze cedere.
Alla fine non resistette oltre e si sentì nuovamente trascinata nel suo corpo, Nick le aveva messo una mano sulla spalla per scuoterla e questo aveva interrotto l'incantesimo.
Avrebbe voluto dirgli che non doveva intromettersi, ma nell'istate che riprese pieno possesso del suo corpo si sentì talmente stanca da non riuscire a dire una parola.
"Judy? Judy? Va tutto bene?!"
Continua a chiamarla, ma lei sembrava sempre più confusa, come se non avesse ancora metabolizzato l'incantesimo. Le sue gambe iniziarono a cedere e fece per appoggiarsi alla scrivania, Nick la fermò in tempo e le portò il braccio sulla sua spalla per sorreggerla meglio.
"Lo sapevo che era troppo difficile, anche per una testarda come te."
Judy alzò debolmente il capo e lo guardò "G_Gaston..." sussurrò piano.
L'espressione di Nick si indurì "Ho il permesso di sentirmi offeso?"
"N_No...Gaston... è lui che..." ma non fece in tempo a dire altro purtroppo. Improvvisamente entrambi sentirono delle voci farsi sempre più vicine, seguite da dei passi.
Facendo attenzione a non farsi notare Nick si sporse leggermente e guardò dall'uscio della porta semi chiusa, vide un paio di studenti del quarto anno di Serpeverde attraversare il corridoio, borbottavano qualcosa a proposito di dolci impazziti, ma a lui bastò guardare i loro abiti e capelli completamente sporchi di cibo per capire cosa fosse accaduto.
"Si direbbe che lo scherzo di Jack si sia attivato" disse con un lieve sorrisetto sul volto. Judy lo guardò confusa ma non disse nulla.
Dopo aver risistemato il cassetto con la collana al suo posto, Nick la aiutò nuovamente  a rialzarsi e la accompagnò fuori dall'ufficio, facendo attenzione a non scontrarsi con altri studenti in fuga da quel macello.



 
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Finalmente lo scherzo si era attivato: facendo molta attenzione a non farsi scoprire, Jack e Merida avevano contaminato i dolci e le bibite della festa con le pozioni, creando in pochi minuti un gran frastuono tra tutti gli invitati.
Alcune sedie incantate passavano da una zona della Sala all'altra con alcuni studenti ancora seduti. Altri si erano visti crescere delle lunghe orecchie di asino, perfino il professor Bunnymund era stato colpito, suscitando però l'ilarità da parte di alcuni ospiti, tra cui Sinbad che, al contrario di Uberta, sembrava parecchio divertito dalla situazione.
Hiccup diede una veloce occhiata ad Astrid, che nel frattempo stava aiutando una sua compagna di scuola scivolata a terra per sbaglio. Ricordava bene il forte temperamento della ragazza ai tempi del primo anno e, seppur ora sembrasse essersi calmata, era ben sicuro che per una trovata del genere lei ed altri non si sarebbero risparmiati nel farla pagare agli artefici dello scherzo.
Poi ecco una scena che aveva dell'incredibile: Jack e Merida si trovavano ai due lati del portone d'ingresso, erano entrambi accucciati e sembravano tenere con fatica una scatola che non faceva che dimenarsi come un'ossessa. Tullio e Miguel, al centro della sala, fecero a loro un segno di via libera, Jack aprì di conseguenza la scatola e ordinò a Merida si fare lo stesso, dal loro interno fuoriuscirono due creature fatte interamente di brina, dall'aspetto molto simile a due dragoni. Le creature si mossero leggiadre attorno agli studenti che ne rimasero del tutto incantati mentre altri, invece, parvero intimoriti e si accucciarono per non rischiare un ennesimo scherzo, ma appena le creature gli si avvicinavano, potevano accorgersi che non li degnavano di uno sguardo. Si limitavano solo a vagare attorno alla sala, stupendo i presenti. Perfino il preside ne rimase colpito, altri insegnanti come Sebastian e Bunnymund invece, provarono ad intervenire, ma non appena fecero un passo, i due draghi si innalzarono improvvisamente, arrivando più vicino al soffitto di quanto fosse possibile.
Poi esplosero, sgretolandosi in una brina che velocemente ricoprì il suolo, trasformando in breve tempo l'intera sala in una sorta di paesaggio invernale.
Tutti ne rimasero incantati, perfino gli insegnanti si fermarono alcuni istanti per guardarsi attorno. Anche Jack li imitò, sembrava addirittura stupito pure lui di quella scena.
"Wow... Non mi aspettavo questo effetto!"
Anche se non lo avesse visto aprire quella scatola poco fa, Hiccup avrebbe immediatamente collegato Jack a quegli scherzi, proprio perché ormai conosceva il suo modo di fare. In verità tutti ne erano a conoscenza. Probabilmente anche Bunnymund avrebbe sospettato di lui, ma Jack era fin troppo convinto che in qualche modo se la sarebbe cavata.
Il più delle volte agiva da solo, tuttavia i suoi scherzi divertivano gran parte degli studenti, in particolare quelli dei primi anni. Era sicuro che persone come Tullio, Miguel, Eugene o Nick avrebbero testimoniato che non centrava nulla, e diamine, pure lui lo aveva fatto l'anno precedente, quando per sbaglio Jack aveva fatto imbestialire i Gargoyles che stavano di guardia all'ufficio del preside.
Il preside d'altra parte, era una persona molto buona, con lui poi sembrava addirittura colpito da certe sue azioni, trovandolo ingegnoso e con una grande potenzialità. Se il ragazzo non era ancora stato espulso gran parte del merito lo doveva interamente a Nord.
Dopo aver fatto un cenno a Tullio, Jack uscì velocemente fino alla Sala d'ingresso, seguito a ruota da una Merida ancora meravigliata per lo spettacolo di poco fa. A quel punto Hiccup decise di seguirli, se non altro, voleva almeno far presente del guaio in cui si stavano cacciando.
E sì, forse si sentiva pure arrabbiato. Soprattutto quando li vide parlottare allegramente come se nulla fosse, a discapito del disagio che avevano potuto provocare a qualcuno la dentro.
"Bella mossa Jack! Non riesci a trattenerti nemmeno una sera?!"
L'altro cercò di soffocare un'ulteriore risata e con nonchalance appoggiò la schiena contro il muro "Che ci posso fare... Sono fatto cosi!"
Merida non la stava smettendo di ridere e a quel punto gli occhi verdi del Corvonero puntarono su di lei "Sul serio lo trovi divertente? Avete superato il limite questa volta. Siete all'ultimo anno, ma sembra che non vi importi!"
"Dai Hicc, l'hai visto tu stesso. E' stato un bello spettacolo!" il Serpeverde tirò fuori dalla tasca una scatola identica a quella che aveva scatenato quel drago, solo molto più piccola "Ti piace? Mi ha ispirato la lezione sui Patronus. Ogni scatola farà uscire un animale, in maniera del tutto casuale e dopo un breve spettacolino... Pooof!" rise "Certo... Devo ancora lavorarci su, non mi aspettavo tutta quella neve alla fine... Ma ha fatto il suo effetto!"
Non sembrava minimamente preoccupato delle conseguenze, tant'è che perfino Merida lo osservò con una punta di sorpresa nello sguardo.
"Quindi era un prototipo?" chiese. Jack annuì.
"Funzionano meglio se sperimentati sul campo. Niente urla Buon Natale più della neve e delle sorprese!" ma l'espressione scocciata di Hiccup non sembrava essere scemata di una virgola, Jack così si sporse verso di lui, dandogli un breve colpetto sulla spalla per motivarlo "Non fare il brontolone, non ti si addice per niente!"
"Lo sai vero che se fosse per Bunnymund saresti già espulso dal quarto anno?"
"Ma sta di fatto che non è il preside!"
Lui alzò gli occhi al cielo "Oh certo, quindi approfittiamo della bontà di Nord per fare quello che vogliamo!"
"Quanto sei pesante Hiccup!" sbuffò Merida, dandosi il cinque col compagno "Era solo uno scherzo!"
"Ma ti senti? Sembri Jack!"
Il Serpeverde inarcò un sopracciglio con aria divertita "E' un complimento."
Ma la battuta venne completamente ignorata dai due che ormai sembravano averlo escluso dal discorso.
Merida portò le mani ai fianchi "Abbiamo solo voluto movimentare un po' questa serata noiosa."
"Quanta generosità" Hiccup passò lo sguardo da lui alla ragazza "Da quando hai ricominciato a farti coinvolgere così da lui?"
Sapeva che Jack riusciva a trascinare nella sua euforia anche le persone più miti, ma pensava che Merida avesse un minimo di sale in zucca da evitare un comportamento del genere. 
Lei però non sembrò della sua stessa opinione, anzi, durante il suo breve discorso aveva alzato gli occhi al cielo.
"Ti da fastidio che sia mio amico?"
Questa volta Hiccup non esitò un solo istante e tirò fuori tutto quello che pensava in quei giorni.
"Può darsi."
"C_come?"
Il Serpeverde sorrise compiaciuto, passando lo sguardo da uno all'altra "Oh, questa non me la perdo."
Hiccup continuò ad ignorarlo, rivolgendo tutta la sua attenzione sulla ragazza "So com'è fatto Jack, ma credevo che almeno tu avessi più sale in zucca. Da quando vi frequentate sei strana, non ci parliamo più come prima."
"I cattivi ragazzi piacciono di più Hicc, lo sai!"
Il Corvonero alzò un sopracciglio "Direi più... Dispettoso."
Jack lo inarcò un sopracciglio con aria indispettita "Dispettoso? Cosa sono... Un folletto?"
Merida a quel punto si contrappose tra i due, fissando seccata Hiccup "Un momento... Noi non ci parliamo più come prima? Davvero?" portò le mani ai fianchi "E di chi è la colpa secondo te?!"
"Succedeva da prima di Sdentato!" disse quasi esasperato, si era portato una mano sulla nuca mentre con l'altra aveva iniziato a gesticolare per il nervoso "Non lo so io... Sento che  mi stai tenendo nascosto qualcosa, prima ci raccontavamo tutto. Credi che non me ne accorga quando parli di nascosto con gli altri? Che sta succedendo? Non ci siamo mai tenuti dei segreti!"
"Hai iniziato tu questa estate! Non sono obbligata a dirti tutto sulla mia vita!" soffiò Merida "Adesso che passo il mio tempo con altre persone ti importa di me?"
"Mi è sempre importato di te!"
"Allora perché non mi hai invitata?!" quella domanda fu così inaspettata che per un momento lui la fissò stranito. 
"M_ma ti senti?! Mi volevi invitare al ballo solo perché tua madre mi detesta!" 
"Ti volevo al ballo con me e basta!" disse la rossa, battendo un piede per la rabbia "Ho sbagliato approccio, okay? Ma era chiaro che volevo andarci con te!"
Hiccup la guardò in silenzio.
L'altra si scambiò nervosamente un'occhiata con Jack, per poi tornare a fissare un punto in in fondo alla stanza, era arrossita ma cercava di nasconderlo tra la folta chioma di riccioli.
"Era chiaro?....Stai...Scherzando spero, perché a me il tuo atteggiamento in queste settimane è sembrato tutto tranne che chiaro" disse a bassa voce "Era...Era mica un messaggio in codice di voi ragazze?"

Lei fece per parlare ma lui non le diede il tempo, stava iniziando ad alterarsi e aveva preso a camminare avanti e indietro "Ma perché non me l'hai detto subito?! Non potevi essere più sincera? Ti vergognavi a chiedermi di uscire?!"
"Oh oh...E' partito" disse flebile Jack.
"Ti feriva l'orgoglio ammettere che volevi stare con me?! A volte sembra che... D_davvero non mi conosci! Perché è sempre tutto così complicato con te?! Perché non può essere più facile?! Con Astrid non avrei..." si fermò di colpo, accorgendosi di essere andato oltre.
Oh no.
Non doveva dirlo.
Jack portò immediatamente lo sguardo altrove e poi d'istinto chiuse gli occhi, immaginando la furia prorompente della ragazza.
Ma inaspettatamente ciò non avvenne.
Merida stava li ferma a fissare Hiccup con un'espressione indecifrabile che fece raggelare il povero Corvonero, provò subito ad avvicinarsi, ma lei si allontanò, camminando a passo svelto verso l'uscita del castello.
Aveva bisogno di prendere un po' d'aria, di sfogarsi e soprattutto sentiva il bisogno di stare da sola, lontana da lui. 
Entrambi la osservarono per qualche istante, poi Jack portò nuovamente la sua attenzione su Hiccup, la sua espressione era cambiata, non era più la solita beffarda e giocherellona di prima: sembrava essere davvero serio questa volta.
"Pessima, pessima mossa."
Si allontanò anche lui dal Corvonero e con passo svelto fece per raggiungere Merida fuori, sperando non si fosse allontanata troppo. L'altro rimase ancora fermo, indeciso se raggiungere anche lui la ragazza o meno, ma ripensando all'espressione così dura che gli aveva rivolto poco prima di lasciarlo, si fermò e rimase semplicemente li al suo posto.
Si sentiva ancora arrabbiato per la scenata, ma le parole di Merida lo avevano preso alla sprovvista e per l'agitazione si era espresso male. Però su una cosa non si pentiva.
Era troppo complicato, forse entrambi non erano pronti, forse sarebbe stato meglio non uscire dalla zona amicizia. 



 
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In breve tempo la festa si era trasformata, ma al contrario degli insegnanti, molti studenti sembravano divertirsi, addirittura alcuni avevano iniziato a bere di loro spontanea volontà le bibite per avere le orecchie da asino e riderci su, compreso Sinbad e Ralph.
Forse anche Anna avrebbe trovato buffi gli scherzi, se in quel momento non fosse stata furiosa per il comportamento di sua sorella. Per qualche istante era rimasta anche lei incantata dallo spettacolo di quei draghi, ma poi la sua mente era tornata ad Elsa e Hans, il modo in cui la stava guardando, la loro vicinanza, e la frustrazione aveva iniziato a prenderle il controllo. 
Si sentiva arrabbiata, tanto da non sapere nemmeno dove stesse andando, sapeva solo che voleva allontanarsi da quella festa il più in fretta possibile. Senza prestarci troppa attenzione cercava di evitare i dolci impazziti e qualche studente che le stava venendo in contro, sentiva dietro di lei Elsa che continuava a chiamarla, implorandola di fermarsi, ma cercava di ignorarla e di passare avanti.
Era quasi arrivata al corridoio del Piano Terra quando Ego, inseguito da dei tortini incantati, si scontrò contro di lei facendola cadere a terra come un sacco di patate. 
Quel breve momento permise ad Elsa di raggiungerla e tentare di soccorrerla.
"Ti aiuto io" istintivamente le offrì la mano per tirarla su, ma l'altra con un rapido gesto fece per alzarsi da sola, ignorandola volutamente.
"Ce la faccio da sola."
La freddezza con cui lo disse fece quasi tremare la gemella "Anna io..."
"No! Questa volta TU ascolta me! Sono stufa di questo comportamento! Mi dici che non ti piace Hans, eppure è tutta la sera che non fai altro che guardarlo!"
"Io non..."
"Credi che non me ne sia accorta?! Perché non sei sincera con me?! Mi tieni sempre tutto nascosto!" disse esasperata. Si sentiva stanca di tutto, era esausta. 
Ed era stufa di essere trattata come una stupida, perché era esattamente in questo modo che la faceva sentire sua sorella.
"Non mi piace Hans! Non.."
"Che segreto tieni con le zie?" la fermò "Perché mi è stato cancellato un ricordo?!"
L'espressione di Elsa improvvisamente cambiò, se prima era preoccupata, ora sembrava terrorizzata come mai in vita sua.
"Loro ti hanno detto..." mormorò talmente piano che quasi non riuscì a sentirla con tutto quel caos attorno a loro. Ma questa volta Anna non sarebbe stata zitta.
Voleva delle risposte, e le voleva adesso.
Basta tergiversare.
La guardò seria "Rispondi, ti prego."
Elsa boccheggiò qualcosa, finendo per allontanarsi di qualche passo, l'altra la seguì immediatamente e tentò addirittura di superarla per bloccarle la strada "Io non ne posso più! Mi eviti da anni per qualcosa di cui non ricordo nemmeno l'esistenza! Cosa ti ho fatto di male per meritarmelo?!"
L'altra si fermò, abbassando il capo titubante, ma le urla della sorella si fecero sempre più forti e strazianti.
"Elsa rispondi!"
A quel punto la gemella alzò di scatto il capo "N_non posso!" 
"Perché'?!" sussurrò debolmente Anna "Mi odi fino a questo punto?"
Elsa si morse un labbro e fece per allontanarsi ancora "Sei tu che odierai me!"
"Cos...? Io..." In quel preciso istante, lo sguardo della Grifondoro sembrò calmarsi "N_non potrei farlo. Non per davvero." 
Dentro di sé sentiva ancora tanta rabbia, ma vedendo l'espressione di Elsa non riuscì a fare a meno di tirare fuori un debole sorriso. 
Un sorriso che spezzò ancora di più il cuore alla gemella.
"Sei mia sorella."
Elsa la fissò e solo per un breve momento il suo sguardo parve addolcirsi, ma poi avvertì di nuovo quella sensazione, quel ricordo lontano che non faceva altro che tormentarla, e la voce iniziò a tremare "Lo farai... Lo farai di nuovo."
Teneva le mani sulla testa, come per scacciare via tutti quei brutti pensieri "Mi odierai e sarà solo colpa mia. Lo è sempre stato."
Anna la fissò in silenzio. Il modo in cui si stava comportando la spaventò ancora di più, era letteralmente sconvolta e non poté fare altro che chiedersi cosa fosse successo di così traumatico nella sua vita da portarla a non fidarsi nemmeno della sua stessa sorella.
"Ho fatto... D_delle cose molto brutte..."
"In... Che senso?" vedendola tremare così, cercò di posarle una mano sul braccio per calmarla ma l'altra si allontanò ancora una volta.
Poi avvertì un brivido, rendendosi conto che la temperatura sembrava essere notevolmente scesa tutta in una volta.
"Elsa..."
"E' iniziato con loro e... Io non...Oh Anna, io non avrei mai voluto!" aveva le lacrime agli occhi e non faceva altro che indietreggiare, come se avesse paura di starle vicino "Ero arrabbiata...Non capivano!"
"Chi?" domandò piano la sorella, ma Elsa non rispose così cercò di avvicinarsi con ancora più decisione.
Aveva un brutto presentimento.
"Elsa... Cos'hai fatto?"
Ma lei non rispose.
"Loro chi erano?!"
Ancora silenzio.
"DIMMELO!"
"I nostri genitori!" disse tutto d'un fiato.
Anna si immobilizzò "...Che cosa..." la vide serrare subito le labbra e portarsi le mani sul viso, forse per non farle vedere le lacrime che iniziavano a rifarle il volto.
Ma questa volta la sorella sembrò non accorgersene minimamente, si limitò a ripetere quelle parole.
I suoi genitori.
Elsa aveva fatto del male ai suoi genitori, e lei non ne aveva mai saputo nulla.
Senza pensarci indietreggiò di un passo e si portò le mani al petto, sentì gli occhi umidirsi e in pochi istanti anche lei si trovò a versare inevitabilmente delle lacrime.
"I nostri genitori..." sussurrò.
Non riusciva a crederci. 
Era per questo che non si ricordava nulla? Le avevano cancellato la memoria per togliere quel ricordo così doloroso? Ma perché?
No no c'era uno sbaglio.
Per quanto sentisse un forte dolore pervaderle il petto, era sicura che sua sorella non le aveva raccontato tutto. C'era dell'altro. Doveva esserci.
Elsa era buona, non avrebbe mai ferito nessuno.
Dei passi si avvicinarono e solo quando sentì la sua voce rassicurante alle sue spalle si rese conto dell'arrivo di Kristoff. 
"Anna, che ti succede?"
Voltò il capo verso di lui solo per pochi secondi, ma una volta tornata a fissare sua sorella, si accorse che si stava allontanando. Prima di inseguirla però la sua attenzione venne inesorabilmente attirata verso il basso dove prima stava Elsa, quasi sbiancò alla vista di tutto quel ghiaccio che stava coprendo gran parte del pavimento, facendo scivolare qualche studente che stava correndo per quella zona.
Non poteva far parte dello spettacolo di poco fa, quando era esploso aveva distribuito solo della neve, ma il pavimento non si era ghiacciato. Inoltre si erano già allontanati da un pezzo dalla sala.
"G_ghiaccio?" 
Non ci stava capendo più niente, che stava succedendo?
Quella era davvero sua sorella?



 
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NOTE AUTRICE:
CAPITOLO TRENTAAAAA! Che bellooooo ❤
Come vedete, andando avanti questa festicciola diventa sempre più movimentata, e non è ancora finita qui, il bello arriva tra pochissimo.
Per l'incantesimo che usa Judy con la collana, ovviamente me lo sono inventato. Perdonatemi ma certe cose ho dovuto fare un po' di testa mia. E' comunque un incantesimo complesso e pensavo che una persona come Judy ce l'avrebbe fatta a controllarlo, almeno per un pochino.
E che dire poi tra Elsa e Anna, ho cercato di riprendere un pochino il film, approfittando del ballo del Ceppo, anche se qui la situazione è più intricata e dark, visto quello che è successo ai genitori. Spero che l'idea vi sia piaciuta! 
Non vedevo l'ora di scrivere questo pezzo!
Grazie a tutti ❤❤

 
 
~Un abbraccio~
 
  
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