Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Signorina Granger    01/12/2021    5 recensioni
Piccola Raccolta a tema natalizio dedicata ad alcuni personaggi e coppie di storie concluse o ancora attualmente in corso🎄❤️
Enjoy
I. Christmas Dinner
II. Last Christmas
III. Christmas Tree
IV. Can I have this dance?
V. Happy Birthday
VI. Letters to Santa
VII. Advent Calendar
VIII. Secret Santa
IX. Ice Skating
X. Holiday sleepover
XI. Christmas Marathon
XII. Christmas photoshoot
XIII. Christmas Eve of and extended family
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VIII. Secret Santa



Whats-App-Image-2021-12-01-at-11-46-06



 
13 Dicembre, 9 pm, Hogwarts, Sala Comune di Corvonero
 
 
“Posso sapere, di grazia, perché siamo stati convocati qui con urgenza? Devo ripassare per il test di domani di Antiche Rune.”
Seduta su un divano foderato di velluto blu, stretta tra Tallulah e Priscilla con le gambe fasciate dalle calze nere accavallate e le braccia incrociate sotto al petto, Lilian parlò portando istintivamente lo sguardo su Hiro, che sedeva sul tappeto reggendosi con la schiena al divano accanto e i gomiti fissati sulle ginocchia.
Tuttavia, anche se il luogo del ritrovo designato era stato la sua Sala Comune Hiro apparve confuso tanto quanto lei, e guardò la Grifondoro stringendosi nelle spalle e inarcando entrambe le sopracciglia:
“Non guardare me, è stato Malai a dirmi che dopo cena avremmo dovuto parlare di qualcosa.”
“Oh, Dio, è un’idea di Riccioli D’Oro… possiamo solo sperare che non sia una conferenza sui fossili di dinosauro.”
Lilian sospirò mentre si accasciava contro il morbido schienale imbottito del vecchio divano. Tallulah, seduta accanto a lei, si limitò a controllare lo stato in cui versavano le sue unghie asserendo che forse aveva a che fare con un nuovo business mentre Priscilla, sistematasi accanto al bracciolo con le mani strette al di sotto delle proprie cosce, sorrideva divertita:
“Chissà che cosa potrebbe inventarsi ancora Malai. A te ha detto qualcosa?”
Shou, seduto sul bracciolo del divano accanto a quello occupato dalle ragazze, scosse la testa tenendo le braccia strette al petto e lo sguardo che di tanto in tanto scivolava fino all’ingresso della Sala Comune, in attesa che il suo migliore amico li raggiungesse:
“No Prisci, solo che dopo cena ci saremmo dovuti vedere qui, così ho seguito te e Miss X…”
“Speriamo che non voglia ricreare A Christmas Carol come l’anno scorso, non ho nessuna intenzione di fare Scrooge.”
Udendo quelle parole Shou volse lo sguardo sulla cugina – che aveva parlato ricordando con astio il Natale precedente – sfoggiando un sorrisino che a Lilian non piacque affatto, specie quando il Serpeverde osservò angelicamente che diventava più simile al caro vecchio Ebenezer ogni anno che passava.
Lilian gli lanciò contro il cuscino cui si era sistemata Tallulah, strappando una lamentala all’amica e una risata al cugino proprio mentre Malai faceva finalmente la sua tanto agognata apparizione nella Sala Comune dal soffitto a cupola trapunto di stelle:
“Oh, siete tutti qui, buonasera!”   Dopo aver risolto l’indovinello postogli dal batacchio di bronzo Malai fece il suo ingresso con un largo sorriso sulle labbra, i ricci castani dai riflessi ramati che gli incorniciavano il viso e una scatola di cartone stretta tra le mani.
“Sai, è quello che succede di solito quando si dà appuntamento a qualcuno.”
Il Tassorosso ignorò il commento sarcastico di Lilian, avvicinandosi agli amici prima di sedersi sul basso tavolino sistemato davanti ai divani che i cinque avevano parzialmente occupato:
“Ho pensato che questo fosse il posto più comodo per vedersi visto che è la Sala Comune di tre di noi. Allora, vi ho chiesto di venire perché ho pensato di organizzare qualcosa di diverso per questo Natale!”
“Ci risiamo, ora ci assegna i ruoli di A Christmas Carol!”
Lilian si rivolse a Tallulah con un sospiro e un “sussurro” perfettamente udibile da tutti i presenti, e la Corvonero stava per puntualizzare che non avrebbe in alcun modo interpretato nessuno spirito, tantomeno quello dell’amico crepato del protagonista, quando Malai la precedette con uno sbuffo spazientito:
“Non si tratta di questo. No, sono venuto a proporvi di fare il Babbo Natale Segreto.”
“Non ci avevamo provato anche l’anno scorso?”
“Sì, ma Malai sclerò perché nessuno di noi riuscì a tenere il segreto e sospese l’idea.”
“Già, ma spero che l’anno trascorso vi abbia aiutato ad imparare come ci si comporta, soprattutto considerando che si tratta di un gioco e di niente di complicato. Ho già preparato i bigliettini per l’estrazione, non dovete fare altro che pescarne uno ciascuno.”
Malai tolse il coperchio dalla scatola e la allungò verso gli amici con un sorriso smagliante, gli occhi castani fissi su Tallulah. La bionda esitò guardando prima lui, poi la scatola, poi Lilian – che annuì come a voler dire che non aveva scelta – e infine di nuovo la scatola prima di allungare una mano e prendere uno dei sei bigliettini:
“Va bene, d’accordo…”
La Corvonero, dopo aver scelto un bigliettino, si rimise seduta dritta sul divano prima di spiegazzarlo con cura, leggendo il nome che Malai aveva scarabocchiato facendo attenzione a restare seria e a non indugiare con lo sguardo su nessuno dei presenti.
“Va bene. Lily, tocca a te.”
Seppur poco convinta Lily imitò l’amica e si sporse verso Malai e la sua scatola, pescando un bigliettino. Sperava ardentemente di estrarre Shou o Priscilla, che sarebbero stati i più semplici a cui trovare un regalo in poco tempo
Letto il nome sul suo bigliettino, la strega non riuscì a trattenersi dall’arricciare leggermente le labbra per la delusione nel vedere vanificate le proprie speranze, sbuffando quando Malai la rimbeccò e le ordinò di “restare impassibile e in silenzio”.
“Non siamo ad in interrogatorio dell’FBI, non stressarmi tanto! Tocca a te Prisci.”
Lilian afferrò la scatola dalle mani di Malai e la avvicinò all’amica ignorando le lamentele del Tassorosso, che si vide spodestato dal suo ruolo di gestore del Babbo Natale Segreto. La Grifondoro non ci fece caso, guardando l’amica prendere un bigliettino sperando che quella “riunione” finisse presto: non poteva assolutamente rovinarsi la media con l’ultimo test del semestre.
Una volta letto il nome scritto sul suo bigliettino Priscilla sorrise istintivamente, destando così altre lamentele e rimproveri da parte di Malai:
“Prisciiii, non devi sorridere!”
“Ma qui siete tutti miei amici, quindi sono felice di fare il regalo a ciascuno di voi, che cosa dovrei aver rivelato sorridendo?”
La Corvonero guardò l’amico sbattendo le lunghe ciglia scure, perplessa, e Malai rifletté per un secondo prima di sbuffare e borbottare che effettivamente non aveva tutti i torti.
“Allora va bene, ma non dire niente. Tieni Shou.”
Ripreso possesso della sua preziosissima scatola, Malai la porse a Shou, ma il Serpeverde tenne ostinatamente le braccia strette al petto imitando senza volerlo la posa della cugina e si limitò a lanciare un’occhiata quasi sofferente al contenitore di cartone:
“Devo proprio?”
“Sei così pigro che non riesci nemmeno ad allungare una mano adesso?!”
“Devi capirlo, si sarà stancata quando ha fatto il suo Red Carpet uscendo dalla Sala Grande e salutando tutte le sue ammiratrici, povero Shou…”
Lilian ridacchiò e Tallulah la imitò sotto lo sguardo torvo di Shou, che decretò di sperare ardentemente di non ritrovarsi a dover fare il regalo a nessuna di loro prima di prendere un bigliettino. Letto il nome che conteneva, il Serpeverde si sforzò di non spostare lo sgaurdo su nessuno dei presenti e fece cenno a Malai di continuare.
“Bene, tieni Hiro.”
Hiro allungò subito una mano senza alcuna protesta o lamentela, prendendo il primo foglietto che gli capitò a tiro e leggendone il contenuto prima di sorridere all’amico:
“Direi che resti solo tu.”
“Già, vediamo chi mi spetta…”
A Malai non restò che prendere l’ultimo biglietto rimasto, pregando silenziosamente che si trattasse di uno dei ragazzi.
Le sue speranze non trovarono alcun riscontro nella parola che lui stesso aveva scarabocchiato poco prima e che si ritrovò davanti, ma fece del suo meglio per restare completamente impassibile prima di intascare il biglietto, chiudere la scatola e rivolgersi severamente agli amici:
“Va bene, grazie per non esservi comportati come bambini, quest’anno. E ricordate, NON dovete assolutamente dire a qualcun altro a chi dovete fare il regalo, o si potrò risalire a tutti i mittenti. Quindi non dovete chiedere consigli a nessuno.”
“Che rottura di frasche però…”
 

 
*
 
Due giorni dopo, Hogsmeade
 
 
“Mancano 10 giorni a Natale, sarà meglio cercare di comprare i regali oggi.”
Lilian si fermò davanti ad un negozio di libri insieme a Tallulah e a Priscilla, scrutando pensierosa la vetrina. Oltre al regalo del Babbo Natale Segreto doveva prendere anche un regalo per suo padre, e come ogni anno si ritrovava totalmente sprovvista di idee.
“Io pensavo di prendere un libro per mia madre, ma sto ancora pensando per…”
Priscilla si interruppe, arrossendo e mormorando di non poterlo dire. Tallulah sospirò, asserendo che quella storia del Babbo Natale Segreto le avrebbe di sicuro procurato la gastrite:
“Mio padre adora le piume, ma non gliene prenderò una perché sarebbe come un invito a scrivere altri romanzetti del cribbio… gli prenderò qualcosa da Zonko, e a mia madre un set regalo da Mielandia.”
“E’ una bella idea, ma mia madre è sempre a dieta…. Però potrei prendere dei dolci per mio padre, lui adora il cioccolato.”
Lieta di aver risolto l’enigma del regalo per suo padre, il volto di Priscilla si illuminò mentre la ragazza sorrideva stringendosi le cinghie dello zaino di cuoio marrone che portava sulle spalle:
“Io a papà prendo un libro, poi andiamo da Mielandia.”
Le tre entrarono in fila indiana in libreria, uscendone una ventina di minuti dopo cariche di borsette di carta marrone piene di libri.
“Ho speso quasi tutta la mia paghetta, mi restano solo i soldi per i regali.”
Priscilla chinò mesta lo sguardo sui suoi acquisti, sentendosi quasi un po’ in colpa per tutto quello che aveva speso mentre Tallulah, prendendo la via per Mielandia, sbuffava piano:
“Ma perché i libri sono così cari? Non è giusto dover pagare tanto per acculturarsi, non credete?”
“Miss X, proprio tu dici così? Se i libri costassero poco tuo padre non avrebbe mai guadagnato tanto, no?”
“Piuttosto che essere perseguitata dalla sua fama del cavolo preferirei che mio padre non avesse mai guadagnato un centesimo… Forza, andiamo ad acquistare dolci per tirarci un po’ su.”

 
*

 
“Allora, abbiamo preso tutti i regali per i nostri genitori, ci manca il Babbo Natale Segreto.”
Dopo aver fatto il conto di tutto ciò che avevano acquistato, le tre ragazze si erano fermate davanti alla vetrina coloratissima di Zonko. Lilian scostò la manica del proprio cappotto color panna per lanciare un’occhiata al suo orologio, ancora indecisa su che cosa comprare:
“Abbiamo appuntamento con Qui, Quo e Qua ai Tre Manici di Scopa tra mezz’ora, dobbiamo darci una mossa.”
“Ma vedendo che cosa compriamo sarà piuttosto facile risalire ai destinatari dei regali, no? Tecnicamente ognuna di noi non dovrebbe sapere a chi è rivolto il regalo. E poi chi lo sente Malai…”
Tallulah, zainetto di pelle rosa pallido sulle spalle – con appeso un portachiavi di Sailor Moon – e  le mani guantate di bianco che stringevano le borsette di Zonko e Mielandia, sospirò stancamente mentre Lilian, accanto a lei, alzava gli occhi al cielo:
“Hai ragione. Quindi dovremmo andare da sole, in teoria…. Va bene, ci troviamo direttamente ai Tre Manici di Scopa tra mezz’ora. Buona fortuna ragazze.”
“Ci vediamo dopo!”
Le tre si divisero e Priscilla si congedò dalle amiche con un sorriso, agitando la mano coperta dal guanto beige nella loro direzione. Tallulah si incamminò sul marciapiede coperto di neve puntando decisa alla libreria mentre Lily, sbuffando, cercava di tirare fuori qualcosa di sensato dal vuoto che aveva in testa.
Mancavano 10 giorni a Natale e ancora meno all’inizio delle vacanze. Se non avesse trovato nulla ad Hogsmeade avrebbe dovuto setacciare tutti i cataloghi possibili per ordinare qualcosa via posta, ma il vero problema era costituito dalla carenza di idee.
Chiedendosi perché fosse così difficile trovare un regalo per un ragazzo, Lilian si incamminò senza meta maledicendo Riccioli d’Oro per la sua trovata natalizia.

 
*

 
“Che freddo, non ne potevo più di stare fuori al gelo. Hogsmeade con la neve è bellissima, ma solo per i primi cinque minuti.”
Shou scivolò sulla robusta panca di legno addossata alla parete sfilandosi il berretto nero dalla testa per appoggiarlo sul tavolo che lui, Hiro e Malai avevano occupato. Hiro sedette accanto a lui mentre Malai occupò il posto che gli stava di fronte, sfilandosi la sciarpa gialla e nera dei Tassorosso mentre lanciava un’occhiata impaziente in direzione dell’entrata del pub gremito di studenti.
Nell’angolo opposto della sala dei Tre Manici di Scopa sedevano anche Margot e sua madre impegnate a chiacchierare e con due boccali mezzi vuoti di Burrobirra davanti, e il ragazzo sollevò una mano nel saluto più rapido mai visto prima di affrettarsi a voltarsi verso gli amici borbottando qualcosa a mezza voce:
“C’è mia madre con Margi, ad ogni gita mi sento sempre osservato. No, che fate, non salutatela!”
Il Tassorosso si schiaffò una mano sul viso mentre quei due cretini dei suoi amici sorridevano e salutavano in direzione di Demelza, che ricambiò prima di tornare a discutere con Margot a proposito degli ultimi regali di Natale da comprare.
 
“Che diavolo compro a Elliott?! Che stress queste feste!”
“E che cosa regalo a Håk Bello? Per Freya è facile, è una bimba, ho già fatto i regali per tutti tranne che per lui!”
“Davvero? Per me che cosa hai comprato?”
“Pf, ti pare che te lo venga a dire?! Per Malai cosa hai preso?”
“Ha chiesto una nuova mangiatoia per Poldo, e poi ho spedito Elliott a comprargli un set da disegno nuovo.”
“Bello, io gli ho preso il set della LEGO di Jurassic World.”
“Magnifico, ci mancavano solo i pezzettini LEGO da calpestare in giro per casa…”
 
 
“Sarebbe stato maleducatissimo non salutarla. Piuttosto, non ti fa strano chiamare la Campbell “Margi”?”
“Ho il permesso di chiamarla così solo fuori dall’aula e quando non ci sono altri insegnanti o studenti nei paraggi, a meno che non siate voi o la mamma, naturalmente… Davanti a tutti devo chiamarla Professoressa, ordini di mia madre. Chissà se le ragazze stanno comprando i regali!”
Ritrovata la sua energia, le labbra di Malai si distesero in un sorriso allegro mentre il ragazzo, incapace di stare fermo, si agitava sulla sedia battendo allegro le mani.
“Tu hai preso il tuo?”
“Ho qualche idea, ma penso che dovrò ordinarlo per posta. Voi come siete messi?”
“Io ci sto lavorando.”
La risposta vaga di Hiro incrementò la curiosità di Malai, che però si vide costretto a mordersi la lingua e a non cercare di indagare per non infrangere le regole che lui stesso aveva stabilito. Shou decretò di averlo già ordinato, e Malai si stava scervellando per cercare di capire a chi potessero aver fatto i regali i suoi amici quando Hiro, salutandole, palesò l’arrivo delle ragazze, tutte cariche di borsette.
“Avete fatto shopping?”
Malai si sporse per cercare di sbirciare gli acquisti delle amiche, ma Tallulah lo fermò con un pizzicotto sulla collottola.
“No, in queste borse ci sono solo cose che abbiamo rubato.”
Lilian si sfilò sciarpa e berretto col pompon color panna per sedersi accanto a Malai e depositare le borse sul pavimento. Tallulah, sedendo a capotavola tra lei e Hiro, annuì seria mentre Priscilla faceva il giro del tavolo per occupare il posto tra Malai e Shou, di fronte alla compagna di Casa:
“Già, abbiamo intenzione di riproporre Occhi di Gatto. Io ovviamente sarei Kelly, quella matura e responsabile.”
“Allora Lily è Sheila e Prisci Tati, credo.”
Hiro spostò lo sguardo da Tallulah, a Lilian a Priscilla con un sorriso, le braccia appoggiate sul tavolo. Scorgendo l’espressione perplessa della compagna di Casa, che si sfilò il baschetto beige dalla testa guardando gli amici senza avere idea di che cosa stessero parlando, Hiro si affrettò ad assicurarle in labiale che le avrebbe spiegato più tardi.
“Impossibile, Sheila aveva il fidanzato.”
Shou prese a sghignazzare, guadagnandosi un’occhiata di mite rimprovero da parte di Priscilla e un doloroso calcio sotto al tavolo da Lilian, che lo trafisse con lo sguardo prima di suggerirgli caldamente di andare a fare le ordinazioni.
“Perché io?!”
“Perché di sì.”
L’occhiata truce della cugina convinse Shou ad alzarsi, e sbuffando il ragazzo si diresse verso il bancone districandosi tra i numerosissimi tavoli gremiti sotto lo sguardo torvo della cugina, che asserì seria di sperare che chiunque fosse a dover fare il regalo al cugino gli donasse del carbone.


 
*
 
 
23 Dicembre, 9 pm, Sala Comune di Corvonero
 
 
I regali impacchettati giacevano riuniti all’interno di una cesta infiocchettata mentre i loro destinatari, osservandoli curiosi, sedevano sui due soliti divanetti con berretti e cerchietti natalizi in testa, vicino al camino acceso. Prima di raggiungere la Torre di Corvonero Malai aveva fatto una breve sosta nelle cucine per chiedere agli Elfi di portare loro biscotti e cioccolata calda e le tazze vuote sfilavano sul tavolino dove, dieci giorni prima, Malai si era seduto per esporre la sua idea.
Malai, i ricchi scuri raccolti sulla nuca e tenuti indietro da un cerchietto da renna, sorrise e indicò impaziente la cesta dei regali, asserendo che dopo il loro “spuntino post-cena volto ad incrementare l’atmosfera natalizia” potevano iniziare a scartare i regali.
“Visto che l’idea è stata mia, inizierò io.”
Malai si chinò sulla cesta per cercare il suo regalo – tutti i pacchetti, come da indicazione del Tassorosso, riportavano una targhetta di cartoncino con il nome del destinatario –, sorridendo quando vide un pacchetto avvolto da una luccicante carta rossa e oro.
Il Tassorosso lo prese e tornò a sedersi per aprirlo, gli occhi di tutti fissi su di sé mentre lo tastava brevemente, chiedendosi curioso di che cosa si trattasse. Il pacchetto era leggermente informe – avrebbe avuto da ridire sulla tecnica di impacchettamento, ma decise di essere buono per Natale e di non dire nulla – e piuttosto morbido al tatto.
Un’espressione di gioia prese vita sul volto del ragazzo quando, finalmente, scoprì che cosa gli era stato donato: un pupazzetto verde a forma di dinosauro che, a giudicare dalle cuciture e dalle simmetrie non proprio perfette, doveva essere stato fatto a mano.
“Ma è carinissimo! Lo chiamerò Dino.”
“Che originale.”
“Cinese, scarta il tuo regalo invece di giudicare. Grazie a chiunque me l’abbia fatto, lo adoro.”
Felice, Malai spinse la cesta verso Lilian prima di abbracciare il suo pupazzo, non notando il sorriso soddisfatto che sfoggiò Hiro mentre la Grifondoro cercava il suo regalo.
Lilian capì che si trattava di un libro ancor prima di prenderlo in mano, e lo scartò chiedendosi curiosa di quale potesse trattarsi. La copertina che si ritrovò davanti, quella di un saggio sulle origini delle Rune che aveva già visto sulla scrivania del Professor MacMillan, la lasciò di stucco:
“È da un mese che dico di volere questo libro dopo averlo visto leggere a MacMillan, ma non pensavo che qualcuno mi ascoltasse! Grazie, a chiunque me l’abbia comprato.”
Sorridendo, il volto di Lilian si addolcì mentre faceva vagare lo sguardo sui presenti fino ad incontrare quello del cugino, che le strizzò l’occhio mentre Malai spingeva la cesta verso Tallulah:
“Miss X, tocca a te.”
Tallulah si raddrizzò dignitosamente il cerchietto con pupazzo di neve che aveva in testa e poi curiosa prese il suo regalo, il pacchettino più piccolo di tutti. Lo aprì senza fare commenti, anche se la precisione con cui era stato incartato le suggerì facilmente da chi provenisse. Tuttavia, la Corvonero mise da parte quei pensieri quando si ritrovò il suo regalo tra le mani: un portachiavi a forma di Vegeta, con tanto di espressione accigliata da parte del suo amatissimo Saiyan.
“Noooooo! È bellissimo! Grazie! Lo metterò sullo zaino insieme a quello di Sailor Moon!”
“Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Oh, cacchio…”
Malai si premette una mano sulla bocca, gli occhi spalancati, e mentre Lilian lo rimbeccò aspramente – dopo aver “scartavetrato le scatole” a tutti, alla fine quello a farsi sgamare era stato proprio lui – Tallulah si premurò di rassicurare l’amico: non aveva avuto alcun dubbio, visto come era stato incartato il portachiavi.
“Hai ragione, l’anno prossimo incarterò male, così mi confonderò con i vostri regali. Shou, tocca a te.”
Shou, seduto tra Hiro e il bracciolo del divano e con un berretto da Babbo Natale in testa, si allungò per prendere il proprio regalo dalla cesta. Era il più grande di tutti, di forma rettangolare, e a giudicare dalla rigidità era evidente che contenesse una scatola.
“Che cos’è…”
Strappata la carta marrone che riportava bastoncini di zucchero, fiocchi di neve e piante di vischio disegnati a mano, Shou si ritrovò tra le mani qualcosa che lo riempì immediatamente di meraviglia:
“Un set per la skin care?! Lo adoro! Volevo proprio provare la maschera riparatrice al latte di mandarla.”
Sorridendo entusiasta, Shou strinse a sé la scatola che conteneva crema, maschera e gel detergente mentre Priscilla faceva del suo meglio per stare zitta e non sorridere troppo.
“Prisci, questo è il tuo.”
Lilian, un cappello da Babbo in testa, prese uno dei due regali rimasti e lo porse all’amica, che lo prese con un sorriso mentre il cerchietto di velluto verde con le bacche di vischio ricamate le teneva indietro i ricci castani. A giudicare dalla forma e dalle dimensioni si trattava inequivocabilmente di un libro, e la cosa la rallegrò ancor prima di scoprire di quale si trattasse. Scartato il pacchetto, la Corvonero sorrise dolcemente mentre sollevava lo sguardo sui compagni, gli occhi verdi luccicanti e pieni di gratitudine:
“Grazie, era tanto che lo volevo. Per fortuna non l’ho comprato quando siamo state ad Hogsmeade.”
Priscilla sfiorò sorridendo la copertina rigida del libro su Antonio Vivaldi che teneva in mano mentre Tallulah faceva finta di nulla: quando, in libreria, aveva visto Priscilla lasciare a malincuore il libro sullo scaffale, non aveva esitato a tornare indietro per comprarlo.
“Allora rimango solo io, vediamo un po’…”
Hiro si chinò in avanti per prendere l’ultimo regalo del cestino, poco più grande di quello di Tallulah ma incartato con meno maestria.
 La reazione del ragazzo fu equivalente a quella di tutti gli altri, sorridendo e ringraziando entusiasta mentre stringeva il suo nuovo portachiavi di Goku.
“Ehy, ma è uguale al mio! Vi siete messi d’accordo?”
“Che nessuno risponda! E comunque no, io non mi sono messo d’accordo con nessuno. Anche se…”
Lo sguardo di Malai scivolò su Lilian, accigliandosi, mentre la Grifondoro controllava distrattamente lo stato delle sue doppie punte. In effetti, ora che ci pensava, mentre setacciava tutti i cataloghi che aveva racimolato con l’aiuto di sua madre e di Margot, Lilian non aveva fatto altro che ronzargli attorno per poi sedersi accanto a lui e chiedergli distrattamente se poteva dare un’occhiata.
Il ragazzo lasciò la frase in sospeso mentre Tallulah e Hiro confrontavano i loro portachiavi – “Chiaramente il mio è più bello, perché c’è Vegeta!” –, guardando pieno di soddisfazione i frutti della sua idea: si erano lamentati, ma come volevasi dimostrare alla fine sembravano tutti piuttosto contenti.
Malai afferrò uno dei pochi biscotti rimasti mentre stringeva Dino sottobraccio, addentandolo mentre Shou cercava di spiegare a Lilian i benefici del latte di mandorla e Priscilla sfogliava il suo libro nuovo.
Sì, aveva avuto proprio una bella idea.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Signorina Granger