Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    13/12/2021    14 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 32: Un canto miracoloso 

 

 Jack's 'Birth' - Jack Frost - Rise of the Guardians Fan Art (38664282) -  Fanpop

    


 

Non parlò.
Anna vide le sue gambe cedere e senza pensarci si gettò verso di lui per sorreggerlo. Al contatto col suo corpo rabbrividì. Stranamente non c'era alcuna traccia di sangue, ma sembrava che si stesse congelando ogni secondo in più che passava. Era talmente infreddolito da non riuscire nemmeno a parlare.
L'aveva aiutata, ed ora era in quello stato per colpa sua.
"JACK!" cercò immediatamente la scheggia per provare a toglierla ma con sorpresa la vide sciogliersi del tutto, iniziando ad espandersi in tutto il corpo del ragazzo ad una velocità disarmante. 
"No no no no! Che ti sta succedendo?!"
Anche Kristoff si gettò immediatamente accanto a loro, a discapito degli spuntoni, e la aiutò ad appoggiare il corpo del ragazzo sul pavimento. Merida invece era rimasta nel punto di prima, ed osservava pietrificata la scena senza dire una parola.
Si sentì mancare il respiro. Stava succedendo ancora.
Un'altra persona a lei cara stava letteralmente morendo davanti ai suoi occhi, e lei non poteva fare nulla per aiutarlo.
"Che cosa gli prende?!" chiese allarmato il Tassorosso, Anna era nuovamente sull'orlo delle lacrime, talmente agitata da riuscire a malapena a dire una parola.
"Io... N_non lo so! Si è e_esposto per salvarmi e... E ora è... Così!" si passò velocemente una mano sugli occhi per cercare di scacciare via le lacrime "E' gelido e non la smette di tremare!"
Era nel panico, non aveva la minima idea di come comportarsi in una situazione del genere non aveva la bacchetta, non c'era nessun insegnante nei paraggi e si sentiva completamente disorientata.
Kristoff d'altra parte cercò di calmarla come meglio poteva, intimandole di portarlo subito in infermeria, ma non appena toccò nuovamente Jack, il ghiaccio sembrò aumentare velocemente, iniziando a diffondersi anche sulle sue mani. Le ritirò subito senza pensarci, notando poi come il ghiaccio stava assorbendo quasi tutto il corpo dell'amico, perfino i suoi capelli da castano scuro stavano diventando sempre più chiari.
"Non possiamo toccarlo." disse sottovoce Kristoff " Questa... E' una maledizione!" 
Anna era terrorizzata "Non conosco nessun incantesimo per fermarlo!" 
Nel frattempo Elsa si stava avvicinando a piccoli passi, senza smettere di staccare gli occhi da quel povero ragazzo steso a terra.
"No... Non di nuovo..." mormorò, coprendosi la bocca con le mani "Mi dispiace io... Io non volevo!"
Stava succedendo ancora.
Prima i suoi genitori.
Poi Milo.
Ora quel ragazzo, Jack.
Era troppo, non poteva più sopportarlo.
Sentendola arrivare, la gemella alzò nuovamente il capo verso di lei e la guardò sconvolta "Come si ferma?!"
Elsa passò lo sguardo terrorizzato da lei a Jack, finché le urla di Merida non la fecero sobbalzare.
"Ti ha chiesto come si ferma!" indicò il corpo dell'amico, guardandola furente.
"Io..."
"PARLA!" 
"Non si può!"
Poi il silenzio.
Merida fece per scattare verso di lei, ma a quel punto la ragazza la allontanò con un gesto delle braccia.
"F_Ferma!" le ordinò, facendole poi cenno di abbassare lo sguardo. La rossa vide il ghiaccio espandersi velocemente attorno a lei e d'istinto indietreggiò.
"Non posso... Non posso stare ancora qui!" sussurrò, passandosi le mani tra i capelli "Io devo... Calmarmi."
Anna la fissò "Els..."
"Se non mi calmo colpirò anche voi! Proprio come ho fatto con lui!" urlò, indicando Jack. Le lacrime iniziarono a rigarle nuovamente sul viso e dopo aver dato un ultimo sguardo a sua sorella, fece un passo indietro "Mi dispiace... Anna..."
Poi corse via da loro, portando con sé tutto il gelo della maledizione. Anna fece per seguirla, ma si sentì afferrare per un braccio da Kristoff. Lo guardò per un lungo istante prima di rispondere con un debole cenno del capo.
"Non ci pensare nemmeno! Non andrai da sola!"
"Ma..."
"Prima pensiamo a Jack..." Indicò col capo Merida che sembrava completamente presa dal panico "Non possiamo spostarlo, ma posso chiamare qualcuno! Mi serve che voi restiate qui!"
"Il ghiaccio sta continuando ad espandersi. E se non farai in tempo?!"
"Che scelta abbiamo?!"
Con le mani Merida tentò di sfiorare i capelli ormai bianchi di Jack, ma come vide il gelo aumentare si sentì costretta a ritirarle "E' stata colpa mia... Se non fossi uscita, non mi avrebbe seguita, non sarebbe successo null..."
"Merida smettila!" la fermò l'amica, rivolse poi il capo verso Kristoff e gli fece cenno di sbrigarsi, ma non appena il Tassorosso fece un passo per muoversi, una voce flebile li fermò, costringendoli a voltarsi.
"Posso aiutarvi?"
Solo Merida e Kristoff sembravano riconoscere la ragazza bionda di fronte a loro.
"Rapunzel?" 
"Non abbiamo tempo" disse in fretta Kristoff "Non so che razza di contro-incantesimo serva per..."
"Fatemi provare" ripeté con convinzione la biondina "Posso tentare."
Senza lasciar loro il tempo di rispondere si chinò accanto al corpo gelato di Jack, rivolgendogli un sorriso rassicurante. Il ragazzo tremava talmente forte da non riuscire quasi a tenere gli occhi aperti. "Vedrai, andrà tutto bene."
"Rapunzel non puoi, credimi. Serve un insegnante!" sbottò ancora Kristoff, ma Anna lo sfiorò con una mano, facendogli cenno di calmarsi.
Non sapeva cosa stava per succedere, ma era come se sentisse di potersi fidare. E forse, a giudicare dal silenzio di Merida, anche lei stava avendo la stessa sensazione.
Rapunzel prese una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi e la appoggiò sul petto di Jack, proprio nella zona dove il ghiaccio aveva iniziato a diffondersi e dopo aver preso un lungo respiro, fece una cosa che lasciò spiazzati tutti quanti. Si mise a cantare:

 

"Fiore dammi ascolto
Se risplenderai
Con i tuoi poteri
Tu mi proteggerai

Con la tua magia
Tu mi aiuterai
E non dirmi che
Per me è tardi ormai
È tardi ormai"



I tre non smisero un solo istante di fissare quello strano spettacolo davanti ai loro occhi.
Nel momento in cui aveva iniziato a cantare quella melodia, i suoi capelli avevano iniziato ad emanare una luce quasi accecante, avvolgendo completamente il corpo di Jack ancora privo di sensi.
Seppur vivessero  circondati dalla magia, perfino una situazione come questa risultava bizzarra ai loro occhi. Ma inaspettatamente sembrò funzionare.
La carnagione di Jack sembrò tornare al suo colore naturale, aveva smesso di tremare e perfino il suo volto pareva più sereno. Aveva addirittura aperto gli occhi, seppur solo per un breve istante.
Non capivano come, ma i capelli di Rapunzel stavano letteralmente guarendo il loro amico.



 

~~~~ ~~~~ ~~~~ ~~~~




Dopo essere fuggita fuori dalle mura di Hogwarts, Elsa aveva corso a per di fiato senza mai voltarsi indietro, fino a dirigersi all'entrata della Foresta Proibita, ogni volta che faceva un passo, del ghiaccio si espandeva lungo le impronte lasciate e la seguiva, fino a creare una strana scia ghiacciata lungo tutto il sentiero. Una volta all'interno aveva continuato a camminare fino a raggiungere un ampio lago, senza pensarci fece per mettere un piede in acqua e subito vide ripetersi lo stesso procedimento. Il piede non affondò, ma rimase ben saldo sull'acqua ormai congelata. Anche se un po' titubante, non voleva assolutamente smettere di scappare e dopo essersi fatta coraggio, avanzò di un passo, poi un altro e così via fino ad attraversare l'intero lago.
Non sapeva dove sarebbe potuta andare, ma una cosa era certa. Doveva restare da sola.
Aveva deciso di scappare il più lontano possibile, il suo potere si stava espandendo e se non si fosse allontanata, era sicura che anche sua sorella sarebbe stata vittima di quell'attacco.
Aveva provato, aveva tentato per anni di non cadere ancora in quella trappola, di ragionare e non lasciarsi trasportare dai suoi sentimenti, ma ogni volta che sentiva di fare un passo in avanti, puntualmente accadeva qualcosa che la riportava al punto di partenza.
I suoi genitori, Milo ed ora quel ragazzo, Jack.
Con che coraggio sarebbe potuta tornare indietro? 
Era sola.
Questa volta era completamente da sola. 
Non avrebbe mai dimenticato il modo in cui Anna l'aveva guardata, quello sguardo...
Lo stesso che aveva quel giorno, quando colpì i suoi genitori proprio di fronte ai suoi occhi.
Sua sorella aveva paura di lei. Ancora.
Si sentiva a pezzi per tutto quello che era capitato, per quella vita così giovane che aveva appena distrutto, per aver privato Anna dell'amore dei suoi genitori.
Era un mostro.
Poi avvertì come una vocina nella sua testa e quei brevi pensieri le fecero affiorare uno strano ricordo che credeva ormai sepolto.

 

"Tu non sei un mostro, Elsa."


Glielo aveva detto, e per quanto cercasse di reprimere quei ricordi così dolorosi, era come se in quei momenti Milo volesse aiutarla.

"Elsa!"
....
Sentì una voce chiamarla, questa volta per davvero.
"Elsa!"
Attorno a lei si era formata una tormenta di neve, ma nonostante tutto era riuscita a scorgere la figura del professor Pitch.
"...Lei?"
Fece un passo in avanti e la ragazza in risposta ne fece due indietro, alzò una mano per fargli cenno di fermarsi "C_Come ha fatto a trovarmi!? Io... Non voglio che si avvicini!"
Pitch esitò.
"La prego... D_devo andare via da qui!" fece per voltarsi, ma la voce dell'uomo la immobilizzò.
"Dove pensa di scappare?! Lo sa anche lei che non si fermerà mai!"
Quelle parole le fecero terribilmente male.
Gli occhi tornarono a inumidirsi, mentre cercava debolmente di fare un altro passo.
"Non la lascerò fuggire!"
"DEVO ANDARMENE!" quell'urlo detto con così tanta rabbia fece aumentare ancora di più quella tormenta attorno a loro, ma Pitch non sembrò badarci e questa volta avanzò pericolosamente verso di lei, cercando di coprirsi il viso come meglio poteva.
"Scappare non la aiuterà! Se il Ministero lo venisse a scoprire, lei..." lesse nell'espressione di Elsa il terrore, la consapevolezza che forse, farsi consegnare a quelle persone avrebbe seriamente risolto ogni problema, anche se significava rischiare una condanna ben peggiore.
Per la prima volta le rivolse uno sguardo seriamente preoccupato "Non lo faccia, non si arrenda."
"Mi odia... Mia sorella mi odia! L'ho visto nel suo sguardo..." tremò, portandosi poi le mani sul capo "...Che cosa faccio...Ora sono davvero sola..."
Pitch ormai l'aveva raggiunta, la osservò e, dopo un lungo silenzio, le appoggiò delicatamente la mano sulla spalla. Lei sobbalzò appena, ma stranamente non si scostò.
"Non lo sarà."
Elsa provó a dire qualcosa, ma le parole le tremarono in bocca. Tutto quello che riuscì a fare fu scuotere debolmente il capo.
"No. Io..."
"Si fidi di me, per una volta" Pitch la guardò quasi implorante "Per tutta la vita è sempre dovuta fuggire... Non è stanca?"
Poi la tempesta si fermò, e dopo un lungo e straziante silenzio.
Senza dire nulla, Elsa appoggiò la fronte sul petto del professore, le lacrime iniziarono a rigarle il viso e da dei lievi singhiozzii, ben presto iniziò un pianto forte e disperato. 
Era strano sfogarsi in quel modo con una persona praticamente sconosciuta, ma in quel momento non importava.
Aveva ragione, era stanca.
Per anni aveva dovuto reprimere ogni sua emozione, ma quella sera non ce l'aveva fatta.
Voleva solo piangere.
Per i suoi genitori.
Per Milo.
Per Jack.
Per Anna.
Pitch rimase fermo ad aspettare che si calmasse, facendo attenzione, provò ad appoggiare le mani sulle sue spalle, anche se con qualche timore iniziale.
Quando sentì i singhiozzii farsi più lievi, abbozzò un debole sorriso mentre tornava a fissarla.
"Torniamo a scuola."



 

~~~~ ~~~~ ~~~~ ~~~~





Il lupo si era gettato famelico verso di loro. Non avendo tempo di pensare ad un incantesimo od avvertire l'amica, Nick fece quello che l'istinto gli suggerì in quel momento: la spintonò via con tutta la forza che aveva, lui poi si gettò dalla parte opposta. Quella mossa permise loro di evitare gli artigli della creatura per un pelo. 
Il lupo balzò in mezzo a loro, nella foga di quel gesto però la bacchetta che Nick teneva in mano svicolò via, lasciandolo completamente disarmato. Il lupo non sembrò prendere particolarmente bene l'idea di aver mancato entrambi i ragazzi, così si gettò subito verso la prima persona che i suoi grandi occhi gialli individuarono: Nick.
Per fortuna un lampo colpì la creatura, schiantandolo pochi istanti prima che balzasse verso di lui. Jim li aveva appena raggiunti, lanciando un Expulso non appena ne ebbe occasione.
Nick si trovava ancora scosso per quello che stava succedendo, l'idea di confrontarsi faccia a faccia con un lupo mannaro non era di certo il suo piano per la serata, ma cercò di rimanere lucido: vide la bacchetta a terra, pochi metri lontana da lui e senza pensarci due volte si gettò per afferrarla.
Mentre Jim li stava raggiungendo, Moana scagliò un incantesimo Confundo contro il lupo mannaro, lo prese in pieno, ma la sua espressione non sembrava molto convinta.
"Non durerà molto! La bacchetta non è mia!"
Nick la guardò e improvvisamente si rese conto della dimensioni della bacchetta: era di Judy. Era di un colore simile all'arancio ed era sempre stata un po' più piccola rispetto alle altre, un po' come la proprietaria, ma a discapito delle dimensioni, era in grado di scagliare incantesimi molto potenti.
Anche Moana era altrettanto brava, ma non essendo la proprietaria, qualunque incantesimo non sarebbe stato efficace come al solito.
Ma ora che quel lupo sembrava disorientato dalla fattura, anche il più piccolo attimo poteva risultare vitale per loro.
"Allontaniamoci subito da qui!" Nick fece per scattare indietro, ma la voce di Jim lo fermò.
"E se poi entra nella scuola?!" disse "E quel ragazzo a terra?! E' ferito!"
"E' Gaston."
Jim lo guardò truce e per la prima volta Nick sentì di dover stare zitto.
"Ragazzi!" fu il richiamo di Moana a farli riprendere il controllo della situazione, accorgendosi che il lupo mannaro si stava velocemente riprendendo dall'incantesimo.
A quel punto, Jim guardò in avanti, serio.
"Attacchiamo!"
Il corpo di Nick si irrigidì "Cos... Ma sei impazzito?!"
"Abbiamo le nostre bacchette, Moana andrà a chiamare qualcuno."
L'espressione della ragazza gli fece capire che non era d'accordo, ma lui sembrava irremovibile "Vai! Noi lo teniamo a bada."
"Io non ho detto niente!" disse Nick allarmato "Non sono un duellante, Jim!"
"Questa sera sì, o vuoi lasciarmi da solo?"
Ancora una volta Nick serrò le labbra "Cosa non si fa per gli amici..."
Moana era ancora li ferma, indecisa se muoversi o meno, ma questa volta anche Nick si voltò verso di lei con fare deciso 
"Prima vai, prima torni con qualcuno!"
"Non posso lasciarvi qui da soli!" fece per alzare la bacchetta quando sentì la mano si Jim afferrarle il polso. 
"Vai" la sua voce era calma, ma decisa, e alla fine fu proprio quella a convincerla e, seppur a malincuore, accettò quel folle piano. Sussurrò ai due di fare attenzione, diede un'ultima occhiata al corpo di Gaston ancora a terra e poi iniziò a correre. Mentre il lupo stava riprendendo coscienza, Nick e Jim si trovavano davanti a lui, cercando di attirare la sua attenzione per poter permettere alla ragazza di scappare.
"Lo sapevo, lo sapevo che dovevo andare a quello stupido ballo!" mormorò Nick a denti stretti quando vide che la creatura riprese a fissarli "Dobbiamo unire i nostri incantesimi, i lupi mannari non sono di certo dei vermicoli!"
"Usiamo un incantesimo difensivo" disse Jim, indicando il corpo del suo altro compagno steso a terra "Così...Proteggiamo anche lui."
"Ti prego non ricordarmelo."
Nemmeno Jim si sentiva al settimo cielo all'idea di rischiare la vita per Gaston, ma doveva mettere da parte l'odio almeno per quella sera, e concentrarsi tutta su quel lupo mannaro. Jim sorrise appena "Pensa che sia un nostro amico, Nick" ma l'espressione del ragazzo non sembrava convincerlo "Il migliore" precisó.
"Sarei rimasto volentieri senza amici" sbuffò l'altro.
Il lupo si gettò nuovamente verso di loro e in quell'istante i due scagliarono un potente Protego Totalum, creando una barriera che impedì all'animale anche solo sfiorarli. Tentò di distruggerla con i suoi artigli, ma per fortuna non ci riuscì e venne nuovamente allontanato via, permettendo così ai due Serpeverde di riprendere fiato.
La creatura iniziò a girargli attorno, e una volta che l'incantesimo finì, Nick ebbe la prontezza di lanciare un Excelsiosempra poco prima che la bestia balzasse su di loro. Venne scagliata in aria con un colpo secco e buttata poi a terra violentemente.
Il colpo fu talmente inaspettato da lasciare impietrito anche lui stesso.
Subito dopo, Jim gli sussurrò qualcosa e Nick annuì, avanzarono entrambi di un passo e scagliarono l'incantesimo Bombarda Maxima, colpendo la creatura in pieno sul petto.
Poi ecco sopraggiungere dalle loro teste un'aquila che con gli artigli graffiò il muso del lupo per distrarlo. Il lupo barcollò all'indietro mentre l'aquila voló nuovamente contro di lui, trasformandosi poi in umano, Maui gli lanciò un incantesimo a mezz'aria per colpirlo, tornando subito dopo in aquila per sfuggire agli artigli del lupo. Così fece per altre due volte.  
Approfittando di questa sua distrazione, Nick e Jim lanciarono  un altro incantesimo per scaraventarlo ancora più distante, l'aquila infierì nuovamente, ferendolo ancora di più alla spalla. Il lupo si rialzò a fatica e solo in quel momento entrambi si resero conto delle tracce di sangue che si stava portando dietro. 
Dopo aver lanciato una lunga occhiata verso di loro, con un balzo il lupo si allontanò zoppicante dalla zona, permettendo così al gruppo di riprendere fiato.
Quasi non riuscivano a crederci, erano scampati sul serio all' attacco di un lupo mannaro.
Dopo quell'assurda battaglia, rimasero fermi per diversi secondi, forse ancora non del tutto coscienti di essere sopravvissuti ad una creatura tanto pericolosa.
Moana li raggiunse subito dopo, il suo vestito era strappato e i capelli erano ormai scompigliati per via della corsa, ma il suo sguardo si rasserenò non appena si rese conto che entrambi i suoi amici stavano bene.
"Per fortuna..." si passò una mano al petto, prendendo un lungo sospiro di sollievo "Come state?"
"Non credo di riuscire a dare una risposta sensata adesso" mormorò Nick, ancora scosso. Era talmente agitato che quasi gli venne da far fuori, ma inaspettatamente, si sentiva carico di adrenalina.
Era una sensazione che non aveva mai provato: fino ad ora aveva sempre evitato i duelli, li considerava una perdita di tempo e non credeva di averne le capacità, non come i suoi amici per lo meno. Ma questa volta, trovandosi faccia a faccia con una creatura così pericolosa e dovendo cercare di combattere non solo per la sua vita, ma anche per quella del suo amico, si sentiva davvero appagato.
Avrebbe potuto scappare, avrebbe potuto raggiungere Moana e cercare anche lui un insegnante e sperare che Jim se la cavasse, ma era rimasto per proteggerlo. E mai avrebbe pensato di saper lanciare quegli incantesimi con così tanta precisione.
Forse non se la cavava così male, dopotutto.
Anche Jim da come lo stava fissando sembrava pensare la stessa cosa "Te la sei cavata bene! Mai pensato di entrare al club dei duellanti?"
Nick gli sorrise, un po' gongolante doveva ammetterlo.
"Nah. E poi non sono il solo ad aver contribuito" disse "Questa però me la paghi, Jimmy."
Con un ultimo battito d'ali l'aquila si trasformò in Maui, che guardò i due con un'espressione contrariata "E io? Nessuno che ringrazia l'insegnante?" ignorò poi lo sguardo che gli rivolse Moana e si concentrò sul corpo di Gaston a diversi metri da loro.
Nel frattempo Jim aveva notato un cespuglio muoversi poco più lontano da loro, la zona era in ombra e per quando cercasse di sforzarsi, non capiva esattamente cosa ci fosse.
Poi ecco che lo vide, una piccolo animale grigio che riconobbe essere la creatura della famiglia Dumbroch, Gurghi. Il suo volto era devastato, Jim pensò immediatamente avesse appena assistito al combattimento contro lupo mannaro, ma gli occhietti della creatura non stavano puntando su di loro. Miravano in un'altra zona, più in ombra e vicina ad un piccolo cespuglio.
Era talmente buio ora che anche se Jim ci fosse passato, non se ne sarebbe nemmeno accorto. 
"Vado a controllare la zona" disse e senza aspettare una risposta dagli altri, si avviò nel punto dove stava guardando Gurghi. La creatura appena si accorse del suo arrivo, scappò subito via, terrorizzato.
"Ehi ehi non metterti a gironzolar... Aaah, adolescenti!" brontolò Maui.
Intanto Nick si era avvicinato alla ragazza, osservando con attenzione la bacchetta che teneva tra le mani "Perché hai quella di Judy?"
"La mia era rimasta al dormitorio, con questo vestito era d'intralcio."
"Beh di certo non credevi ti saresti scontrata con un lupo mannaro."
"Judy ha detto che potevo usarla per fermare Gaston..."
"E invece hai impedito che un lupo mi divorasse."
Moana gli sorrise "In parte allora è servita.
L'altro si strinse le spalle "Quella ragazza ha un intuito che mette i brividi."
I due poi tornarono a fissare il corpo di Gaston che giaceva ancora a terra, Maui era chinato accanto a lui, mormorava qualcosa e dal breve bagliore che ne uscì sembrava un incantesimo per guarirlo in parte da quelle ferite.
"E' ancora vivo" disse, notando il petto alzarsi ed abbassarsi, seppur piano. Gli altri tirarono mentalmente un sospiro di sollievo, una fine del genere non l'avrebbero augurata nemmeno ad uno come lui.
L'insegnante aveva utilizzato quella formula per guarirlo, ma serviva subito un aiuto maggiore "Il sangue spaventa ma... Se la caverà" si alzò dunque da terra, puntando poi lo sguardo su Nick "Tu, rossino."
"Nick."
"Nick" ripeté nuovamente Maui "Vai a chiamare subito qualcuno" prima di andarsene rivolse un'ultima occhiata a Moana "Tu rimani qui e tieni d'occhio il tuo ragazzo laggiù, io vado a vedere se riesco a scovare quel lupo mannaro..." 
Moana fece per ribattere, ma lui si trasformò subito dopo e con un battito d'ali volò via. Rispetto alle altre volte sembrava piuttosto serioso, probabilmente per via della situazione. Un lupo mannaro era già pericoloso di per sé, figuriamoci all'interno di una scuola.
Nick lo osservò andare via, scambiandosi un ultimo sguardo con l'amica "Tra tutti gli insegnanti dovevi chiamare proprio lui?"
Lei si strinse le spalle "E' il primo che ho incontrato, preferivi il professor Black?" lo sentì mugugnare un "Va benissimo", per poi correre in direzione della scuola.
Rimasti da soli, Moana fece per voltarsi verso Jim, ma inaspettatamente non lo vide più al suo fianco. Era lontano, verso un angolo più distante del cortile, come se fosse stato attratto da qualcos'altro.
"Jim!" con un braccio cercò di attirare la sua attenzione, le dava la schiena e non sembrava voler minimamente spostarsi. Lo chiamò ancora, ma più insisteva, più lui non dava segni di risposta.
"Ehi, che stai facendo laggiù?"
La ignorò nuovamente e a quel punto fece per raggiungerlo, nel momento in cui stava per avvicinarsi, si girò di scatto verso di lei e la fermò, bloccandola per le spalle "N_No! Non... Non andare là."
Lo guardò, stupendosi di vedere i suoi occhi lucidi, come se lo avesse interrotto mentre stava piangendo.
"Tu... Piangi?"
Lui non rispose, ma cercò di farla indietreggiare per allontanarla il più possibile da quella zona. Questo la allarmò maggiormente.
Aveva una terribile sensazione alla bocca dello stomaco.
"Che ti prende?" 
Provava a spostarsi, ma lui continuava a bloccarle la strada, finché non la costrinse a guardarlo nuovamente negli occhi "Dammi retta, non farlo" le si avvicinò "N_non è bello."
"Cosa intendi dire?"
Jim esitò, tenendo poi lo sguardo verso il basso.
Moana lo fissò ancora, insistente, poi i suoi occhi scivolarono sul suo abito, accorgendosi di alcune macchie di sangue. Era sicura che non fossero sue, né di Nick, li aveva controllati prima, stavano bene e sapeva che non si era avvicinato a Gaston. 
A quel punto capì.
Un'altra vittima.
Quel lupo mannaro aveva attaccato un altro studente.
Sentì l'adrenalina aumentare e nonostante non sapesse ancora chi ci fosse in quella zona, gli occhi iniziarono ad inumidirsi.
"Chi è?" chiese con la voce rotta "Jim... Chi c'è laggiù?"
Si fissarono per un lungo, estenuamene momento, lui provò a dire qualcosa, ma le parole gli morirono in gola, così come anche la speranza che si trattasse di qualcuno che non conosceva.
Senza dargli altro tempo lo superò con una spintonata, ma quando raggiunse il punto e la vide, non riuscì a trattenere un urlo raggelante.
Non la guardò nemmeno in faccia, le bastò semplicemente intravedere il colore del vestito.
Quel bellissimo abito dorato.  
Ora imbrattato di sangue.
Le venne da vomitare e istintivamente portò una mano alla bocca mentre con lo sguardo ormai invaso dalle lacrime cercava di intravedere il volto della sua amica, priva di vita.
"No... NO!" 
Scattò verso di lei ma Jim fu più veloce e la superò, stringendola in un un abbraccio.
"NO! BELLE! L_lasciami! Ti prego non...! Non può essere! Lei...Non è...Non è davvero..."
"L_lo è " le sussurrò.
Quelle sole due parole furono l'ennesimo colpo di grazia per lei.
Sentì improvvisamente le gambe cederle, ma Jim la sorresse e la strinse ancora più forte.
"No..."
Pianse tutto il tempo stretta a lui fino al ritorno di Nick coi soccorsi. La sua mente era come annebbiata, non riusciva nemmeno a stare in piedi senza rischiare di barcollare. 
In quel momento l'unica cosa che riusciva a pensare era Belle.
Anche dopo aver portato via il corpo senza vita, rimase ferma in quel punto, come se una parte di lei non volesse accettare la cruda realtà.
La sua migliore amica era appena morta, non l'avrebbe mai più rivista.



 

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NOTE AUTRICE:

Che dire gente...Buon Natale!
L'avevo accennato che andando avanti la storia prenderà una piega più dark, non tutta ovviamente, ma qualche morto potrebbe scappare, come appunto è successo in questo capitolo. Mi fa male al cuore averle fatto fare quella fine, come con Milo, sono personaggi che adoro.
Ve l'aspettavate? O immaginavate un altro personaggio?
Questo ballo del ceppo si è finalmente concluso e di certo verrà ricordato nella storia.
Avevo anche accennato al fatto che la presenza di Rapunzel sarebbe stata importante dopo, ed ecco il momento! *^*
Non so se nel corso di queste settimane riuscirò ad aggiornare, più che altro perché vorrei portarmi prima avanti un po' con i capitoli in modo da non tardare troppo, quindi vedo un attimo come riesco ad organizzarmi.
In ogni caso, grazie a chiunque spenderà del tempo per leggere, è già da un anno che sto portando avanti questa storia e spero di riuscire sempre ad intrattenervi un minimo. Spero di sentire i vostri pareri, come sta andando o cosa vi aspettavate, sono curiosa.
Un abbraccio grande e nel caso non aggiornassi per questo dicembre, Buon Natale! 
  
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