Calendario dell’avvento, giorno 15
Prompt: bussola
Mai (sempre)
Carezze mani pelle.
È come annegare senza essere capaci di smettere di respirare.
Sospiri baci risate.
È come trovare casa in uno specchio.
Homer annega, annega, annega, e quando respira Ole annega, annega, annega.
Hanno vissuto a singhiozzo, hanno vissuto il silenzio senza essere capaci di smettere di parlare.
Carezze mani pelle – sbagliate, sempre, quando rivolte ad altri.
“Non vuoi sapere com’è stato?”
“Tu vuoi raccontarmelo?”
“No, vorrei che a raccontare fossi tu”.
Sospiri baci risate – sbagliate, sempre – “Non erano le tue”.
Ole vive, vive, vive, e quando carezza e bacia e ride Homer vive, vive, vive.
Non ci si può ritrovare se non ci si è mai persi.
Note:
Cos’è questa drabble? Non ne ho idea, di certo non è quello che avevo intenzione di scrivere quando ho letto questo prompt.
Perché di tutto questo calendario dell’avvento avevo una sola certezza: avrei anche non potuto scrivere niente, ma il 15 dicembre avrei dovuto per forza di cose prendermi questa bussola e scrivere qualcosa sui koala. Era inevitabile, proprio. E invece mi sono ritrovata a programmare un numero di storie decisamente superiore alle aspettative, mi sono ritrovata a scriverle tutte con relativo anticipo, e sono arrivata a sabato notte con questo file ancora bianco. E l’ho riempito un po’ a caso, seguendo l’istinto, certa che tanto avrei avuto tutto il tempo di cancellare e scrivere qualcosa di decente. Avevo un’idea precisa, ma non lo stato d’animo per realizzarla, e invece è uscita questa cosa che non lo so, davvero non lo so che cos’è, ma è rimasta, e allora forse tanto vale pubblicarla.
Perché ci sono i koala, quindi forse va bene anche così.
Questa drabble è proprio un regalo che mi faccio da sola, perché io negli autoregali ci credo tantissimo.