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Autore: mjdna    23/12/2021    2 recensioni
«Doveva essere una vacanza tranquilla per stare tutti insieme, festeggiare l'essere finalmente tornati; invece mi sono ritrovata catapultata 20 anni nel futuro con una ragazza della mia età circa che dice di essere mia figlia... con i capelli rosa, rosa esattamente come i tuoi Natsu. Come credi dovrei sentirmi?»
[Nalu-Gruvia-Gajevy-Jerza-Miraxus]
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La notte sembrava trascorrere tranquilla... 

Esatto, sembrava. Nessuno riusciva realmente a chiudere occhio e lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo in pace. 
Nel cuore della notte, Lucy sentì qualcosa stringerle intorno la vita, presa alla sprovvista avrebbe voluto urlare per farsi sentire dagli altri, ma una mano le coprì la bocca.
«Sshh, sono io...» Le disse Natsu sussurrandole all'orecchio.
«M-ma ti sei bevuto il cervello per caso?! Non puoi venire così durante la notte e farmi spaventare!» Gli rispose sussurrando anche lei.
«Tanto non stavi dormendo...» Continuò Natsu, ed era vero. Lo sentiva dal suo respiro, non era pesante, quindi era sicuro non stesse dormendo.
«Okay va bene, però mi hai presa comunque alla sprovvista! Non puoi dormire qui con me stasera, torna al tuo posto.» Gli disse Lucy mentre si rigirava dall'altra parte dandogli la schiena.
«Ma perchè? Dormiamo praticamente ogni notte insieme!» Le rispose convinto senza staccarsi da lei.
«Sì ma dormiamo a casa, da soli, non davanti a chiunque! Poi la mattina appena svegli ci vedrebbero tutti.» 
«E quindi?» Natsu non riusciva a capire perché Lucy si stesse facendo tutti quei problemi. Non c'era persona lì che non sapeva che ormai Natsu usufruiva spesso, anzi, sempre, del letto della maga. 
«Beh...» Lucy non sapeva cosa rispondergli.
«Anche Levy si è spostata, è andata a dormire insieme a Gajeel.» Le disse Natsu. Lucy non aveva sentito alcun tipo di rumore, nonostante non stesse dormendo, non completamente almeno. Si sporse un po' per vederli ed era vero, Levy stava dormendo tra le braccia di Gajeel.
«Sì ma loro sono una coppia...» Gli rispose Lucy.
«Beh anche noi no? O una specie.» Le disse Natsu con naturalezza. 
La bionda avvampò a livelli estremi, si girò di nuovo dall'altra parte dando le spalle al dragon slayer, non voleva farsi vedere da lui.
«Lo prendo come un sì.» Concluse Natsu cingendole la vita con un braccio e con la mano che entrava dentro la sua canotta.
«Non ho detto che puoi restare...» Gli disse Lucy.
Come risposta ottenne una presa più forte da parte del rosato, per farle capire che non si sarebbe allontanato. 
«E va bene...» Si arrese alla fine la maga degli spiriti stellari. 
Era ovvio che avrebbe voluto che fosse rimasto lì appiccicato a lei, ma la imbarazzavano troppo i commenti che avrebbero potuto fare i compagni al mattino vedendoli lì. 
Era felice che Natsu vedesse lei e lui come una coppia, tipo Levy e Gajeel, ma aveva paura che magari avesse capito male.
No è impossibile che sia così stupido... Con tutti i discorsi strani di Gildarts e gli altri pervertiti...
Pensò Lucy, ed era vero! Non credeva fosse stupido, soprattutto su questo tipo di cose. Lo beccava spesso mentre frugava tra la sua biancheria intima, dormivano più frequentemente insieme e avvinghiati, le chiedeva spesso se potevano farsi il bagno o la doccia insieme -ottenendo sempre un "NO!" e una porta in faccia come risposta- le palpava spesso il seno dicendo che "lo aiutava a pensare" e quando erano alla gilda la fissava continuamente. Per quanto tutti le dicessero che Natsu provava qualcosa per lei, Lucy preferiva rimanere negativa, anche se ci sperava con tutta se stessa. Stava iniziando ad autoconvincersi che Natsu la trattasse come tutte le altre ragazze della gilda, quando non era così, ci avrebbe creduto semplicemente se il ragazzo le si fosse dichiarato apertamente. Decise comunque, per ora, di non pensarci troppo. Si rigirò tra le sue braccia poggiando il volto sul suo petto, la notte era ancora lunga e domani -da quel che aveva capito- sarebbero partiti, quindi al diavolo gli altri e le loro possibili battutine. Cercò di addormentarsi seriamente questa volta.

Gray invece non era proprio presente nella stanza, si trovava fuori, sul balcone a fissare il cielo.
«Gray-sama...» 
La bluetta fece sussultare il mago, non si era accorto della sua presenza. 
«Juvia che... che cosa ci fai qui a quest'ora?» Le chiese infatti.
«Juvia potrebbe fare la stessa domanda a te...» Gli rispose abbassando lo sguardo. 
«Non avevo sonno.» Le disse semplicemente. Era la verità, era un po' scosso e aveva troppi pensieri per la testa.
«Ma devi riposare! Domani si parte...» Gli disse Juvia avvicinandosi a lui.
«E tu dovresti stare dentro, stai congelando qua fuori.» Le rispose di rimando notando le gambe che le tremavano leggermente.
«Juvia torna dentro se anche Gray lo fa!» Gli disse convinta.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, non voleva che Juvia si prendesse un malanno inutilmente per colpa sua.
«A-aspetta!» Lo bloccò proprio lei poggiandogli una mano sul petto.
«A cosa pensavi?» Continuò.
Gray accennò un sorriso, Juvia ormai lo conosceva anche meglio delle sue tasche, non poteva nasconderle nulla, non che fosse il suo obbiettivo farlo.
«Un po' a tutto, sai, non credo debba darti spiegazioni.» Le disse e come risposta ottenne un delicato, ma veloce, bacio a stampo.
«Gray... non devi preoccupart-» La ragazza non concluse la frase poiché il suo viso venne preso da due mani possenti che la congiunsero di nuovo a quelle labbra, ma per più tempo stavolta.
Quando erano fuori dalle mura domestiche, Gray non dava dimostrazioni di affetto in pubblico con la sua ragazza, ma come lui non poteva nasconderle niente, anche lei non poteva. Percepiva in lei la stessa preoccupazione, l'avrebbe fatta sentire al sicuro, lo aveva promesso.
«Anche tu non devi preoccuparti.» Le disse dopo che si staccarono dal bacio e anche dal contatto fisico. Sperava di averla rassicurata almeno un po' con quel bacio... e sperò di rassicurare anche se stesso.
«Torniamo dentro.» Concluse ottenendo un cenno di sì convinto col capo come risposta.
«Ci sarebbe voluta una sigaretta ora!Peccato... non le ho più a portata di mano.» Aggiunse mentre si stiracchiava.
«Avevi detto che avresti smesso...» Gli disse Juvia incrociando le braccia sotto al seno.
«L'ho detto?» Le chiese sapendo già la risposta. 
«Sì.» Gli rispose con uno sguardo da rimprovero la maga.
«Beh... allora mentivo.» Le disse semplicemente continuando a camminare per entrare dentro.
Juvia non disse nulla, si limitò a sospirare rassegnata sapendo che su questo non l'avrebbe mai ascoltata seriamente.
Quando entrarono dentro la camera, notarono Lucy e Natsu abbracciati, stessa cosa Gajeel e Levy. Le altre "coppie" invece si erano tenute più distanti.
«Dio...» Disse Gray.
«Gray-sama non vuole dormire abbracciato a Juvia?» Gli chiese aggrappandosi al suo braccio.
«N-non qui! Davanti a tutti!» Quella risposta provocò gli occhi lucidi di Juvia.
«N-no ti prego non piangere! Lo sai che mi da fastidio che gli altri vedano le cose della mia vita privata, però possiamo dormire vicini!» Le disse cercando di calmarla e convincerla. 
Juvia, anche se non contentissima, accettò.
Aveva paura che Gray si vergognasse di lei nel non "mostrarla" come ad esempio Gajeel faceva con Levy, ma erano tutte paranoie sue basate sul nulla.
Misero i loro futon vicini, cercando di non svegliare gli altri. 
All'inizio cercarono di addormentarsi normalmente, ma nel pieno sonno Juvia si attaccò a Gray, ovviamente lui non fece nulla per scrollarsela di dosso, non voleva svegliarla, sospirò e si limitò a chiudere occhio per riposare un minimo.
Nessuno si mosse più all'interno della camera.
La notte trascorse velocemente, fin troppo per i loro gusti.

«Sveglia signorine!» Urlò Nova già bella pimpante di prima mattina. 
«Mi dispiace per il loro risveglio...» Disse Gale accanto a lei.
«Ti conviene chiudere il becco se non vuoi andare in bianco fino alla fine del mese.» Gli rispose seria la bionda.
«N-no no! Immagino come siano fortunati a svegliarsi col suono della tua voce soave.» Disse Gale per evitare la furia di Nova.
«Che ore sono?» Chiese Lucy a Nova e Gale, mentre si stropicciava gli occhi. Si era allontanata in un batter d'occhio da Natsu, era sicuro che nessuno l'avesse vista tra le sue braccia.
«Abbastanza tardi da perdere il treno, biondina.» Le rispose semplicemente Nova uscendo dalla loro stanza per lasciare i ragazzi prepararsi.
«Ma anche tu sei bionda...» Disse Lucy, anche se sapeva che non l'aveva sentita, era ormai lontana.
Tutti si prepararono più in fretta possibile, tranne Natsu, che dormiva ancora beatamente nel futon di Lucy. 
«Accidenti, Natsu svegliati!» Gli disse Lucy, piegata accanto a lui.
«Pronti?» Chiese Emma ai ragazzi della stanza accanto.
«B-beh...» Balbettò Lucy attirando l'attenzione di Luna che si trovava al fianco di Emma.
«Sta ancora dormendo?!» Chiese sbruffando Luna.
«Sveglia papà, muoviti.» continuò poi rivolgendosi alla maga degli spiriti stellari. Questa affermazione suscitò in Lucy un forse rossore, alla ragazza era venuto così naturale chiamare Natsu "papà".
Luna, notando Lucy imbambolata, si rese conto della parola utilizzata e si corresse subito «Sveglialo!» Le urlò andando via.
La bionda non se lo fece ripetere due volte e iniziò a scuotere Natsu finché non vide un occhio aperto.
«Natsu muoviti! Dobbiamo partire, o perderemo il treno!» 
Il ragazzo si alzò mugugnando un «5 minuti Luce...» e come risposta ottenne un Lucy-kick svegliandolo definitivamente. 
Dopo qualche minuto, Lucy e gli altri raggiunsero gli altri ragazzi.
«Noi siamo... pronti...» Disse Lucy, le parole le morirono in bocca appena li vide tutti accomodati a tavola.
«Ma non stavamo per perdere il treno?» Chiese Erza insospettita.
«Oh beh, era solo una scusa per farvi alzare. Partiremo nel tardo pomeriggio.» Disse semplicemente Nova con nonchalance.
«Sedetevi anche voi qui e mangiate!» Aggiunse Emma vedendo nei loro volti delle espressioni indecifrabili.
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e si accomodarono con loro.
Passarono metà della giornata all'interno dell'albergo fin quando giunse l'orario adatto per dirigersi verso la stazione, che in realtà distava un po' dall'isola.
Durante il tragitto, quella quiete assordante scaturì in Juvia fin troppe domande che meritavano una risposta.
«Scusate ma... esattamente dove staremmo andando?» a dare voce ai sui pensieri fu proprio Erza.
«State venendo con noi a casa, cioè, ognuno nelle rispettive abitazioni.» Le rispose con calma Reiki.
«Non possiamo occuparci di questo "caso" in un giorno, quindi nel frattempo starete con noi.» Concluse.
«Quindi incontreremo i noi stessi del futuro?» Chiese Natsu entusiasta.
«Ovviamente no, nessuno di loro si trova a casa in questo momento.» Gli rispose Gale.
«Perché?» Domandò nuovamente il rosato e questa volta a rispondergli fu proprio colei che portava il suo medesimo colore di capelli «Sono in vacanza, una di quelle tra genitori, infatti noi eravamo qui di nascosto.» Concluse la ragazza facendogli una linguaccia.
«Okay okay va bene, ma il vero problema sono tutte quelle cazzate che ha menzionato il tizio che somiglia a Gray, con il corso della storia e bla bla e tutte quelle robe.» Disse Gajeel risvegliando in tutti il motivo per cui erano così preoccupati.
«Non somiglio a Gray!» Ribatté Storm.
«Oh beh, molto semplice, vi cancelleremo la memoria!» Gli rispose Reiki sorridendo come se non avesse detto nulla di preoccupante.
«C-COSA?!» Esclamarono tutti i ragazzi del "passato". 
«Quando avreste voluto dircelo per caso?!» Sbraitò Laxus su tutte le furie.
«Ma stai calmo, non è come sembra.» Gli rispose Nova, l'unica, insieme a Mirajane, ad essere rimasta impassibile a quella reazione. 
«E come dovrebbe sembrare?» Chiese Gray ironico.
«Andrebbe concordata questa cosa, e se noi non fossimo d'accordo?» Esordì Levy.
«Beh, non che abbiate molta scelta, si tratta solo di eliminare questa parte di memoria, quello che state vivendo qui.» Le rispose Storm.
«Quando vi rispediremo nella vostra epoca non ricorderete nulla di quello vissuto qui, ma per il resto manterrete tutti i vostri ricordi, così che non vi siano alterazioni nella storia.» Concluse Emma.
«S-siamo sicuri che funzioni?» Domandò Lucy questa volta.
«No.» Risposero all'unisono i ragazzi del "futuro" alimentando più paura tra quelli del "passato".
«Ma è stato testato su molte persone e nel 97% dei casi ha funzionato perfettamente.» Cercò di tranquillizzarli Gale.
«E cosa è successo al 3% dei casi...?» Domandò Juvia.
«Hanno subito una eliminazione totale della memoria.» 
«Non mi sembra rassicurante...» Disse Happy mentre affondava il musetto sul seno prosperoso di Lucy.
«Vabbè ma quanta sfiga possiamo avere per beccare proprio il 3%?» Disse Storm sbadigliando.
«Il 3%.» Gli rispose ovvio Gale.
«Direi che possiamo stare tranquilli, 97% mi sembra molto più grande del 3%.» Concluse Storm mentre continuava a camminare.
«Quindi staremo con voi, nelle vostre case?» Chiese nuovamente Lucy.
«Sì.» Le rispose Luna. 
Decisero di non fare più domande e di affidarsi a quei ragazzi più strampalati di loro, nella speranza di riuscire a trovare una soluzione.
Arrivati dopo più di quaranta minuti alla stazione, all'interno del treno, prima che partisse, Nova fece un piccolo "appello" per vedere se ci fossero tutti.
«I Past Guys sono tutti... uhm... Luna... Emma, Reiki, Nash, rose, i gemelli... i fidanzatini dove sono?» Chiese trovandoli l'uno al fianco dell'altro.
«Ovviamente seduti insieme.» Disse Emma ridacchiando per prenderli in giro.
«Quando la smetterete con questo nomignolo del cazzo?» Domandò Gale.
«Mai.» Rispose proprio la sua ragazza.
«I fidanzatini... Storm e Gale... Storm e Gale... JUVIN!» Disse Juvia mettendosi le mani davanti la bocca e arrossire immaginandosi uno dei suoi soliti scenari.
«No! Non stiamo insieme, toglitelo dalla testa! Ci sfottono semplicemente perché invidiano la nostra amicizia.» La troncò subito Storm, ed era vero quello che diceva, lui e Gale si volevano un gran bene, avevano una amicizia pura e solida, facevano ogni cosa insieme, a volte era anche normale scambiare la loro amicizia per altro, erano molto affiatati e complici, anche durante le loro litigate, ma in realtà era solo un gran bene, inoltre avevano sempre fatto intendere quanto fossero attratti dal mondo femminile.
«Ah sì?» Chiese Nova.
I loro amici sapevano bene che tra i due non ci fosse nulla romanticamente, proprio per questo amavano infastidirli.
«Sì, perché a differenza vostra, noi abbiamo una amicizia vera.» Le rispose Gale.
«Infatti, di certo non siamo come voi a gracchiare qua e là e parlarci male alle spalle.» Continuò Storm. 
«Ma guarda che non siamo così, idiota.» A rispondergli fu Luna, il ragazzo non se lo aspettava visto che la rosata aveva iniziato ad evitarlo.
«Stai zitta, tanto abbiamo ragione noi e lo sapete.» Le rispose semplicemente.
«No, non mi sto zitt-» Luna venne bloccata da Emma, seduta accanto a lei. «Almeno non sul treno, dai.» 
Luna tacque, per il momento.
Appena il treno partì, tutti i dragon slayers, compresi Luna e Gale, iniziarono a sentirsi male e accasciarsi ognuno su chi aveva accanto: Natsu sulle gambe di Lucy, idem per Gajeel su quelle di Levy, Laxus cercò di poggiarsi al finestrino con Mirajane che gli carezzava il braccio, Wendy sulle gambe di Erza, Luna su quelle di Emma e Gale cadde a peso morto sulle gambe di Storm.
«Se vomita giuro che lo ammazzo.» Disse quest'ultimo. 
«Finalmente un po' di pace.» Disse Nash riferendosi sicuramente alla sorella.
Dopo qualche sorriso il viaggio fu abbastanza silenzioso, ognuno era immerso nei propri pensieri, fino a quando Rin non ruppe il silenzio.
«Ma Lucas dove andrà?» Chiese.
«Nella sua stanza a Fairy Hills.» Gli rispose il fratello maggiore.
«In realtà ho dovuto rinunciare alla stanza prima di partire...» Disse proprio Lucas.
«Non hai un altro alloggio?» Gli domandò Reiki. 
«No... qualcuno di voi dovrebbe ospitarmi...» Gli rispose.
«Passo.» Disse Storm senza pensarci due volte «e passa anche Gale.» concluse parlando a nome dell'amico. Emma non aggiunse niente al riguardo.
«Beh, noi ospiteremo anche Wendy, quindi...» Aggiunse Reiki per far intendere che non lo avrebbe ospitato.
Rimanevano Nova e i fratelli Dragneel.
«Non guardate me, non esiste... senza offesa Lucas.» Rispose la bionda.
«Ma non vale!» Disse Nash iniziando ad agitarsi. Lui Lucas proprio non lo tollerava! Per un periodo Lucas diceva di essere cugino di Luna e Nash, affermazione ovviamente smontata, non erano cugini né tantomeno parenti alla lontana, diceva così solo per attirare l'attenzione.
«Ti prego Nash... non ho posto dove andare...» Gli disse Lucas.
«La sfortuna colpisce sempre me... Sei fortunato che non ci sia mio padre... quello normale intendo.» Nash alla fine si arrese.
Il viaggio continuò più o meno in silenzio, Nash borbottava chissà cosa, con Rin accanto che cercava di tranquillizzarlo.
Arrivati alla fermata, i Dragon Slayers si catapultarono fuori dal treno per respirare e riprendersi, questione di secondi. 
Era ormai sera inoltrata e quindi decisero di dividersi per andare ognuno nelle proprie abitazioni, accompagnati ovviamente dagli "sperduti del passato", altro nomignolo che aveva affibbiato loro, Nova. 
«Domani ci vedremo tutti a casa di qualcuno, io e Gale provvederemo a trovare libri, articoli, siti e quant altro per quadrare un minimo in questa situazione.» Disse Reiki a tutti.
«Ovviamente, anche voi provate a cercare qualcosa.» Aggiunse Gale. Sapeva che l'amico aveva nominato solo loro due poiché nelle loro abitazioni usufruivano di parecchi libri sulla magia, a differenza degli altri, ovviamente grazie alla passione per lo studio di Levy e Gerard.
«Okay, buonanotte.» Disse velocemente Storm iniziando già a camminare verso la strada di casa sua, quasi come se volesse scappare.
«Te ne vai così?» Gli chiese proprio Gale.
«Sì.» Gli rispose in modo secco.
«Ma hai ascoltato almeno?» Gli domandò invece Nova.
«Sì, buonanotte.» Aggiunse nuovamente trascinando con se i fratelli, Gray e Juvia.
«Beh, buonanotte anche a voi, ci si vede domani.» Disse Reiki prendendo anche lui la via di casa, accompagnato dalla sorella Rosemary, Erza, Gerard, Wendy e Charle. 
«Notte!» Esclamò Emma anche a nome di Gale e Ivy, ormai addormentata tra le braccia del padrone, Levy, Gajeel e Lily. 
Luna ricambiò con un sorriso e si incamminò anche lei col fratello, Lucky, Lucy, Natsu, Happy e Lucas.
«Lucas? Perché ci stai seguendo?» Chiese la rosata.
«Ah non lo sai? Beh stavi male sul treno... viene a dormire a casa nostra perchè non ha posto dove andare.» Le rispose il fratello infastidito.
«Cosa?!» Disse Natsu. 
«Non scaldarti, tanto ormai è con noi.» Gli rispose il biondo. 
«Giuro che non creerò problemi.» Disse Lucas.
«Ti conviene.» Gli rispose Natsu ottenendo un pugnetto sul braccio da parte di Lucy.
«Natsu è geloso.» Disse Happy ridendo tra i baffi con l'unico scopo di infastidirlo, a fin di bene ovviamente. 
Natsu disse ad Happy di smetterla, mentre Lucy iniziava ad arrossire sempre di più. 
Luna non potè che sorridere vedendo quella scena, aveva sempre cercato di immaginare i suoi genitori da giovani, ma poterli vedere lì in quel momento era tutta un'altra storia! La cosa che le fece distogliere l'attenzione da quella scena fu il brontolio del suo exceed che dormiva beato sopra la testa del fratello.
«Si è addormentato di nuovo sulla mia testa.» Disse appunto il biondo con di già i nervi a fior di pelle. 
Continuarono a camminare verso casa tra sorrisi e risate. 
Alla fermata della stazione però rimasero ancora in tre.
«Possiamo andare adesso?» Chiese Nova a Laxus.
«Sicura che non ci sia nessuno?» Le domandò il Dio del Tuono.
«Chi vuoi ci sia a quest'ora? Se ne sono andati.» Gli rispose Nova iniziando ad incamminarsi seguita da Mirajane.
«Ma tanto lo hanno capito tutti.» Gli disse Nova.
«No, gli idioti non l'hanno capito.» Le rispose Laxus seguendo le due ragazze.
«Beh, le ragazze sì.» Continuò Nova.
«Ah sì?» Domandò Laxus più a Mirajane che a Nova. L'albina colse subito e gli rispose senza timore «Beh, si sono domandate chi fosse il padre, ma tanto se tutto va bene dimenticheremo la memoria!» 
«Sono così orribile per te?» Chiese invece Nova a Laxus, non capiva perché era così ostinato a tenere una cosa del genere nascosta.
«Cosa?! No! Non è questo... beh non importa, tanto nel futuro capiti… vorrei si scoprisse in un altro modo, tutto qui.» Le rispose Laxus. 
Nova decise di non rispondere, stessa cosa Mirajane, entrambe rimasero male per la frase "tanto nel futuro capiti", ma allo stesso tempo sapevano che era una frase dettata dall'ansia del momento.
Ognuno di loro si trovava in direzioni diverse ma che portavano ad un solo posto: casa.
   
 
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