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Autore: NightWatcher96    24/12/2021    1 recensioni
"Kacchan…".
"Deku?".
"Lo so che non è più valido perché siamo alla seconda metà di gennaio ma… Buon Natale".
Il biondo solleva le sopracciglia per qualche attimo ma poi sogghigna, portandolo di nuovo a sé, contro il suo corpo.
"Buon Natale anche a te, Deku".
Ancora BakuDeku
Warning: No Quirk, Alternate Universe.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Buon Natale, spero che questo nuovo anno porti ventate di prospettive nuove e sopratutto migliori!
Enjoy!



 

Le cose non vanno granché bene; Katsuki continuerà a ballare ma infierirà su Izuku per ogni più piccolo errore, facendolo diventare il suo capro espiatorio. Se Denki sbaglierà un passo sarà ancora colpa del verdino, se Eijiro stonerà una nota sarà ancora colpa dell'influenza negativa del nuovo arrivato e se Shoto sbaglierà il tempo sarà definitivamente un errore del Midoriya.

"Non è possibile che abbiamo un tale buono a nulla nel nostro gruppo!" urla il biondo, fermando lo stereo. 

Provano una nuova coreografica che sarà vista da moltissimi spettatori tra circa una settimana ormai. I ragazzi si scambiano un'occhiata perplessa, guardando Izuku che ansima madido di sudore con le mani sui fianchi e i capelli che gli oscurano il viso. 

"Sì, scusate" arriva la debole risposta. 

"Perché cazzo mi fai questi errori, Deku!" continua il biondo afferrandolo per la canotta nera sulla tuta bianca, outfit condiviso dagli altri. "Ci rallenti! Sei qui per un fortuito caso e ci stai solo rallentando! Tra una settimana dovremo esibirci e se non ne sei in grado farò tutto io!".

"Ma non puoi, Kacchan. Sono qui perché non sei in forma" risponde piano Izuku, guardandolo negli occhi.

"Come mi hai chiamato?".

In un lampo, il biondo molla uno schiaffo sul viso del verdino facendolo cadere in terra sotto lo sguardo atterrito di tutti. Immediatamente Denki corre a chiamare All Might ed Aizawa nell'ufficio a fianco, mentre Shoto ed Eijiro cercano di bloccare il furioso Leader dei BBS. 

"Ma sei impazzito, Baku-bro? Te la stai prendendo troppo con Midoriya che sta andando benissimo e lo sai anche tu!" sbotta il rosso crinito, interponendosi tra lui e Izuku, ancora in terra a tenersi la guancia destra colpita e pulsante. 

"E' un peso morto! Tutti voi lo pensate e poi quanta confidenza! Non siamo amici, per fortuna, come ti permetti di chiamarmi in quel modo?!" urla ancora il biondo, cercando si superare Eijiro che lo blocca con le braccia intorno al petto, mentre Shoto aiuta il povero Izuku a rimettersi in piedi.

"Nessuno di noi lo pensa. Sei così roso dalla tua inutile gelosia che stai rendendo il lavoro estremamente difficile" mormora il bicolore, facendo sussultare di sorpresa Izuku. "E poi mi sembra che tu lo abbia chiamato Deku e se non lo sai è un'offesa che indica fantoccio e Midoriya non lo è. E' talentuoso come ognuno di noi".

Katsuki arde di rabbia ma nel momento stesso in cui apre la bocca per controbattere inizia nuovamente a tossire con impeto crescente, fino a crollare in ginocchio con le mani premute sulla bocca. E tutto diventa veloce: Denki torna con Aizawa ed All Might, Shoto spiega, Izuku viene portato in infermeria e Katsuki nell'ufficio del biondo scheletrico per quattro chiacchiere.

Per Izuku la situazione non può andare peggio.

 

Mancano solo due giorni al concerto, è il 23 dicembre e si respira chiaramente aria di festa per tutti. 

Ora che il liceo è chiuso per le vacanze natalizie, Izuku e i ragazzi passano molto più tempo insieme anche se per il primo sta diventando estremamente difficile trovare scuse per le sue costanti uscite mattiniere dove rincasa sempre sul tardi.

Però è felice, tralasciando il fatto che con Katsuki si è venuto a creare un muro così alto e spesso che mancano perfino i saluti quando si incrociano in qualche punto dell'Agenzia. 

Izuku è da solo in una piccola aula a vetrate, seduto dinanzi a un pianoforte da muro. Fissa perso lo spartito con gli occhi socchiusi e le labbra strette in una linea orizzontale. Ieri sera ha sentito sua madre parlare con suo padre al telefono: Hisashi Midoriya tornerà per la sera del 24 dicembre e vorrà portare tutti a casa dei suoi genitori. Sono nonni che Izuku non ha mai potuto sopportare perché troppo tradizionalisti e troppo autoritari. Non è solo questo ad averlo impensierito: Inko ha borbottato che è preoccupata per Izuku che sparisce in continuazione e lei teme che si sia iscritto a qualche club di musica.

Perché sua madre lo sta pugnalando alle spalle.

Il senso di vuoto dentro di sé viene risvegliato da una colata di rabbia rovente: Izuku avvampa di collera e preso dall'ira inizia a far danzare le sue mani sui tasti bianchi e neri, introducendo una canzone che è perfetta, sentita da un gruppo musicale franco-canadese. Perfect, con il suo testo, racconta di un difficile rapporto tra padre e figlio, dove il primo impone il suo volere sul secondo.

Izuku si lascia trasportare e canta, mentre chiude gli occhi e quelli della mente proiettano immagini passate, dove può ancora sentire urla, offese e soprattutto dolore. Perché sì, la sua infanzia è stata una sofferenza e il suo presente è una variabile dolorosa.

 

I try not to think

About the pain I feel inside

Did you know you used to be my hero?

 

Izuku continua, crea un arpeggio e continua a far danzare le sue corde vocali senza sbagliare il tempo, senza sforacchiare, senza risultare stonato. Canta in modo egregio, come un professionista. Forse è il suo vero talento.

E come pigia il Re finale, con l'ultima nota al basso, Izuku sospira e congiunge le mani insieme, deglutendo nel tentativo di calmarsi: come al solito si fa sempre prendere un po' stroppo la mano. Stupido. Questo è quello che è.

"Quella canzone è dei Simple Plan, vero?".

Izuku sobbalza di paura, ritrovandosi la sagoma di Katsuki accanto a lui, poggiata accanto al piano con le braccia incrociate. Non l'ha sentito proprio arrivare! Tuttavia si limita ad annuire.

"Suona Perfect di Ed Sheeran" propone il biondo, sedendosi senza complimenti sul seggiolino in pelle nera e largo per due. 

Izuku non capisce ma esegue. Nota con la coda dell'occhio il biondo dondolarsi un po' a ritmo dell'arpeggio iniziare in La, chiudendo perfino gli occhi. Qualcosa gli dice che sentirà l'Idol cantare e non vede l'ora.

 

I found a love for me

Oh darling, just dive right in and follow my lead

Well, I found a girl, beautiful and sweet

Oh, I never knew you were the someone waiting for me.

 

Izuku è deliziato dalla voce melodiosa e sexy di Katsuki e si lascia andare, assorbito da quel così insolito momento che lui aveva voluto ritagliarsi per se stesso. Il testo, gli acuti, la melodia, riempiono la piccola stanza insonorizzata, mentre fuori poco a poco il cielo si tinge di aranciato, colorando anche di una nuance rosso-oro loro due e il piano. 

I colori cambiano, l'illuminazione anche: sembra qualcosa di irreale.

D'un tratto, il verdino si unisce per cantare la seconda parte della canzone, creando inconsapevolmente un duetto, dove Katsuki fa ancora da voce principale, ma Izuku fa un contrappunto acuto, in una performance meravigliosa. Perfetta, esattamente come il nome della canzone.

Quando le ultime note risuonano, nel momento stesso in cui Deku suona l'ultimo accordo, nota Kacchan osservarlo muoversi sicuro sui tasti bianchi e neri. C'è ancora il riverbero ma che sfuma e introduce lentamente un imbarazzante silenzio.

"Mi opererò dopo il concerto di Natale" inizia casualmente Katsuki.

"Mi fa piacere" risponde l'altro sincero.

"Quante altre canzoni conosci?".

"Davvero tante, arrangiarle non mi riesce difficile. Vorresti provare qualcos'altro?".

"Sì. Cantiamo quella del tuo debutto, Deku" sceglie il biondo, causando un lieve risolino nell'altro. 

"D'accordo, Kacchan" sfida l'altro ma rapidamente si stupisce del fatto che l'altro non lo riprende né sbotta adirato. "One, two, three…".

 

You are my fire

The one desire

Believe when I say

I want it that way

But we are two worlds apart

Can't reach to your heart

When you say

That I want it that way

 

Nessuno dei due si accorge che il resto dei BBS, All Might e Aizawa, compreso Present Mic fanno da spettatori, almeno fino a quando Eijiro e Denki non decidono di creare un altro contrappunto, seguito infine da Shoto. Shota ha un'idea: con il suo potente Iphone scatta un paio di foto al quintetto e fa un breve video, facendo segno di guardare nella telecamera. 

Deku ha una parte tutta per se negli ultimi versi finali e conclude con l'accordo brillante del Si.

"Wow, spacchiamo proprio tutti e cinque insieme!" esclama improvvisamente Denki. "Proviamo qualcos'altro!".

"Midoriya, tu sai suonare anche la chitarra, vero?" domanda Shoto.

"Sì, ma è sul pianoforte che do il meglio di me. Come mai me lo chiedi, Todoroki-kun?".

"La sorella di Shoto, Fuyumi, vorrebbe imparare a suonare questo strumento ma loro padre non permetterà di chiamare un'insegnante" spiega ancora Denki pensieroso.

Izuku fa un sorriso morbido, comprendendo. "Potrei spiegarle ciò che ho appreso tramite i libri ma non posso promettere nulla".

"Sei bravo, ti ho visto. Mi basta. Domani sera sei libero?" azzarda subito Shoto. "Potreste anche voi venire a casa mia".

"Ah, amico! E' davvero una bellissima idea!" sorride Eijiro, raggiante.

"Mi dispiace, Todoroki-kun ma non posso accettare l'invito" ammette tristemente Izuku. "Domani sera verrà mio padre e sarò obbligato ad andare con lui e mia madre dai miei nonni paterni".

E' evidente come la luce del sole che Izuku non ne è per nulla felice e che sicuramente in casa Midoriya le cose non vanno affatto bene. 

"Andremo a casa di Metà e Metà, Deku" irrompe ferocemente e deciso il biondo, alzandosi.

"Ma… come pensi di convincere mio padre? Sei un Idol e anche famoso e ti riconoscerebbero di sicuro!" geme Izuku, tuttavia ha un barlume di speranza nei suoi occhi lucidi. 

"Forse posso convincerlo io" azzarda Shota, portandosi vicino al verde crinito. Gli si accovaccia dinanzi, sorridendogli dolcemente e arruffandogli i capelli. "Lui non mi conosce, se mi vesto bene potrei essere l'insegnante che ha deciso di seguirti per delle lezioni di economia dove tu stai andando alla grande".

Il labbro di Izuku vibra di emozione e non trattiene le lacrime, annuendo felice, senza notare che anche sulle labbra del biondo c'è un sorriso accennato ma sincero…

 

Izuku è nervoso, sua madre non ha fatto altro che parlare di Hisashi per gran parte del pomeriggio, mentre si agghindava con un lungo abito nero tutto di strass. Suo padre è stato il protagonista per lunghe e pesanti ore. 

Il campanello sembra finalmente interrompere lo sproloquio della donna dai capelli smeraldo; Izuku si offre di andare ad aprire e, nonostante si fosse preparato a dovere, vedere suo padre con uno sguardo duro nei suoi confronti lo fa raggelare completamente. Il verdino accenna un sorriso, facendolo accomodare.

"B-bentornato, papà" squittisce Izuku.

"Ah, ciao, figliolo. Tua madre?".

Izuku indica il bagno dove c'è la luce accesa e sospira sollevato quando l'uomo si porta in quella direzione. Ora può dare il via alle danze; scrive un messaggio sintetico ad Aizawa che ha parcheggiato l'auto proprio in un vicolo vicino e attende paziente qualche minuto prima che il campanello suoni di nuovo.

"Chi è?" chiede Hisashi, con Inko sottobraccio.

Izuku fa le spallucce ed apre la porta fingendosi preoccupato. "B-buonasera, sensei…".

"Buonasera, Midoriya. Ci sono i tuoi genitori?".

"Scusi, ma lei chi è?" chiede aspramente Hisashi. 

"Mi perdoni per il mancato preavviso, Midoriya-san ma sono l'insegnante di economia di Midoriya Izuku e sono venuto per chiederle se posso portare suo figlio con me a un piccolo raduno pre-natalizio di giovani talenti e futuri avvocati".

Quelle parole fanno illuminare completamente l'uomo che con sorriso arrogante fissa il figlio imbarazzato. "E così il mio figlio inutile si sta dando da fare? Bene. Può venire con lei, signor…?".

"Shimura, sono Shota Shimura" si presenta Aizawa, perfettamente calmo.

"Ah, non mi aspettavo che appartenesse all'illustre famiglia Shimura dove sono tutti avvocati, magistrati e persone per bene. A questo punto, Izuku, vai pure con Shimura-san e non deludermi!".

Izuku annuisce correndo a prendere lo zaino giallo dalla sua stanza al piano superiore, lasciando i tre adulti da soli.

"Gradisce qualcosa, Shimura-san?" domanda Inko.

"Oh, no, Midoriya-san. La ringrazio, ma siamo abbastanza di fretta. Riporterò io stesso vostro figlio a casa domani mattina, se permette vorrei che studiasse molto per migliorare i suoi voti".

"Ci mancherebbe! Se mio figlio può diventare un uomo di successo, tutto può passare in secondo piano!" esclama felice Hisashi, allungando la mano ad Aizawa che la scuote. Degna di una fredda occhiata Izuku, come un avvertimento, prima di salutare entrambi. "Ci vediamo domani, figlio".

"Buonasera e buonanotte, mamma, papà" e finalmente il verdino può respirare di sollievo quando si lascia quella pesante porta alle spalle rifugiandosi nell'auto grigia di Shota.

L'uomo elegante si allenta un po' la cravatta, sbuffando esternamente la pesantezza provata con il padre di Izuku. Degna di un'occhiata perplessa quest'ultimo e mette finalmente in moto, pronto per accompagnarlo a casa Todoroki.

"I ragazzi mi hanno detto che passeranno la notte in Agenzia. Hai portato il pigiama?" chiede dopo svariati minuti di silenzio.

"No. Non lo sapevo" ammette l'altro, guardando il suo cellulare.

"Allora te ne presterà uno Shoto. E' un bravo ragazzo. Tutta la sua famiglia lo è, nonostante suo padre non sia veramente convinto che suo figlio stia diventando un artista di successo, come lo sono gli altri". Izuku annuisce un po' alle parole di Aizawa, mentre le luci aranciate della sera corrono sull'auto, illuminando a tratti i loro volti. "… e come lo diventerai anche tu".

"I-io aiuterò Kacchan ma poi le nostre strade si divideranno" sospira tristemente il verdino.

"Quando abbiamo visto il tuo video abbiamo subito capito che eri l'elemento mancante e credimi, Midoriya, che tutti noi abbiamo fiuto per i talenti. Tra tanti ragazzi che abbiamo messo alla prova nessuno è stato capace di soddisfare le nostre aspettative ma quando Uraraka-san mi ha dato il tuo materiale è stato chiaro".

"Devo molto a Ochako e alla sua famiglia" si lascia sfuggire con occhi lucidi.

Aizawa gli fa una carezza sui morbidi e cespugliosi capelli con un sorriso sincero: "Per questa sera voglio che tu ti diverta. Tutti noi vogliamo davvero aiutarti, anche Katsuki".

"Forse non mi odia, dopotutto".

"Tu sei il suo rivale. Nel suo modo discutibile ha cercato solo di spronarti".

Izuku custodisce quelle parole nel petto e non osa più fiatare, fino a quando si ritrovano dinanzi a una residenza davvero molto importante, a due piani e con un rigoglioso e curatissimo giardino. Ci sono calde luci, un paio di automobili e si odono voci e canzoni. Improvvisamente il verdino si sente attratto e il cuore gonfio nel petto: trema un pochino, temendo che tutto possa spegnersi da un momento all'altro ma invece è la realtà.

Aizawa parcheggia, scende e apre la portiera al ragazzino, facendosi seguire fino al cancello che non tarda ad aprirsi. Sotto al pergolato fanno capolino i BBS e anche una ragazza alta, formosa, dai capelli bianchi con alcune tracce scarlatte molto carina. 

"Ce l'avete fatta!" esclama raggiante il rosso crinito, correndo ad abbracciare Izuku.

"E' stato straordinariamente semplice. E' bastato far leva su alcuni discutibili bisogni" spiega semplicemente Shota. 

Quando entrano, per Izuku è come entrare in un sogno. La casa è grande, accogliente, meravigliosamente addobbata e ci sono diverse persone molto amichevoli, insieme a una donna dai capelli bianchi e un uomo muscoloso dai rossi capelli che sorride cordialmente. Per un solo frangente guarda fuori, prima che Fuyumi possa richiudere la porta e percepisce di essere come un incomodo. Forse… avrebbe dovuto rifiutare?

"Vieni, Izuku" dice morbido Shoto. "La mia famiglia vuole conoscerti".

Il verdino si sorprende; è la prima volta che Shoto lo chiama con il suo nome. Non capisce il motivo ma il suo cuore ha un guizzo di gioia e quella sensazione sgradevole di disagio svanisce totalmente.

Ben presto si ritrovano tutti a tavola a mangiare leccornie su leccornie. Izuku è seduto tra Katsuki e Shoto che ha mantenuto un dolce sorriso per tutto il tempo. L'uomo si chiama Enji Todoroki, sua moglie Rei, poi c'è il figlio maggiore Touya che ha numerosi piercing, la seconda è Fuyumi, c'è Natsu e infine Shoto. 

"Come ti sembra la cucina di mia sorella?" inizia casualmente Touya, con un sorrisetto quasi insopportabile.

"E' deliziosa; soprattutto questo mapo tofu è straordinario. E' una combinazione perfetta di sapori" è la risposta sincera di Izuku.

Fuyumi ride appena, felice. E' ciò che voleva sentire; aveva temuto che per Izuku non fosse buona visto che non aveva detto una parola e invece si è ricreduta.

"Tu sei un cantante come Shoto?" segue la voce rude di Enji.

"Non lo so, in realtà. Ci sono tante cose che mi piacerebbe fare… per ora prendo ciò che viene, Todoroki-san" risponde il verdino, guardando con affetto i suoi amici, Yagi, Yamada e Shota.

"Domani è il gran giorno, allora" sospira improvvisamente Denki. "Sono eccitatissimo!".

"Già!" segue Eijiro, guardando Izuku. "Ehi, amico! Come ti senti per domani? Sarà la tua prima esibizione!".

"Sono molto nervoso".

"Chi non lo sarebbe! Ma noi abbiamo un metodo infallibile per scacciare l'agitazione" sogghigna ancora Eijiro, facendo un cenno a Shoto che si alza e si dirige verso uno stereo. Fuyumi e Natsuo tirano un po' dietro alcuni divani per fare spazio e Touya sceglie il disco di Walter Murphy - A Fifth of Beethoven, un classico rivisitato in chiave disco-dance.

Denki ed Eijiro si portano al centro del salotto living, anche Katsuki si alza e Izuku resta seduto ma senza dir nulla l'altro lo afferra per la mano facendogli cenno di seguire. 

"Balleremo la coreografia che abbiamo provato in queste settimane" gli dice. "Non c'è bisogno di cantare. Scateniamoci".

Izuku sorride e si posizionano a mo di stella, con Izuku al centro, Katsuki dinanzi a destra con dietro Shoto, Eijiro sulla destra e Denki dietro. Come la musica parte una forza incredibile di adrenalina schiaccia e distrugge ogni più piccola preoccupazione.

Tutto lo vedono: il volto di una gioia incontenibile…

 

"Midoriya-san, suo figlio non torna a casa fino a stasera. So che è un problema, considerando che siamo a Natale ma ha ancora bisogno di-".

"Va bene, Shimura-san, può fare di mio figlio ciò che ritiene più giusto. Tutto il resto, come le avevo già detto, può aspettare. Le auguro Buon Natale".

"Buon Natale anche a lei e famiglia"…

 

Izuku guarda la città dall'autobus che sta trasportando i BBS verso il luogo in cui si esibiranno. Non è riuscito a fare colazione, si è svegliato presto dal divano letto in Agenzia e silenziosamente ha guardato il cellulare, non per nulla sorpreso della mancanza di auguri di Natale o qualche messaggio di preoccupazione da parte dei suoi genitori.

Ora, con un pesante bomber nero addosso e un cappellino dal berretto abbassato sulla testa osserva i suoi amici che cercano di scacciare in qualche modo sia l'ansia per il concerto sia la stanchezza. Sorride, nonostante tutto.

"Come hai dormito in Agenzia?" chiede Denki con un mezzo sbadiglio.

"Molto meglio di quanto abbia fatto in sedici anni a casa mia" ammette il verdino, sincero.

Eijiro si affaccia sul poggiatesta del seggiolino dinanzi a Izuku e lo osserva con curiosità. "Come mai c'è questo conflitto nel rapporto con i tuoi genitori?".

"Mio padre Hisashi è un imprenditore di successo, così come mio nonno e il mio bisnonno che è mancato ancor prima che io nascessi. E' una tradizione. Mia madre lavora come Interior Designer e anche lei ha parecchia fama. Due mentalità così chiuse e orientate all'onore e ai soldi hanno fatto sì che troncassero sul nascere il mio sogno di diventare un Idol" racconta mogio Izuku, giocherellando con un dito sul display del suo cellulare. Eijiro annuisce, improvvisamente consapevole di aver ficcanasato in affari del tutto privati ma Izuku gli sorride, troncando sul nascere qualunque forma di scuse.

"A parte Shoto, nessuno di noi ha avuto problemi a inseguire il proprio sogno di diventare un Idol" racconta Eijiro. "I miei l'hanno presa bene quando gli ho detto che avrei presenziato a un provino come cantante di un gruppo nascente di teenager".

"Stessa cosa per me; anzi, mi ha iscritto mia madre e mio padre quel giorno anziché andare al lavoro mi ha accompagnato e mi ha aspettato per tre ore in auto. Quando gli ho detto che ero passato mi hanno portato a sfondarmi di hamburger in un posto chic a Shibuya" seguita Denki, seduto accanto a Shoto.

"Mio padre non era molto convinto che volessi diventare un Idol; quella mattina, anziché andare a scuola, ho preso un autobus e mi sono presentato all'Agenzia. Ho cantato, ho ballato e sono stato scelto. Quando sono tornato a casa ho detto che ero stato scelto e mio padre ha capito che non avrebbe potuto farmi cambiare idea. Ora, bene o male, mi supporta" seguita Shoto. "Qualche volta è venuto a spiarmi nella speranza che avrebbe visto qualcosa di storto capace di farmi rinsavire".

"Invece Kacchan è stato fortunato. Quand'era piccolo ha girato qualche pubblicità e quando sua madre ha visto in quei provini una possibilità di successo lo ha iscritto senza battere ciglio" ridacchia Denki. "Fortunato lui! Talento e bellezza!".

Il biondo sbuffa e mormora qualcosa di indefinito tra i denti, intento a fissare il paesaggio ancora avvolto in parte dalle prime luci dell'alba, fuori dal finestrino.

"Tu hai talento, Izuku. Lo abbiamo capito subito e vedrai, ti supporteremo" sono le parole di Eijiro, che gli allunga la mano. Izuku la stringe senza alcuna titubanza. "E poi credo che in queste settimane siamo diventati proprio una bella famiglia".

Famiglia?

Izuku guarda i volti sereni dei suoi amici, All Might che gli mostra il pollice, Aizawa che annuisce e perfino l'anziano autista che sogghigna contento, che da quanto ha sentito, si chiama Gran Torino. Non ci aveva pensato ma suona davvero bene. 

E con questo pensiero si trova ben presto dietro al palcoscenico, con un elegante vestito addosso. I BBS si sono vestiti di rosso, con motivi dorati che si intrecciano sul torso nelle iniziali dei loro nomi: hanno tutti un'acconciatura simile. Un po' di gel tiene sollevata la frangetta lasciando scoperta la porzione di fronte sul lato sinistro. 

"Siete davvero splendidi, Shonen" si complimenta All Might, guardandoli affettuosamente.

Sono emozionati, anche se i loro cuori palpitano di alta tensione e la folla che urla i loro nomi, eccetto quello di Izuku che è una sorpresa, rende tutto assolutamente più bello e difficile.

"E' arrivato il tuo momento" mormora sottovoce Katsuki, guardando Izuku, in disparte, senza alcun rancore. "Cercherò di dare il meglio di me ma dovrai supportarmi soprattutto quando ci saranno cali di voce".

"Lo so. Non fallirò, Kacchan".

Il biondo gli sorride un po' malizioso ma non smette di far passeggiare i suoi occhi su come si presenta il verdino, che appare quasi bello e per una volta non lo fa incazzare. Apre la bocca per dire qualcosa, probabilmente una brutta copia di scuse dell'ultima volta che è stato davvero un mostro ma Present Mic che è stato scelto per presentare il nuovo concerto di quest'anno lo anticipa.

"E' ora" dicono in perfetta sintonia. 

I BBS si schierano, Katsuki al centro, Eijiro, Shoto e Denki. Izuku è proprio dietro il primo, dovrà comparire per ultimo come importantissima rivelazione. Il delirio che si ode dietro a quelle tende corvine e allo schermo che si solleverà è ancora più forte. E arriva il momento: c'è uno scoppio di fuochi d'artificio, coriandoli, un twist di luci e una prima canzone parte con Katsuki che inizia a ballare e a cantare, seguito a ruota dagli altri.

E' un'introduzione di ben cinque minuti, poi tutto si spegne e un faro smeraldo si proietta al centro del quadrato che hanno creato i quattro Idol, ognuno in una posa che avrebbe ricordato il grandissimo Micheal Jackson. La folla si ammutolisce, Izuku sotto ai riflettori sta tremando ma lo vede: un cenno da parte di Katsuki e si sente improvvisamente libero.

La canzone del debutto, quello del suo video, inizia e lui canta, splendido, mostrandosi sul palco con una voce perfetta, con la totale attenzione tutta su di lui. Ben presto, Katsuki si unisce e la sincronia aumenta e i due sembrano le uniche star in quel momento. Eppure Izuku non sa che a casa dei nonni paterni, la tv è stata sintonizzata su un canale che sta trasmettendo in Simulcast il concerto. E non sa neanche che non appena Hisashi Midoriya vede il figlio cantare, anzi, esibirsi, spacca un bicchiere di birra sul tavolo e intima la moglie di montare in auto e partire immediatamente per Musutafu.

 

Il concerto è un successo, molto più di quanto avevano originariamente pensato Shota e Yagi. 

La folla ha accolto molto bene Izuku che durante le tre ore fino a mezzanotte del venticinque dicembre ha dato il meglio di sé, cantando e supportando i vari cali di voce di Katsuki fino a quando uno spettacolo pirotecnico ha suggellato la fine di tutto con un "Merry Christmas by BBS" in tanti colori e rumorosi scoppi di luci. 

I BBS si inchinano quasi commossi, respirando a fatica per aver danzato contro il freddo e cantato in modo perfetto, poi Yamada passa un microfono a Katsuki. La folla, come rapita, si ammutolisce. 

"Grazie per essere venuti in numerosi al nostro ultimo concerto di questo 2021. Vi abbiamo fatto una sorpresa: oggi entra ufficialmente a far parte dei BBS Izuku Midoriya! Stay Tuned, comparse!". Il biondo emette un urlo nel microfono afferrando la mano di Deku e sollevandola verso l'alto come se fosse stato il campione del mondo. E mentre tutto è un mix di voci, suoni, colori e gioia, Kacchan guarda morbido Deku prima che la sua espressione muti. "Mi hai stupito" ammette.

Izuku è commosso ma tenta di trattenersi mentre saluta il pubblico ancora una volta e insieme agli altri saluta augurando un Buon Natale e un Anno migliore a tutti. Ha sentito chiaramente di aver raggiunto il suo obiettivo più importante.

Come raggiungono i camerini, però, Katsuki inizia a tossire ferocemente e a sputare sangue incapace di fermarsi. Questa volta ha davvero esagerato ma ne è valsa la pena e non può che esserne molto felice. Se inizialmente volevano sostituirlo temporaneamente, anche se non lo ammettere mai, è veramente contento che Izuku sia diventato un membro ufficiale dei BBS. 

"Tieni, Kacchan. La tua acqua e le tue medicine. Sorseggia piano".

Nella sfocatura del suo attacco di tosse ferrosa il biondo accetta l'aiuto del verdino e aspetta quasi senza pazienza che la tosse si calmi così come il sangue. Le pillole impiegano davvero poco per fare effetto e Kacchan si sente subito meglio. 

O almeno così pensano, fino a quando dai corridoi non si odono delle urla di uomini. 

"Ma che sta succedendo lì fuori?" borbotta stancamente Denki. 

"Magari qualche fan troppo sfegatato" suppone Eijiro, andando comunque a vedere.

Quando apre la porta, le voci diventano molto più nitide e cosa peggiore quando Izuku mette la testa fuori dal camerino il suo cuore si ghiaccia completamente nel riconoscere due figure fin troppo familiari.

"Ma chi sono quelle due persone?" domanda Shoto, perplesso.

"Sono i miei genitori…" è la risposta quasi flebile di Izuku che non riesce a staccar gli occhi di dosso a suo padre che sta alzando sempre di più la voce contro Aizawa.

"Lei mi ha preso in giro! Gliela farò pagare amaramente! Nessuno prende per il culo un Midoriya, ha capito? Pensava che non mi sarei accorto di quel buono a nulla di mio figlio mettersi in ridicolo dinanzi a tutto il mondo? Ma adesso è tutto finito!". 

"Papà, smettila! Smettila subito!" interviene Izuku tremando. 

L'uomo lo guarda con disprezzo, così come anche sua madre che è anche profondamente delusa e in silenzio. 

"Midoriya-san, lei non si rende conto dell'incredibile talento che ha suo figlio e la prego di smetterla di denigrarlo in questo modo" appiana Shota, interponendosi tra l'uomo e Izuku. 

"Lei si tolga di mezzo! Devo riprendermi mio figlio e le garantisco che questa baracca chiuderà presto i battenti!" inveisce ancora l'altro, gesticolando con l'indice della mano destra. "Tu, figlio ingrato e disonorevole, vieni immediatamente qui!".

Izuku deglutisce ma nega piano. "Papà, tu mi hai visto mentre mi esibivo… è questa la vita che voglio percorrere, non diventare un avvocato!".

"Hai la testa riempita di sciocchezze, ma ti garantisco che dopo che ti avrò iscritto a un'altra scuola e ci saremo trasferiti, dimenticherai tutto questo! Firmerò seduta stante la petizione per chiudere quest'Agenzia di falliti!".

"ASCOLTAMI!" urla Izuku, quasi implorando. L'uomo ha un tentennamento. "Lascia stare i miei amici, loro stanno inseguendo i loro sogni. Se proprio devi rovinare qualcuno, continua con la mia vita… tanto ho capito che avrò mai scelte".

Hisashi sospira pesantemente, allungando la mano. "Se rinunci a tutto questo ORA non manderò in rovina questo posto".

E Izuku con gli occhi pieni di lacrime annuisce, voltandosi verso i suoi amici che sono totalmente atterriti. Imprime uno ad uno i loro volti nella mente, cercando di conservare nel cuore ricordi che non dimenticherà mai.

"E' stato davvero bello…" sussurra con un sorriso triste, poi si inchina. "Grazie per tutto quello che avete fatto per me".

Fa altrettanto con Yagi, Shota e Yamada e si incammina a passo lento verso l'uomo sogghignante che senza alcuno scrupolo gli molla un manrovescio sul viso così forte da farlo cadere di schiena in terra, sulla moquette scarlatta.

"Come si permette?!" sbotta di colpo Eijiro. "Lei è suo padre, d'accordo ma non dovrebbe accanirsi in questo modo su suo figlio!".

"E tu che vuoi, moccioso? Fatti gli affari tuoi e ringrazia questo inutile spreco di ossigeno e risorse che mi abbia fermato dal farvi ritrovare in mezzo a una strada!".

E' troppo! Davvero troppo! Katsuki si porta velocemente al capezzale di Izuku, aiutandolo a rialzarsi e a riportarlo verso i BBS, per grande sgomento di Hisashi che, colto da un'improvvisa rabbia afferra per i capelli il biondo trascinandoselo verso di sè.

"No, si fermi!" urlano anche Denki ed Eijiro, tentando di intervenire.

"Togli le tue luride mani da mio figlio, bastardo!" ruggisce Hisashi ma Kacchan non mollerà la presa delle sue braccia avvolte contro il piccolo corpo di Deku. "Hai sentito quello che ti ho detto, celebroleso?".

Kacchan ancora non molla, cercando di opporsi alle salde mani di Hisashi che cercano di arrivare al corpo di Izuku ma le cose assumono una piegatura diversa quando in un disperato e ultimo gesto l'uomo spinge verso una rampa di scala i due.

Segue un tonfo incredibile, un groviglio di voci addolorate e poi un forte boato riverberante. Izuku sbatte forte la testa contro un termosifone per proteggere quella di Katsuki. 

"Mio figlio!" esclama Hisashi cercando di correre verso i due ragazzi ancora distesi sul freddo pavimento. 

A quel punto, però, Yamada e Shota lo afferrano per mani e torso e lo trascinano via, mentre Eijiro e Shoto corrono al capezzale degli amici, mentre Denki corre a chiamare Chiyo o qualche altro dottore. 

"Lasciatemi subito andare! State commettendo un grosso reato!" ruggisce Hisashi.

"Lei si è appena cacciato in grossi guai, Midoriya-san. Ciò che ha fatto è stato registrato dalle nostre telecamere di sicurezza. Le consiglio di non aggravare ulteriormente le sue accuse o le garantisco che neanche il miglior avvocato possibile saprà aiutarla!" intima Shota.

E a quel punto l'uomo si calma, adocchiando un paio di telecamere di sicurezza poste sia sul camerino dei BBS sia sulla rampa di scale. I video di sorveglianza avranno registrato tutto. Si aggiusta alla meglio la giacca grigia che indossa e fa cenno alla moglie di andare, incurante di Deku che è rimasto svenuto tra le braccia di Katsuki, ancora scosso e abbastanza dolorante per la caduta sulle scale. Il suo polso sinistro pulsa da morire; forse è slogato.

Non appena però i due coniugi raggiungono la porta esterna del retro dello stadio all'aperto, vengono accerchiati da alcune volanti sollecitate dall'invio del video, in tempo reale da parte delle telecamere di sicurezza. Sia Inko sia Hisashi alzano le mani per non opporre resistenza: verranno portati in centrale e successivamente processati per violenze verbali e abusi su minori.

Contemporaneamente la situazione sembra essersi stabilizzata. 

Shota, Yamada e Yagi con Chiyo si occupano immediatamente di Katsuki e di Izuku che vengono immediatamente portati all'ospedale più vicino...

 

La porta dell'Agenzia si apre, catturando l'attenzione di Denki, Eijiro e Shoto, che stavano allenandosi su alcuni passi. E' All Might che tiene per le spalle un Katsuki dalla gola bendata e una giacca bianca addosso. Sorride, anzi, ghigna alle facce felici dei suoi amici e fa il gesto del dito medio per scherzare.

"Baku-bro! Ti hanno dimesso dall'ospedale, allora?" esclama raggiante il rosso crinito, dandogli il cinque.

"No, in realtà lo avevano dimesso ieri sera; questa mattina sono passato io a prenderlo per portarlo qui. L'operazione è stata un successo e potrà tornare a cantare tra un mese e mezzo" spiega All Might, felice. "Abbiamo dalla nostra parte una luminare in fatto di medicina e operazioni, Chiyo Shujenzi".

Alle loro spalle Shota si schiarisce la voce con volontario rumore per far cadere su di sé l'attenzione generale.

"Oggi è una giornata di sorprese" ridacchia Yagi. 

Dietro l'uomo corvino spunta Izuku con una stampella e la gamba sinistra fasciata. Ha un cerotto sull'angolo sinistro della fronte, è un po' pallido ma felice. 

"Izuku!" sorridono ancora i tre ragazzi, abbracciandolo fortemente.

"Ora, cerchiamo di sederci che dobbiamo parlare, però" ricorda Shota e in pochi attimi i BBS al completo si ritrovano seduti nell'ufficio di All Might e quest'ultimo è al fianco del moro.

"Dopo l'accaduto del 25 dicembre sia Hisashi sia Inko sono stati arrestati per anche vecchie violenze su Izuku, come riportano le due cicatrici su mano e braccio destri e non è tutto, hanno perso la patria podestà. Da parte di sua madre non ci sono parenti disposti a prendersi cura di Izuku che è ancora minorenne, da padre di suo padre tutti hanno preferito un orfanotrofio".

"Che cosa?!" esclama indignato Eijiro.

"Dopotutto sapevo di non essere mai stato amato da nessuno…" sospira tristemente il verdino, guardando la fasciatura alla gamba. "Non si sono neanche degnati di vedere se fossi vivo o morto dopo quella caduta. Me la sono cavata con qualche punto alla fronte e una caviglia slogata".

"Hai salvato Baku-bro, però e questo non è cosa da poco" ricorda Denki.

"Il mio corpo si è mosso da solo" ammette il verdino ma di nuovo Shota si schiarisce rumorosamente la voce.

"Per evitare che Izuku venga trasferito in un orfanotrofio qualcuno ha avanzato una richiesta di adozione".

Yagi Toshinori sorride gentilmente, alzandosi per portarsi dinanzi a Izuku e a spingerlo in un abbraccio. 

"All Might… mi hai… mi hai davvero… adottato?" balbetta incredulo il verdino. 

"Sì, Shonen. Essere una persona importante mi ha permesso di accelerare di molto un processo abnormemente lungo. Sono orgoglioso di essere il tuo nuovo papà".

Per Izuku, questo è il più bel regalo di un nuovo anno e non si trattiene, iniziando a piangere felice e quasi non realizzando che i suoi incubi sarebbero stati definitivamente finiti.

"Ti ho trasferito nella scuola che frequentano Shoto, Eijiro, Denki e Katsuki. Dal sette gennaio inizierai a frequentarla, così sarai più vicino all'Agenzia e ai tuoi sogni" spiega bonario All Might, accarezzandogli i capelli.

E' davvero l'inizio di qualcosa di nuovo…

 

Eppure c'è ancora una sorpresa per Deku.

La campanella della U.A. suona, è l'ora di pranzo. Anche se fa freddo, Izuku non rinuncerà a mangiare un ottimo bentou preparatogli da All Might seduto sul tetto della scuola a guardare il cielo e a cercare di cancellare tutti i ricordi più tristi della sua vita. 

Quando varca la soglia della porta che collega alle scale nota una familiare chioma bionda di spalle, con una sciarpa al collo, che osserva l'azzurro cielo e l'orizzonte. Izuku non vuole spaventarlo ma l'altro si è già accorto di lui.

"Non pensavo che ti avrei trovato qui, Kacchan" sorride timidamente il verdino, avvicinandoglisi con passo incerto.

Katsuki lo guarda con sguardo indecifrabile, poi sposta i rubini sul fazzoletto giallo a pallini bianchi che ricopre il bentou. 

"Kacchan, mi dispiace per le divergenze avute in questi giorni… so che non vuoi che ci preoccupiamo per te ma-".

"Chiudi la bocca e ascoltami" interrompe basso Katsuki, avvicinandoglisi. "Io ti detesto". Izuku sbatte la palpebre e china lo sguardo come se gli si fosse piombato un macigno pesante addosso. "Io ti detesto, avrei continuato a dire ma non è così. Ci sto pensando da un po', in realtà, dopo che abbiamo cantato insieme al piano, prima di tutto questo fottuto casino, mi sono accorto che continuavo a pensarti".

Izuku ha lo sguardo luminoso e le guance leggermente arrossate mentre stringe il nodo del fazzoletto che sorregge per il bentou.

"Ho pensato che stessi impazzendo perché non era normale; pensavo che il fatto che ti pensassi o ti guardassi sempre era dovuto al fatto che mi stavi sul cazzo e invece no". Kacchan sospira pesantemente grattandosi un po' la nuca con le guance lievemente più rosse. "E' solo difficile, va bene?" scatta, voltandosi di spalle.

Forse Izuku ha capito, perché in tutto quel periodo passato con Kacchan e i BBS si è reso conto che quando era insieme a lui si sentiva semplicemente diverso. Probabilmente Katsuki Bakugo sta provando la stessa cosa. 

Lo stessa sensazione di una moltitudine di sentimenti, pensieri e una buona dose di batticuore.

"Kacchan, va bene. Non sei costretto a continuare" prova Deku, fissandogli le bianche scarpe.

Il biondo non vuole affatto arrendersi, non è nel suo stile lasciare le cose a metà e ora è curioso di provare una cosa che forse varrà più di mille parole. Si volta con scatto felino, afferra il polso di Izuku e lo tira a sé. Segue un imbarazzante gioco di sguardi dove Izuku arrossisce moltissimo ma per Katsuki quella visione è come quella di un angelo. 

Izuku era terribilmente carino e capiva perché aveva iniziato a guardarlo in un certo modo.

Deglutisce, si avvicina un po': Izuku chiude istintivamente gli occhi, in attesa e lui annulla il divario. Il bacio dura alcuni istanti, è dapprima molto imbarazzato, timido ma poi la mano del biondo corre verso la schiena del verdino e lo tira a sé, a toccarsi entrambi gli inguini che strusciano leggermente e caldamente. 

Il biondo lascia al suo corpo di fare il resto, si ritrova a posizionare una gamba sotto al cavallo di Izuku che lascia cadere il bentou e libera le mani per portarle sul suo viso perfetto e accarezzarne la pelle rovente. E' un gioco di gemiti, di aliti e di sapori misti. 

"Kacchan…" sussurra Izuku contro quella bocca meravigliosamente abile a baciare. Le sue labbra sono rosse, umide. "Questo fa di noi fidanzati?".

"Non lo so, Deku. Però possiamo provare…".

Izuku sorride, osando baciarlo con impeto e foga. La loro pausa pranzo non sarà dedicata a mangiare ma piuttosto è l'antipasto di un menu fatto di amore, bisticci e il coronamento di un sogno. 

Sì, poteva anche andare bene. Per ora Izuku aveva tutto quello che poteva desiderare; un papà meraviglioso, amici sinceri e un ragazzo che l'avrebbe protetto con fedeltà e una buona dose di amore.

"Kacchan…".

"Deku?".

"Lo so che non è più valido perché siamo alla seconda metà di gennaio ma… Buon Natale".

Il biondo solleva le sopracciglia per qualche attimo ma poi sogghigna, portandolo di nuovo a sé, contro il suo corpo. 

"Buon Natale anche a te, Deku".

Sì, sarà un nuovo anno, se lo sentivano. Complicato? Forse. Bello? Si spera. 

BakuDeku? Sempre!

 

The End




 
  
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