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Autore: paige95    27/12/2021    15 recensioni
Un segnalibro che porta i nostri nomi, mi ricorda che nelle pagine precedenti avrà cura di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme.
[Partecipa all’iniziativa “Regali di inchiostro” del gruppo Facebook L’angolo di Madama Rosmerta]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Vuoto di luci


 


 
A Sia che nel cuore è una piccola Hermione,
a Bessie che sa come colorare il mondo,
a Maria che trova il possibile nell’impossibile,
a Cora Line che esprime la passione di cui tutti abbiamo bisogno,
a Nao che “non si piace mai abbastanza, ma è una meraviglia”,
a Inzaghina che mi infonde il calore della Tana,
a Fede che è emozione pura,
a Gabry la mia “enemy to lovers”,
a Kamy che nel mio shipworld non mi fa mai sentire sola.


 
Non so quando sono morta, il respiro scorre ancora nelle mie vene, ma è vento ghiacciato. Sento freddo, un Dissennatore deve essermi passato accanto, deve aver accarezzato i miei ultimi ricordi lieti. Ha avuto pietà o non è mai davvero esistito, uno scorcio di passato si fa largo tra le macerie di un cuore ferito. Non voglio arrendermi all'oblio causato da queste mani. Lotto con le unghie e con i denti per salire in superficie, rivedere la luce della consuetudine, della mia famiglia. 

Vischio. Una bambina troppo minuta sgambetta sul petto del padre per appendere un rametto all'architrave. Ci riesce perché lui è lì a sorreggerla. Si fida di lui, la sua presenza è indiscussa.
 
Non so se morire significhi davvero questo: perdere il proprio mondo e le persone care. Tradire la propria presenza in mezzo a loro. Andarsene nell'indifferenza di una vita mai nata e vissuta, mai condivisa. Sparire come le nubi in un giorno di sole.
Ora so cosa significa, ora so cosa ha provato Harry. Intravedo al mio fianco il suo sorriso triste con il quale tenta di infondermi coraggio. Vorrei dirgli che lo so, so cosa si prova. Ora lo so ed è una spina nel fianco, una punizione divina al pari di quella inflitta a Prometeo[1], un tormento eterno. Harry non li ha conosciuti, non ha vissuto quasi vent'anni al loro fianco. Il bambino di appena un anno strappato alla morte non ha nitidi ricordi verso i quali provare nostalgia. Godric mi perdoni! Non è stata fortunata l'infanzia di Harry, ma è stata priva di momenti lieti da cui attingere una dolorosa speranza. 
Ron è fortunato e lo sa. Trema accanto alla radio, combatte contro i nervi nel timore di una disgrazia. Nemmeno io vorrei cadesse nell'oblio insieme a me e perdesse ogni punto di riferimento. Perdesse casa.
 
Neve. Un silenzio innaturale è sollevato da fiocchi gelati. 
«Mamma non lo deve sapere»
Il dito dell'uomo contro le labbra dolcemente curvate chiede complicità. A poche ore dalla Vigilia un padre e una figlia raccolgono cristalli di ghiaccio prima che sfiorino i fili d'erba sempreverde. I loro palmi nudi custodiscono il calore della felicità.
 
Sono morta per colpa di un mio stesso incantesimo, gli incantesimi di cui vado tanto fiera, senza i quali non pensavo di sentirmi una strega. Ora non so più quanto ne valga la pena. Dicevano di essere orgogliosi di me. Non hanno mai spento la mia natura, ne erano affascinati. Ho imparato a servirmi della Magia contro di loro, alle loro spalle. Si fidavano di me e li ho traditi. Dall'orgoglio all'infamia il passo è stato breve. Non devono essersene accorti, però. Oh, Godric, ti prego, non voglio abbiano capito, la mia mano non deve aver tremato proprio stavolta!
 
Occhi brillanti fissano la bambina. 
«Mamma. Cosa sta succedendo?»
La donna è emozionata. Stringe la figlia, ma non sente ricambiare l'abbraccio, il suo corpo resta teso nel calore materno. I palmi della piccola sono rivolti verso l'alto, come le sue iridi nocciola annacquate. È preoccupata, ha urgenza di comprendere per quale ragione il libro della biblioteca si sia fermato magicamente a metà strada tra i suoi boccoli e il soffitto.
 
È dolce morire, se loro sono al sicuro nelle sterminate terre dell'Australia. Lui non si prenderà il disturbo di oltrepassare l'oceano, cancellerà i miei genitori dalla lista nera. Diventeranno babbani mai esistiti. Nemmeno io sarò mai esistita per loro. Sono sparita da ogni singola foto. Imprimo i ricordi nella mente, spero di possedere abbastanza spazio per ogni momento. Mi appunto dove siamo arrivati, un segnalibro che porta i nostri nomi, mi ricorda che nelle pagine precedenti avrà cura di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. 
Anche se sarà una vana speranza, mi rifiuto di dimenticare. Tutto ciò che ci separerà dal nostro prossimo incontro sarà solo una piccola parentesi di nulla. 
Non avrò mai una morte più dolce tra nitidi ricordi di carezze e abbracci. Scruto il passato da lontano. Sono in una foresta, ma mi sento sulla cima del mondo, montagne russe da cui è vietato scendere. La guerra non mi ucciderà, saranno i rimpianti a farlo: una carezza mancata, una parola dimenticata. 
Sono sparita non accorgendomi di vivere ancora. Mentre l'anima inesorabile si separa dalle terminazioni nervose, non sento più dolore, caldo e freddo sono indistinguibili.
Grattastinchi non smetteva di regalarmi fusa, le sento ancora, non provo altro, solo un gesto d'affetto da parte di colui che non mi dimenticherà. Giocava contro le mie caviglie con gomitoli di ricordi. Almeno lui potrà ricordarsi di me.
 
Nastri colorati affievoliscono le luci dell'Albero. La forma del pacchetto argentato è inconfondibile. È spesso due dita in più. Un doppio regalo è pronto per rinvigorire la biblioteca personale della piccola di casa.
 
I libri nella borsetta di perline pesano, non hanno più un loro posto. Le responsabilità pesano.
Mi sono dileguata invisibile da quell'angolo della stanza in cui mi ero stipata. Ho osservato tutto ciò che stava accadendo come se non fosse più affar mio, come se non fosse coinvolta la mia famiglia.
È innaturale che un figlio debba separare la propria strada da quella dei genitori. È assurdo che debba farlo proprio io, devota e accettata strega in una amorevole famiglia di babbani.
Respiro a fatica da quel giorno. Ad Harry racconto che è ansia e stanchezza tipica dei fuggiaschi. Ron non se ne accorge, è impegnato a preoccuparsi per la sua famiglia unita nel pensiero - almeno loro. 
L’aria era diventata ostile fra le quattro mura della casa in cui sono cresciuta, eppure il pericolo rimane qui fuori.

 
24 dicembre 1997, Godric's Hollow 
 
«Buon Natale, Hermione»
«Buon Natale, Harry»
Davanti alla tomba di Lily e James Potter, ti stringo a me in un comune e differente destino.
 


Buongiorno a tutti, cari lettori e care lettrici!
Siamo in pieno periodo natalizio e tratto temi tristi. Mi rendo conto di essere fuori luogo, benché sullo sfondo ci sia un’atmosfera natalizia lontana in questa storia. È un regalo ed io mi auguro con il cuore di non aver rattristato le destinatarie. La mia ispirazione non è sfavillante in questi mesi, ma spero comunque di avervi trasmesso questo minuscolo pensiero.
Auguro a voi ragazze e a tutti coloro che sono giunti fin qui dolcissime festività! <3
Ringrazio chiunque abbia speso un secondo del suo tempo per leggere queste righe. <3
Un abbraccio grande!
-Vale
 
[1] Mito greco secondo cui su Prometeo pende la condanna eterna di un’aquila che gli divora ripetutamente il fegato, il quale ricresce ogni notte.
   
 
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