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Autore: etienne86    10/01/2022    15 recensioni
Nella storia originale siamo a un passo dalla Rivoluzione. Quando Oscar e Andrè raggiungono i loro compagni in caserma il 13 luglio 1789, lei dichiara apertamente il loro legame, la decisione di lasciare l'esercito e seguire il suo uomo, anche di lottare col popolo francese, se lui lo vorrà. E Alain le propone di continuare a guidarli, ma schierandosi coi cittadini in rivolta. La malattia di Oscar rimane un segreto che lei si porterà nella tomba.
Ho immaginato uno scenario diverso...proprio partendo da qui (mentre mia figlia mi ripeteva le lezioni di storia...)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Pensavo di arrivare con la Befana, ma sono in ritardo...anche nel fare a tutte voi gli auguri per un 2022 migliore del 2021...

Grazie della pazienza!


Capitolo 11


Terminata la colazione Oscar chiese a Nanny di aiutarla a lavarsi e cambiarsi e decise di uscire. Temeva l'immobilità a cui la malattia l'aveva obbligata negli ultimi giorni e decise, complice la giornata soleggiata ma non afosa, di visitare la forge insieme a Cirillo ed Andrè. Mentre il loro ospite spiegava le diverse funzioni della struttura ideata da Leclerc, Oscar si muoveva al braccio del giovane, teneramente felice di quel contatto, chiedendosi perchè si fosse negata così a lungo quella gioia. Gilbert li seguiva svogliato, più interessato a spaventare le lucertole che immobili si riscaldavano al sole, sul muro dell'edificio, che alle spiegazioni di Cirillo.
Mentre si trovavano in prossimità del canale videro arrivare una chiatta, che scivolava placida sull'acqua. Uno dei due timonieri scese sul molo ed il secondo gli lanciò la cima per attraccare l'imbarcazione. Avevano bisogno di fare scorta di acqua dolce e, avendo già frequentato il posto, si diressero senza incertezze verso un pozzo che si trovava proprio davanti all'ingresso dell'altoforno. Salutarono Cirillo con un cenno del capo, come se lo conoscessero, poi, riempite le borracce si avvicinarono.

Buongiorno, monsieur! Tutto bene qui?”
Si, tutto tranquillo, grazie” rispose l'uomo. Anche Oscar ed Andrè si accostarono ai due barcaioli.
Che notizie ci portate da Parigi?” continuò Cirillo.
I due bevvero un sorso avidamente, poi si asciugarono l'acqua dal volto.

Tempi difficili, signore. A Parigi Necker è tornato al suo posto di ministro delle finanze e il re ha dovuto accettare il nuovo sindaco della città, eletto dal popolo e di origini borghesi. Ma non è tutto”
I tre davanti a loro li ascoltavano in silenzio.

Ci sono stati molti disordini per la città ed è stata istituita una nuova Guardia Nazionale, aperta anche a uomini del Terzo Stato e capeggiata dal marchese di La Fayette. Ma questo non impedisce atti di rivolta altrove, nelle campagne. Venendo qui abbiamo visto il fumo levarsi dai torrioni del castello di Montbard.”
State dicendo che i villani attaccano i castelli dei loro padroni?”
Si voltarono tutti verso Gilbert, che, alle loro spalle, aveva posto questa domanda.
I due annuirono ed improvvisamente il ragazzo perse la calma.

Ma noi cosa facciamo qui? Siamo in villeggiatura mentre il mondo è in fermento!? Voglio unirmi ai contadini in rivolta, sono stufo di fare da chaperon a questi finti rivoluzionari! Voglio entrare in azione, voglio combatt...”
Lo schiaffo che lo colpì in pieno volto interruppe il suo proclama.
Si coprì con la mano la guancia colpita, mentre Oscar lentamente riabbassava il braccio.

Sei libero di andare a farti ammazzare quando vuoi e da chi preferisci, Gilbert! Ma non sei libero di insultare nessuno dei presenti!”
Non si aspettava di essere redarguito in quel modo e proprio da lei, che fino alla sera precedente sembrava sul punti di passare all'altro mondo. La fissò con astio, gli occhi stretti come due fessure e il labbro tremante di rabbia, poi si voltò e fece ritorno al pavillon, prendendo a calci i ciottoli sul selciato.

Quando passerà la prossima chiatta diretta a sud?” chiese poi la donna ai due timonieri.
Oscar...”provò a intervenire Andrè, ma lei non si voltò.
I due si guardarono negli occhi, poi uno rispose.

Domani, nel pomeriggio”
Oscar si rivolse direttamente a Cirillo.

Pensate sia in grado di partire domani?”
L'uomo la fissò, grattandosi la fronte.

Penso che nessuno sia in grado di impedirvelo, madame”
Lei lo fissò intensamente, non aveva mai visto tanta serietà e determinazione negli occhi di una donna.

Non vi ho chiesto di fare dello spirito, monsieur Cirillo. Se non conoscete  la risposta, non nascondete il vostro difetto dietro al mio”
Sospirò.

Avete ragione. Se ho correttamente inquadrato quello che può essere il morbo di cui soffrite, il riposo e la quiete sono la migliore cura per voi. Ma è anche vero che un viaggio lungo il canale non comporta grossi sforzi o minacce per le vostre condizioni, se il tempo è clemente. E in ogni caso ritengo sia meglio partire prima che i disordini si estendano anche qui. I ribelli potrebbero bloccare il traffico sul Borgogna e a questo punto il viaggio verso Marsiglia diventerebbe davvero complicato”
Oscar lo ascoltò poi si volse verso Andrè. Il tono della sua voce, fino ad allora perentorio e risoluto, si ammantò di dolcezza, le sue labbra si distesero in un sorriso colmo di tenerezza. Cirillo la fissava, ancora stupito delle diverse sfumature che il suo accento sapeva assumere.

Cosa ne pensi, Andrè?”
Il giovane annuì, senza parlare. Da una parte avrebbe sicuramente desiderato prolungare il suo soggiorno a Buffon, essere sicuro che lei fosse fuori pericolo, dall'altra la sola idea di un'aggressione simile a quella subita a St.Antoine gli faceva tremare le gambe. Nessun dragone svedese l'avrebbe salvata, in quel caso.
Così fu decisa la loro partenza per il giorno dopo.
Oscar, per tacitare le preoccupazioni di tutti, rimase per il resto della giornata nella camera a lei destinata, mentre Nanny si affaccendava per rifare i bagagli. La vide spostare dei fogli arrotolati dentro un baule, mentre borbottava cercando qualcosa.

Che cosa sono?”chiese alla balia, indicandoli.
Oh, non ci crederete mai, madamige...madame, volevo dire”abbassò il capo di fronte a quel errore involontario. Faticava ad accettare la frettolosa cerimonia della notte precedente e quello che comportava, per Oscar e suo nipote.
Sono bozzetti di studio che il pittore ha fatto per il vostro ritratto! Non c'è stato verso di convincerlo a lasciarli a palazzo!”
Posso vedere?” chiese Oscar.
La nonna glieli portò. Lentamente, srotolando quei fogli, comparvero i suoi occhi, di svariate dimensioni, con diverse gradazioni di azzurro...poi un dettaglio delle sue mani che stringevano le redini di Caesar...prove di colore rosso magenta per il suo mantello...e infine il suo volto, con la chioma bionda appena accennata, il sorriso aperto, che era evidentemente stato scartato a favore, nel quadro definitivo, di un urlo di battaglia, evidentemente ritenuto più consono. Notò anche delle cifre scritte in piccolo, in un angolo del foglio.

Ma...li ha pagati!?”
Naturalmente, il pittore ha chiesto un contributo...esagerato, a mio avviso! Ma mio nipote non ha sentito ragioni...”
Oscar sorrise, senza aggiungere una parola.
Ripose con cura i disegni e li consegnò alla nonna, prima che lasciasse la stanza con l'oggetto finalmente trovato, il velo di pizzo nero con cui si copriva il capo durante la santa messa.
Si lasciò scivolare sui cuscini e chiuse gli occhi. Immaginò le mani di Andrè su quei fogli, le dita a seguire i tratti di matita, e poi, come per una naturale trasposizione, le pensò su di se. In quel sogno ad occhi aperti erano leggere e delicate, le slacciavano lentamente i lacci della camicia, seguivano il profilo della sua spalla lasciando scivolare via il tessuto, scoprendo la pelle...le sfuggì un gemito. E' questo il desiderio di una moglie per il proprio marito?
La notte precedente, quando aveva chiesto a Cirillo di portare da lei un sacerdote per sposarsi con Andrè, era convinta che non avrebbe avuto altro modo per dimostrargli il suo amore. Adesso, con le forze che pian piano tornavano, sentiva prepotente il desiderio di non sprecare tempo e altre occasioni. Con lui accanto sentiva di voler vivere, ad ogni costo.

Prima di cena Cirillo passò da lei. Era seduta, appoggiata sui guanciali del letto. Dopo che gli diede il proprio assenso, le posò la mano sulla fronte e nell'incavo del collo.
Avete nuovamente un po' di febbre, madame”
Oscar sbuffò, non potendo nascondere l'insofferenza per quella situazione.

Ieri sera ho davvero temuto che vi avremmo perso...non siate impaziente”
Lei allora sorrise.

Non sono mai stata tanto a letto in vita mia!”
Lo so, Andrè mi ha raccontato che siete una persona sempre pronta all'azione...ma questo vi è già costato molto, non credete?”
Lo guardò con aria interrogativa.

In questi ultimi mesi avete mangiato con regolarità? Avete dormito a sufficienza? Avete evitato di esporvi alle intemperie o al sole cocente?”
No, monsieur, nessuna di queste cose”
Ecco, madame, io credo che abbiate una seria affezione ai polmoni, ma che non si tratti di tisi. Il dimagrimento e la perdita di forze sono dovute alle condizioni a cui avete sottoposto la vostra persona, non alla malattia. E la tosse, accompagnata da sangue, può essere legata ad altri morbi che non siano la consunzione. Se ho ragione, e difficilmente mi sbaglio- ammise con una punta d'orgoglio- potreste anche guarire e rimettervi completamente”
Vide i suoi occhi azzurri farsi grandi.

Bene, adesso vi lascio. Ho suggerito a vostro marito di portare qui quello che ritengo debba essere la vostra cena per stasera...non vi dispiace mi sia preso questa libertà, vero?”
Lei scosse la testa, sempre sorridendo.
Quando stava già uscendo, Cirillo si rivolse a lei nuovamente.

Madame, permettete un'ultima domanda. Vi siete unita in matrimonio con Monsieur Grandier pensando di essere in punto di morte?”
Oscar lo fissava , senza capire.

Intendo dire...avete voluto sposare un uomo al quale siete legata dall'infanzia, ma che è di estrazione molto umile e in questo momento versa in uno stato di grande fragilità...Se la vostra decisione è stata dettata dalla gravità delle vostre condizioni...se non pensavate di sopravvivere ancora a lungo...” Non sapeva come uscire da quel garbuglio di supposizioni, per comunicarle che poteva ancora annullare quell'unione, se avesse voluto.
Non lo lasciò terminare.

Volete essere così gentile da portarmi la spazzola che trovate vicino allo specchio?”
Quando gliela porse Oscar cominciò lentamente a spazzolarsi i lunghi capelli.

Vi ringrazio, monsieur Cirillo, di tutto. Potete dire a mio marito che lo aspetto per cenare qui, con me”
Il medico si piegò in un leggero inchino e lasciò la stanza. Aveva cercato una spiegazione razionale non solo ai disturbi di salute della giovane donna, ma anche a quella decisione così poco appropriata, per una persona del suo rango. Non aveva mai creduto all'amore se non come soggetto da romanzo o tragedia, e adesso gli si presentava così reale, sotto gli occhi, e ne avvertiva la potenza, sia quando osservava le reazioni di lei che gli atteggiamenti di lui.

Dopo pochi minuti Andrè la raggiunse.
Lo vide entrare con un vassoio e rimase colpita nel constatare che l'occhio destro fosse coperto con un velo nero avvolto attorno alla testa.

Cosa è successo al tuo occhio, Andrè?”
Il giovane si avvicinò al letto e appoggiò il suo prezioso carico con attenzione.
Amava sentire quel tono di apprensione nella sua voce, a tradire quei sentimenti che per anni aveva sperato di trovare in lei.

E' un'altra delle idee bizzarre del nostro ospite, Oscar. Ha saputo che sto perdendo la vista e mi ha suggerito di proteggere l'occhio con un velo scuro...per la luce...” La giovane corrugò la fronte, poco convinta.
Mi ha spiegato che il bagliore intenso può ferire gli occhi. Secondo lui devo indossarlo di giorno, specialmente nelle giornate di sole, mentre la sera posso toglierlo...”
La sentì soffocare una risata e si mise a sorridere anche lui.

Lo so, è una spiegazione assurda, ma perchè non provare?”
No, non è questo, Andrè. E' che mi immagino la faccia che avrà fatto tua nonna, costretta a cederti la sua preziosa veletta per la santa messa per vederti conciato così”
Cominciarono a ridere entrambi, come non facevano da anni...
E insieme mangiarono le strane pietanze, ricche di verdure e sapori, che l'originale medico italiano aveva preparato loro.
Andrè sentiva il suo cuore aprirsi finalmente alla gioia dell'amore dichiarato di Oscar. Percepiva il suo sguardo posarsi su di lui, come una carezza, le sue mani, che nei gesti consueti cercavano frequenti contatti con le sue, la sua voce che tradiva una gaiezza e una spensieratezza che aveva dimenticato, e che restava nell'aria, anche nei momenti di silenzio.
Quando il campanile batté le nove di sera, radunò tutto quello che avevano sparso sul letto e si accinse a lasciare la stanza.

Cirillo mi ha intimato di non fermarmi troppo a lungo: hai bisogno di riposare per affrontare il viaggio domani”
Lei gli sorrise di rimando, ma quando lui le volse le spalle lo richiamò.

E' così che auguri la buona notte a tua moglie?
Cos'era quel timbro nella sua voce? Provocazione?
Andrè si voltò di scatto, quasi incredulo.
Poi lentamente appoggiò il vassoio sulla cassettiera, si sedette accanto ad Oscar e lei, con un gesto lento e delicato, gli scoprì l'occhio destro. Rimasero alcuni istanti immersi ciascuno nello sguardo dell'altro, poi Andrè chiuse gli occhi e lei lo seguì. Le loro labbra si trovarono, in quel buio pieno di luce.

  
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