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Autore: Sophiastark_14520    14/01/2022    0 recensioni
Sono ancora qui a scrivere.. abbiamo ancora Daryl Dixon come protagonista maschile principale.. il nostro nuovo personaggio è una ragazza il cui nome è Julie ed è molto importante per Negan.. la storia parte proprio dall'ultima puntata della stagione 6..
nella storia ci saranno alcuni riferimenti chiari della serie tv altri di mia invenzione e la storia seguirà a tratti la trama principale della serie..
se vi va lasciate delle recensioni con le vostre opinioni, sarò felice di leggerle e ascoltarvi con qualche consiglio
Buona lettura
Genere: Dark, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Rick Grimes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap.3 

Da una prigione all’altra.. Fantastico! Se sapevo che sarebbe stata così la fine non sarei scappata, almeno avevo una stanza, un letto e altre comodità.. Passai tutta la notte seduta per terra, appoggiata al muro.. Chiusi gli occhi un paio di volte ma risultava troppo difficile dormire o riposare.. All’alba la porta del capanno si aprì ed entrò un Daryl completamente diverso da come l’avevo sempre visto.. Era vestito normale ed era anche pulito.. Aveva con se un vassoio.. Me lo passò attraverso le grate della cella << DOVRESTI AVERE FAME.. >> disse con voce bassa e roca.. Ora che ci pensavo avevo fame, anche molta fame.. Presi un pezzo di pane mentre lui prendeva una sedia e si sedeva << DEVI DIRMI CHI SEI E COSA FACEVI AL SANTUARIO.. >> disse poi e non era una domanda la sua.. Ingoiai il boccone e sospirai << NON VOGLIO CHE PENSIATE IO SIA UNA SPIA.. NON HO NIENTE A CHE VEDERE CON LE COSE DI.. >> spiegai ma mi bloccai.. Avrei dovuto dire che ero la figlia di Negan?? << DI NEGAN.. >> continuai omettendo parte della verità.. Lui assottigliò lo sguardò << CHI ME LO ASSICURA? ERI LI, TI HO VISTA.. MA NON ERI COME ALTRE PERSONE O COME LE MOGLI DI NEGAN.. DIMMI CHI SEI VERAMENTE! >> rispose lui e abbassai lo sguardo e giocai con le dita con l’anello di mia madre che portavo all’anulare sinistro.. Lui lo guardò << SONO STATA PER ALCUNI ANNI CHIUSA IN UNA STANZA DEL SANTUARIO.. SENZA POTER USCIRE MAI O PARLARE CON NESSUNO.. NON CONOSCO NIENTE E NESSUNO.. >> raccontai ma lo vedevo sempre più incerto sul mio racconto << TI HO VISTA GIRONZOLARE NEL SANTUARIO COME SE NIENTE FOSSE.. >> disse secco e annuii << MIO PAD.. NEGAN MI HA DATO LIBERA USCITA DOPO LE MIE CONTINUE RICHIESTE.. VEDEVO SOLO LA MIA GUARDIA O LE SUE MOGLI.. NON FACEVO ALTRO SE NON GIRARE LI DENTRO SENZA MOTIVO E IL PIU’ DELLE VOLTE ACCOMPAGNATA DA SHERRY.. >> risposi e lui continuava a fissarmi cercando di scorgere qualche mio errore.. << E’ LA VERITA’.. NON HO NIENTE A CHE VEDERE CON NEGAN O I SUOI SEGUACI.. ERO LI MA E’ COME SE NON FOSSI MAI ESISTITA.. >> continuai e per un attimo parve rilassare i muscoli della faccia << PERCHE’ SEI SCAPPATA ALLORA? >> chiese e sospirai << NON CE LA FACEVO PIU’ A STARE LI DENTRO.. PRIGIONIERA PER NON AVER MAI FATTO NULLA DI MALE.. NON E’ COSI’ CHE VOGLIO VIVERE >> dissi ma stinse la mascella << PENSI CHE QUI FUORI SIA MEGLIO.. TI SBAGLI.. E’ TUTTO UNA MERDA.. SI COMBATTE PER LA LIBERTA’, PER AVERE UN POSTO SICURO IN CUI STARE PER QUALCHE TEMPO.. O SI VAGA PER LE STRADE SENZA UNA FISSA DIMORA.. SCAPPI DA QUALUNQUE COSA SI MUOVA.. SI SCAPPA E SI SOPRAVVIVE COME MEGLIO SI PUO’, PERDENDO ANCHE PERSONE.. >> rispose lui e vidi i suoi occhi rattristarsi per un momento.. << HAI.. HAI PERSO QUALCUNO DI CARO? >> chiesi a bassa voce cercando di non essere invadente.. Mi guardò, stringendo i pugni.. << TROPPE! >> rispose solamente e poi si alzò e se ne andò.. La domanda non gli era piaciuta.. 
Il sole piano piano si era alzato e iniziava a fare molto caldo li dentro.. Verso mezzogiorno la porta si aprì di nuovo e questa volta ad entrare fu la donna dai capelli corti.. Mi passò il vassoio con acqua e cibo e mi guardò bere rimanendo in silenzio << GRAZIE.. PER L’ACQUA.. QUI INIZIA A FARE MOLTO CALDO! >> dissi cercando di essere cordiale ma lei non sembrava della mia stessa lunghezza d’onda.. << MI CHIAMO MEGGIE.. E TUTTO QUELLO CHE HAI DETTO A DARYL NON MI CONVINCE MOLTO.. PRIMO: NON HAI MAI DETTO IL TUO NOME.. SECONDO: HAI UN ANELLO CHE DEVE ESSERE MOLTO PREZIOSO PER TE.. TERZO: NON SON STUPIDA E C’E’ QUALCOSA CHE NASCONDI.. >> disse e si sedette anche lei sulla sedia guardandomi torva << MI CHIAMO JULIE.. VENGO DA BALTIMORA NEL MERYLAND.. PER UN ANNO MI SONO SPOSTATA CON MIO PADRE.. POI.. >> spiegai e lei alzò un sopracciglio << POI? >> incalzò lei << POI SONO FINITA AL SANTUARIO DOVE NEGAN MI HA TENUTA CHIUSA IN UNA STANZA PER ANNI.. NON HO NIENTE DA NASCONDERE PERCHE’ PER ANNI SONO STATA ESCLUSA DA TUTTO.. >> risposi << E TUO PADRE CHE FINE HA FATTO? >> chiese lei e alzai le spalle << NON LO SO.. E’ CAMBIATO.. TANTO E TROPPO PER I MIEI GUSTI.. PER CUI CI SIAMO DIVISI.. >> dissi e mi resi conto che quella era una grande verità anche per me.. << E’ L’ANELLO CHE CONTINUI A TOCCARE? ERI UNA DELLE MOGLI DI NEGAN? >> chiese ancora ma negai prima con la testa.. << ERA DI MIA MADRE.. E’ MORTA DI CANCRO APPENA E’ SCOPPIATO TUTTO.. ME LO DIEDE PRIMA CHE LA MALATTIA POTESSE PORTARLA VIA.. ERA DIMAGRITA TANTO PER CUI LE ANDAVA GRANDE.. E’ L’UNICA COSA CHE HO DI LEI.. >> risposi e inevitabilmente mi scese una lacrima.. L'asciugai in fretta.. << MI DISPIACE.. >> disse lei vedendo la mia tristezza << ANCHE NOI ABBIAMO PERSO DELLE PERSONE.. PER MANO DI NEGAN.. MIO MARITO E’ STATO FATTO A PEZZI DA LUI.. E NON POSSIAMO ESSERE MAGNANIMI VERSO CHI VIENE DAL SUO COVO.. >> continuò lei stringendo il pungo e toccandosi leggermente la pancia << MIO FIGLIO NON AVRA’ UN PADRE PER COLPA DI NEGAN! >> disse alzandosi e con le lacrime agli occhi andò via anche lei.. Una volta sola scoppiai a piangere.. Era così difficile sapere che mio padre era diventato un essere così spregevole ed egoista..  
Alla sera, la porta del capanno si riaprì ancora una volta e rientrò Daryl ma senza vassoio o altro.. Aprì la cella e mi fece segno di uscire.. Lo guardai incerta << NON CI FIDIAMO ANCORA DEL TUTTO.. TI METTEREMO ALLA PROVA.. LAVORERAI QUI MA SARAI SORVEGLIATA COSTANTEMENTE DA UNA DI NOI.. >> spiegò lui brevemente e ancora titubante uscii dalla cella e lo seguii.. Mi portò ad una piccola roulotte poco distante.. << DENTRO PUOI LAVARTI E CAMBIARTI.. IO STARO’ QUI FUORI.. SE PROVI A FUGGIRE NE RISPONDERAI A ME! >> disse duro e negai con la testa << NON SAPREI DOVE ANDARE! >> risposi e poi entrai nella piccola casa mobile..  
Mi lavai e mi cambiai sentendomi subito meglio e poi di nuovo uscii, trovando Daryl appoggiato alla casa che fumava una sigaretta << QUESTA SARA’ LA TUA CASA, LA CONDIVIDERAI INSIEME A LEI.. >> disse e intanto avevamo raggiunto la grande casa al centro del villaggio.. Sul porticato c’era una ragazza che ci aspettava << LEI E’ SASHA.. SARA’ LEI A TENERTI SEMPRE D’OCCHIO >> spiegò Daryl e lei annuì << PIACERE SASHA.. >> sussurrai alzando la mano ma lei la evitò dura << NIENTE CONVENEVOLI.. >> disse solamente e abbassai la mano << IO HO DA FARE.. SASHA SAI COSA FARE! >> s’intromise Daryl e poi entrò nella grande casa non prima di guardarmi per un attimo..  

Nei giorni dopo mi destreggiai a fare molte cose.. Zappare la terra, seminare, raccogliere, lavorare il metallo e il legno.. << CAZZO! >> urlò uno degli uomini che stavano tagliando il legno.. Mi girai e vidi sangue zampillare dal suo braccio.. Non ci pensai due volte e mi avvicinai ma Sasha mi bloccò << STAI INDIETRO! >> disse ma la guardai sconcertata << PERDERA’ MOLTO SANGUE SE NON BLOCCHIAMO SUBITO L’EMORRAGIA.. >> dissi ma lei scosse la testa << CHIAMO IL DOTTERE.. TU STAI FERMA! >> continuò lei dura e poi corse via.. Altre persone erano accorse ma non stavano facendo nulla per aiutare l’uomo.. Non potevo stare li a guardare immobile.. Sapevo come fermare un emorragia e dovevo salvarlo.. Mi strappai un pezzo della camicia e corsi verso di lui prendendogli il braccio << NON TI FARO’ NULLA.. VOGLIO SOLO AIUTARTI PER NON FARTI PERDERE ULTERIORE SANGUE.. >> dissi visto che mi guardò male.. Strinsi forte il pezzo di camicia, legandolo sulla ferita e tenni molto premuto.. << EHI! TI AVEVO DETTO CHE NON DOVEVI MUOVERTI! >> urlò Sasha spingendomi e facendomi cadere di lato.. << LO STAVO SOLO AIUTANDO.. HO CERCATO DI BLOCCARE L’EMORAGGIA! >> spiegai ma non voleva sentire ragioni e mi puntò un coltello contro.. << UN’ALTRA MOSSA E NON PROVERAI MAI PIU’ A DISOBBEDIRMI.. >> disse lei incattivita ma la bloccò il Dottore che era accorso con lei << SASHA.. HA RAGIONE.. HA BLOCCATO IL SANGUE.. LO HA VERAMENTE AIUTATO! >> disse lui ma lei non abbassò la mano del coltello così arrivarono anche Daryl e Maggie << CHE SUCCEDE QUI? SASHA ABBASSA L’ARMA.. >> sbottò Daryl e lei lo ascoltò un po' riluttante.. << NON HA ASCOLTATO QUELLO CHE LE AVEVO DETTO.. HA AIUTATO JACK CONTRO IL MIO VOLERE! >> spiegò Sasha << SI E’ TAGLIATO CON LA SEGA IL BRACCIO.. DOVEVO FERMARE L’EMORAGGIA O AVREBBE PERSO TROPPO SANGUE.. HO SOLO AIUTATO! >> m’intromisi e Daryl guardò prima me e poi Sasha << E’ VERO QUELLO CHE DICE? >> chiese ma a rispondere fu il dottore << SI, HA RAGIONE.. HA BLOCCATO IL SANGUE E DEVO DIRE ANCHE MOLTO BENE.. >> rispose e Daryl annuì << BENE.. SASHA SEI LIBERA.. CI PENSERO’ IO, ORA.. >> disse ancora Daryl ma fu bloccato da Maggie << DARYL POSSIAMO PARLARE UN ATTIMO? >> disse lei e poi si allontanarono.. Il dottore mi porse la mano << VIENI.. TI AIUTO AD ALZARTI.. >> disse e presi la sua mano alzandomi sotto lo sguardo arrabbiato di Sasha che poi si girò e se ne andò.. << DOVE HAI IMPARATO COME BLOCCARE UN EMORAGGIA? >> chiese incuriosito il dottore << PRIMA DELLA FINE DEL MONDO, STUDIAVO MEDICINA.. E HO CONTINUATO ANCHE QUANDO ERO RECLUSA NEL SANTUARIO.. >> risposi alzando le spalle e lui si aprì in un sorriso << SONO IL DR. CARSON COMUNQUE.. >> disse e alzò la mano e lo guardai perplessa per un attimo << ANCHE AL SANTUARIO C’E UN DR. CARSON >> dissi e lui annuì << SI, E’ MIO FRATELLO.. CI HANNO DIVISO >> rispose e nel mentre strinsi la sua mano sorridendo appena.. Poi ci raggiunse di nuovo Daryl << VIENI CON ME.. >> sussurrò solamente facendo un cenno con la testa.. Lo seguii verso la mia roulotte.. Era un delle poche un po' appartate e vicine alla recinzione.. Si fermò davanti alla porta sedendosi poi sugli scalini.. << COME SAI QUELLE COSE? >> chiese dopo essersi acceso una sigaretta << PRIMA DELL’APOCALISSE STAVO STUDIANDO MEDICINA.. ERO ALL’ULTIMO ANNO IN REALTA’, PROSSIMA ALLA LAUREA.. POI E’ ANDATO TUTTO A PUTTANE.. MA NEL SANTUARIO SONO RIUSCITA A CONTINUARE I MIEI STUDI SE PUR CON POCHI LIBRI.. ERA IL MIO UNICO PASSATEMPO.. >> risposi rimanendo in piedi di fronte a lui.. Mi agitava rimanere sola con lui, mi metteva in soggezione.. Lui nel mentre fumava e sembrava pensieroso mordendosi le labbra inferiori.. << MAGGIE MI HA DETTO DI PROVARE A LASCIARTI PIU’ LIBERA.. DARAI UNA MANO DOVE SERVE.. IN QUESTI GIORNI TI SEI COMPORTATA BENE.. MA IO NON ABBASSERO’ LA GUARDIA.. NASCONDI ANCORA QUALCOSA E STAI PUR CERTA CHE LO SCOPRIRO’.. >> disse dopo quell’attimo di silenzio.. Ingoiai la saliva intimorita dalle sue parole ma annuii << VORREI POTER AIUTARE IL DR. CARSON SE E’ POSSIBILE.. POTREI IMPARARE ANCORA DI PIU’ E POI.. >> dissi ma qualcuno mi interruppe urlando << I SALVATORI.. ARRIVANO I SALVATORI! >> e vidi Daryl alzarsi di scatto.. << NE RIPARLEREMO.. MA ORA DOBBIAMO NASCONDERCI! >> disse e mi prese per una mano iniziando a correre.. Ci scontrammo con Maggie e anche lei cercava un nascondiglio.. << LA CANTINA.. NASCONDETEVI LI! >> urlò il Dottore e noi tre corremmo verso una cantina dietro una delle case mobili.. Era una cantina ben fornita sicuramente scorte di cibo e altre cose che servivano per la quotidianità.. Daryl rimase vicino la porta per origliare e scorgere qualcosa, mentre Maggie si mise poco dietro di lui e io mi appoggiai all’unico muro disponibile.. Mi chiedevo come mai lei si dovesse nascondere e lo capì probabilmente dalla mia faccia interrogativa << SONO SCAPPATA DA ALEXANDRIA.. NEGAN SA CHE SONO MORTA PER IL FORTE DOLORE.. NON DEVE SAPERE CHE RICK GLI HA MENTITO.. >> spiegò in un sussurro e io annuii << SE NON FOSSI STATO.. NON TI SARESTI DOVUTA NASCONDERE ANCHE TU.. >> s’intromise Daryl stringendo i pugni e tirando i muscoli << DARYL NON.. >> disse Maggie ma lui lo bloccò << NON DIRMI CHE NON E’ STATA COLPA MIA MAGGIE.. CI FACCIO I CONTI TUTTI I SANTI GIORNI.. TUO FIGLIO NON AVRA’ UN PADRE ED E’ SOLO COLPA MIA! >> continuò lui e vidi i suoi occhi velati di lacrime e mordersi ancora di più le labbra per trattenersi.. Era a pezzi e lo tratteneva troppo.. Maggie gli poggiò una mano sulla spalla, anche lei con le lacrime agli occhi << NON HO MAI PENSATO CHE SIA STATA COLPA TUA DARYL.. TUTTI NOI SIAMO VITTIME MA RIUSCIREMO AD AVERE LA NOSTRA VENDETTA! >> rispose lei e lui le strinse la mano sulla spalla accennando un grazie muto ma molto sentito.. Io ero rimasta in disparte e muta ma le lacrime avevano bagnato anche il mio viso.. C'erano ancora dei sentimenti rimasti in vita in quel mondo così vuoto e pieno solo di morte.. << MERDA! >> esclamò poi Daryl e si staccò dalla porta.. << DOBBIAMO NASCONDERCI MEGLIO! >> disse e mi ritrovai dietro uno scaffale di viveri insieme a Daryl.. Solo noi due, molto ma molto vicini.. Sentivo il suo respiro vicino l’orecchio.. Era agitato e vedevo il suo coltello pronto ad essere usato.. Io avevo il cuore a mille.. Non mi ero mai trovata in una situazione del genere e mi stavo torturando il dito con la fede di mia madre.. Facevo così quando ero nervosa o sotto pressione, e sembrava mi calmasse ma al momento non stava facendo molto effetto.. Intanto uno dei salvatori era entrato e si guardava intorno.. Prese una mela e se la mangiò senza farsi problemi.. Poi camminò in avanti verso di noi.. Sempre più vicino e Daryl sempre più pronto a colpire e quando lo stava per fare lo bloccai abbassandogli la mano e scuotendo la testa.. Mi guardò male ma poi vedemmo l’uomo rigirare e fare un’altra perlustrazione.. Poi una voce lo richiamò dal suo walkie talkie e con passo lento se ne andò.. Sospirai.. Qualche minuto dopo la porta si riaprì ma questa volta fu una ragazza di nome Enid che era arrivata pochi giorni dopo di me, scappata da Alexandria per sapere come stava Maggie.. Uscimmo e il sole mi colpì in pieno viso accecandomi per qualche secondo.. Tutto sembrava essere tornato tranquillo.. 

Ma la tranquillità durò ben poco..  

Iniziai a lavorare nella piccola infermeria, aiutando il Dr. Carson quando c’era bisogno ma i casi più gravi erano ferite da taglio dei lavoratori o chi tornava da caccia o sopraluoghi.. Quel giorno ero in un momento di libertà quando uno delle guardie urlando richiamò l’attenzione di tutti soprattutto del dottore che in quel momento era impegnato altrove.. Il cancello si aprì ed entrarono Sasha, Jesus che sostenevano Daryl chiaramente ferito.. Corsi verso di loro.. << COS’E SUCCESSO?? >> chiesi allarmata << LO DIREMO AL DR. CARSON! >> rispose fredda Sasha ma Jesus la fermò << SASHA!! >> la riprese e poi continuò << SIAMO STATI ATTACCATI DAI VAGANTI.. ERA UN GRUPPO NUMEROSO.. HA AIUTATO SASHA CHE STAVA PER ESSERE MORSA MA E’ CADUTO IN UNA BUCA SBATTENDO LA TESTA.. >> spiegò lui << ME LA POTEVO CAVARE BENISSIMO DA SOLA SENZA CHE SI METTEVA IN MEZZO.. >> sbottò lei ricevendo un’altra occhiata da parte di Jesus e intanto eravamo arrivati all’infermeria.. Li feci entrare e sistemare Daryl sul lettino.. << DA QUANTO HA PERSO CONOSCENZA? >> chiesi per lo più a Jesus visto che era più gentile << DA POCO.. POCO PRIMA DI ARRIVARE IN REALTA’ >> rispose e annuii.. Spostai i capelli per vedere dov’era la ferita e la trovai poco sopra l’orecchio << NON E’ TROPPO PROFONDA.. CON QUALCHE PUNTO GUARIRA’.. MA DOBBIAMO TENERLO SOTTO CONTROLLO PER IL TRAUMA CRANICO CHE PUO’ AVER RIPORTATO SPATTENDO LA TESTA.. >> spiegai e intanto pulivo la ferita per poi mettere punti.. << NOI ANDIAMO A FARE UN RESOCONTO AGLI ALTRI.. SERVE QUALCOSA? >> disse poi Jesus ma negai con la testa e poco dopo rimasi sola.. In quel modo potei guardarlo meglio.. Aveva molte cicatrici sul viso.. Tra vecchie e più recenti segnavano il suo passato e il suo presente.. Una volta finito con la testa passai in rassegna tutto il corpo per vedere se c’erano altre ferite.. Ma nel momento in cui provai ad aprirgli la camicia mi sentii afferrare il polso.. alzai lo sguardò e trovai Daryl che mi guardava male << CHE STAI FACENDO? >> disse con voce roca e bassa << SEI TORNATO DALLA CACCIA FERITO ALLA TESTA.. VEDEVO SOLO SE AVEVI FERITE ALTROVE.. >> spiegai imbarazzata e lui mi lasciò andare il pulso per poi alzarsi troppo velocemente << CAZZO! >> esclamò toccandosi la benda che gli avevo messo sulla testa.. << DOVRESTI STARE FERMO PER UN PO’.. POTRESTI AVERE UN TRAUMA CRANICO OLTRE CHE TI HO APPENA RICUCITO LA FERITA E I PUNTI POTREBBERO SALTARE.. >> dissi cercando di rimetterlo giù ma come ben sapevo non voleva sentire ragioni.. << STO BENE.. NON HO NIENTE CHE NON VADA! >> rispose secco alzandosi ma perse l’equilibrio sicuramente gli girava la testa.. Lo aiutai a tenersi ma era ostinato a fare da solo.. Poi entrarono il dottore, Maggie e Jesus trovandoci in una posizione ambigua, sembrava che ci stessimo abbracciando.. Cercò di staccarsi e io indietreggiai imbarazzata << COME STAI DARYL? >> chiese il Dr. Carson aiutandolo a rimettersi seduto sul lettino << STO BENE.. HO SOLO MAL DI TESTA! >> disse Daryl ma m’intromisi << HA UNA BELLA FERITA SOPRA L’ORECCHIO MA NON PROFONDA.. HO RICUCITO E BENDATO MA POTREBBE AVERE UN TRAUMA CRANICO.. DOVREBBE STARE SVEGLIO ALMENO 24 H E TENUTO SOTTO CONTROLLO.. >> spiegai e il dottore annuì con un leggero sorriso << DOTTORE STO BENE.. NON MI SERVE NULL’ALTRO CHE UN BUON ANTIDOLORIFICO >> replicò Daryl innervosito << DARYL HAI SBATTUTO LA TESTA.. DOVRESTI RIGUARDARTI.. LO SAI CHE CI SERVONO LE TUE ABILITA’ PER AFFRONTARE NEGAN E I SALVATORI.. >> disse Maggie cercando di convincerlo.. Lui tese i muscoli delle braccia e si mordicchiò le labbra << DARYL.. JULIE HA RAGIONE.. PER 24H DEVI CERCARE DI NON DORMIRE E STARE IL PIU’ TRANQUILLO POSSIBILE.. TI DARO’ GLI ANTIDOLORIFICI PER LA TESTA, MA RESTERAI QUI.. >> spiegò il dottore in tono che non ammetteva repliche.. Daryl sbuffò << JULIE, TI DISPIACE SE.. >> continuò il dr. Carson guardandomi e facendomi segno verso Daryl in una richiesta muta.. << CERTO DOTTORE NESSUN PROBLEMA.. >> risposi e mi scambiai uno sguardo con Daryl per nulla contento della situazione.. Poi il dottore fece accomodare Daryl su un divano per farlo stare più comodo e dopo alcune raccomandazioni se ne andò seguito dagli altri due.. Mi accomodai su una sedia di legno poco distante.. nella stanza cadde il silenzio e si sentivano solo i nostri respiri.. Lo guardavo ben poco troppo Imbarazzata dalla situazione.. Mi rigiravo continuamente l’anello al dito e mi venne in mente mia madre << DA PICCOLA ANCHE IO HO SBATTUTO FORTE LA TESTA.. ERO UNA BAMBINA MOLTO SPERICOLATA E MIA MADRE MI RIPRENDEVA SPESSO PER QUESTO.. ERO SALITA SU UN ALBERO PER RIPRENDERE IL GATTO DI UN VICINO MA SONO SCIVOLATA E CADUTA.. 10 PUNTI E LEGGERO TRAUMA CRANICO.. NON DORMII PER 24H MA ALLA FINE CROLLAI SFINITA.. DA ALLORA NON HO FATTO PIU’ COSE PERICOLOSE.. >> dissi cercando di rompere il silenzio << LA VITA E’ PERICOLOSA DI SUO.. ORA ANCORA DI PIU’ SUCCEDONO SPESSO COSE DEL GENERE.. CI SIAMO ABITUATI A CURARCI LE FERITE DA SOLI.. NON SERVE TUTTO QUESTO! >> replicò lui un po' rude << DA QUANTO NON TI PRENDI UNA PAUSA?? >> chiesi cercando di non essere troppo invadente.. Alzò le spalle << LA MIA VITA NON HA MAI AVUTO LA POSSIBILITA’ DI AVERE PAUSE.. SONO CRESCIUTO DA SOLO E SEGUENDO MIO FRATELLO MAGGIORE MERLE.. MA LUI NON E’ MAI STATO UN BELL’ESEMPIO DA SEGUIRE.. ENTRAVA E USCIVA DAL CARCERE ED ERA QUASI SEMPRE STRAFATTO.. >> raccontò appoggiando la testa allo schienale del divano e chiudendo per un attimo gli occhi << E I TUOI GENITORI? >> domandai e lo vidi irrigidire i muscoli della mascella << NON CI SONO MAI STATI.. MIO PADRE LE POCHE VOLTE CHE C’ERA ERA SEMPRE UBRIACO E SCARICAVA LA SUA FUSTRAZIONE SU DI ME.. MIA MADRE.. BEH NON SI PUO’ DEFINIRE TALE.. >> rispose << NON PER QUESTO SEI UNA CATTIVA PERSONA.. ANZI.. MI HAI RISPARMIATA.. POTEVI UCCIDERMI DIRETTAMENTE NEL BOSCO MA NON L’HAI FATTO.. VEDO COME TI COMPORTI CON GLI ALTRI.. >> dissi ma si alzò di scatto  portandosi al mio livello << NON CONOSCI UN CAZZO NE DI ME E NE DEGLI ALTRI.. SEI STATA CHIUSA IN UNA STANZA CON TUTTI GLI AGI E NON SAI COSA ABBIAMO DOVUTO PASSARE NOI.. CHI ABBIAMO PERSO.. >> disse con rabbia.. Lo guardai un po’ impaurita poi si riprese e tornò a sedersi sul divano.. Cadde di nuovo il silenzio che durò un bel po' di tempo.. Tempo che sembrare non passare mai.. << STAI DORMENDO? >> chiesi cercando di controllare la situazione << NO! >> sussurrò con voce roca.. Poi ad interrompere quel silenzio entrò Jesus con dei vassoi in mano.. << VI HO PORTATO LA CENA.. AVRETE SICURAMENTE FAME! >> disse facendo un sorriso gentile verso di me.. da quando ero li ci avevo parlato ben poche volte ma era sempre stato molto gentile e pacato.. Mi chiedevo come mai non fosse lui il capo del villaggio visto come affrontava le situazione sempre con intelligenza e saggezza  e come tutti lo seguivano.. Invece a capo c’era un uomo di nome Gregory, molto viscido ed egoista, che per qualunque cosa si rintanava nel suo studio.. << GRAZIE JESUS.. SEI SEMPRE MOLTO GENTILE! >> dissi prendendo il mio vassoio e mi voltai trovando Daryl con il volto stranito, prese il suo vassoio facendo solo un cenno con la testa.. << BENE VI LASCIO CHE HO DELLE COSE DA FARE.. >> disse Jesus e subito dopo si dileguò.. E tornò il silenzio menomale che almeno stavolta avevo qualcosa che mi distraeva... ogni tanto buttavo lo sguardo su di lui che per tutto il tempo della cena non alzò minimamente la testa dal vassoio.. Quando finì fece per alzarsi ma lo fermai << DAMMI.. FACCIO IO.. >> dissi e un po' riluttante mi diede il vassoio e lo posai con il mio sul piccolo tavolo dell’infermeria.. Guardai il tramonto dalla finestra e tornai con la mente a quando mi piaceva guardare l’alba e il tramonto con i miei genitori.. Dopo ore seduta mi alzai per sgranchire le gambe e la schiena.. Non era per nulla comoda quella sedia.. Iniziai a fare su e giù per la stanza giocando sempre con il mio anello.. << E’ DI TUA MADRE??? >> chiese lui guardandomi e lo guardai interrogativa << ME LO HA DETTO MAGGIE.. LO TOCCHI SPESSO.. >> continuò lui spiegando e io annuii appoggiandomi con la spalla al muro << ERA MALATA E QUANDO SI AGGRAVO’ DIMAGRI’ PARECCHIO PER CUI PER NON PERDERLO ME LO DIEDE IN CUSTODIA.. MA LE COSE SONO DEGENERATE IN FRETTA E LEI NON HA FATTO IN TEMPO A RIPRENDERLO.. >> risposi guardando l’anello e poi lui << MI RILASSA TOCCARLO.. COME MI CALMAVA LEI QUANDO DA BAMBINA AVEVO DEGLI INCUBI O NON STAVO BENE.. E’ L’UNICA COSA CHE MI RIMANE DI LEI.. >> continuai e guardai fuori la finestra cercando di ricacciare indietro le lacrime << E’ TUO PADRE? >> chiese e lo guardai prima di rispondere << E’ UN PEZZO DI MERDA.. EGOISTA ED EGOCENTRICO, CLEPTOMANE.. MA NON E’ SEMPRE STATO COSI’.. CREDO CHE LA MORTE DI MIA MADRE LO ABBIA CAMBIATO >> dissi e assottigliò gli occhi come a leggermi dentro.. << VIENI FORSE QUI STARAI PIU’ COMODA CHE SU QUELLA VECCHIA SEDIA.. >> disse facendo segno al posto vuoto sul divano.. Come mai quel cambiamento repentino? << GRAZIE.. >> esclamai incerta e mi avvicinai sedendomi su quel divano e rannicchiando le gambe al petto.. << SIETE SEMPRE STATI TUTTI INSIEME? >> chiesi cercando di capire di più la sua storia << NO.. ALCUNI LI ABBIAMO CONOSCIUTI NEI VARI SPOSTAMENTI.. MAGGIE E LA SUA FAMIGLIA CI HANNO OSPITATO NELLA LORO FAMIGLIA E POI SI SONO UNITI A NOI NEL MOMENTO IN CUI E’ STATA INVASA DA VAGANTI.. ABBIAMO PERSO TANTE PERSONE E ACQUISTATE TANTE ALTRE.. >> disse con lo sguardo perso << DA DOVE SEI PARTITO? >> chiesi << DA UNA PICCOLA CITTADINA DI ATLANTA.. ERAVAMO SOLO IO E MIO FRATELLO ALL’INIZIO.. POI CI SIAMO UNITI AD UN GRUPPO E NE ABBIAMO PASSATE VERAMENTE TANTE.. >> spiegò mordendosi sempre le labbra << E TUO FRATELLO? E QUI ANCHE LUI? >> domandai ma negò con la testa << NON PIU’.. HA SEMPRE FATTO SCELTE SBAGLIATE.. DOPO ATLANTA CI SIAMO DIVISI E LUI HA TROVATO UN GRUPPO DI PERSONE NON PROPRIO PER BENE.. ERANO SOTTO UN UOMO CHE SI FACEVA CHIAMARE IL GOVERNATORE E LUI ERA DIVENTATO UNO DEI SUO SCAGNOZZI.. L’HO VISTO TRASFORMARSI E PROBABILMENTE ERA LA FINE CHE SI MERITAVA PER AVER FATTO DEL MALE A TANTA GENTE.. >> rispose stringendo per un momento i pugni ricordando cose nascoste e personali.. << MI DISPIACE.. SCUSA NON DOVEVO.. >> sussurrai << E’ PASSATO.. >> disse ma quel passato doveva tormentarlo molto per essere così duro e schivo..  

<< LASCIALA STARE.. PER ORA NON HO BISOGNO DI AIUTO >> sentii qualcuno sussurrare e riconobbi la voce del dottore.. << COME STAI TU? >> chiese poi << STO BENE.. IL MAL DI TESTA E’ PASSATO.. >> rispose Daryl.. Aprii lentamente gli occhi e mi mossi leggermente per avvertirli che mi stavo svegliando.. Alla fine dovevo essermi addormentata perché non ricordavo più niente dopo la chiacchierata sul fratello.. << MI SCUSI DOTTORE.. MI DEVO ESSERE ADDORMENTATA! >> dissi imbarazzata e lui sorrise lievemente << TRANQUILLA JULIE.. NON E’ FACILE RIMANERE SVEGLI PER TANTO TEMPO.. >> disse lui e poi si rivolse a tutti e due << ORA ANDATE.. FATEVI UNA BELLA DOCCIA, QUELLO CHE VOLETE.. MA DARYL QUALUNQUE COSA SENTI VIENI DA ME! >> continuò e tutti e due annuimmo.. Uscimmo dall’infermeria e le nostre strade si divisero.. Quella note ero riuscita a scoprire qualcosa in più di Daryl.. Speravo con tutta me stessa che le cose potessero migliorare.. Sapevo e ne ero certa che era una persona speciale ma lui lo ignorava e copriva i suoi sentimenti con quel modo rigido di comportarsi..  

   
 
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