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Autore: Delirious Rose    29/01/2022    1 recensioni
Due erano le cose cui Mary Riddle aveva a cuore: la propria reputazione e la propria ricchezza.
Aveva dovuto limitare i danni quando il suo unico figlio era scappato con quella pezzente il giorno di Santo Stefano. Aveva dovuto limitare i danni quando suo figlio era tornato a casa, solo, il Giorno di Mezzestate.
Quando quella pezzente aveva osato bussare alla sua porta nel giorno di San Silvestro, Mary Riddle aveva dovuto scegliere cosa sarebbe stato più vantaggioso: cacciare dalla sua proprietà quell’approfittatrice, o accogliere la nuora gravida.
{What If Merope Gaunt fosse andata a Little Hangleton invece che in un orfanotrofio Babbano}
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merope Gaunt, Tom O. Riddle, Tom Riddle Sr.
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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A detta di Mr. Abbot, la sgualdrina avesse dei problemi con la legge. Non che Mary si aspettasse altro: doveva esserci davvero giustizia a questo mondo, se quella lurida cagna sarebbe stata punita per quello che aveva fatto a Tom! Almeno, quella era l’unica ragione che le veniva in mente, visto che Tom doveva testimoniare.

Forse era un bene che fosse ancora viva: la morte era una punizione troppo leggera per i suoi crimini! Doveva soffrire almeno dieci volte quanto Mary e la sua famiglia! Naturalmente, c’era la questione della validità del matrimonio, ma Thomas aveva contattato il loro avvocato non appena il Dottor Pomfrey aveva portato via la sgualdrina.

Quello che Mary non apprezzava, era che a Tom era stato assegnato un avvocato d’ufficio. Secondo Thomas, era perché la sgualdrina ora apparteneva all’aristocrazia e quei nobili presuntuosi volevano avere la meglio imponendo loro un incompetente. Almeno, l’idiota aveva accettato di incontrarli nell’ufficio del loro avvocato.

Avrebbero preso due piccioni con una fava, in realtà. Thomas aveva inviato tutti i documenti che Mr. Abbott aveva lasciato loro, chiedendo a Mr. Stevens di esaminarli alla ricerca di qualsiasi scappatoia utile.

Il 7 febbraio, alle tre e mezza del pomeriggio, Mary e Thomas, con Tom, entrarono nell’ufficio di Mr. Stevens. A lei fu offerta una tazza di tè un po’ forte per i suoi gusti, mentre agli uomini fu data la possibilità di scegliere tra la stessa bevanda o il whisky—nessuno dei due era un buon segno.

“La buona notizia è che, in effetti, vostra nuora, e quindi vostro nipote, potrebbe ereditare la baronia se suo zio morisse senza eredi. La cattiva notizia, invece, è che vostro nipote non avrà alcun diritto se il matrimonio è annullato come auspicate: vedete?” Mr. Stevens indicò una riga del vecchio documento. “Erede generale del corpo legittimamente generato e da generare. Altrettanto dicasi per il testamento del fu Mr. Cowper.”

Mary si massaggiò le tempie.

Aveva tollerato la sgualdrina in casa sua solo per il Piccolo Thomas! Sarebbe stato molto più semplice se quella sgualdrina avesse avuto la decenza di morire di parto! Ora dovevano tenersi quella pezzente se volevano l’eredità di Zio George.

“Siete certo che non ci sia una scappatoia?” domandò Mary.

“Cosa mi dite di un divorzio? Sarebbe possibile considerato che mio figlio ha contratto le nozze sotto l’effetto di una droga?” aggiunse Thomas.

“Il divorzio può essere concesso solo in caso di adulterio, bigamia o impotenza.”

“Molto bene, faremo tutto —”

“Thomas! Come possiamo infangare ulteriormente il nome dei Riddle!” sussultò Mary, fissando il marito.

Racchia com’era, non potevano accusare la sgualdrina di adulterio o bigamia, e sarebbe stato troppo vergognoso rendere pubblica la recente menomazione di Tom.

“Inoltre,” continuò lei, “per chiedere un divorzio nostro figlio dovrebbe rimanere sposato con quella sgualdrina!”

“Pa-padre, non potete chiedermi questo!” urlò Tom, alzandosi in piedi. “Dobbiamo sbarazzarci di quella strega e del suo aborto infernale! Annegarli, bruciarli! Rispedirli nella bolgia da cui vengono!”

“Tom, mio caro, smettila di dire sciocchezze…” lo rimproverò dolcemente lei con un misto di durezza e preoccupazione.

Era certamente un effetto collaterale della droga della sgualdrina. Non solo aveva fatto in modo che Tom fuggisse e andasse a letto con quella lurida baldracca, ma gli aveva anche scombussolato la testa” quella mistura doveva contenere dell’assenzio; non c’era altro modo per spiegare quel blaterale di incantesimi e pozioni!

“Non me lo sono inventato, Madre! Quella donna è una strega e ci trasformerà nei suoi burattini se non ci sbarazziamo di lei!” Tom gridò con la voce stridula come quando aveva cinque anni. “Perché non mi credete…”

“Io vi credo, Mr. Riddle,” disse Mr. Stevens, inaspettatamente. 

Mary lo fulminò con lo sguardo, cercando di nascondere la rabbia che le ribolliva dentro.

Non dovevano incoraggiare i deliri di Tom, tutt’altro! Ma se suo figlio non migliorava, forse avrebbe dovuto mandarlo in un istituto finché non fosse guarito. Aveva sentito dire che erano i migliori erano svizzeri.

Irrigidì la schiena, sollevando appena il mento. “Io non…”

Bussarono e una giovane donna aprì la porta.

“Ehm… Mr. Stevens è qui per vedere Esquire Riddle, Mrs. Riddle e Mr. Riddle, signore.”

Il nuovo arrivato sembrava una versione più giovane di Mr. Stevens, più alto e senza pancia. Il suo sorriso con le fossette era affidabile, i suoi vestiti impeccabili: non sembrava un incompetente o uno zoticone. Eppure… eppure c’era qualcosa nell’avvocato che rendeva Mary nervosa. O probabilmente era la reazione di Tom. Suo figlio era scattato in piedi, mettendo più distanza possibile tra sé e l’uomo, con gli occhi sbarrati dal terrore come se avesse visto un fantasma.

“Vo-voi siete come quella—Non si avvicini!”

“Thomas George Riddle! Dove sono le tue maniere?” Mary lo rimproverò.

Il nuovo arrivato, tuttavia, agitò una mano come se quella reazione non lo riguardasse. “Non preoccupatevi, signora: la reazione di Mr. Riddle è prevedibile.”

“Dunque… i tuoi sono coinvolti in questa storia,” disse cupo Mr. Stevens. Sospirò, alzandosi. “Signora, signori, posso presentarvi mio figlio maggiore, Albert? Un avvocato di gran talento, peccato che non possa succedermi alla guida dello studio.”

Mary e Thomas si lanciarono un’occhiata, cercando di capire cosa volesse dire. Forse suo figlio aveva deciso di uscire dall’attività di famiglia e di farsi un nome proprio?

“Come dimostra il caso “Ministero contro Gaunt,” c’è bisogno di avvocati che facciano da ponte tra la legge magica e quella babbana,” rispose suo figlio senza giri di parole —Mary capì meno della metà di quello che stava dicendo, ma apprezzò il tono professionale. “Ma adesso abbiamo del lavoro da fare e possiamo discuterne domenica prossima a pranzo.”

Si guardò intorno, poi estrasse un bastoncino di legno dalla tasca interna della giacca e fece un movimento secco col polso. Tom fece un balzo indietro squittendo, il volto cinereo. Mary afferrò il braccio del marito quando una sedia apparve dal nulla, per far sedere Mr. Albert Stevens.

“Mi è stato detto che siete al corrente della “peculiarità” di Miss Gaunt, Mr. Riddle,” disse il giovane avvocato, guardando Tom.

“È… è una strega!”

“Non esattamente, ma Miss Gaunt è comunque sotto la giurisdizione del Ministero della Magia.”

Mary avrebbe voluto dirgli che stava sproloquiando, però aveva visto quella sedia apparire dal nulla! Non era nascosta da qualche parte o chissà cosa!

Fece un respiro profondo e strinse più forte la borsa. C’era sempre una spiegazione sensata, ed essere scioccata o impressionata non sarebbe stato d’aiuto.

Doveva mantenere la calma, a qualunque costo.

“Potrebbe spiegarsi?”

Mr. Albert Stevens agitò di nuovo il bastoncino. Questa volta apparve una lavagna.

“Mi scuso se sarò conciso, ma mi è stato accordato di rivelare solo le informazioni strettamente necessarie. Per farla breve: maghi, streghe, folletti e fate esistono e sono nascosti sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, non tutti gli individui dotati di poteri magici sono uguali. Ci sono quelli di pura ascendenza magica, i Purosangue; quelli come me nati in una famiglia non magica — i Nati Babbani; e quelli che non hanno alcun potere magico pur essendo nati in una famiglia magica — i Magonò. Per ammissione di suo padre, Miss Gaunt molto probabilmente rientra nell’ultima categoria.”

Mentre parlava, ogni parola e la sua definizione apparvero sulla lavagna.

Un’ondata di vergogna colpì Mary quando guardò Tom. Come aveva potuto non credergli? Come aveva potuto pensare che fosse diventato uno squilibrato come la sgualdrina e la sua famiglia?

“Detto questo, abbiamo delle leggi destinate a proteggerci e a tenerci nascosti da voi, i Babbani — “

“Allora perché ce lo state dicendo?” disse Thomas, stringendo gli occhi sospettosamente.

Albert Stevens fece un sorrisetto tirato.

“Il Wizengamot, la nostra Corte Suprema, ha bisogno della testimonianza di vostro figlio. Ma non preoccupatevi: dopo la sentenza, un Obliviator altererà i vostri ricordi e Miss Gaunt tornerà ad essere semplicemente la barbona del villaggio che ha circuito vostro figlio. Se avete altre domande, non sono autorizzato a rispondere, a meno che non siano legate al caso.”

Thomas aprì la bocca, ma poi la chiuse. Anche Mary aveva molte domande, ma perché dar loro voce se sarebbero rimaste senza risposta, o se avrebbe dimenticato? Non le piaceva l’idea che qualcuno manipolasse i suoi ricordi, ma avrebbe dimenticato volentieri tutto — meglio ancora se anche gli abitanti del villaggio e i loro conoscenti dimenticassero la vicenda, come se non fosse mai successo.

“Miss Gaunt è accusata di somministrazione prolungata di pozioni a un Babbano,” disse Albert Stevens. “Questo, signora e signori, è un reato grave ai sensi delle nostre leggi.”

Questa sì che è una buona notizia, Mary avrebbe voluto dire, ma qualcosa in quel mago la trattenne.

Il mago chiese a Tom di ricordare i giorni che aveva trascorso sotto l’effetto della pozione. Era imbarazzante ascoltare Tom, non solo per il suo comportamento improbabile e svenevole, ma soprattutto per la balbuzie e il rifiuto a guardarli in viso — proprio come quando aveva sei anni e aveva combinato qualche marachella.

“La partita di filtro d’amore utilizzata era senza dubbio scaduta,” disse il mago. “L’Amortentia diventa più potente man mano che matura e dopo tre settimane dalla produzione, non può più essere venduta al banco. Da quando è finita la guerra, inoltre, abbiamo avuto un problema di traffico illegale di pozioni, per cui se Miss Gaunt dovesse testimoniare in questa indagine e contribuire a smantellare questa organizzazione criminale, la sua pena potrebbe essere ridotta o permutata. Inoltre, ha smesso di somministrare la pozione di sua spontanea volontà, cosa che il Wizengamot considererà tale ravvedimento come una attenuante.”

Mary serrò le labbra, non gradendo l’idea che la sgualdrina la facesse franca sputando un paio di nomi o perché aveva cambiato idea.

“E il matrimonio? All’ epoca, Mr. Riddle non era nel pieno delle sue facoltà mentali. Forse le vostre leggi sono diverse?” disse Mr. Stevens padre.

Il figlio chiese il certificato di matrimonio e lo lesse attentamente.

“Per essere considerato valido. un matrimonio secondo le leggi babbano che coinvolge almeno un coniuge mago deve essere rettificato presso il Registro Stregonesco entro un anno e un giorno,” rispose l’avvocato stregone. “E poiché la legge magica soprassiede quella babbana, il matrimonio tra Mr. Riddle e Miss Gaunt diventerà nullo il 15 febbraio senza che dobbiate fare qualcosa. Ovviamente, con tutto ciò che ne consegue.”

“Quindi il bambino diventerà illegittimo,” disse Mr. Stevens padre. “Almeno secondo la nostra legge.”

“In effetti, il Capofamiglia dei Gaunt potrebbe richiedere la legitimatio per rescriptum magorum; tuttavia —” Il mago contò sulle dita — “il bambino sarebbe legittimato un Gaunt, non un Riddle; Mr. Gaunt è stato ritrovato morto al suo domicilio, e Mr. Morfin Gaunt deve scontare altri due anni ad Azkaban, la nostra prigione, per cui non può richiedere la legittimazione nei tempi di legge. Ultimo ma non per importanza, è impossibile che quei fottuti Purosangue riconoscano un Mezzosangue come uno di loro.” Sorrise imbarazzato. “Temo che l’unico modo che per legittimare il bambino come un Riddle sia di rettificare il matrimonio.”

“Non lo farò!” gridò Tom. “Non voglio avere niente a che fare con quella strega e il suo aborto!”

“Tom, per favore! Non ci sei d’aiuto!” Mary cercò di calmarlo.

Non c’era davvero alcuna via d’uscita? Sarebbero stati costretti a sopportare la sgualdrina per il resto della loro vita? Potevano anche fare a meno del titolo nobiliare e della proprietà, ma che ne sarebbe stato dell’eredità dello Zio Charles?

Un bruciore sordo le crebbe nello stomaco: era così ingiusto! Se solo Tom non avesse avuto quell’incidente, se solo fosse stato ancora in grado di avere figli…

Sarebbe stato meglio se quella lurida sgualdrina fosse morta dopo aver partorito.

“Possiamo rettificare questo matrimonio e chiedere il divorzio?” chiese Thomas, ancora aggrappato a quella folle idea.

“Posso studiare la cosa,” ammise il mago. “Tuttavia, tenete presente che le famiglie Purosangue spingerebbero per un verdetto a loro favore.”

Thomas e Mary si guardarono, con la stessa domanda che guizzava nei loro occhi.

“Come avete detto?”

Il mago agitò di nuovo la bacchetta.

Un giornale apparve davanti a loro, aprendosi alla nona pagina: l’articolo parlava del matrimonio scandaloso di una divorziata; la fotografia che si muoveva mostrava un bianco e una donna di colore molto incinta. Mary poteva dire cosa fosse più scandaloso: che la sposa fosse divorziata, incinta o appartenente a un’altra razza.

“Proprio come Mr. Riddle, Madame Kama fu costretta a iniziare una relazione con Mr. Lestrange, anche se lui aveva usato la Maledizione Imperius invece dell’Amortentia,” disse il mago. “Quando Madame Kama riuscì a spezzare la maledizione, denunciò Mr. Lestrange. Probabilmente, il suo divorzio da Mr. Kama si sarebbe potuto annullare e Mr. Lestrange condannato all’ergastolo se si fosse rivolta alle autorità francesi. Ma si appellò al Wizengamot, senza tenere conto dell’influenza dei Lestrange.”

A Mary non piacque quell’antifona. Tanto che ringhiò: “Devo supporre che l’abbia fatta franca.”

“Mr. Lestrange aveva messo incinta Madame Kama, quindi ha fatto cadere le accuse con a un matrimonio riparatore,” rispose amaramente il mago. “Madame Kama apparteneva a un’antica famiglia purosangue di origini ghanesi che sosteneva di discendere dai Tendamba, una stirpe di sacerdoti re. Un partito tollerabile per una famiglia come i Lestrange.”

“L’ha sposato lo stesso?!” gridò Tom, alzandosi in piedi nonostante tutto il suo corpo tremasse. “L’ha sposato nonostante lui l’abbia maledetta?!”

“Madame Kama ricevette così tanta pressione sociale ed infamia che dovette accettare. D’altra parte, era tempo che Mr. Lestrange si sposasse e avesse un erede, così lo fece anche se si era già stancato di Madame Kama. Ma alla fine, lei partorì una bambina invece del figlio desiderato.”

“E poi cos’è successo?” chiese Mary, cedendo alla sua sete di pettegolezzi — no, non erano pettegolezzi, stava raccogliendo informazioni utili da usare a suo vantaggio.

“Madame Kama morì poco dopo il parto, e Mr. Lestrange si risposò nel giro di tre mesi,” rispose il mago, la sua voce s’incupì. “Tuttavia, questa volta non abbiamo a che fare con due famiglie Purosangue, ma con i Gaunt, che sostengono di avere il sangue più puro di acqua di sorgente, e una famiglia Babbana — “

“Osate disprezzarci, i Riddle di Little Hangleton?!” Thomas lo interruppe, sbattendo il pugno sul tavolo.

Il mago alzò le mani in un gesto distensivo.

“Sono dalla vostra parte, signore, e rispetto una gran famiglia come la vostra. Ma ahimè, non si può dire lo stesso della maggior parte dei Purosangue: ai loro occhi, questo matrimonio è come…” Strinse le labbra, probabilmente pensando al modo migliore in cui spiegarsi. “È come se la principessa reale fuggisse con uno stalliere, o il Principe del Galles sposasse una divorziata della borghesia.”

Un misto di offesa e comprensione sciamò nella testa di Mary.

Se aveva capito bene, allora quella giuria di maghi avrebbe potuto far ricadere la colpa su Tom—avrebbe anche potuto sottrare il bambino!

Fu così travolta che non riuscì più a seguire la discussione.

Non c’era modo di liberarsi di quel maledetto matrimonio, non se voleva conservare l’eredità dello Zio Charles e avere un erede per la famiglia!

Se solo quella maledetta sgualdrina fosse morta di parto… se solo Tom potesse ancora avere figli…

 

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Amortentia: uno dei plothole che ho cercato di colmare è perché un filtro d'amore potente come l'Amortentia possa essere venduto in un negozio di scherzi; poi mi sono ricordata che il Professor Slughorn aveva detto che gli effetti su Ron erano così potenti perché la pozione era vecchia. Suppongo che ci sia un lasso di tempo sicuro per venderla al banco; inoltre, dato che è una pozione difficile (e costosa?) da preparare, potrebbe esserci un commercio illegale di Amortentia "scaduta".

Rettificazione Matrimonio Babbano: alla fine ho tagliato i dettagli, ma pensavo che tale misura fosse stata messa in atto per prevenire eventuali unioni improprie, come quella di Ted Tonks e Andromeda Black (che mi piace pensare sia stata sposata dal Professor Silente: voglio dire, come Capo del Wizegamot, potrebbe avere l'autorità legale per sposare una strega e un mago, o no?).

Legitimatio per rescriptum magorum (principis): nel codice civile dell'imperatore Giustiniano I, se un uomo non aveva figli legittimi e non poteva sposare la sua concubina, poteva chiedere che i figli naturali fossero legittimati per atto sovrano. Ho modificato un po' il concetto per adattarlo alla società magica, in particolare facendo fare le richieste al capofamiglia invece che al padre effettivo.

Tendamba: sacerdoti del dio della terra che governavano le popolazioni della zona prima della conquista del Ghana da parte dei Mole-Dagomba nel XV secolo.

 

Beh, sì, non sto dando molta scelta a Mary, legalmente parlando: grazie al cielo le leggi sono cambiate da allora e i figli delle coppie non sposate hanno gli stessi diritti di quelli sposati! Mi è piaciuto anche che " Animali Fantastici" mi abbia fornito un precedente con cui lavorare: ci sono troppe somiglianze tra ciò che Corvus Lestrange e Merope Gaunt hanno fatto per avere la persona che desideravano!

Per quanto riguarda l’affermazione che Merope sia una Magonò, non c'è nulla che provi il contrario, solo il fatto che la violenza e l'abuso possono attenuare la Magia — e c'è bisogno di Magia per preparare una pozione. Ecco perché ho scelto la teoria che Merope abbia comprato l'Amortentia (scaduta) da un pusher—probabilmente non aveva abbastanza soldi per comprarla da un normale maestro di pozioni. Del resto, sarebbe più facile per il Ministro Fawley gestire la bufera in arrivo se la gente crede che Merope sia una inutile Magonò.

   
 
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