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Autore: Ace of Spades    21/02/2022    1 recensioni
«Una cosa Mihawk la sapeva con assoluta certezza: in quell'appartamento non era l'unica persona pericolosa.
E se lo aveva capito lui, probabilmente ne erano a conoscenza tutti.
Quindi la domanda era: per quale motivo avevano accettato di condividere uno spazio in cui vivere?
Il rasoio di Occam: a parità di fattori la soluzione più semplice è quella giusta.
Perché si annoiavano.»
.
.
.
Tre giovani studenti universitari decidono di dividere le spese abitando insieme. Piuttosto normale, certo, se non fosse che le tre persone in questione vogliono uccidersi a vicenda per far passare il tempo.
Non possono farlo? Ah no? Andate a dirlo a Crocodile, Doflamingo e Mihawk.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XVIII

Sit back, relax, begin







"Spero tu abbia una spiegazione"
"Bacia meglio di tutti e due"
 
Doflamingo e Mihawk storsero il naso.
"Comunque no, non ce l'ho. Gli ho fatto una domanda e per dispetto mi ha baciato. Deve aver deciso di farlo quando vi ha visti seguirmi qui dentro"
 
Lo spadaccino sbuffò. Sia lui che Shanks condividevano l'odio verso la noia, e purtroppo si annoiavano facilmente. Quindi, se trovavano qualcosa - o qualcuno - di interessante, non lo lasciavano tanto in fretta.
 
"Vuoi farmi una scenata di gelosia?" chiese il moro sorridendo all'espressione ancora schifata del fenicottero.
"Mi piacerebbe, ma al momento mi trovo a corto di cose da dire. Spero che il 118 accetti prenotazioni perché ho qualche idea su come far finire la serata di quel tipo se lo trovo."
"Per farmi perdonare quando arriviamo a casa puoi…"
 
E Mihawk ringraziò la musica alta e il fatto di non aver sentito tutta la frase, perché il sorriso maniacale che si dipinse sul volto di Doflamingo era un indicatore di quanto non gli sarebbe piaciuto saperlo.
 
"Ok, io torno a casa domani, ho capito. Tanto ho trovato qualcosa da fare" disse all'aria, perché i due coinquilini erano già all'uscita del locale.
 
Si stanno pure tirando per la mano, che schifo.
Ma veniamo a noi. Dove ti sei cacciato?
 
Mihawk si immerse nella gente sudata che ballava, cercando di farsi spazio e di vedere qualcosa, ma le luci intermittenti e la poca visuale non aiutavano di certo.
 
Un paio di mani lo afferrarono per i fianchi e lo strattonarono all'indietro contro un corpo solido.
 
"Ciao Drakul. Puoi rimuovere il coltello dalle mie parti basse per favore?"
Mihawk sorrise e ripose il coltellino nella tasca.
"Ti diverti stasera"
 
Un'affermazione. Aah, se solo riuscissi a capire cosa pensi, Mihawk.
 
"E tu?"
Il moro allargò le braccia e le portò all'indietro, avvolgendole attorno al corpo dell'altro, spingendoselo ancora più addosso.
"No, per ora è stata una delusione di serata. Vedi di rimediare e di intrattenermi"
Shanks sorrise e gli baciò il collo.
"Ai suoi ordini, vostra maestá"
 
Ballarono per quelle un'eternità, non sapendo ben definire lo scorrere del tempo, troppo impegnati a far scorrere i loro corpi uno contro l'altro.
Il sudore aveva fatto attaccare le magliette alla pelle, rendendo più difficile toglierle di dosso.
A Shanks non dispiaque più di tanto quando il moro lo spinse nel bagno e gli strappò i vestiti di dosso, non riuscendo a toglierli.
Quella sera tornarono entrambi a casa del rosso coi vestiti mezzi aperti, ma essendo buio ed essendoci poche persone in giro, non vennero visti.
 
Il ragazzo dai capelli rossi era di natura un libertino, amava donne, uomini e soprattutto amava il sesso. Non vedeva alcun motivo nel nasconderlo.
Non aveva storie serie e questo gli permetteva di intraprendere varie avventure quando ne aveva voglia e tempo.
In realtà era un ipocrita.
 
Le mani di Mihawk gli graffiarono la schiena.
 
Un ipocrita perché anche se non stavano insieme come una coppia normale, lui e il ragazzo che gli stava lasciando segni ovunque avevano un rapporto.
Un tira e molla che durava da anni ormai, e che nessuno dei due voleva riconoscere come qualcos'altro.
 
Il muro dietro di lui era un perfetto sostegno, ma si lasciò scivolare lentamente fino a sedersi sul pavimento di casa sua, portandosi dietro anche il moro, intento a mordergli la giugulare.
 
Amava il sesso, ma aveva anche un debole per quel tizio con cui condivideva hobby e gusti.
Era sempre stato il suo contatto legale nei suoi contratti illegali, nonostante pure lui operasse non del tutto alla luce del sole.
Erano legati da una strana amicizia con benefici, e per ora andava bene così.
Se in futuro Mihawk si fosse interessato a qualcuno, bhe, lui lo avrebbe saputo. E purtroppo gli incidenti capitano a tutti.
 
 
†-†-†
 
 
I raggi del sole filtrarono dalla tapparella della stanza.
"Sembra che sarà un'altra giornata calda"
Mihawk aprí una palpebra. "Buon esercizio per quando saremo all'inferno"
 
Shanks sorrise. "In ogni caso, non ho detto nulla al tuo amico."
"Facciamo che ti credo"
"Qualsiasi cosa sia, la porteremo nella tomba?"
"Siamo d'accordo"
"E questa conversazione non è mai avvenuta"
"Non so nemmeno chi sei"
Il rosso si sollevò sui gomiti. "Questo ha fatto male, lo hai portato un po' troppo in lá questo giochetto"
"Strana cosa da dire considerando che sei uno sconosciuto"
Shanks fece un gemito di dolore portando una mano sul petto e Mihawk sorrise.
"Non provare mai più a fregarmi, Rosso, altrimenti dovrò schiacciarti"
"Kinky"
 
Il moro alzò gli occhi al cielo e afferrò il cellulare che vibrava da qualche secondo, mentre l'altro si rivestiva.
"Pronto?"
 
"Mihawk. MIHAWK LO SAI COSA HA DETTO?"
"Cosa."
"Sai come salutano i chihuahua in Giappone?"
"Oh no"
"Konnichihuahua"
"Quelle risate che sento in sottofondo sono le sue, vero?"
"Fa battute di merda e poi ride da solo finché non respira più. In effetti potrei dargli una mano a riguardo…"
"Torno tra poco e ti aiuto a nascondere il corpo"
"Sei un vero amico"
 
Shanks lo fissò riporre il cellulare nella tasca dei pantaloni.
"Che c'è?"
Il rosso scosse la testa.
"Sono contento che tu abbia degli amici"
Il moro sbuffò divertito.
"No, non è vero. Sappiamo entrambi che tipo sei." gli rispose alzandosi e avvicinando il volto al suo.
"Tu non vorresti che avessi nulla nella mia vita che non fosse legato a te, sei possessivo, geloso e invadente." gli sussurrò all'orecchio.
"Ho anche dei difetti" commentò Shanks sorridendo.
"Uno è che non ti è mai stata insegnata la vergogna" concluse Mihawk alzando la mano a mo' di saluto ed uscendo dalla casa.
 
Speriamo che Crocodile non lo abbia ucciso senza di me. Siamo amici a quanto pare, e gli amici condividono tutto: un pezzo di torta, un tè e un buon omicidio.









 
Angolo dell'Autrice:
Penultimo capitolo! Ormai siamo alla fine, e si è sbrogliata tutta la matassa.

Al prossimo lunedì con l'ultimo capitolo,
a presto,
A. of S.
  
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