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Autore: Spirit734    22/02/2022    5 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA FINO A LUGLIO] Durante una pausa forzata Hinata si ritrova con alcuni compagni di team per giocare, ma non è la partita che si aspettava.
"Credevo avessi capito quando ti ho detto che avremo giocato a D&D"
"D&D..." ripeté Hinata, confuso "Credevo avessi borbottato qualcosa, non pensavo che..."
Di colpo il volto di Yamaguchi sbiancò "A_Aspetta, non conosci Dungeons and Dragons? Sul serio?"
Vedendo la sua reazione, Hinata temette davvero di aver commesso un grosso errore e subito cercò di giustificarsi "M_Ma certo che lo conosco! Sicuro! Ehm... E'... E' quel gioco... Che..." farfugliò qualcosa, ma causò solo delle risatine in generale tra gli altri compagni, in particolare da Tsukishima.
"Lo immaginavo, per Hinata esiste solo la pallavolo."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Koushi Sugawara, Koutaro Bokuto, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per sicurezza, metto qui le schede con i personaggi:
 
Keiji Akaashi:
Nome: Garduin
Classe: Chierico
Razza: Umano

Kei Tsukishima:
Nome: Tsukishima
Classe: Ladro
Razza: Mezzo Demone

Tadashi Yamaguchi:
Nome: Krakanos
Classe: Mago
Razza: Tengu

Kotaro Bokuto:
Nome: Gufo Grigio
Classe: Barbaro
Razza: Umano

Tobio Kageyama:
Nome: Regolas
Classe: Ranger
Razza: Elfo

Shoyo Hinata:
Nome: Saltafossi
Classe: Paladino
Razza: Halfling

 


~ Aggiungi un posto a tavola! ~

 

 
"Facciamo un breve riassunto per i nuovi arrivati. Vi trovate alla locanda dopo aver decifrato un messaggio proveniente dalla figlia del vostro re, la principessa Shimizu."
"Un momento!" lo fermò Hinata "Shimizu?!"
Il viso di Sugawara arrossì lievemente "Sì beh... Mi sembra giusto prendere ispirazione da qualche parte."
Yamaguchi si sporse verso l'amico "Tempo fa abbiamo affrontato la Falange DaTeko…" sussurrò "Puoi immaginare di chi sto parlando..."
In quel preciso istante la mente di Hinata aveva iniziato a viaggiare, vista la difficolta' nel superare il loro muro, istintivamente aveva immaginato i suoi compagni alle prese con uno squadrone di orchi armati di mazze chiodate che con il corpo facevano da barriera contro i nemici.
Si, sarebbe stato uno scenario fattibile.
"Continuiamo… l'armata di suo padre è stata sconfitta a nord della valle, i necromanti stanno avanzando e la vostra unica speranza sembra celarsi nelle profondità della Foresta di Kalmenore, dove si dice risieda il più potente mago oscuro del regno..." si fermò, chiuse gli occhi per un breve secondo e poi li riaprì, fissandoli serio "Dark Shadow."
Hinata e Kageyama non capirono il perché di quell'enfasi su quel nome, ma appena videro le espressioni dei loro compagni cambiare (Tranne Tsukishima), capirono che doveva trattarsi di una sottospecie di boss finale.
"Dark Shadow!!" ripeterono con rabbia Bokuto e Yamaguchi, mentre Akaashi si era limitato ad osservare la scheda del suo personaggio con una leggera preoccupazione.
"Dark Shadow?" domandò confuso Hinata.
"Dark Shadow" rispose Sugawara serio. Yamaguchi e Bokuto sembravano totalmente pendere dalle sue labbra, non vedevano l'ora di mettersi in gioco.
"Per Nishinoya e Asahi creerò una quest a parte, nel caso dovessimo finire la missione oggi. L'ultima volta si erano allontanati dal gruppo" continuò Sugawara sorridente "Due guerrieri sono stati inviati dalla principessa per aiutarvi in questa missione: Saltafossi, della Contea di Grancespuglio e il principe Regolas di Foglie D'autunno. Il viaggio sarà molto lungo, quindi vi conviene prepararvi bene, comprare armi o pozioni e rifocillarvi come si deve prima di partire."
"L'ultima volta stavamo entrando nella taverna del villaggio" disse poi Akaashi.
"Oh si è vero!" rispose convinto Bokuto. Sugawara sorrise ai due ed annuì.
"Esatto, ripartiremo da lì" indicò poi i nuovi arrivati "Con l'aggiunta degli altri due compagni di squadra."

 

Saltafossi e Regolas erano entrati in questa taverna molto trasandata, in un angolo della zona vi era un piccolo bardo che stava suonando un mandolino e quelle poche persone presenti erano con tutta probabilità ubriachi fino al midollo. Al banco una ragazza stava ripulendo della birra rovesciata da un cliente pochi minuti prima. Quando i due voltarono lo sguardo verso il centro della stanza, videro il gruppo dei loro amici intenti a discutere sulla prossima mossa da fare. Anche se non molto convinti dal clima di quel posto, alla fine si avvicinarono a loro ed una volta raggiunti, uno del gruppo si alzò, la testa aveva l'aspetto di un corvo, col piumaggio nero come la pece, tranne che per una manciata di piume verde scuro in cima alla testa.
"Voi dovete essere i nuovi mandati della principessa. È un vero onore avervi tra noi!" disse, indicando con una mano artigliata i suoi altri compagni "Io sono Krakanos Piume Nere. Ma prego, unitevi a noi per un brindisi ad un futuro radioso per queste terre."
Di fronte a quelle parole e a quei gesti tanto plateali, Saltafossi non poté fare a meno di scoppiare a ridere, persino Regolas cercò di soffocare una risata.
"Ma come parli?"
Anche Bokuto cercò di trattenersi viste le espressioni dei due, mentre Tsukishima si era limitato a scuotere debolmente il capo.
"È così che si esprime il mio personaggio! Va bene?!" aveva brontolato Krakanos, rimettendosi poi al suo posto. Era visibilmente imbarazzato, ma per sua fortuna riusciva a nascondere il tutto dal suo piumaggio.
"Lo dicevo che era troppo" disse Ganduin, vicino a lui. Si rivolse poi ai due nuovi arrivati "Ad ogni modo, sedetevi con noi e vediamo di pensare ad un piano per non arrivare impreparati a quella foresta."
Quelle parole fecero immediatamente scattare Gufo Grigio dal suo posto "Ma come? Siamo stati fermi abbastanza, io voglio partire!"
"La foresta sarà piena di maghi oscuri, vuoi forse buttarti a capofitto come l'ultima volta?"
Il barbaro fece per annuire, ma di fronte l'espressione del compagno serrò le labbra, limitandosi a mormorare un "Va bene…", anche se poco convinto.
"Concordo con Ganduin" disse il corvo, assumendo un tono più serio ed una posa statuaria "Conosci il nemico come conosci te stesso. Se farai così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericol..."
"Yamaguchi dacci un taglio…" mormorò Tsukishima.
"Pensateci voi alle strategie!" Gufo Grigio iniziò a guardarsi attorno e non appena scorse la figura della locandiera, fece per alzare un braccio per attirare l'attenzione "Madam! Qui delle bevande, offre il nostro amico Tsukishima!"
L'interessato lo fissò irritato "Perché devo offrire io?"
"Sei il più ricco!"
Garduin annuì in sostegno "Effettivamente non hai speso un centesimo da quando abbiamo iniziato la campagna."
"Potresti anche offrirci qualcosina ogni tanto..." brontolò Gufo Grifio.
Tsukishima ghignò "Ma così facendo non vi insegnerei il valore del denaro."
Il barbaro lo guardò storto, ma non appena la locandiera arrivò, riprese a sorridere come se nulla fosse successo. Si era messo ad assaggiando la bevanda, quando la voce di Sugawara lo bloccò di colpo.
"Gufo Grigio fammi una prova di percezione."
Lui iniziò a guardarsi attorno con noncuranza, venendo poi attirato dalle figure di tre splendide elfe dai capelli rossi in fondo al locale. Sembravano fissare il loro tavolo con una certa curiosità, forse in parte attratte da tutto quel miscuglio di razze.
"Noti delle elfe che vi stanno osservando."
Gufo Grigio sembrava totalmente rapito da loro, tanto da sentire a malapena i tentativi di Tsukishima e Garduin per farlo tornare in sé.
"Ci deve essere la fregatura" mormorò sospettoso il mezzo demone.
Ma l'altro scosse velocemente il capo "Ti sbagli! È evidente che siano attratte dagli uomini in armatura!" e senza neanche dargli il tempo di rispondere, si alzò dal suo posto per raggiungere il gruppo di donzelle "Ehi ehi ehi ragazze! Posso sedermi qui con voi?"
Garduin invano tentò di fermarlo, tirandolo per la manica "Non è il momento Bok..."
Le donne a quel punto alzarono debolmente il capo verso il giovane barbaro, mostrandogli uno sguardo sprezzante, pieno di sufficienza.
"Spiacente…" iniziò quella in mezzo "Usciamo solo con veri uomini, non ragazzini."
"M_Ma io sono un vero uomo!" si difese Gufo Grigio, ma il tono con cui lo disse, seguito da i pugni sferrati al tavolo per protesta, fecero presupporre il contrario.
L'elfa a sinistra lanciò una fugace occhiata al boccale che il barbaro teneva ancora in mano, e sorrise appena "Un vero uomo berrebbe qualcosa di più forte."
Le altre annuirono in sostegno. A quel punto Gufo Grigio, colpito nell'animo, si voltò di scatto verso la locandiera che ancora stava servendo il suo gruppo di amici."
"AH SI?! VOGLIO LA BEVANDA PIÙ POTENTE CHE AVETE! MI DARÀ LA CARICA PER QUESTA MISSIONE!"
"L’assenzio elfico è la più forte dell'intero continente, la locandiera ti avverte che questa bevanda non è per i deboli" interruppe la voce di Sugawara
"E chi sarebbe il debole?!"
Gufo Grigio rifletté un pochino prima di rispondere, alla fine alzò un braccio con un'energia tale da attirare l'attenzione di tutto il gruppo "Ne prendo tre!" disse.
"Tre?" gli altri lo guardarono perplessi.
"Ti verrà assegnata una penalità non essendo un elfo. Vuoi davvero provare?" continuò il master.
"Assolutamente!"
"Aspetta!" lo fermò Ganduin, avvicinandosi "È palese che sia una trappola!"
L'amico corrugò la fronte con aria scontenta "Pensi sempre male. Se non c'è rischio, non c'è divertimento!"
Garduin era piuttosto sicuro che tutto questo gli si sarebbe ritorto contro, col tempo aveva imparato a conoscere certi piccoli stratagemmi di Sugawara, il modo in cui si divertiva a giocare sulle loro debolezze.
"Ricordi cos'è successo al personaggio di Nishinoya la volta scorsa? È svenuto perché non è riuscito a reggere quel sidro."
"Credo tu ti stia confondendo con Asahi. Nishinoya è svenuto perché ci ha provato con la proprietaria..." si intromise Krakanos "E il marito era un mezz'orco."
A quelle parole Tsukishima non poté fare a meno di sghignazzare, ripensando a quel giorno in cui il personaggio di Nishinoya aveva seriamente rischiato di morire per mano di un orco tremendamente geloso della moglie. Asahi invece, spronato in parte dai suoi compagni aveva ingaggiato una gara di bevute contro un nano, finendo in coma etilico per il resto di quella partita.
Pochi minuti più tardi la locandiera passò al tavolo dove si trovavano le tre ragazze e il barbaro, con tre boccali pieni di una strana birra dal colore tendente al verdognolo, Saltafossi guardava quel liquido con disgusto, chiedendosi come avrebbe potuto qualcuno berla per davvero.
"Tira i dadi per la prova di tempra."
Gufo Grigio non se lo fece ripetere oltre ed iniziò a bere ad una velocità tale che impressionò perfino Tsukishima, non fece nemmeno una pausa tra una bevanda e l'altra, voleva per forza finirle tutte e tre nel minor tempo possibile.
Una volta terminato, sollevò il capo verso i suoi compagni con aria fiera e fece il gesto della vittoria, iniziando a vantarsi come un matto vicino a quelle ragazze.
Garduin lo fissava perplesso, avvertendo già il timore di un orribile finale "Non riesco a crederci..."
Nel frattempo Tsukishima fece per voltarsi verso la locandiera "Oste, una sedia per il principino e un seggiolone per l'halfling. Ci teniamo alla sua sicurezza" ghignò.
Entrambi sobbalzarono irati, specialmente il più piccolo.
"COME?!"
Sebbene offeso dall'atteggiamento solito di Tsukishima, nemmeno Regolas poté trattere un sorrisetto quando la ragazza arrivò alla loro postazione con un seggiolone apposta.
"Eccolo qui!"
"Non era necessario!" urlò l'halfling, diventando paonazzo per l'imbarazzo. Si voltò poi verso i due, ancora sghignazzanti "Me la prendo da solo la sedia!"
"Ce n'è una libera nel tavolo all'angolo a destra" disse Sugawara "Puoi avvicinarti per prenderla, nel frattempo fammi una prova di...Riflessi."
Saltafossi annuì una volta raggiunto il tavolo, fece per prendere la sedia, non fece in tempo a voltarsi che si scontrò contro una figura molto più alta di lui.
"Prova fallita."
Forse era solo una sua sensazione, ma la voce di Sugawara sembrava quasi divertita.
Purtroppo quel breve pensiero venne eclissato dalla presenza di un uomo dalla corporatura grossa, talmente grossa da non riuscire a vedere i suoi compagni più indietro. Il volto coperto da un cappuccio, in una mano teneva un'ascia spessa quanto la sua testa, mentre nell'altra un boccale di birra per metà vuoto: a causa dello scontro gran parte della bevanda gli si era rovesciata addosso, finendo per bagnargli l'armatura. L'uomo fissò il boccale di birra per poi abbassare lentamente lo sguardo verso il piccolo halfling.
"Tu" mormorò, guardandolo di sottecchi "Mi devi una birra, piccolo uomo."
"S_Scusami!" disse frettolosamente il ragazzo, cercando di calmare la situazione, ma il tipo non sembrava averlo preso per niente in simpatia.
"Cosa ci fai in un postaccio del genere? Ti conviene tornare alle tue collinette, questo posto è troppo pericoloso per un esserino come te."
L'espressione di Saltafossi a quel punto di alterò, si sentiva già stufo di essere trattato in quel modo per la sua altezza, anche se si trattava di un mondo immaginario.
"Pericoloso?" e senza pensarci due volte mostrò fieramente il mantello viola che stava indossando, al centro vi era ricamato il simbolo di un corvo dorato "Sono stato chiamato dalla principessa in persona! Il pericolo non mi fa paura!"
A quel punto lo sguardo dell'uomo cambiò di colpo, concentrando tutta la sua attenzione su quel mantellino. Dietro di lui i compagni di Saltafossi lo stavano guardando sconvolti.
"Quindi... Tu lavori per la corona?"
Lo disse con un sorrisetto di sfida, quasi per prenderlo in giro.
Ganduin e Krakanos fecero cenno all'amico di negare, forse perché iniziavano già a temere come sarebbe finita la vicenda, mentre Gufo Grigio sembrava non veder l'ora di buttarsi nella mischia. Saltafossi ad ogni modo non li notò, la figura gigante di quell'uomo in quel momento occupava tutta la sua attenzione.
"Io e i miei compagni! Siamo stati scelti per salvare il regno da..." si fermò, sporgendosi poi verso gli altri "Come avete detto che si chiamava? Dork e... Mmh..." poi ad un tratto il suo volto si illuminò "Ah si! Dark Shadow!"
Regolas sembrava sul punto di andare lui stesso dal compagno e volerlo strozzare, ma non fece in tempo a reagire che subito vide diversi uomini alzarsi di colpo dai loro posti. Il silenzio generale che si era creato all'udire di quel nome era davvero inquietante.
"Dark Shadow?!"
"Ha detto Dark Shadow!"
"Lavorano per la principessa!"
Saltafossi non capiva bene cosa stava succedendo, ma poi vide l'uomo di fronte a lui alterarsi ancora di più, aveva gettato contro il muro il boccale di birra ormai semi vuoto, spaccandolo in mille pezzi e con la mano libera sguainò dalla cintura una seconda ascia "E così...Volete fermare il nostro padrone, eh?" puntò l'arma contro di lui, sorridendo malignamente e facendo cenno ai suoi compagni di raggiungerlo "Non uscirete vivi da questa locanda!"
"Ragazzi, è il momento di tirare l'Iniziativa per combattere" disse allegramente Sugawara.
Un mormorio in generale si diffuse nel gruppetto, tranne per il barbaro che sembrava non veder l'ora di entrare in combattimento.
"SIIIIII! FATEVI SOTTO!"
"Sì...Ottimo lavoro Hinata...Stai giocando da cinque minuti e già ci hai messo nei guai" disse sarcasticamente Tsukishima "Se la situazione si mette male, vado in furtività e mi allontano."
"Ma cosa dici?! Devi combattere Tsukishima! Per la squadra!" affermò Gufo Grigio mentre sguainava l'ascia e si preparava a gettarsi nella mischia "Niente paura! Il vostro barbaro di quartiere risolverà la situazione!"
"Se passi in quella direzione è Attacco di Opportunità per uno di loro."
"Nessun problema! Ho i riflessi alti!" detto ciò fece un lieve cenno alle ragazze elfe dietro di lui.
Ma il sorrisetto di Sugawara si allargò "Non hai contato le penalità per l'assenzio."
Gufo Grigio non fece in tempo a reagire che uno degli scagnozzi lo colpì con un martello, facendolo cadere a terra con un tonfo secco.
Gli altri lo fissarono in silenzio.
Tsukishima, vedendo l'aria che tirava, entrò immediatamente in furtività e sparì dalla loro vista, probabilmente andandosi a nascondere da qualche parte per stare al sicuro.
"Ti ha fatto quindici danni" continuò il master "Dopo la battaglia della volta scorsa, ti eri curato prima di entrare nella locanda, vero?"
Dai mugugni che uscirono dalla bocca del poveretto si poteva intuire che no, si era completamente dimenticato di curarsi e quel colpo sferrato all'improvviso lo aveva buttato letteralmente KO, facendogli perdere addirittura i sensi. In tutto questo Garduin sollevò gli occhi al cielo e, dopo aver tirato un lungo sospiro, riprese in mano il suo simbolo sacro "Ci risiamo. Non impara mai."



 
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Angolo autrice:

Eccomi col secondo capitolo! Ho dovuto fare una modifica alle schede perché mi sono resa conto nella stesura degli altri capitoli di alcuni errori, scusatemi xD
Vi avverto che comunque la storia ruoterà molto al cazzeggio di gruppo, inoltre mi piaceva anche questa sorta di visione dei ragazzi nei panni dei loro personaggi che interagiscono in quel mondo e la voce di Sugawara che fa da eco e una sorta di Dio tra loro.
Spero che il capitolo non sia troppo incasinato, cercherò di essere più chiara possibile. So che magari può risultare un po' confuso il passaggio dei nomi all'inizio.
Sugawara cerca sempre di creare qualche difficoltà a questi poveretti. E Bokuto come sempre si è buttato a capofitto nella situazione senza pensarci...Se non ci fosse Akaashi xD
Il riferimento a "Dark Shadow" è una citazione al film su youtube chiamato "The gamers", che consiglio ai fan di D&D.
Penso che tra tutti sto adorando incredibilmente scrivere gli interventi di Tsukishima.
ivere gli interventi di Tsukishima.
  
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