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Autore: Shadow Doom    28/02/2022    1 recensioni
Grazie agli sforzi dei protettori del Pianeta la popolazione mondiale ha potuto vivere un periodo di pace e prosperità. Purtroppo però l'avidità della razza umana rischierà ancora una volta di rompere l'equilibro creato con incredibile fatica e di risvegliare un male tanto antico quanto terrificante.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Leblanc

 

La graziosa ragazza si stava dirigendo verso il cafe sperando, per il bene dei teppisti, di non essere stata presa in giro. In quel caso sarebbe tornata indietro e gliela avrebbe fatta pagare, quando si arrabbiava solo sua madre era in grado di farla tornare alla ragione.

 

Giunta in prossimità della stazione vide dei poster che annunciavano l'arrivo di un'importantissima testata giornalistica che avrebbe ridato lustro a quell'isolata città di montagna.

Questa era la sua copertura, ardita da coloro per cui lavorava, una segreta organizzazione istituita dopo il miracoloso ripristino del Pianeta con l'obiettivo di evitare che si arrivasse nuovamente alla situazione di tensione che si viveva ai tempi del conflitto tra la Shinra ed i Wutai.

Affidare la responsabilità del Globo ad un ristretto gruppo di uomini poteva essere un rischio, ma durante i dieci anni d'attività le crisi internazionali era state ridotte al minimo ed il tenore della vita non era mai stato tanto alto, perciò valeva la pena dargli fiducia.

 

La giovane non ci mise molto a raggiungere il bar che si dimostrò completamente diverso da quello che aveva immaginato.

A giudicare dalle parole di quell'insulso criminale si aspettava un locale di lusso, pieno di gente e di buttafuori che avrebbe dovuto mettere fuori gioco per poter entrare. Invece si trattava di un posto sobrio, dalle dimensioni modeste e con pochi clienti.

Sapendo che stare a rimuginare su cose del genere sarebbe stato inutile, si fece avanti senza ulteriori indugi.

 

Non appena aprì la porta sentì il rumore di un campanello indicare il suo ingresso ed un intenso profumo di caffè e di curry, decisamente invitante.

 

“ Benvenuta al Leblanc, si accomodi pure” esordì un uomo di mezza età leggermente ricurvo in avanti con uno sguardo vispo.

L'affascinante donna si accomodò su uno sgabello del bancone mantenendo la distanza dagli altri presenti dato che non amava socializzare con gli estranei.

 

“ Non ti ho mai vista, sei nuova” sostenne il tizio che aveva parlato prima scrutandola, “ Hai buon occhio” “ No, non è quello, anzi. Ormai non ci vedo più bene, invecchiare fa schifo. Ho indovinato solo perché qui ci conosciamo praticamente tutti”.

La ragazza in effetti aveva sospettato di essere giunta in una città di altri tempi dal modo in cui i passanti che aveva incontrato si salutavano amichevolmente ed anche dal comportamento familiare assunto dai consumatori del cafe.

 

“ E' raro vedere dei forestieri, dimmi cosa ti porta in questo paese sperduto?” “ Sono la reporter” “ Quella di cui si parlava in radio nelle ultime settimane?!” “ Esatto” “ Wow, non mi aspettavo di incontrarti così” “ Perché?” “ Pensavo che venissi di giorno, accompagnata da una troupe televisiva” “ Non solo quel tipo di giornalista, preferisco lavorare da sola e nel modo più discreto possibile” “ Come mai?” “ Perché solo in questo modo posso ottenere delle prove oggettive” “ Mi sembra giusto. Visto che sei una nostra ospite ti offro il primo giro, cosa vuoi? Ti avverto che qui siamo specializzati in caffè e curry” “ Prenderò un caffè, mi aspetta una lunga notte” “ Ottima scelta, Ren un caffè per ...Come hai detto che ti chiami?” “ Yuna” “ Piacere, Sojiro. Ren un caffé per Yuna” “ Arriva” rispose un giovane intento a lavare i piatti sporchi.

 

Quest'ultimo si diresse a prendere alcuni chicchi freschi che iniziò a macinare per poi mettere sul fuoco. Sembrava un tizio anonimo, gli scompigliati capelli neri ed i tondi occhiali lo rappresentavano come un adolescente qualunque. Eppure i suoi occhi avevano uno strano luccichio, tuttavia la castana non gli diede peso in quanto era interessata solo alla sua missione.

 

“ Sojiro posso chiederti una cosa?” “ Certo, tutto quello che vuoi” “ Dove si trova Nosferato”.

Non appena udì quel nome l'uomo si irrigidì e scambiò uno sguardo di intesa con Ren. Fu un cenno rapidissimo che però non sfuggì a Yuna, la quale capì che quei due sapevano qualcosa.

 

“ Ecco il tuo caffè” affermò il giovane poggiandogli davanti la fumante tazza, aggiungendo a sottovoce “ Gustatelo con calma”.

L'agente capì l'intento del barista, voleva che restasse lì fino alla chiusura. Intuì anche che tale atteggiamento era collegato alla sua precedente richiesta e sperava che non avessero cattivi intenti, non di certo perché era spaventata. Li avrebbe presi a calci se necessario, ma le sarebbe dispiaciuto per quel Sojiro il quale le dava l'idea del nonno che non aveva avuto .

 

Non avendo altra scelta decise di assecondare i due del Leblanc, avrebbe sfruttato quel tempo per capire un po' meglio la gente del posto osservandoli a debita distanza.

   
 
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