Non sono saggia, non so pormi sempre le giuste domande, trovare la gemma della veritá, capirne da subito il suo senso, la fulgente testimonianza. Non sono saggia perché se dovessi, adesso, esordire un suggerimento, saprei darlo a te ma non troverei spazio per me. Ammantate al mio corpo sono queste emozioni, si infilano in ogni fessura, tradiscono la dolcezza dei miei pensieri. Le sento dialogare tra di loro, cercano qualcosa, imperterrite, vanno su e giù, poi fanno dei giri circolari, si rincorrono.
Non sono saggia perché vorrei sapere come liberarmene; sono diventate un peduncolo, mi sostengono. Vorrei fossero, invece, farfalle che si poggiano delicatamente su una foglia, solo per riposare un istante, perché pronte ad accodarsi al loro destino.
Leggere, lontane da me.
Non sono saggia, come potrei?
Sono qui, oggi, a cantarti versi poetici, non risposte.