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Autore: Alis_Weasley    15/03/2022    0 recensioni
“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Alla fine quella serata si era finalmente conclusa. Era stata davvero estenuante. Nonostante Hermione si fosse lasciata intenerire da Melanie e le avesse concesso di ballare col SUO ragazzo, vederla con le braccia strette intorno al collo di Fred, che dal canto suo poverino non sembrava per nulla felice, non l’aveva lasciata indifferente. Ma il suo cavaliere si era comportato da vero gentiluomo: le sue mani erano state poggiate sui fianchi della festeggiata il minimo indispensabile, quasi a sfiorarli e non appena il lento terminò si affrettò a raggiungere Hermione, i cui occhi non aveva mai smesso di cercare. Questo bastò a tranquillizzarla.

Nei giorni seguenti tutti notarono un cambiamento nell’atteggiamento di Melanie, quello che già era cominciato ad emergere la sera della festa. La ragazza era molto meno invadente con Fred e più gentile con Hermione e una mattina, poco dopo la lezione di Lumacorno, la riccia la intravide addirittura asciugarsi velocemente le guance rigate di lacrime con la manica della divisa. Non poteva fare finta di niente. Non era da lei.

Si avvicinò delicatamente: “Ehi, Melanie…”
L’altra sobbalzò, presa alla sprovvista e cercò di mettere su il sorriso più falso del suo repertorio.
“Hermione cara! Come stai? Io stavo giusto per andare a lezione ma sicuramente anche tu vai di fretta, Freddino ti starà aspettando…”
Già… Freddino…per quanto potesse aver fatto dei passi avanti, su alcune cose Melanie non c’era ancora, tipo quel fastidiosissimo soprannome. Ma Hermione decise di passare oltre.
“Aspetta…” e le poggiò delicatamente una mano sulla spalla per trattenerla. “Sicura di stare bene…? Sappi che se qualcosa non va, puoi parlarmene. Anche se non siamo proprio amiche o confidenti, se posso esserti d’aiuto in qualche modo, conta su di me Melanie”.
La bionda rimase di stucco. Gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta. Poi il suo viso si trasformò in una smorfia di tristezza e gli occhi le si riempirono di lacrime. “Oh…Hermione…io non merito la tua gentilezza, sono stata orribile con te”. Si mise a singhiozzare e alla Grifondoro non sembrò il caso di rimanere lì in mezzo al corridoio con Melanie in quelle condizioni, quindi evitò di proseguire la conversazione finchè non fossero state in un luogo più tranquillo.

Trovarono un’aula vuota e si sistemarono in un banco in fondo alla parete, ciascuna da una parte di esso.
“Adesso che sei un po’ più tranquilla, perché non mi spieghi cosa ti turba?” le domandò Hermione, mentre le allungava un fazzoletto profumato.
“Il ragazzo di cui sono innamorata non si accorge dei miei sentimenti” disse l’altra tutto d’un fiato e senza guardarla negli occhi e soffiandosi rumorosamente il naso.

A Hermione si contorse lo stomaco. Forse era stato un errore offrire il suo aiuto a Melanie perché non era per nulla certa che sarebbe riuscita a sostenere con lei una conversazione di quel genere su Fred senza dare in escandescenza, anzi, era stata fin troppo tollerante fino a quel momento.
Prese un profondo respiro.
“Melanie. Fred …”
“No, Hermione. Non parlo di Fred”. Sputò l’altra con un’espressione amara.
“…aspetta…cosa?! Ma se ci hai reso quest’ultimo mese un inferno…!” esclamò la riccia sbalordita, facendo un salto sulla propria sedia. Poi vedendo l’espressione affranta dell’altra sentì di aver esagerato e, temendo potesse rimettersi a piangere, aggiunse “Ehm… scusami. Voglio dire che dal tuo comportamento trapelava molto chiaramente il tuo interesse per lui”.
Melanie riprese ugualmente a piangere ed Hermione alzò gli occhi al cielo non sapendo proprio come prenderla. Forse aveva solo peggiorato la situazione.
“Hermione…scusa per come mi sono comportata. Ma mi sembrava l’unico modo. Speravo così di attirare la sua attenzione, magari di farli entrare in competizione. Avevo sentito che in passato i gemelli si erano ritrovati a entrare in dinamiche di questo tipo. Poi lui aveva accettato di ballare con me alla festa ma sai già…” venne interrotta da altri singhiozzi.

Hermione si massaggiò le tempie mentre cercava di mettere insieme i pezzi di quel puzzle complicato che si era rivelata essere Melanie.
I gemelli … ma allora?!
George…?!!!!” esclamò con gli occhi di fuori. E l’espressione di Melanie le diede la conferma: era arrossita per la prima volta e si torturava nervosamente le mani.
“Il mio obiettivo è sempre stato lui, George. Ma non avevo il coraggio di farmi avanti così spudoratamente per paura di venire rifiutata. Sai…” disse arrossendo ulteriormente “lui è così bello e io…” e non concluse la frase.
“Mel…” sussurrò Hermione prendendole una mano.
Melanie la guardò e sembrò così piccola in quel momento, così insicura. Hermione pensò che non aveva capito niente di lei e che era proprio vero quanto le avevano insegnato i suoi genitori fin da piccola: che l’apparenza inganna e che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina.

“Ti aiuterò io”. Sentenziò poi, con un sorriso che scaldò il cuore di Melanie, “d’altronde ho già conquistato un Weasley. Possiamo farlo di nuovo”.
Qualche istante dopo il suono della campanella sovrastò quello delle loro risate, timide ma complici.
 
 
*** Angolo autrice ***
E’ tipo stranissimo essere di nuovo qui a distanza di … 7 anni?
Sono mortificata e allo stesso tempo eccitata!
E’ da taaanto tempo che guardo questa storia con malinconia ogni qualvolta scorro il mio profilo. Mi sono sempre sentita tremendamente in colpa per averla abbandonata così, deludendo le aspettative di chi tanto amorevolmente mi seguiva e spronava a continuare.
Per questo ho deciso di regalarle una conclusione, a breve tra uno o due capitoli. Per correttezza nei confronti di chi l’ha letta e anche nei miei. Non importa se non vi accorgerete mai dell’aggiornamento, probabilmente nemmeno vi ricorderete l’evoluzione della storia. Ma sentivo di doverlo fare.
Chiedo umilmente scusa,
sempre vostra nonostante tutto,
Alis
   
 
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