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Autore: Alis_Weasley    16/03/2022    0 recensioni
“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nei giorni seguenti chiunque avrebbe detto che Hermione era impazzita: aveva cominciato a passare molto tempo insieme a Melanie e, per giunta, di sua spontanea volontà!
Fred non se ne capacitava e un giorno arrivò persino a ipotizzare che la sua fidanzata fosse sotto incantesimo. Hermione lo aveva tranquillizzato, tuttavia aveva deciso di non raccontargli quanto aveva scoperto, né tantomeno quanto stesse architettando perché era certa che Fred avrebbe vuotato subito il sacco col gemello alla prima occasione. Decise invece di coinvolgere Ginny, la rossa poteva essere sicuramente d’aiuto e poi si era incupita da quando Hermione aveva iniziato a trascorrere del tempo con Melanie, in fatto di gelosia i Weasley non scherzavano…! Non appena le ebbero raccontato tutto la ragazza scoppiò in una risata cristallina. “Certo che vi aiuto!” aveva esclamato. Se non altro, perché era certa che ce ne sarebbero state delle belle.
Per prima cosa cercarono di far tornare Melanie “se stessa”, via le lenti a contatto, e niente più tinta per capelli. Tornare al suo colore naturale richiese un po’ più tempo, ma un incantesimo di Hermione velocizzò le cose. Anche i vestiti vennero un tantino modificati: allungata di un paio di dita la gonna e “cerca di abbottonare almeno la metà dei bottoni della camicia” sospirò Ginny. Non appena ebbero terminato, sembrava di avere davanti un’altra persona ma la parte più difficile arrivava ora: cercare di normalizzare i modi di Mel. Abbandonare diminutivi, nomignoli e qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto far sanguinare le orecchie, o meglio, l’orecchia a George. “Cerca di essere te stessa” la incoraggiò Hermione strizzandole l’occhio “senza preoccuparti del risultato. La spontaneità: è così che conquisterai George”.
Il piano era semplice: nel weekend gli studenti non avevano lezioni e i gemelli ne approfittavano sempre per passare del tempo in negozio a dar man forte a Lee. Avevano deciso, costretti in parte da Molly, di concludere l’anno ad Hogwarts e affrontare gli esami, ma il loro sogno era pur sempre riposto in quel grande negozio che metteva allegria al sol guardarlo e tornarci era, per loro, un vero toccasana.
Hermione e Melanie avevano deciso di presentarsi lì, e mentre Ginny pensava a tener occupato Lee (che aveva sempre avuto una cotta per lei) chiedendogli di accompagnarla da qualche parte, loro sarebbero state un aiuto provvidenziale. Non che i gemelli potessero rifiutare, in ogni caso.
Quando la porta del negozio si aprì, la campanella attaccata sopra di essa si mise a ridere sguaiatamente, dopo un iniziale sobbalzo, Hermione levò gli occhi al cielo. C’era qualche cliente ma la situazione era ancora tranquilla a quell’ora del primo pomeriggio.
“Permesso…Fred?” disse educatamente lei, facendosi avanti nel negozio e, visto che non rispondeva nessuno, proseguì fino a superare il bancone. Subito due forti braccia le cinsero la vita e la sollevarono in aria strappandole un gridolino. Fred era rimasto nascosto dietro il bancone per farle uno scherzo, ovviamente.
“Ciao…cerchi qualcuno?” le soffiò a fior di labbra lui, dopo aver ruotato il suo esile corpo verso di sè.
Lei arrossì visibilmente ma non interruppe il contatto, piuttosto gli diede un dolce bacio e si beò del suo profumo.
Poi Fred la rimise delicatamente giù. “Oh, non mi presenti la tua amica?” domandò sorpreso, rendendosi conto solo adesso della ragazza dai lunghi capelli color cenere che era entrata insieme ad Hermione e ora era voltata di spalle, intenta a guardare lo scaffale dei filtri d’amore.
“Ehm…Fred…” iniziò Hermione, ma Melanie si girò subito dopo lasciando Fred di stucco. Lui sgranò gli occhi e poi cercò di darsi un contegno grattandosi la nuca “Ah, Melanie, sei tu…! Che cambiamento…” ridacchiò imbarazzato, poi lanciò di sbieco un’occhiata alla fidanzata come a dire “Che diavolo stai combinando?!”
“Ciao Fred” lo salutò Melanie con un sorriso imbarazzato e un appena accennato gesto con la mano. Fred? Lo aveva chiamato solo “Fred”? C’era qualcosa di strano sotto. Ma prima che potesse iniziare a torchiare per bene la fidanzata, Hermione fu più veloce di lui e tirandosi dietro Melanie per un braccio chiamò a gran voce l’altro gemello Weasley.
“George? Ehi George!” continuò mentre faceva lo slalom tra scatole e scatoloni buttati per terra.
Ed eccolo comparire su una scala scorrevole, i capelli arruffati e una penna incastrata dietro l’unico orecchio rimastogli. Melanie sentì mancarle il fiato in petto alla sola vista.
“EEEEHI cognatina” la salutò lui col solito sorriso sghembo. Si, il sorriso sghembo era ciò che contraddistingueva i gemelli Weasley, quelle due pesti, ma per Hermione anche in quello c’erano non poche differenze tra l’uno e l’altro. George scese con un balzo dalla scala e le arruffò i capelli in segno d’affetto. Lei arricciò le labbra ma non protestò, trattenendo appena il fiato quando lui si rivolse all’altra.
“Miseriaccia! Ma non sarai mica…?” Esclamò, con un tono e dei modi che ad Hermione ricordarono fin troppo Ron. Doveva intervenire.
“…Melanie, George. Te la ricordi di certo”. Hermione aveva usato un tono che di amichevole aveva poco, sembrava quasi minaccioso. Ma George non colse l’antifona.
“Ma che hai fatto? Cioè sei così…diversa” chiese lui, sinceramente perplesso. Si grattò distrattamente la nuca con la penna. “Ti ricordavo più barbie di così” concluse con un sorrisetto da prendere a schiaffi.
A Hermione quasi cadeva la faccia a terra. Guardò Fred in cagnesco come a dire “intervieni!” ma lui era più confuso di George e la guardava pieno di interrogativi, seppur con un’aria divertita.
Oddio, era un disastro. La povera Melanie era rimasta in silenzio, forse i suoi occhi si erano già riempiti di lacrime-
Proprio quando Hermione stava per intervenire però la voce della ex-bionda interruppe il flusso dei suoi pensieri.
“Si…beh, un Ken dai capelli rossi non si era mai visto quindi dovevo pur inventarmi qualcosa” soffiò fuori. Lo aveva detto con naturalezza, forse con una scioltezza che Hermione non le aveva mai visto indossare.
Che stesse davvero cercando di seguire il consiglio che la riccia le aveva dato? Che stesse puntando sulla spontaneità senza nascondersi dietro gli artefizi degli ultimi anni?
George rimase un attimo sorpreso di fronte a quella risposta ma poi si aprì in un bel sorriso sinceramente divertito.
“Beh…sembra tu sia anche più simpatica ora!” e detto questo le mise una mano sulla spalla, conducendola delicatamente verso lo scaffale che stava guardando prima, quello dei filtri d’amore. “Te ne serve uno per caso? Sappi però che non ce ne sono ancora che sfascino le coppie” la punzecchiò lui, curioso di quale reazione avrebbe avuto lei.
“In realtà…” sussurrò Melanie “in realtà me ne servirebbe più uno delle seconde occasioni”, detto questo lo guardò con occhi sinceri e diretti –per la prima volta senza battere esageratamente le ciglia- pensò George.
Forse non era tutto perduto. Forse potevano farcela, pensò Hermione, mentre acciuffava il suo ragazzo, ancora piuttosto confuso, per la collottola della camicia e gli sussurrava con voce cospiratrice “adesso, Fred, devi fare esattamente quello che ti dico”.




***Angolo autrice***
Beh, eccoci. Sto cercando di dare un lieto fine anche a questa povera disgraziata di Melanie e, sinceramente, non mi dispiace di aver tirato in ballo anche George, il mio altro gemello preferito. Ma niente paura: ci saranno presto scene 100 % Fremione. Anzi, vi dirò di più: preparatevi alla coppia come, fino ad ora, non l'avete mai vista.
A presto,
Alis
   
 
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