Titolo: Rest here with me
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: Flash Fiction [ 676 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of Life, Fluff
Avvertimenti: What if?, Slash
Blossom By Blossom: Prime volte


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

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    Era stato il fastidio causatogli dalla sabbia attaccata alla pelle sudata a svegliarlo.
    Damian aveva alzato debolmente le palpebre e aveva faticato non poco a ricordarsi il luogo in cui si trovava, rendendosene pienamente conto solo quando, sollevandosi a mezzo busto, aveva sentito un braccio intorno ai fianchi e aveva abbassato lo sguardo, riconoscendo nella penombra la figura di Jon. I ricordi si erano affacciati nella sua mente a poco a poco, incerti ed insicuri, ed era sbiancato di colpo quando aveva visto i vestiti di entrambi gettati disordinatamente sulla sabbia, a poca distanza da loro.
    Aveva pensato di esserselo sognato, in un primo momento. L'allegria che aveva animato tutti loro quando erano arrivati alla spiaggia, Maya e Kathy che li avevano spinti verso le bancarelle per comprare da mangiare e Wilkes che aveva proposto di prendere posto nel punto più alto delle collinette circostanti, dove avevano assistito al più bello spettacolo pirotecnico che avessero mai visto; poi, seduto sulle rocce dopo essersi lasciato tutti alle spalle e con una lattina di birra che non aveva minimamente toccato, lui si era soffermato ad osservare il mare, apparso come una tavola nera e piatta che aveva portato con sé un'infinità di vecchi ricordi, dei tempi in cui era un ragazzino spocchioso e arrogante e di come fosse maturato da allora negli ultimi sette anni. E aveva sorriso quando, in silenzio, l'aveva raggiunto anche Jon, che si era appropriato della Goose solo dopo suo tacito consenso.
    Le chiacchiere erano state relativamente poche, in seguito. Si erano scambiati quattro battute in croce - sempre le stesse, sempre i soliti battibecchi su chi comandasse e su chi fosse il più alto, alternati da qualche sguardo e qualche sorriso impacciato -, restandosene sdraiati sulla sabbia a braccia conserte a fissare il cielo trapunto di stelle. Tra di loro c'era sempre stata, sin da quando si erano conosciuti, una certa tensione, forse proprio perché, per quanto non lo avessero mai ammesso nemmeno a se stessi, erano fin troppo simili. Avevano infine capito, dopo tutte le esperienze vissute - e Damian quella con i Titani del domani non l'avrebbe mai dimenticata, in particolar modo per il timore che aveva avuto di perdere Jon -, che quella tensione era causata da un qualcosa di molto più grande e fuori dalla loro portata.
    Merda... se solo ci rifletteva, quasi non ci credeva. Avevano scoperto di essere attratti l'uno dall'altro, accidenti. Ed era stata proprio quella sera, complice l'atmosfera stranamente romantica - la spiaggia, i fuochi, le voci lontane della festa che andava via via scemando - che li avvolgeva, che l'avevano fatto per la prima volta.
    A quei suoi stessi pensieri, Damian si coprì il volto con una mano, sentendo le orecchie andare a fuoco. Attraverso la fessura fra le dita, gettò un'altra rapida occhiata a Jon, ancora placidamente addormentato al suo fianco e con in volto un'espressione che era certo di non avergli mai visto prima. Era sempre stato abituato all'aria solare di Jon, a quei sorrisi che scioglievano il cuore e al suo essere sempre ottimista, ma in quel momento, disteso sulla sabbia e completamente nudo, sembrava più tranquillo del solito, appagato, calmo e in pace con se stesso... però, e Damian non faticava ad ammetterlo, non era una cosa che gli dispiaceva poi più di tanto, in quel momento.
    Con uno sbuffo vagamente ilare, Damian tornò a sdraiarsi sulla sabbia e si poggiò sul petto di Jon, che, con un mugolio, si mosse contro di lui e sollevò giusto una palpebra nell'abbassare lo sguardo sul suo capo. «D?» mugugnò, ancora mezzo addormentato.
    Damian gli impose il silenzio poggiandogli una mano sulla bocca. «Zitto, J. Sta' zitto ancora un po'», sussurrò, più che deciso a godersi quella tranquillità.
    Erano due testoni, litigavano spesso per un nonnulla ed erano sempre pronti a discutere per la più piccola inerzia esattamente come i loro genitori, ma l'unica cosa che lo confortava, in quel momento, era il fatto che dopotutto quella loro prima volta non era stata solo sesso.

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_Note inconcludenti dell'autrice
Qui si continua con l'inziativa #blossombyblossom indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
Tanto per cambiare sono abbastanza indietro con gli aggiornamenti (nonostante il poco tempo a mia disposizione, faccio un lavoro che mi permette di buttare giù qualche idea su One Note quindi posso poi recuperare tutto e scrivere come si deve), però ogni tanto ecco qua che mi ricordo di aggiornare e fare addirittura doppi aggiornamenti proprio per rimettermi in pari. Comunque! I due pargoletti finalmente qui si sono decisi a combinare qualcosa, ovviamente il rating non è molto proprio perché la raccolta è quella che è, ma volevo concentrarmi comunque molto di più sulle loro sensazioni che su qualcos'altro
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥

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