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Autore: L1107    11/04/2022    2 recensioni
La guerra è finalmente finita lasciandosi dietro vuoti profondi che non potranno mai essere colmati. Fred Weasley, Remus Lupin e Ninfadora Tonks sono morti per proteggere la magia, e insieme a loro molti altri. Hermione Granger, stanca e spossata, salva Draco Malfoy da Azkaban senza sapere che questo avrà delle ripercussioni su di lei. Un Voto infrangibile fra di loro li spingerà a conoscersi meglio, ma tutto degenera quando Malfoy la tiene all'oscuro di un segreto che la riguarda da vicino, aiutato dal suo migliore amico: Harry Potter.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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CAPITOLO 6
Hermione continuava a fissarlo preoccupata, una mano rivolta verso di lui mentre in silenzio aspettava. A Draco ci volle qualche minuto di tempo prima di riprendersi, il suo cervello elaborò in fretta quell’informazione e se fosse il caso di dirgliela. Afferrò la mano della Grifondoro e mentre si alzava in silenzio decise che no, avrebbe portato quel segreto con sé.
“Sto bene” rispose, ma la sua voce non dovette risultare convincente perché le sopracciglia di Hermione si inarcarono.
“Mi ha solo… destabilizzato vedere tutte quelle immagini di guerra e di morte, mi ero quasi dimenticato di quelle sensazioni” improvvisò. Per fortuna aveva un talento particolare nel dire delle bugie, essere un Serpeverde lo aveva aiutato più volte a uscire da situazioni scomode. Dall’altra parte Hermione era una Grifondoro, sconosceva totalmente la sottile arte della menzogna.
“Coss’hai visto?” gli chiese attenta mentre Draco assumeva di nuovo il contegno sicuro di sé. La guardò negli occhi, mentre metteva a tacere il senso di colpa, ma non era sicuro che Hermione fosse in grado di reggere proprio quello.
“La tua magia è ancora lì, vibra e pulsa, pura come sempre ma c’è qualcosa che la blocca… penso che i lutti e gli orrori della guerra l’abbiano stancata, l’hai utilizzata troppo e ti sei spinta al limite, la tua magia è stata molto potente ma ora è più debole” rispose, la guardò due secondi in volto, evitando accuratamente i suoi occhi.
“Ok, quindi cosa pensi che possa fare?” gli chiese Hermione, seria.
“Riposare Granger, non devi spingerla a tornare da te… quando sarà il momento lei tornerà da te, ma non devi forzarla… è stanca, è come se la tua magia per il momento fosse esaurita, hai bisogno di riprenderti, di ricaricarti” le spiegò.
Quella era la sola idea che poteva venirgli al momento, doveva tenerla al sicuro, e l’unico modo per farlo era tenerla lontana dalla sua stessa magia.
“Ok…” Hermione annuì, fidandosi chiaramente delle sue parole: “eviterò allora questi allenamenti e farò come dici, mi sento così vuota e inutile…” disse.
Draco si morse l’interno della guancia, avrebbe voluto dirle di più, che sarebbe andato tutto bene, ma doveva vederci meglio, doveva elaborare un piano e non poteva farlo da solo. Le si avvicinò, le allontanò una ciocca di capelli ribelli del volto e, poiché la ragazza si era seduta, si abbassò alla sua altezza in modo che l’argento incontrasse l’oro e le fece alzare il mento con una mano.
“Non preoccuparti, qui sei al sicuro, avrai tutto il tempo di riprenderti, nessuno ti farà del male” mormorò piano.
Hermione arrossì leggermente, evitò il suo sguardo e gli sorrise imbarazzata come unica risposta, impedendo a quelle parole di penetrare in fondo al suo cuore, sebbene le avesse apprezzate venivano pur sempre da Malfoy.
“Quando hai detto che si terrà il funerale di Weasley?” le chiese, allontanandosi da lei e spezzare quel silenzio imbarazzante. Era riuscito a distrarla.
“Domani”
“Va bene, penso che sia imprudente lasciarti andare da sola, solo io so della tua magia e ho il dovere di proteggerti”
“Già, il tuo voto…” rispose lei mesta. Draco corrugò la fronte a quel tono duro che le aveva sentito, ma si limitò a scrollare le spalle. Non lo faceva più solo per il Voto, quella ragazza lo aveva colpito, la sua determinazione, il suo fuoco, vedere la sua magia in quelle condizioni gli aveva fatto sorgere un istinto di protezione che non riusciva a spiegarsi. Doveva proteggerla, a tutti i costi, e il funerale lo avrebbe aiutato: non poteva farcela da solo, solo uno poteva aiutarlo.
“Ti accompagnerò, tranquilla mi terrò distante e non ti disturberò, ma penso che sia il caso che avvisi Potter della mia presenza” con queste ultime parole uscì dalla stanza lasciandola un po’ confusa.
 
 
Draco Malfoy aspettò che la Mezzosangue si ritirasse nella propria stanza, dopo cena, prima di ordinare a Derby di sparecchiare e di avvertirlo nel caso Hermione fosse scesa. Assicuratosi di questo, si chiuse nel proprio ufficio, prese un foglio di pergamena e intinse la piuma nell’inchiostro. La mascella era dura mentre scriveva quelle poche parole, ma sapeva che Potter non si sarebbe tirato indietro.
Potter,
sono Draco Malfoy. Hermione ti avrà già avvertito di essere da me e della situazione. Verrò anche io al funerale di Fred Weasley, ma devo parlarti urgentemente di una cosa che riguarda la tua amica, è molto importante e lei non deve saperlo. So di chiederti molto, ma sai che sono legato col Voto Infrangibile e che, dunque, non posso agire alle sue spalle. Ti chiedo di fidarti di me; la Granger è in pericolo.
Attendo tue notizie al più presto
Draco Malfoy
Sigillò la busta con cura, poi con uno schiocco di dita ordinò a Derby di farla avere a Harry Potter utilizzando la sua magia, temeva che un gufo potesse essere pericoloso e intercettato facilmente. Si stiracchiò sulla poltrona di cuoio nera, lasciando cadere il suo sguardo sul camino che scoppiettava lì accanto.
 Era tremendamente preoccupato, e per la prima volta non era per sé stesso. Hermione era una strega terribilmente forte e potente, un’eroina, lei fra tutte non poteva perdere la sua magia in quel modo eppure non conosceva nessun rimedio per salvarla. Era quello il destino della ragazza? Nata Babbana e destinata a diventarlo? Dopo tutto quello che aveva fatto per il mondo magico, dopo tutti i sacrifici, dopo le torture che aveva subito, dopo che si era rialzata, di nuovo era costretta ad affrontare un’altra sfida? Non poteva permetterlo, non era sicuro che Hermione avesse la forza di affrontare una cosa del genere, non dopo tutto quello che era successo, non dopo tutte le perdite che aveva subito. Aveva sperato così tanto di sbagliarsi, ma quel bagliore verde, quell’angoscia, quella I marchiata sulla spalla della Granger gli aveva tolto qualsiasi dubbio: era una magia oscura, più potente di un voto infrangibile, Hermione non la poteva conoscere: era proibita ed estremamente rara. Ma Draco la ricordava bene, lo aveva letto nei libri segreti di suo padre quando aveva conosciuto Greyback e ne era rimasto terrorizzato. Aveva otto anni quando era entrato di nascosto nella biblioteca privata del padre, sapeva leggere perfettamente e conosceva la biblioteca, non gli era risultato difficile trovare un libro dedicato ai lupi mannari. Lo aveva divorato, stampandosi in mente ogni incantesimo utile a combatterli, uno degli ultimi era proprio quello.
L’incanto Lercius.
Un pop lo distrasse da quei pensieri, mentre il suo sguardo si spostava sul piccolo esserino che si era appena smaterializzato nella stanza. Derby fece un inchino profondo, allungò una mano con una busta per lui. Draco lo ringraziò e lo congedò, prima di strappare la busta e dispiegare la pergamena.

Malfoy,
Se Hermione è in pericolo come dici tu, non ho altra scelta che fidarmi di te. Ci vediamo domani al funerale, nessuno si accorgerà se ci allontaneremo qualche momento. Hermione è tutto quello che ho in questo momento, sono pronto. Ti ringrazio per avermi avvertito, non eri tenuto nonostante il patto che hai stretto col Ministro
A domani
Harry Potter
 
Draco richiuse la pergamena, la mascella contratta, purtroppo Potter si sbagliava: doveva dirlo a qualcuno che volesse bene a Hermione, qualcuno di abbastanza forte, non poteva farcela da solo e Potter era un alleato prezioso.

Scusate il fortissimo ritardo ma ho davvero una marea di cose da fare, sono in piena sessione e con un sacco di lezioni. Vi lascio al capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate e scusate ancora la mia assenza.
L1107
   
 
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