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Autore: My Pride    22/04/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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You're not alone Titolo: You're not alone
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: One-shot [ 736 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Bruce Wayne, Alfred Thaddeus Crane Pennyworth

Rating: Giallo
Genere: Angst, Malinconico, Introspettivo

Avvertimenti: What if?
Blossom By Blossom: Il pianto di un orfano


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    «Mamma...? Papà...?»
    La sua voce era risuonata in quel vicolo nonostante fosse stato solo un pigolio, il gracchiare di un bambino che aveva visto l'inferno in appena una manciata di secondi. Le orecchie  facevano ancora male per l'assordante rumore dei colpi di arma da fuoco, soffocato dalle urla dei suoi genitori.
    Non aveva capito. Non subito. Ad occhi sbarrati, aveva visto suo padre cadere per primo, poi le perle di sua madre rotolare nel tombino e il suo corpo riversarsi sull'asfalto lurido e bagnato; Bruce aveva sentito il suo respiro soffocato - il suo ultimo respiro - e aveva premuto entrambe le mani contro il suo petto nel vano tentativo di arrestare l'emorragia, nella speranza che ci fosse ancora da fare qualcosa, qualunque cosa, per salvarla... ma non c'era più battito. Solo il sangue di sua madre sulle sue mani.
    Con gli occhi fissi su quel rosso vivo che gli aveva colorato i palmi, Bruce aveva praticamente ignorato il lampo che aveva squarciato il cielo e la successiva pioggia che era caduta. Forse qualcuno gli si era avvicinato, non ne era stato molto sicuro quando aveva finalmente dato sfogo al suo dolore; il grido silenzioso che si era innalzato dalla sua gola aveva squarciato qualcosa dentro di lui, mentre intorno a lui ogni cosa veniva inghiottita da una fitta e densa oscurità  nonostante le luci delle torce e i lampeggianti dei fari della polizia e dell'ambulanza che erano sopraggiunta ore dopo. Tardi. Troppo tardi per salvare i suoi genitori e anche se stesso, con un vuoto sempre più crescente che cominciava a farsi spazio dentro di lui.
    Qualcuno lo aveva avvolto in una coperta e lo aveva portato all'ambulanza, qualcun altro aveva cercato di parlare, ma lui aveva solo avuto impressa sulle retine l'immagine dei suoi genitori in una pozza di sangue. Le urla di sua madre, le urla di suo padre. Gli spari, il sangue, gli spari. Le perle. I poliziotti che avevano cercato di confortarlo gli erano sembrate figure effimere, persone che avevano cercato di far breccia nella corazza che aveva alzato intorno a sé anche quando era arrivato Alfred, sconcertato da quanto accaduto.  E Bruce aveva tenuto dentro di sé quel dolore per tutta la strada che lo aveva condotto nell'enorme villa, quella villa che fino a poche ore prima aveva diviso con i suoi genitori e che adesso, mentre varcava la soglia con la giacca di Alfred sulle spalle e la sua mano poggiata contro la schiena, era desolatamente vuota e silenziosa.
    Era stata colpa sua. Se non avesse tenuto il muso e non avesse insistito per andare a vedere Zorro, i suoi genitori sarebbero stati ancora vivi. Il pensiero gli chiuse la gola, e deglutì nel cercare di ricacciare indietro quel groppo che aveva e di farsi forza, di ignorare l'immagine che continuava ad affacciarsi nella sua mente, ma... fu a quel punto che sentì due forti braccia avvolgerlo per scaldarlo, sollevando il capo solo per ricambiare lo sguardo lucido di Alfred.
    «Mi dispiace così tanto, signorino Bruce...» sussurrò il buon vecchio maggiordomo, e Bruce, tremando, si strinse a lui e stavolta pianse, pianse tutte le sue lacrime e lasciò che quelle gocce salate e pungenti scivolassero via dai suoi occhi e ruzzolassero lungo le guance, con la schiena scossa dai singhiozzi.
    Bruce singhiozzò ancora, artigliando la stoffa del cappotto di Alfred dietro la schiena. Il cuore faceva così male che aveva come l'impressione che fosse sul punto di andare in frantumi, scuotendo la testa il più possibile contro lo stomaco di Alfred come se ciò potesse aiutarlo a cancellare dalla sua mente le orribili immagini a cui aveva appena assistito. Perché era successo? Com'era potuto succedere? Avevano passato una bella serata, avevano visto uno spettacolo e avevano riso, scherzato, sua madre gli aveva sorriso, persino suo padre si era rilassato... e poi il suo mondo era stato fatto a pezzi da un ladro e la sua pistola.
    Deglutendo, Bruce tossì e affondò il viso contro la stoffa dei vestiti del maggiordomo, sentendo le sue mani carezzargli la schiena e sussurrargli parole di conforto mentre lasciava che sfogasse tutte le sue lacrime, conscio che avesse bisogno di farlo. Ma in cuor suo, sebbene il dolore lo stesse logorando dentro e lo stesse mangiando vivo, sapeva che non sarebbe stato solo. Alfred non l'avrebbe lasciato e sarebbe rimasto al suo fianco.






_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia per l'iniziativa #blossombyblossom indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
In realtà... non volevo che fosse angst, ma con un prompt del genere purtroppo le cose sono andate in questa direzione e purtroppo non ne ho colpa (non molto, almeno), quindi è uscita fuori una cosa in cui Bruce ha perso da poco i propri genitori e ha come unico conforto solo quello di Alfred. Sì, mi voglio male da sola, non posso davvero farci niente
Qui possiamo quindi vedere il modo in cui Bruce si incolpa per la morte dei suoi genitori e i suoi incubi, il tutto contornato dalla fedele e sempre presente figura di Alfred che lo accompagnerà per il resto della sua vita
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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