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Autore: My Pride    23/04/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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In the fragrant silences of hay and grain Titolo: In the fragrant silences of hay and grain
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 833 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of life, Fluff, Introspettivo
Avvertimenti: What if?, Slash, Hurt/Comfort
Don't tag me challenge: Paglia, DamiJon


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    C'è qualcosa di stranamente confortante nel forte e pungente odore di fieno e in quello delle mucche addormentate nei loro box, in quello di crine di cavallo e nel vago sentore di letame rimasto nell'aria nonostante sia stato ripulito ore addietro.
    Damian se ne sta sdraiato di schiena su quel mucchio di paglia, il braccio fasciato alla bell'e meglio e lo sguardo fisso sulle assi di legno che sorreggono il tetto della stalla e, nonostante il naso arricciato per l'odore a cui non è abituato, si gode il profondo russare accanto a sé e la quiete proveniente dalla campagna addormentata.
    Sarebbe dovuto tornare a casa ore prima, ma ha chiesto a Jon di portarlo ovunque tranne che alla caverna. È uscito di pattuglia da solo proprio perché ha litigato con Batman - Batman, non Bruce, ci tiene a precisare bene la sua mente -, e non ha bisogno di sentire un'altra sua paternale su quanto tutto debba essere come dice lui e quando lo dice lui, su come Robin debba fare ciò che gli ordina Batman e le solite cose su cui ultimamente hanno discusso in continuazione.
    Suo padre sembra non rendersi conto che ormai ha sedici anni e che non è più il bambino furioso e arrogante che gli ha puntato una spada alla gola durante il loro primo incontro, ma un uomo. Non è un bel paragone da fare, lo sa bene, ma suo nonno Ra's lo considera tale da quando aveva tredici anni secondo le sue antiche usanze, e se per lui sarebbe stato in grado di essere il cosiddetto "Pugno del Demone", allora può pattuglire da solo senza la supervisione del fottuto Batman.
    Assonnato, Damian si gira su un fianco sulla paglia e poggia il gomito su quell'ammasso morbido ma pungente per sorreggersi il viso sul palmo della mano, fissando Jon che russa a bocca semi-aperta. Dovrebbe ringraziarlo. In preda alla rabbia del momento - sì, d'accordo, si è lasciato un po' andare, e con questo? Anche suo padre si lascia andare quan'è arrabbiato, e lui ha più di quarant'anni suonati - non ha notato l'idiota con il tubo d'acciaio che lo ha colpito alla schiena e poi al braccio, ma l'adrenalina l'ha tenuto in piedi finché alla fine dello scontro non si è accorto della spalla lussata. Patetico. Semplicemente patetico.
    Jon lo ha raggiunto nello stesso istante in cui, seduto su un cassonetto in un vicolo sudicio, ha tentato di rimettersi a posto la spalla. Alla vista del suo braccio dondolante, ha sbattuto le palpebre e ha sollevato un dito per fargli notare, fissandolo con occhi azzurro ghiaccio - simbolo che ha usato la sua vita a raggi X nonostante sappia quanto odi che lo faccia -, che l'omero era uscito dalla cavità della scapola, e Damian l'ha fulminato con lo sguardo nel tenergli presente che, sì, lo ha notato da solo. Alla fine Jon si è offerto di aiutarlo e ha cercato di rimettergli la spalla a posto con attenzione e, anche se è stato tutt'altro che indolore vista la grazia elefantesca di quella testa aliena, sono comunque riusciti a cavarsela. Ed è stato a questo punto che Damian gli ha chiesto di portarlo ovunque... tranne che a casa.
    Damian non ha previsto la casa a Smalville, però. Quando si è stretto a Jon e si sono librati entrambi in cielo, osservare il mondo sottostante ha calmato un po' Damian, che ha persino sonnecchiato un po' contro la schiena dell'amico; si è reso conto di aver sorvolato le campagne del Kansas solo quando il profumo dell'erba e dei girasoli gli ha letteralmente schiaffeggiato le narici, e Jon gli ha spiegato che la casa dei suoi nonni, lì alla fattoria Kent in cui stanno passando l'estate, è il posto più tranquillo e sicuro che conosce. Damian ha dato la cosa per buona... visto che Superman ha vissuto lì per anni e nessuno l'ha mai scoperto. Ma, con molta probabilità, in realtà Jon voleva solo starsene in sua compagnia.
    Non che a Damian dispiaccia davvero, in realtà. La paglia su cui sono sdraiati non è così scomoda come si ostina ad affermare il suo cervello e si sta abituando all'odore, e persino il frinire delle cicale che proviene dalla cappa di fogliame e dalla distesa d'erba là fuori non è per niente fastidioso, anzi. Potrebbe persino abituarsi a quella tranquillità, a quella notte così luminosa e al cielo trapunto di stelle, e alle lucciole che di tanto in tanto nota dalla finestra.
    Sbuffando ilare, Damian sorride a pensiero e si appoggia contro Jon, abbassando le palpebre mentre lo sente mugugnare tra sé e sé. Con ogni probabilità, nonostante l'ora tarda, il signor Kent li avrà già sentiti. Forse sa che sono lì, forse ha già avvertito suo padre, ma a Damian non importa. Vuole solo godersi il momento, accoccolato contro quello che è diventato ben più del suo migliore amico.





_Note inconcludenti dell'autrice
Ed eccoci tornati ancora una volta con una nuova challenge, precisamente la #donttagmechallenge
indetta sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia.
Consisteva nel taggare qualcuno su un'immagine apposita e consegnare un prompt, "costringendo" metaforicamente la persona taggata a scrivere una storia sulle determinate cose richieste. E a me hanno assegnato un prompt del genere. Come potevo quindi io, che
ogni tanto rompo le balle col fieno, la campagna, gli odori e tutto il resto (colpa del profumo che c'è qui da me appena apro la finestra, erba tagliata e camomilla e fiori e bla bla bla), evitare di scrivere una storia dal sapore campagnolo sulla falsa riga di Smile in a cornfield ~ a flower that has the breath of a thousand sunsets?
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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